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 Una volta messo in play, l’esperienza si rivela fin da subito più vicina ad un rituale che ad un semplice ascolto.

 La voce cristallina di Nadeshawari da un valore aggiunto non solo alle canzoni ma al suono generale.

L'esordio degli Space Yantra è un affascinante incontro tra musica sacra indiana ed elettronica che si presenta come un rituale sonoro. Le otto tracce offrono un viaggio variegato, spaziando da ritmi reggae a influenze mediorientali e neopsichedelia. La voce di Nadeshawari emerge come elemento distintivo, mentre l'elettronica, pur valida, talvolta sembra meno integrata. Un debutto promettente che apre a futuri sviluppi sonori più occidentali. Scopri il sound unico di Space Yantra e lasciati trasportare dal loro viaggio sonoro rituale.

 Con questa performance si getta un plaid sopra lo specchio nero e lo si cortocircuita nel suo stesso non riflesso.

 La tentazione di cacciare più persone possibili è sempre lì, ma persegue un corrosivo obiettivo celeste.

L'album di John Trubee & the Ugly Janitors of America mescola jazz rock, funky e sperimentazione con un tono caustico e ironico. Tra suoni dissonanti e testi provocatori, il disco critica la superficialità e l'inconsapevolezza della società contemporanea. Una performance audace che invita alla riflessione attraverso sofisticate stratificazioni sonore e umorismo corrosivo. Ascolta ora questo album unico e lasciati sorprendere dalla sua ironica provocazione!

 La realtà supera sempre l'immaginazione: avranno fatto senz'altro peggio con sfumature assurde che non possono essere riportate.

 Gli angeli (sporchi), Damon Edge & Helios Creed, non cantano né suonano melodie infarcite di falsi racconti di buoni sentimenti.

La recensione descrive 'Half Machine Lip Moves' dei Chrome come un collage sonoro radicale e provocatorio, capace di riflettere la realtà più oscena e assurda. Il disco, con il suo mix di acid rock e industrial punk, mette in discussione le certezze sociali e individuali, attraverso atmosfere dissonanti e testi grotteschi. L'approccio della band, guidata da Damon Edge e Helios Creed, è di una comunicazione cruda e dissacrante, lontana da melodie consolatorie. Una proposta musicale che non cerca redenzione ma piuttosto l'accettazione della verità più scomoda. Scopri l'album più provocatorio e oscuro di Chrome, un viaggio sonoro unico e disturbante.

 Il senso profondo di fare musica è annullare tutta la spazzatura che ci sommerge...

 ‘Fonte di vita e motore primo’ è il suono su cui si accanisce il tasto repeat e accoglie e ospita un vagare e divagare di magie ritmiche, melodie stranite, rumori di fondo e tante altre cose bellissime.

La recensione esplora 'Beans On Toast With Pythagoras', l'album del progetto One More Grain guidato da Daniel Patrick Quinn. Il disco si distingue per un approccio creativo che valorizza l'inconscio e la spontaneità, con suoni ipnotici, droni e divagazioni jazzistiche. La musica è descritta come surreale, malinconica e ricca di atmosfera, caratterizzata da una raffinata intelligenza artistica che evita facili colpi di scena. Un'esperienza sonora unica che si sente autentica e profondamente coinvolgente. Scopri l’universo sonoro unico di One More Grain con questo album coinvolgente!

 Duck Baleno ci sanno fare sia nella costruzione dei brani, mai scontata, sempre densa di punti di rottura.

 Un bel viaggio tra rock (micidiali a tratti i riff pesi quasi in odore di stoner) e psichedelia.

Popa's Nightmare di Duck Baleno si distingue per originalità e capacità compositiva. Il gruppo, con un notevole background, combina riff rock pesanti a tratti stoner e atmosfere psichedeliche. La voce filtrata viene usata come un vero strumento aggiuntivo, arricchendo ogni traccia. Un album consigliato a chi cerca suoni sofisticati e una proposta musicale fuori dal comune. Ascolta Popa's Nightmare e lasciati trasportare dalla psichedelia di Duck Baleno!

 E non sono pentito, non sono pentito – credimi! - rifarei tutto ed anche di peggio.

 I dischi della Hatto come un riuscito esperimento di fusione tra Classica ed Hip Hop.

La recensione racconta la controversa vicenda di Joyce Hatto, pianista di talento la cui carriera si interruppe prematuramente per malattia. Il marito William Barrington-Coupe, spinto dall’amore, pubblicò postumo oltre cento incisioni che si rivelarono in gran parte plagiate e manipolate da altri artisti. Tra ammirazione e scandalo, questa storia mette in luce il complesso rapporto tra passione, inganno e riconoscimento artistico. Scopri la sorprendente storia dietro Joyce Hatto e immergiti nella musica e nel mistero.

 La musica spogliata di ogni cosa, del suono, della melodia, del cantato, della parola.

 Signori, il disco dell’anno. Quello che non volevate, quello che destabilizzerà i vostri già precari equilibri.

La recensione descrive Whole Lotta Red come un album che abbraccia il minimalismo estremo nel rap, puntando su un'estetica provocatoria e su sonorità claustrofobiche. Playboi Carti si distanzia dalla tradizionale centralità della parola, proponendo un suono alienante e innovativo. Definito il disco dell'anno, è un'opera destinata a destabilizzare e a segnare una nuova era nella musica pop. Ascolta Whole Lotta Red e scopri la nuova frontiera del rap minimalista!

 "I Residents invece non perdono neanche tempo con l'avvertimento, partono subito col loro cinismo trascendente, asfaltatutto vivaddio."

 "Qui si crepa con 'st'erba cresciuta, era ora. Qui si ricomincia tutto daccapo, diversamente."

La recensione celebra l'album 'Meet the Residents' dei The Residents come una potente provocazione sonora che respinge le melodie convenzionali e il rock commerciale. L'analisi è ricca di riferimenti esoterici e critiche taglienti al mondo musicale tradizionale, evidenziando la freschezza e l'originalità di un lavoro che sfida le strutture classiche e invita a una rivoluzione artistica e sonora. L'opera viene vista come un atto di autodistruzione creativa ma necessaria. Scopri l'arte provocatoria e rivoluzionaria dei The Residents, ascolta 'Meet the Residents' ora!

 "Una folk song sulla tristezza migratoria che tocca davvero il cuore."

 "Un omaggio alla Nico di 'I'll be your mirror' con caldissimo gelo e ritmica minimale."

Fit & Limo ci portano nel 1982 con un album che fonde folk italiano e sperimentazioni sonore tedesche. Tra atmosfere low-fi, percussioni originali e una voce incerta ma toccante, l’ascolto sorprende e coinvolge. L’omaggio a Nico aggiunge un tocco magico e minimale. Un lavoro che, pur essendo grezzo e giocoso, riesce a emozionare profondamente. Ascolta Internazionale di Fit & Limo per un viaggio tra folk e sperimentazioni tedesche vintage.

 Non è l'autodistruzione il nostro martirio ma è la vostra vicinanza!!!

 Gli Arcangeli sono delle beate teste di cazzo che perculano a più non posso.

La recensione di Caspasian su Generic Flipper è un urlo di rabbia e ribellione, un mix di caos sonoro e provocazioni esplicite. Il testo riflette un universo artistico crudo e dissacrante, sfidando convenzioni e criticando la normalità. Un invito ad abbracciare l'estremismo musicale e la denuncia sociale con ironia feroce. La performance dei californiani è vista come un poderoso attacco contro ipocrisie e inganni. Scopri l'album Generic Flipper e immergiti in un'esperienza sonora unica e provocatoria!

 Hardy Fox è stato uno dei massimi e dei più influenti ed innovativi compositori del '900. Ma nessuno lo sa.

 "Ciò che rendeva il mio lavoro così speciale era che scrivevo musica dopo essermi masturbato." - Charles Bobuck

La recensione esplora la figura di Hardy Fox, mente dietro i Residents e autore prolifico di musica sperimentale. Dalle sue radici in Louisiana alla creazione di un universo musicale unico, il testo celebra l'innovazione e il mistero che circondano Fox. Viene inoltre tracciata la storia dei suoi sodali e dell'etichetta indipendente Ralph Records. L'album recensito è descritto come intimo e scarno, espressione di un talento versatile e profondo. Ascolta Hardy Fox e scopri l'originalità dell'avanguardia musicale.

 Una sorta di “piacevole disagio”, come ha scritto qualcuno.

 Il controllo, il mettere a posto le cose. Solo che poi le cose a posto non si mettono mai e ciò che dovrebbe rassicurare è più inquietante dell’inquietudine stessa.

La recensione del disco 'Mind How You Go (Revised Edition)' di The Advisory Circle evidenzia un quadro sonoro che mescola atmosfere anni '70 con suggestioni di krautrock e library music. L'album è descritto come elegante, con un piacevole senso di disagio e una malinconica nostalgia per un futuro mancato. L'opera riflette un'attenzione al dettaglio e una capacità di evocare emozioni complesse, con riferimenti a elementi estranei ma familiari che creano un affascinante equilibrio tra inquietudine e dolcezza. Scopri ora l'eleganza e il fascino vintage di The Advisory Circle!

 Peter Catham è lì a fare il giullare dimostrando la realtà delle possessioni che ci comandano comunicandocele attraverso una fastidiosa sveglia.

 Le 'canzoni' risultano schizzi impazziti, confessioni al limite della disintegrazione, stati d’animo dove per mancanza di qualsiasi prospettiva rimbalzano su un muro di desolazione.

La recensione analizza 'A Man's Mouth' di Peter Catham come una performance musicale che riflette la nostra mediocrità e le crisi interiori. Tra caos sonoro e simbolismo, il disco si presenta come una 'colonna sonora del caos' che sfida l'ascoltatore a confrontarsi con verità scomode, contribuendo a definire uno degli esempi più significativi della trance californiana anni '80. Ascolta 'A Man's Mouth' e scopri il lato nascosto della tua anima sonora!

 Mi viene voglia ogni volta che la sento, di strapparmi letteralmente con i miei artigli la pelle di dosso in una ipnotica danza lunare.

 La luce rifiutata paralizza la salvazione, consapevolmente senza controllo siamo immersi in un plasma elettrificato di pazzia oscura.

La recensione descrive 'No Tears' di Tuxedomoon come un viaggio ipnotico e oscuro, caratterizzato da percussioni intense, sax distorto e tastiere evocative. L'ascolto viene paragonato a una danza lunare e una festa di anime dannate, nella quale si esplorano sensazioni di follia e perdizione. Il testo esalta l'energia liberatoria e la profondità emotiva della traccia, suggerendo un'immersione totale nell'atmosfera creata dalla musica. Immergiti nell'atmosfera profonda di 'No Tears' e lasciati trasportare dalla sua follia sonora!

 I Clinic ci hanno abituati a nevrosi alienate che paradossalmente hanno l’effetto del valium per le nostre cervella.

 Questo dolce nettare, nevrosi placida e serale, da accompagnare con un amaro Petrus è l’ideale sardonica ninnananna antistress che la musica può offrirci.

La recensione loda il nuovo album 'Free Reign' dei Clinic per il suo sound garage psichedelico e creativo, capace di unire tensione e rilassatezza. Vengono evidenziate quattro tracce chiave che rappresentano l'anima bipolare dell'album con bassi acidi, tastiere minimali e strumenti peculiari come il clarinetto. L'autore riconosce un ritorno di qualità dopo un precedente lavoro meno ispirato, definendo il disco una 'ninnananna antistress' da ascoltare con calma. Ascolta Free Reign dei Clinic e scopri un garage psichedelico unico nel suo genere!

 De Andrè non canta, ma serve umilmente e in modo rinunciatario la parola.

 Fabrizzzioneeèè invece canta con la gengiva alzata verso sinistra perché boh, forse fa chic, però 'sti cazzi anche.

La recensione valuta con severità l'album 'Storia di un impiegato' di Fabrizio De Andrè, criticando la voce debole che non rende giustizia alle parole. L'autore sottolinea la mancanza di personalità e passione nell'interpretazione, confrontando De Andrè in modo sfavorevole con altri cantautori come De Gregori e Venditti. Il giudizio complessivo è negativo, evidenziando una mancanza di forza espressiva e una retorica ritenuta superficiale. Scopri un punto di vista alternativo su De Andrè leggendo questa recensione!

 Si prende un classico del rock e lo si de-umanizza a suon di ritmi metronomici e cantato acefalo fino ad annientare qualsiasi emozione e calore umano.

 Un disco che merita una riscoperta e che risulta essere alla fin fine il lavoro delle lucertole volanti più godibile e che ha retto meglio il passare inesorabile dei decenni.

L'album 'Top Ten' dei Flying Lizards, progetto del visionario David Cunningham, propone una serie di cover iconoclaste e distopiche di classici rock e pop, realizzate con un'estetica fredda e robotica. Pur essendo poco noto e fuori catalogo da decenni, il disco rappresenta un interessante esperimento sonoro che unisce ironia, innovazione e provocazione, dimostrandosi ancora oggi sorprendentemente godibile e originale. Ascolta 'Top Ten' dei Flying Lizards e riscopri cover uniche e provocatorie!

 Quest'abuso smodato e snodato di aggeggiacci elettronici vari, perpretrati alla stregua di armi contundenti.

 Il bello è che spesso ci arrivano all’assoluto. Ed è un nulla fantastico.

La recensione celebra l'album d'esordio 'You Suck Crap' dei Babyland come un'opera unica e anarchica nel panorama techno-industriale. Il disco è descritto come un'esperienza sonora faticosa ma intrigante, ricca di cambi repentini e sperimentazioni elettroniche che lo rendono un cult. Viene evidenziata la natura giocosa e selvaggia della band rispetto ai coevi artisti industriali, sottolineando tracce memorabili come 'Under' e 'Logan's Run'. Ascolta l'esperienza anarchica e sperimentale di Babyland e lasciati travolgere dal caos sonoro!

 Joe ha inventato la figura del produttore discografico.

 Joe aveva deciso che si dovesse chiamare Patrick Pink e così era stato.

La recensione racconta la vita e l'opera di Joe Meek, pioniere di tecniche di produzione e sperimentazione sonora che hanno anticipato vari generi musicali. Dal successo di 'Bad Penny Blues' a 'Telstar', Meek ha rivoluzionato la musica con hit innovative e un approccio unico agli studi di registrazione. Nonostante i problemi personali e controversie, il suo lascito artistico è oggi riconosciuto e influente. Scopri il mondo musicale unico e visionario di Joe Meek, il produttore che ha cambiato la musica per sempre.

 Meraviglia e caos ordinato in sequenze sonore malinconiche e gioiose.

 Una moderna favola per chi vuole sentire ancora favole antiche.

Flood Network di Ketie Dey è un album indie caratterizzato da una fusione di sonorità lo-fi e pop elettronico. L'ascolto crea un'atmosfera magica e sognante, con melodie fresche e cori elettronici colorati. L'album è una favola moderna che unisce malinconia e gioia in un equilibrio sonoro delicato e ricco di sfumature. Il racconto musicale allontana dalle abitudini quotidiane per invitare a un viaggio immaginifico. Scopri l'incanto sonoro di Flood Network, un album indie da non perdere!