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 The Crying Game gioca a stupire lo spettatore e a farlo sentire colpevole se non applaude.

 La sua “modernità” è compiaciuta, la scrittura sconnessa e le interpretazioni mediocri.

La recensione di The Crying Game evidenzia una struttura narrativa classica ma con risultati deludenti. Il film passa da un dramma politico a un melodramma discriminato da stereotipi e interpretazioni poco convincenti. Il colpo di scena centrale oggi appare imbarazzante e la tensione finale svanisce lasciando una sensazione di forzatura e incoerenza. Scopri perché The Crying Game divide il pubblico, leggi la recensione completa.

 Questo non è un film, è un'esperienza mistica.

 L'amore adolescenziale è la cosa più seria che esista prima di contrarre un mutuo per la casa.

Il Tempo delle Mele è più di un film: è un'esperienza mistica che cattura la complessità e nostalgia dell'adolescenza anni '80. Grazie alla colonna sonora di Richard Sanderson e Vladimir Cosma, il racconto si tinge di romanticismo e delicata malinconia. Il film mostra con delicatezza e malinconia la scoperta dell'amore e le atmosfere ovattate di un tempo passato, trasformando le feste e i piccoli gesti in momenti di profondità emotiva. Rivivi le emozioni dell'adolescenza con Il Tempo delle Mele, un cult intramontabile da non perdere!

 Se devi commettere un crimine, fallo in un posto di lusso, con testimoni e un ottimo guardaroba.

 I poveri possono tenersi la loro integrità, i ricchi hanno già pronta la lista di premi Nobel che firmeranno per salvarli.

Il film di Maite Alberdi racconta la vita di Mercedes, una donna ordinaria e insoddisfatta, che si confronta con la realtà opposta di Maria, un'assassina privilegiata nel lusso. Attraverso un ritratto fermo e ironico, il film evidenzia le disuguaglianze sociali e la giustizia selettiva in Cile. La regia si distingue per una fotografia e costumi ben curati che enfatizzano il contrasto tra i due mondi. L'epilogo, amaro, lascia una riflessione sul potere e l'integrità. Scopri il dramma sociale e l'ironia di El lugar de la otra, un film da non perdere.

 Un cupo melodramma d'amore intinto nell'horror e nel gotico.

 Potente, audace, dolce: un gioco magistrale di sguardi e tensioni tra bene e male.

The River (1929) di Frank Borzage è un melodramma gotico e sensuale ambientato nelle Montagne Rocciose, con temi di lotta tra bene e male e una forte carica erotica. Gran parte del film è perduta ma è stato ricostruito grazie a un progetto di restauro. Le interpretazioni di Charles Farrell e Mary Duncan sono intense e spontanee. Nonostante ciò, il film e il suo regista sono sorprendentemente poco noti in patria. La recensione ne sottolinea la potenza, l'audacia e l'intensità emotiva. Scopri questo capolavoro dimenticato del cinema muto e lasciati coinvolgere dal suo melodramma gotico.

 Il film non annoia mai, non c’è un riempitivo, non ci sono giochetti o frasi a effetto, nessuna strizzatina d’occhio.

 Peyton Place è un film eccezionale, corale, dove tutti gli attori, dai protagonisti ai comprimari, si muovono con una precisione ed una pulizia straordinaria.

Peyton Place è un capolavoro del cinema melodrammatico americano degli anni '50, noto per la sua trama corale intensa e per aver sfidato il rigido Codice Hays. La regia pulita e la recitazione di Lana Turner e Hope Lange rendono il film un classico intramontabile, un vero 'filmone' che non perde mai ritmo o interesse. Pur essendo un'opera storicamente datata, riesce a coinvolgere completamente lo spettatore. Guarda Peyton Place e scopri il capolavoro del melò anni '50 che ha sfidato le regole!

 Un film delicato e ben tratteggiato, tratto da Elena Ferrante, nelle intime corde del regista.

 Le donne sappiano ben rinascere, più belle e più forti di prima, dopo la fine di un amore.

Il film di Roberto Faenza, tratto da Elena Ferrante, è un racconto delicato e ben costruito sulla capacità delle donne di rinascere dopo la fine di un amore. Margherita Buy offre un'interpretazione intensa e convincente, portando sullo schermo un dramma intimo e sentito. Scopri il viaggio emotivo di una donna che rinasce dopo la crisi d'amore.

 «...tra la realtà ed il suo doppio, tra il Reale e Fantasmagoria.»

 «Illuminando in quella notte fragrante di eternità, con il chiaror de le lucciole, il disperato e lirico abbraccio tra Juste ed Agathe.»

Vif Argent, il debutto di Stephane Batut, racconta la storia onirica e sospesa di Juste, un giovane tra realtà e sogno nei paesaggi parigini. Ispirato allo stile fluido di Jean Vigo, il film si distingue per una fotografia evocativa e un racconto lirico che esplora memoria, vita e oltre. Il finale emozionante suggella un viaggio tra carne e spirito con intensa poesia visiva. Scopri l'affascinante mondo sospeso di Vif Argent, un film che unisce sogno e realtà.

 Se tu mi lasci per lei non potrai che morire, ricordatelo.

 Opera gravitazionale, sospesa tra Mito e Urbanistica, in mezzo la trama occulta del pensiero di Petzold lascia poche certezze e molti punti di domanda.

La recensione descrive 'Undine' di Christian Petzold come un'opera che fonde mito, storia urbanistica e un racconto d'amore tragico ambientato nella Berlino contemporanea. Il film utilizza simboli potenti e un'atmosfera magica per esplorare temi come la memoria, il cambiamento e la ciclicità dei sentimenti. La narrazione, sospesa tra leggenda e realtà, cattura lo spettatore con una regia elegante e una colonna sonora intensa. L'autore sottolinea il valore poetico e culturale del film, invitando a una visione attenta e riflessiva. Scopri il magico connubio tra mito e città in Undine: un film da non perdere!

 "'Gli anni più belli' non è un film romance, è una legnata sullo stomaco che pone il focus sulla natura dei rapporti tra persona e persona."

 "Complimenti a Muccino per averci provato e, secondo me, per esserci riuscito in maniera davvero efficace."

La recensione analizza 'Gli anni più belli' di Gabriele Muccino, un film che supera il genere romance per raccontare profondamente la coerenza e le fragilità umane. Apprezzato per lo stile narrativo e le interpretazioni di un cast di talento, rappresenta un interessante esempio di neo-neo-realismo italiano contemporaneo. Scopri il potente racconto umano di Muccino in 'Gli anni più belli', un film da non perdere!

 Non ho mai sentito nessuno suonare come Lui

 Sì, lo so, non è una vera e propria recensione... ma un accoppiata tra una semibiografia di Bix e similnecrologio di Kirk, sapevatelo e niente...

La recensione fonde una breve biografia del leggendario trombettista Bix Beiderbecke con un ricordo dell'attore Kirk Douglas, protagonista del film "Young Man with a Horn", ispirato alla vita di Bix. Un omaggio pungente ma affettuoso, che racconta musica, aneddoti e cinema con tono colloquiale e appassionato. Scopri la storia dietro il jazz e il cinema con Young Man with a Horn!

 Il film racconta una storia tra madre e figlia in una dimensione sicuramente molto particolare.

 Byzantium è un film che però non funziona e non si riesce a sviluppare in maniera convincente e forse il più grande passo falso di questo grande regista.

Byzantium, il film di Neil Jordan del 2012, racconta la storia di due donne vampire con un legame madre-figlia unico. Pur offrendo ambientazioni suggestive e un interessante spunto metaforico, il film manca di una narrazione convincente e di una gestione efficace dei personaggi, risultando il passo falso del regista noto per Interview With the Vampire. Scopri i motivi dietro il passo falso di Neil Jordan e decidi se vale la pena guardare Byzantium!

 Gli eventi si prenderanno cura di svelare – senza scorciatoie e banalità, con limpidezza e poesia – ciò che è reale e autentico.

 Dobbiamo avere fiducia in noi stessi, negli altri e nella vita.

La recensione evidenzia la delicatezza e autenticità con cui André Téchiné racconta l'adolescenza nella cornice dei Pirenei francesi. La narrazione si concentra sul difficile rapporto tra Thomas e Damien, ricco di emozioni contrastanti. Il film si distingue per la sua poesia visiva e i temi profondi come l'accettazione e la crescita personale. Una storia che invita a credere in se stessi e nel futuro. Scopri il delicato viaggio di crescita in 'Quando Hai 17 Anni', un film da non perdere.

 Antoine, vive una sorta di rassegnata accettazione, pur «facendo il diavolo a quattro».

 Sarà a quel punto che il ferma immagine e una leggera zumata, andranno a sottolineare la malinconia di Antoine.

I Quattrocento Colpi di François Truffaut è un intenso racconto sull'infanzia solitaria e ribelle di Antoine Doinel, alter ego del regista. Il film, premiato a Cannes, esplora temi di abbandono e ricerca di libertà con una forte carica emotiva. Ambientato nella Parigi degli anni ’50, si distingue per la freschezza e sincerità delle emozioni, realizzato con mezzi tecnici limitati ma grande impatto. La storia culmina in un finale malinconico e simbolico, lasciando un segno indelebile nel cinema francese. Guarda I Quattrocento Colpi e immergiti nella ribellione dell'infanzia di Truffaut.

 "Un grande affresco visivo di uno dei momenti più tormentati nella storia dell’America."

 "La ricercatezza formale e un Gray contenuto nei virtuosismi sopperiscono a un plot con momenti di stanca."

La recensione analizza 'C'era una volta a New York', film di James Gray che racconta le difficoltà degli immigrati in una New York cupa e reale. Marion Cotillard e Joaquin Phoenix guidano una storia drammatica dal forte impatto visivo, ma con uno script che mostra alcuni limiti di sviluppo narrativo. Il film è un affresco storico intenso ma mantiene un tono classico e contenuto nei virtuosismi. Nonostante la qualità formale, il film non raggiunge pienamente la sua potenza emotiva e lascia alcune questioni in sospeso. Scopri il dramma umano dietro il sogno americano con il film di James Gray.

 David Lynch riesce a creare Cinema con la C maiuscola, un capolavoro compiuto in se stesso.

 Mulholland Drive è un caleidoscopio di sensazioni che rispecchia gli abissi della psiche umana.

Mulholland Drive di David Lynch è un capolavoro che unisce vari generi cinematografici in un'esperienza onirica e multisfaccettata. La trama ambigua e aperta a molte interpretazioni riflette la profondità psicologica e artistica del regista. Il film emerge come una dichiarazione d'amore per il cinema, risultando emozionante e complesso. L'esperienza visiva diventa anche un viaggio mentale affascinante e inquietante. Un must per gli amanti di Lynch e del cinema d'autore. Scopri Mulholland Drive e immergiti nel cinema onirico di David Lynch!

 Le mie attese non sono state deluse: in un film in cui le scene d'antologia si accumulano una dietro l'altra.

 Zemeckis è ancora da considerarsi come un punto di riferimento del cinema americano.

La recensione esalta Allied di Robert Zemeckis come un thriller di spionaggio coinvolgente, caratterizzato da scene memorabili e una regia tecnica impeccabile. Le performance di Brad Pitt e Marion Cotillard sono lodate come tra le migliori delle loro carriere, mentre il racconto affronta con efficacia i temi del dubbio e della lealtà. Pur sottolineando alcune critiche ingiustificate, il film è definito un punto alto nella filmografia recente di Zemeckis. Guarda Allied e immergiti in un thriller di spionaggio intenso e coinvolgente.

 Sergius non riesce mai a starti antipatico, anzi, è impossibile non ammirare la sua audacia, la sua grinta e perché no la sua assoluta spietatezza.

 La vis comica è presente anche in questo film e devo rilevare che è di pregevole livello, anzi, fa capolino negli aspetti più altamente drammatici.

La recensione analizza "Femmine folli" di Erich von Stroheim, un melodramma muto del 1921 che causò scandalo e fu pesantemente tagliato dalla censura. Ambientato a Montecarlo, il film mostra un protagonista potente e audace in un contesto lussuoso e drammatico. Nonostante i temi scabrosi, traspare una forte ammirazione per la regia e la capacità di mescolare momenti esilaranti a un dramma intenso. Un'opera ambiziosa e costosa che rimane affascinante anche a distanza di quasi un secolo. Scopri il fascino audace di 'Femmine folli' e lasciati conquistare dal cinema muto del 1921!

 "Non gli era venuto in mente fino allora di pensare alla letteratura come al miglior giocattolo che si fosse inventato per burlarsi della gente."

 "Troppo cinema, cinema su carta, e non della miglior risma, no di certo. Un prontuario di personaggi fossilizzati, delle funzioni, degli stereotipi."

La recensione analizza Cent'anni di solitudine mettendo in luce la perizia tecnica dell'autore e la sua maestria nel manipolare la letteratura come 'giocattolo'. Pur riconoscendo il valore del romanzo nella letteratura spagnola, emerge una visione di un'opera troppo artificiosa, priva del 'sangue' emotivo desiderato, e caratterizzata da personaggi stereotipati. Nonostante ciò, il libro risulta comunque intrattenente e culturalmente imprescindibile. Scopri se Cent'anni di solitudine fa per te con la nostra recensione approfondita!

 L’aggettivo più adatto è retorico, e sebbene lo siano quasi tutti i film americani laddove si raggiungono livelli così nauseabondi c’è poco su cui sorvolare.

 Si torna nel passato... tutti eccetto Wolverine, ridotto a fare il cane da riporto di Xavier.

La recensione esprime una forte delusione nei confronti di 'X-Men: Giorni di un futuro passato', giudicato eccessivamente retorico e con personaggi poco approfonditi o stravolti. Il regista Bryan Singer viene accusato di aver inferto un colpo fatale alla saga, con una sceneggiatura che sacrifica la coerenza per un messaggio educativo banale e stucchevole. Anche la nuova versione 'The Rogue Cut' non riesce a salvare un film definito noioso e scontato, con poche emozioni positive, esclusa la compassione per un personaggio secondario. Scopri la nostra recensione completa prima di vedere X-Men: Giorni di un futuro passato.

 "L’occhio dell’autore fluttuante tra la psiche dei due protagonisti rivela aspetti inconsolabili."

 "La restante parte conclusiva del racconto tenta invano di assurgerla a qualcosa di sensato cedendo invece nel dominio della retorica surreale, lasciando abbastanza con l’amaro in bocca."

La recensione analizza L'identità di Milan Kundera, focalizzandosi sull'incomunicabilità e le tensioni tra i protagonisti Jean-Marc e Chantal. Il racconto, ambientato in Normandia, esplora paure e fraintendimenti di coppia, ma la conclusione, dominata da una retorica surreale, lascia un senso di insoddisfazione. Il libro anticipa tematiche che Kundera approfondirà ne L'ignoranza. Scopri le sfumature psicologiche di Kundera leggendo L'identità!