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 Un laboratorio in cui la musica diventa esplorazione, immaginazione e filosofia sonora.

 Le imperfezioni dei nastri e il suono volutamente grezzo non sono difetti, ma parte integrante della magia.

La raccolta 'Demos 1983' dei No Strange documenta le radici della psichedelia italiana con due cassette storiche che uniscono sperimentazione e ispirazione cosmica. Nonostante il suono grezzo, i demo mostrano già una forte identità artistica e uno spirito di ricerca. Un ascolto immersivo che testimonia una stagione creativa unica, preludio alla maturità della band. Scopri le fondamenta della psichedelia italiana: ascolta Demos 1983 dei No Strange!

 Un album da tenersi stretto per l’inverno che arriva.

 Un album dove l’assenza conta come la presenza; un album per chi ama guardare la neve cadere soffice in un riflesso aranciato.

La recensione esalta l'esperienza unica di goodbye, world! di Miffle, album polacco di tape music che fonde lo-fi, drone e ambient. La cassetta, caratterizzata da atmosfere malinconiche e sperimentali, si rivolge a chi sente la mancanza della neve e a chi ama i viaggi interiori. Un'opera per chi sa apprezzare la dolcezza dei ricordi e il fascino delle assenze. Scopri le atmosfere uniche di goodbye, world! e lasciati cullare dai suoni di Miffle.

 Il film ti fa surfare su quel mare di bitume con un crescendo di inquadrature che trasforma il paesaggio in un corpo vivo e pulsante.

 Rappresentare il caos non dovrebbe significare costruire un film caotico. O forse sì?

Il film di Anderson trasporta lo spettatore in un'esperienza sensoriale intensa, fatta di fotografia avvolgente e sequenze potenti. Sotto la superficie spettacolare, però, emerge una profonda riflessione sul caos e la polarizzazione della società americana. Personaggi caricaturali interpretati magistralmente aiutano a mantenere il coinvolgimento nonostante i rischi di eccessiva frammentazione. Un’opera ambiziosa e imperfetta, che convince proprio per la sua lucida rappresentazione della confusione moderna. Scopri se anche tu riesci a cavalcare le onde di asfalto di Anderson: guarda il film e fatti travolgere dal suo caos coinvolgente!

 Ognuna un varco verso un diverso angolo del suo immaginario psichedelico.

 Un viaggio sonoro che non chiede di essere capito, ma vissuto.

La recensione esplora Voidgaze Dopamine Salad di Atom Lux, un album che trascina l’ascoltatore in dieci tappe tra psichedelia, energia e ironia. Ogni brano offre una diversa porta d’accesso all’immaginario dell’artista, tra chitarre ruvide, synth taglienti e atmosfere surreali. Il disco alterna momenti di euforia e inquietudine, ribaltando continuamente prospettive e senso. Un viaggio sonoro che invita a vivere l’esperienza senza tentarne una spiegazione razionale. Lasciati trasportare nel multiverso psichedelico di Atom Lux e vivi il viaggio sonoro di Voidgaze Dopamine Salad!

 il valore di una vita si legge su un planisfero / su una scala cromatica, su un conto bancario

 Questo disco nasce da tutto il male che avete fatto: non un semplice slogan, ma un manifesto di sopravvivenza.

Gli Apoptosi, giovani ma già maturi, propongono con 'Per tutto il male che avete fatto' un album hardcore feroce e impegnato. Tra brani rapidissimi e testi intensi, raccontano la frustrazione di una generazione che non si arrende. L'album oscilla tra nichilismo e senso di giustizia sociale, arricchito da riferimenti all'anarco-punk. Un lavoro che sorprende per consapevolezza e urgenza. Ascolta il nuovo album degli Apoptosi e lasciati travolgere dalla loro energia.

 Desolato dover deludere gli inguaribili romantici, ma questa vicenda non avrà un lieto fine, giusto per sfatare il detto latino "amor omnia vincit".

 Anche Michel Franco riesce ad essere disturbante, come potrebbe esserlo un imprevisto manrovescio sul volto di un incolpevole passante.

La recensione di "Dreams" di Michel Franco esplora la storia amara di Fernando, ballerino messicano che tenta il riscatto negli USA. Le tensioni tra desiderio e realtà, relazioni manipolatorie e pregiudizi sociali dominano un dramma senza lieto fine. Il film viene accostato a Haneke per il suo realismo disturbante. Scopri come sogni e realtà si scontrano nel nuovo film di Michel Franco.

 Otto secondi e un riff di chitarra tanto semplice quanto memorabile, l’attacco adrenalinico di “Fabulist” è bastato alle Cords per conquistarmi.

 Di gran lunga la cosa più bella sentita quest’anno, una di quelle che continuerà a risuonare ancora a lungo con entusiasmo e passione inscalfibili.

La recensione celebra il debutto delle Cords, due sorelle scozzesi che pubblicano un album omonimo ispirato a punk e indie pop. Con energia e freschezza, il duo omaggia band come Ramones e Talulah Gosh, ottenendo un risultato irresistibile per intensità e coerenza etica. L’autore esalta la loro capacità di innovare pur restando fedeli a schemi semplici e diretti, segnalando il disco come uno dei migliori dell’anno. Scopri il nuovo album delle Cords e lasciati sorprendere dalla loro energia!

 Semplicemente sciapo, davvero sciapo, come i waffle senza sciroppo.

 Un horror confuso, questo è, e pure pieno di cliché.

La recensione stronca Shelby Oaks, horror d’esordio di Chris Stuckmann: tanti ingredienti potenzialmente vincenti ma realizzazione insipida, pochi spaventi e cliché a profusione. Non basta la performance di Sullivan, né il cameo di Emma di Spooky Astronauts. Un film più noioso che terrificante, consigliato solo a chi cerca horror atmosferici e poco altro. Leggi la recensione completa per scoprire perché Shelby Oaks non spaventa davvero!

 Ogni capitolo è concepito come una 'traccia di un disco', un formato che rende la lettura dinamica e immersiva.

 "Storie di musica e intagli di parole” è un'opera che si legge con il cuore e si ascolta con l'anima.

La recensione elogia il libro di Silvio M. Cantoro per il suo viaggio coinvolgente tra storie e canzoni, con un formato innovativo che unisce narrazione e ascolto grazie ai QR code. Vengono apprezzati stile, passione dell'autore e la capacità di trasmettere curiosità e valori legati alle grandi canzoni. Un testo consigliato sia agli appassionati di musica che ai lettori curiosi. Scopri le storie nascoste dietro le canzoni che ami: lasciati coinvolgere!

 Quello che incarna la rappresentazione di un classico flop.

 Peccato perché c’erano gli elementi per dare alla luce un prodotto decisamente migliore.

La recensione stronca Eden di Ron Howard, un thriller psicologico ambientato nelle Galapagos. Il film parte da una trama potenzialmente ricca ma inciampa in eccessi caricaturali, sceneggiatura confusa e caratterizzazioni nei personaggi poco riuscite. L'uso della natura appare forzato e superficiale. Nonostante qualche buona interpretazione, l'opera risulta lunga e priva di tensione. Scopri perché Eden non mantiene le sue promesse. Leggi la recensione completa!

 Ci sono infine alcune pellicole che vanno ancora oltre, cioè sono delle cagate fragorose e sono pure consapevoli e orgogliose di esserlo.

 Un’opera dunque da sciropparsi senza nessuna pretesa, magari per una serata tra (giovani?) amici.

Il Clown di Kettle Springs è un horror autoironico che punta tutto sul divertimento e sull’esagerazione. Trama e personaggi sono solo un pretesto per una sequenza di omicidi ben orchestrati e momenti trash dall’anima consapevole. Il film si fa beffe dei cliché del genere, senza prendersi mai sul serio. Dimenticabile, ma sorprendentemente capace di intrattenere più di molte pellicole blasonate. Se cerchi una serata horror senza impegno, questo è il film perfetto per te!

 Il confine, visto da lontano, rassicura. È pulito, netto, geometrico. Semplifica.

 Mi metto a guardare le vere Star Wars degli anni ’70. Tanto diventeremo tutti Jedi, e con una spada laser risolveremo i problemi di questo libercolo.

La recensione offre uno sguardo ironico e disilluso su 'Guerre di confine' di Klaus Dodds, esaminando le tematiche dei confini, delle dispute territoriali e delle crisi ambientali. Apprezza la chiarezza divulgativa del libro, ma ne critica alcune lacune, soprattutto sul tema ambientale. Emergono riferimenti storici, come la crisi del Trecento, e uno sguardo sarcastico verso l'incapacità collettiva di gestire le nuove emergenze globali. Il tono è pungente e coinvolgente. Scopri perché i confini ci riguardano tutti: leggi la recensione completa!

 Groove potenti, sezione ritmica impeccabile, fiati che pulsano energia e un suono complessivo che fonde eleganza e sudore, tecnica e sentimento.

 La voce magnetica di Diane Kowa è il filo conduttore che attraversa l’intero disco: calda, graffiante, ma sempre capace di una profondità emotiva che tocca corde sincere.

La recensione celebra 'Allnighter Material' come uno dei dischi soul italiani più autentici e maturi dell'anno. L'album rispetta le grandi tradizioni soul di Stax e Motown, reinterpretandole con freschezza e personalità tutta italiana. Diane Kowa convince con la sua voce magnetica, capace di dare profondità emotiva a ogni brano. La band di Piaggesi si distingue per precisione e interplay, raggiungendo standard internazionali di qualità. Un lavoro travolgente che fonde eleganza e passione. Scopri il soul italiano di Allnighter Material e lasciati travolgere dal suo groove!

 "Ci vuole impegno, ci vuole tempo, ci vuole cultura per entrare nell’anima di queste tue splendide undici nuove canzoni."

 "Anche se è una lingua che non capisci del tutto la senti tua, nel corpo, nelle vene e nelle viscere."

La recensione celebra 'Amuri Luci' di Carmen Consoli come un album fuori dalle logiche commerciali, ricco di riferimenti culturali, che impone attenzione e coinvolgimento. Si sottolinea l'uso coraggioso del dialetto siciliano e la capacità dell'artista di rinnovarsi attraverso le radici mediterranee e un impegno politico intenso. Il progetto rappresenta il primo atto di una trilogia che esplorerà tutte le anime della Consoli. Scopri l'anima folk e coraggiosa di Carmen Consoli: ascolta Amuri Luci e lasciati trasportare dalle sue radici!

 Come sempre, accade dal lontano 1980, la Musica (tutta senza alcun distinzione di genere) è una straordinaria amica, pronta a regalarmi emozioni, a farmi dimenticare, od almeno mettere per qualche momento in secondo piano, i disturbi mentali che da decenni sono parte integrante del mio (in)quieto vivere.

 Gran bel lavoro, tra i cinque migliori dell'anno; massimo dei voti... Ad Maiora.

La recensione racconta come 'Scorched Earth' degli Harakiri for the Sky abbia letteralmente conquistato e sostenuto l'autore nei momenti difficili. L'album, intenso e lungo, si distingue per la sua versatilità tra generi (post-black, shoegaze, hardcore) e per tracce che si alternano tra ferocia e riflessività. Citati i richiami agli Alcest e una sorprendente cover dei Radiohead. L'autore lo definisce uno dei migliori album dell'anno. Scopri le emozioni di Scorched Earth: ascolta l'album e lasciati travolgere!

 Il rumore strascicato dei passi nel finale è un colpo da maestro che ci avverte di mantenere deste le coscienze...

 La necessità di confermare una colpevolezza che autorizzi a seppellire l’imputato, ma ancor più un passato doloroso, e seppellirlo nel deserto, nel nulla lontano dalla vita quotidiana.

La recensione esplora 'Un semplice incidente' di Panahi come un road movie sulle sfumature della giustizia e della coscienza. Viene lodato il coraggio etico del regista, capace di far emergere temi politici e morali complessi, anche se con uno stile volutamente indefinito. Nonostante un coinvolgimento emotivo non immediato, il film si rivela di grande spessore e capace di scuotere le coscienze. Scopri un film intenso che osa interrogare la coscienza e il potere.