La matrice che mi ha fatto sua da piccolo [...] è disgregata e polverizzata oggi nel disinganno completo.

 No, Lana. La prima schiavitù, la prima matrice a cui ci ribelliamo è questo cinema senza arte.

La recensione confronta l'entusiasmo infantile per la saga Matrix con la delusione provata verso Matrix Resurrections, considerato un tentativo fallito e vuoto di meta-cinema. Sebbene la pellicola richiami momenti della saga originale, manca di idee nuove e si perde in inutili stratagemmi narrativi. Il film viene visto come una negazione del valore artistico, incapace di offrire reale libertà o significato. La recensione esprime amarezza e disincanto verso questa nuova puntata, giudicandola poco convincente. Scopri la nostra analisi critica e rifletti sul vero valore di Matrix Resurrections.

 Non esiste musicista nel panorama musicale contemporaneo capace di calarsi pienamente nella magnifica ambiguità della chitarra alla pari di Marc Ribot.

 Il nostro infatti partendo da brani molto conosciuti come Body and Soul o I’m in the Mood for Love si estende spesso e volentieri in territori dove la struttura accordale o la forma non è altro che un fragile spettro sullo sfondo.

Don't Blame Me di Marc Ribot è un album solista del 1995 che mostra la versatilità e ambiguità del chitarrista. Attraverso standard jazz reinterpretati con originalità e sperimentazioni noise, Ribot esplora diverse anime musicali. Il disco rappresenta una sintesi delle sue influenze, dalla musica cubana al free-jazz di Ayler, riflettendo la sua collaborazione con artisti come Tom Waits. Un lavoro complesso che sfida le classificazioni tradizionali. Scopri l’eclettico universo sonoro di Marc Ribot su Don't Blame Me!

 «È come un animale selvaggio».

 «Un uomo non piange, combatte.»

Oliver Stone realizza un ritratto intenso e complesso di Richard Nixon, costruito come un dramma shakespeariano. Il film esplora la caduta di un uomo potente, tra follia, colpa e solitudine, offrendo una chiave di lettura profonda del periodo storico del Watergate. La prova magistrale di Anthony Hopkins, un cast eccezionale e la colonna sonora di John Williams contribuiscono a un'opera cinematografica decisamente memorabile e riflessiva. Scopri il dramma umano e politico di Nixon nel capolavoro di Oliver Stone.

 La musica è scritta sull’acqua e sull’acqua rimane.

 Se un organino battezza l’estasi del flaneur in una sensazione di leggera follia.

La recensione celebra 'Victorian Wonders' degli Octopus Syng come un viaggio sonoro evocativo tra passato e presente, dove la psichedelia si fonde con luce malinconica e delicatezza folk. L'album, proveniente dalla Finlandia, evoca atmosfere ottocentesche e richiami agli anni '60 e '70 con un fascino unico e personale. La musica è descritta come sottile, raffinata e immersa in un'aura di sospensione e bellezza evocativa. Ascolta Victorian Wonders e lasciati trasportare in un viaggio sonoro senza tempo!

 Mi immergo nelle membra melliflue e fredde delle acque lacustri.

 Mi unisco al pianto della natura, ritmicamente, fino a sovrapporre i miei gemiti a quelli della creatura che tengo dentro.

La recensione di Midsommar di Ari Aster è un viaggio emotivo che trascende la semplice visione di un film horror. L'autore descrive la connessione profonda con la natura e il folclore, raccontando un'esperienza sensoriale e meditativa. Più che un giudizio tecnico, è un racconto di immersione poetica nell'atmosfera del film. Scopri l'atmosfera unica di Midsommar e immergiti in questa esperienza cinematografica intensa.

 J.G. Ballard ha raccontato gli effetti perversi del consumismo e della tecnologia nella mente e nel cuore delle persone.

 La storia mostra la possibilità di risveglio dello spirito umano spento dalla società materialista, anche se tale risveglio viene di nuovo soffocato.

La recensione analizza 'L'allegra compagnia del sogno' di J.G. Ballard, romanzo che esplora il risveglio dello spirito umano in una società materialista. La storia segue Blake, pilota sopravvissuto a un incidente, che contagia di vita una comunità addormentata. Nonostante momenti di speranza e rinascita, l'opera mette in luce la fragilità dello spirito umano di fronte alla repressione sociale. Scopri il viaggio di risveglio e perdita in 'L'allegra compagnia del sogno'.

 Tom Waits riesce a tirare fuori un gioiello assolutamente degno del proprio catalogo.

 "I'm still here, brevissimo bozzetto che in meno di due minuti dice tutto quello che c'è da dire con una delicatezza e un garbo commoventi."

Alice, pubblicato nel 2002 insieme a Blood Money, è un album unico nella carriera di Tom Waits. Con atmosfere malinconiche e influenze jazz, il disco riprende brani della pièce teatrale omonima offrendo una performance vocale intensa. Nonostante l'apparente rischio di monotonia, il disco si distingue per mestiere e ispirazione, con tracce memorabili come "Alice" e "I'm Still Here". Un album da riscoprire e apprezzare nella discografia di Waits. Ascolta Alice di Tom Waits e immergiti in atmosfere uniche e malinconiche.

 Il verdetto sul disco è chiaro e non ammette repliche: una chiavica inconsolabile.

 A quei lucenti lapislazzuli non si può dire di no, decido certo di dare una chance a questo lavoro del buon David.

La recensione racconta di un viaggio in Gran Bretagna, un incontro con Carol, fan di David Gilmour, e l'ascolto critico dell'album "Rattle That Lock". L'autore esprime una forte nostalgia per il passato dei Pink Floyd e una delusione verso il nuovo lavoro solista di Gilmour, pur apprezzando alcuni brani. Il racconto è arricchito da riflessioni personali, ironia e un tocco emotivo che lega musica e vita quotidiana. Scopri la recensione completa e immergiti nell'universo musicale di David Gilmour.

 Un album che ricalca l'intenzione esplorativa di quella scena post rock anni '90 ma che compie una virata in una direzione non esattamente interessante.

 I pezzi contengono parecchi spunti, ma quasi mai sviluppati per arrivare a una qualche conclusione.

Julie Only dei Seely è un album post rock del 1996 sospeso tra la sperimentazione e una sensazione di incompletezza. La band, influenzata dalla scena alternativa degli anni '90, propone brani brevi ricchi di effetti di chitarra e una batteria in evidenza. Nonostante diversi spunti interessanti, il disco fatica a svilupparli compiutamente, risultando spesso frammentario e poco coinvolgente nel complesso. La produzione con John McEntire aggiunge qualità al suono, ma non risolve totalmente le criticità strutturali. Scopri l'album Julie Only dei Seely e immergiti nel post rock sperimentale anni '90!

 Il primo amore non si dimentica mai!

 "Their Satanic Majesties Request" è emblematico di un periodo in cui tutto il rock si stava evolvendo da puro intrattenimento a velleità artistiche.

L'album Their Satanic Majesties Request dei Rolling Stones rappresenta un esperimento psichedelico unico e controverso nella loro discografia. Sebbene spesso criticato, è emblematico dell'evoluzione del rock verso sonorità più articolate e artistiche. La recensione sottolinea il ruolo importante di Brian Jones e l'inclusione di elementi folk e orchestrali, evidenziando tracce storiche come 'Citadel' e '2000 Light Years from Home'. Un'opera dal valore sentimentale e musicale per chi ama i Rolling Stones e il rock psichedelico. Scopri l'unicità psichedelica dei Rolling Stones con questa recensione approfondita!

 Un festival pazzesco, pieno di sorprese, che Sergio Buonadonna ricostruisce tra le pagine di "Quando Palermo sognò di essere Woodstock".

 Tre giorni intensi, non privi di incidenti di percorso, che daranno la stura ai vari festival di Caracalla, Licola e Parco Lambro.

Il libro di Sergio Buonadonna ricostruisce il festival Pop 70 tenutosi a Palermo nel 1970, un evento fondamentale che ha portato sul palco grandi nomi internazionali come Aretha Franklin e Duke Ellington. Attraverso una scrittura vivace e dettagliata, l'autore racconta non solo la musica ma anche il contesto sociale e culturale dell'Italia in quegli anni. L'evento segnò un momento di svolta per i festival musicali nel paese, inserendosi in un periodo di forti cambiamenti sociali. Scopri la storia unica del festival Pop 70 e lasciati affascinare dagli anni ’70 a Palermo!

 "Keith Richards lo definì 'il primo vero delinquente del rock and roll'".

 "Se devo andare all'inferno, ci andrò suonando il mio piano".

La recensione analizza 'Great Balls of Fire', biopic diretto da Jim McBride sul rocker Jerry Lee Lewis. Il film, interpretato da Dennis Quaid, narra il successo e le controversie di Lewis negli anni '50, sottolineando l'importanza delle radici afroamericane del rock e l'irriverenza del protagonista. Viene evidenziato il valore storico e culturale del film, che riflette sull'essenza e la longevità del rock. Scopri la vita ribelle e il ritmo unico di Jerry Lee Lewis con questo imperdibile biopic rock!

 La Dakar è stata questo fin dall’inizio: un’esperienza sospesa tra cronaca e leggenda.

 È sabbia tra le dita, Dakar pura.

La recensione esalta "80 Chilometri a Dakar" come un romanzo che mescola verità e mito del celebre rally. Cristina Cardone, attraverso la storia di Franco De Paoli, racconta avventure nel deserto con attenzione ai dettagli tecnici e alle emozioni profonde. Il libro unisce suggestioni sofisticate e narrazione intensa, offrendo un ritratto vivido della Dakar. Viene apprezzata la capacità di evocare un mondo di sfide, rapporti umani e paesaggi epici, con una sola nota critica sull'editing da migliorare in future edizioni. Scopri la magia e l'avventura di 80 Chilometri a Dakar, entra nel mito del rally più epico!

 Plant è stato insieme a Jon Anderson degli Yes il più grande vocalist dei primi anni 70.

 Di tutta la sua carriera solista non salvo niente.

La recensione analizza il declino della voce di Robert Plant dopo un'operazione alle corde vocali post Led Zeppelin IV. Sebbene Plant abbia tentato di adattare il proprio stile, la sua carriera solista non soddisfa l'autore, che esprime delusione e manca di apprezzare le sue produzioni post-Zeppelin. Scopri l'evoluzione vocale di Robert Plant e leggi la recensione completa.

 Sono brutti - abbigliati persino peggio - come i miei amati Canned Heat, ma Bob “The Bear” e soci avevano un certo carisma.

 Il Rock è morto, sento dire da un paio di decenni… Ahahahahahahah, Pauper Decepti!!!

La recensione celebra l'album 'El Astronauta' dei Quaker City Night Hawks, definendo la band come poco appariscente ma dotata di grande talento e carisma musicale. Il sound mescola Southern Rock, Blues, Country, psichedelia e stoner con abilità, regalando emozioni autentiche. L'autore esprime riluttanza iniziale dettata dall'immagine estetica della band ma cambia idea ascoltando i brani, consigliando vivamente l'ascolto. Ascolta 'El Astronauta' e scopri il nuovo volto del Southern Rock!

 Canzoni malate, schizioidi, contorte e rabbiose ci vengono servite con il sorriso di un serial killer.

 Provate a cimentarvi in composizioni quali la terremotante "Melting Point", la cadenzata "Without Mouth" o la straziante "Hypospring" e, poi, ne riparleremo!

Worth Mentioning dei Crunch è un album di noise rock italiano anni '90 che unisce energia abrasiva a un approccio più maturo rispetto al debutto. Forti influenze da Jesus Lizard e Nirvana emergono in tracce schizoidi e rabbiose. Il disco, prodotto da Rudy Medea, è consigliato a chi cerca sonorità potenti e sincere. La recensione invita a riscoprire questa formazione romana oggi poco conosciuta. Scopri l'energia abrasiva di Crunch, ascolta Worth Mentioning ora!

 Avete proprio rotto il cazzo.

 DISCO DI PLATINO! Altro che le recensioni farlocche sulla roba ritrita di anni o sulle nuove leve che dopo 2 mesi spariscono dalla scena.

La recensione critica in modo ironico la scarsa attenzione verso Ultimo, evidenziandone il recente successo con il disco di platino. Invitando con tono provocatorio a riscoprire musica nuova e valida, il testo sottolinea anche l'importanza di capolavori storici come 'Sergeant Pepper Lonely Hearts Club Band' dei Beatles. Ascolta Ultimo e riscopri la musica che merita davvero!

 I Walkabouts sono quelli che in tredici album non sono riusciti a ficcarci una canzone brutta.

 Le terre polverose che cantano i Walkabouts non sono di questo mondo, altro che Slovenia e Slovenia d’Egitto.

La recensione celebra i Walkabouts e il loro album Travels in the Dustland come un intenso viaggio musicale nelle terre polverose dell'anima. Dopo un'attesa di dieci anni e con una carriera di 34 anni, la band conferma la sua qualità con sonorità che fondono rock, folk e country. L'autore riflette nostalgicamente sulla storia del gruppo e sul valore delle loro canzoni, definendole mai banali e sempre profonde. L'album viene descritto come un manifesto musicale e poetico, capace di evocare paesaggi interiori senza tempo. Ascolta Travels in the Dustland e immergiti in questo viaggio polveroso unico.

 No. Bah. confusione.

 È un album che non ha motivo di esistere: fatto tanto per essere fatto, per fare dei soldi.

La recensione di Unapologetic di Rihanna esprime delusione verso l'album, percepito come confusionario e privo di uno scopo artistico chiaro. Nonostante alcune canzoni carine, nel complesso l'album appare realizzato solo per motivi commerciali. Scopri la recensione completa e valuta tu stesso l'album di Rihanna.

 Gwen ma che cazzo fai? Ripigliati! Che confusione, che disordine.

 Un progettino carino malriuscito.

La recensione mette in luce un album di Gwen Stefani, The Sweet Escape, definito confuso e disordinato con alcune tracce evitabili. 'Breaking Up' è evidenziata come brano sia futuristico che brutto. L'album appare come un progetto carino ma mal riuscito, forse influenzato dalla fretta della casa discografica. Scopri se The Sweet Escape di Gwen Stefani fa per te!