I Deaf Autumn in “What Was To Be Known” mi fanno fare un salto indietro di circa 10/15 anni.

 Ciò che consiglio alla band è di trovare una strada artistica ancor più personale, le basi per farlo fondamentalmente ci sono tutte.

La recensione di Deaf Autumn - What Was To Be Known evidenzia un album che richiama la nostalgia della scena alternative core dei primi anni 2000 con sonorità melodiche e screamo. Pur non essendo innovativo, risulta piacevole e ben prodotto, soprattutto nelle parti vocali. La band mostra basi solide, ma necessita di trovare una strada più personale per distinguersi. Ascolta Deaf Autumn e scopri un tuffo nostalgia nel rock alternative anni 2000!

 Sinceramente non ho capito di che diavolo si tratti la loro proposta.

 Questo lavoro è un passo importante più che altro per voi stessi, per capire che strada prendere ed evitare i passi falsi fatti in questo lavoro.

La recensione evidenzia una proposta musicale confusa di Craving For Caffeine, con un ibrido poco riuscito tra rock e metal. L'inserimento di elementi elettronici viene percepito come fuori luogo, mentre le parti melodiche risultano le più efficaci. Solo pochi brani, come "Say Goodbye" e "Payback", sono apprezzabili per la loro semplicità e direzione più chiara. L'autore invita la band a ridurre le contaminazioni e a scegliere un percorso più definito, preferendo il metal pesante a un rock generico. Scopri perché questo album divide: leggi la recensione completa!

 Wearewhoweare segna addirittura una vera e propria maturità compositiva e si colloca perfino nella mia top 10 personale dei dischi usciti nel 2014!

 Bisogna scrollarsi dalla testa lo stereotipo secondo il quale i Pallas sono 'quelli di The Sentinel'.

La recensione evidenzia una rivalutazione del gruppo neo-prog Pallas, spesso sottovalutato. L'album Wearewhoweare si distingue per maturità compositiva e sound ispirato. Le otto tracce offrono atmosfere varie, da cupe a solari, con un ruolo importante delle tastiere. La critica invita a superare l'idea fija legata al loro album storico The Sentinel e a lasciarsi coinvolgere da questo lavoro più recente. Ascolta Wearewhoweare e riscopri il fascino del neo-prog con Pallas!

 La più grande forza di questo album è proprio la sua continua riproposizione di dualismi su vari livelli: folk-elettronica, musica-testi, fragilità-determinazione e, soprattutto, forma-sostanza.

 Melodie e arrangiamenti si notano subito, ma c’è anche una vocalità magnetica e teatrale, da perfetto figlioccio di D. Bowie.

La recensione esplora il fascino sottile di Patrick Wolf nel suo album 'Wind in the Wires', sottolineando l'originalità musicale e la profondità dei testi. L'autore evidenzia contrasti stilistici e tematici, mettendo in luce un percorso artistico personale e la combinazione efficace tra folk celtico ed elettronica. Critiche costruttive sono rivolte all'immagine e alla copertina, ritenuta poco rappresentativa. In generale, un elogio alla poetica e alla teatralità di un cantautore raro e intenso. Ascolta Wind in the Wires e scopri l'arte originale di Patrick Wolf.

 Johnny canta la Storia; la Storia sono uomini e donne che nascono e crescono, e si amano e si odiano, e muoiono.

 Unearthed è un'opera d'arte assoluta.

La recensione evidenzia la potenza narrativa di Johnny Cash in Unearthed Volume 1 - Who's Gonna Cry, un'opera che affronta temi universali come amore, morte e verità. La musica, intrisa di passione e rigore, mostra l'artista al suo meglio, capace di raccontare storie profonde con la sua chitarra e voce. L'album richiede pazienza e attenzione per essere compreso a fondo, rivelandosi un capolavoro senza tempo. Ascolta Unearthed Vol. 1 e lasciati coinvolgere dalle storie di Johnny Cash.

 Quarant’anni su un palco valgono più di mille lezioni di canto.

 I Judas Priest sono sempre una garanzia, alfieri indiscussi di un genere e tra i pochi che, dal vivo, non deludono praticamente mai.

La recensione racconta il concerto dei Judas Priest al Summer Arena di Assago, celebrando una band veterana ancora in gran forma. Il nuovo chitarrista Richie Faulkner porta nuova energia, mentre Rob Halford conferma il suo carisma. Lo show offre un mix di pezzi classici e del nuovo album, coinvolgendo un pubblico motivato nonostante la location discutibile. Un live solido e potente che conferma i Judas Priest come icone dell'heavy metal. Non perdere il prossimo tour dei Judas Priest, vivi la potenza del metal dal vivo!

 "La musica è magica. La chiave d'argento per accedere in un mondo dove passato e presente vibrano all'unisono."

 "Il verbo psychedelico, canterburyano, acid folk, declinato in chiave pop. Pop, dolce, sognante malinconico."

La recensione celebra l'album "Wilde Canterbury Dream" di Todd Dillingham come un raffinato viaggio musicale che mescola psichedelia, folk e pop con echi della scena Canterbury. L'autore si immerge in un'atmosfera nostalgica e magica, evocando riferimenti a importanti artisti e sottolineando la qualità melodica e sognante dell'opera. L'album è descritto come una fusione di passato e presente, capace di emozionare e trasportare l'ascoltatore. Scopri il fascino senza tempo di Wilde Canterbury Dream, ascolta ora l’album di Todd Dillingham!

 Hanno preso i Fugazi e gli hanno sporcati e ripuliti, hanno mantenuto fede alle loro origini americane senza banalizzare le venature folk.

 Questo è il disco dei Pile, uno dei dischi assoluti del 2015.

La recensione esalta il disco 'You’re Better Than This' dei Pile, definendolo uno dei migliori album del 2015 nella scena nu-post-hardcore americana. Il disco viene apprezzato per la sua capacità di unire atmosfere folk e punk senza banalità, con continui cambi di ritmo e un'identità forte. L’autore delinea un parallelo con altri gruppi della scena core ed emo americana, sottolineando come i Pile abbiano saputo innovare mantenendo radici profonde. Ascolta ora 'You’re Better Than This' e scopri un capolavoro del post-hardcore americano!

 "L'album decolla subito con una cavalcata vorticosa ‘The King will come’, rallenta e si incupisce con ‘Morgan Le Fay’"

 "La sarabanda è finita, andate in pace."

La recensione evidenzia l'importanza di 'Sarabande', album di Paul Roland del 1994, caratterizzato da una miscela di psichedelia, ritmi di chitarra coinvolgenti e collaborazioni di rilievo. Vengono apprezzate le influenze di artisti come Nick Saloman e i riferimenti a leggende come i Kinks, T-Rex e Robert Johnson, creando un'opera variegata e intensa. Ascolta Sarabande di Paul Roland e lasciati trasportare nella sua sarabanda psichedelica!

 L'impatto con "Witchfinder General" era subito perentorio, con quella chitarra elettrica spesso in primo piano.

 Il viaggio prosegue sulle corde tese di "Requiem", e sul passo minaccioso dei "Buccaneers".

La recensione ripercorre l'impatto emotivo e sonoro di Danse Macabre, album di Paul Roland. Descrive un percorso musicale variegato che unisce elementi di progressive, punk e psichedelia. L'autore esprime fascino per le sonorità fuori dal tempo e per i brani più significativi, consigliandone l'ascolto intenso e ripetuto. Scopri ora l'affascinante mondo musicale di Paul Roland con Danse Macabre!

 "'Nur einmal noch' è il secondo, il migliore di tutta la carriera di Peter Plate e Andrea Neuenhofen alias AnNa R."

 "La conclusiva 'Für Dich mich dreh' è un autentico capolavoro che suggella come meglio non si poteva il loro miglior disco."

La recensione celebra l'album 'Nur einmal noch' dei Rosenstolz come il loro lavoro migliore e più originale, caratterizzato da ballads di grande impatto e arrangiamenti orchestrali di qualità. Il duo tedesco, Peter Plate e AnNa R, è lodato per la sua energia, teatralità e capacità di innovare nel pop anni '90. Nonostante la successiva decadenza artistica, questo album rimane un capolavoro del periodo iniziale del gruppo. Ascolta 'Nur einmal noch' per riscoprire il meglio dei Rosenstolz!

 "In fondo è un album semplice e sincero, in quanto siamo lontani anni luce dalla tristezza e dalla desolazione descritta in ‘Pop’."

 "E poi cosí sulla strada, possiamo incontrare una ragazza di nome Grazia che genera bellezza anche dalle cose più brutte. Io credo che tutto questo sia stupendo."

La recensione analizza 'All That You Can't Leave Behind' come un album semplice ma profondo, capace di connettersi emotivamente con l'ascoltatore. Pur distanziandosi dai lavori più iconici degli anni '80 e '90, l'album segna un ritorno alla sincerità e alla speranza, premiato anche con diversi Grammy. L'autore ne sottolinea l'importanza personale e il valore universale dei temi trattati, dall'empatia alla perseveranza. Scopri il significato profondo di questo classico degli U2, ascolta ora l'album!

 Prima di giudicare questo lavoro la domanda da porsi è: quante band di sedicenni sarebbero in grado di comporre un album simile?

 La cosa che più sorprende sono i testi e la presenza di un mini concept con una ricercatezza ben più adulta di loro.

A Light in the Dark dei Next To None è un debutto prog metal energico e maturo nonostante l'età giovanissima dei membri. L’album mostra influenze evidenti da Dream Theater e offre un intrigante concept che racconta un uomo dalla doppia personalità. Pur senza innovazioni radicali, il lavoro si distingue per tecnica e freschezza, promettendo un futuro interessante. È una prova di grande talento per musicisti tra i 15 e i 16 anni, con una produzione di alto livello firmata da Mike Portnoy. Ascolta ora A Light in the Dark e scopri il futuro del prog metal!

 Una "cagata pazzesca" di fantozziana memoria, quindi? Assolutamente sì, e quindi divertentissima.

 Nostalgici di tutti paesi, unitevi, questo filmone è per voi!

Dopo più di un decennio di attesa, Jurassic World torna a portare sul grande schermo dinosauri e avventure spettacolari, ma con una trama debole e personaggi poco incisivi. Il film è un giocattolone nostalgico, ricco di effetti speciali, ideale per chi vuole divertirsi senza pretese. La presenza di un nuovo dinosauro, l'Indominus Rex, tenta di rinnovare la saga, ma il risultato rimane un blockbuster superficiale ma godibile. Perfetto per gli amanti della saga e per serate all'insegna del pop-corn. Rivedi la magia dei dinosauri con Jurassic World, il blockbuster nostalgico per tutte le età!

 E quando venite a sapere che quella povera creatura è il bassista Mikael Hedlund...

 Un CAPOLAVORO che marca una transizione decisiva, un’opera capace talvolta di ricordarmi i Suffocation, talaltra perfino i primi Tristania... personalmente, il loro apice.

The Fourth Dimension è il terzo album degli Hypocrisy e segna una svolta stilistica dal Death Metal grezzo a sonorità più complesse e melodiche. Guidati da Peter Tagtgren, gli svedesi introducono atmosfere claustrofobiche e testi più riflessivi, creando un capolavoro che fonde brutalità e malinconia. L'album rimane uno dei massimi riferimenti del death metal anni '90, arricchito da una copertina evocativa e un sound potente e sfaccettato. Ascolta ora l’album che ha segnato la storia del death metal scandinavo!

 Possession è un vero gioiello dai riflessi costantemente cangianti che ambisce a riassumere gli interrogativi più urgenti dell’umana esistenza.

 Il Male, unico appiglio cui aggrapparsi nel caos del mondo, diventerà così la sua Fede.

Possession di Andrzej Zulawski è un film visionario e angosciante che affronta temi profondi come la fede, il male e l'esistenza tramite una narrazione complessa e intensa. Isabelle Adjani offre un'interpretazione straordinaria in una Berlino Est claustrofobica, mentre la regia sfrutta angolazioni deformanti e tinte fredde per creare uno stile unico. Il film affronta anche il concetto del doppelgänger e una riflessione sul Male cosmico, offrendo molteplici livelli di interpretazione. Nonostante qualche scena ironica meno riuscita, rimane un capolavoro spesso frainteso e censurato. Guarda Possession e immergiti in un capolavoro visionario e disturbante unico nel cinema d'autore.

 Flash ora più orpellosi e “pesanti” quindi… comunque bentornati!

 Il basso àla Squire di Bennett è al suo posto, a cucire e contrappuntare intanto che spinge la musica in avanti.

Flash torna alla ribalta nel 2013 dopo un'assenza di 40 anni con un album che conferma le solide radici progressive del gruppo, guidato da Ray Bennett e Colin Carter. L'opera è focalizzata su linee chitarristiche melodiche e arrangiamenti stratificati, anche se la voce di Carter mostra i segni del tempo. Sebbene non presenti capolavori, mantiene coerenza e interesse, con qualche passaggio meno ispirato nelle cover incluse. Un ritorno apprezzabile per gli estimatori del genere. Scopri il ritorno dei Flash e immergiti nel loro rock progressivo unico!

 "Il risultato è decisamente delirante e tra la cantante che si cimenta con l’italiano e l’assolo finale di chitarra hard rock non so cosa sia più senza senso."

 "Una canzone che riesce sempre a metterti di buon umore, non c’è storia."

La musicassetta promozionale 'Not Unpreviously Unreleased'nt' di Elio e le Storie Tese raccoglie tre brani rari e rappresentativi della prima fase del gruppo. Dal delirante duetto giapponese alla canzone-siparietto geniale, fino a una commovente versione di 'Alfieri' con il contributo di Feiez. Un piccolo gioiello per fan e amanti della musica italiana anni '90. Ascolta questa chicca rara e scopri il lato più ironico e geniale di Elio e le Storie Tese!

 "Dov'è andata la musica" nasce da una collaborazione tra due artisti affermati che hanno lavorato divertendosi, sapendo di non aver nulla da dimostrare.

 In tutti i brani si respira la grande sintonia tra la chitarra elettrica di Dodi e la acustica di Tommy: i due strumenti dialogano, si scambiano battute, parlano il sublime linguaggio della musica.

Il disco 'Dov'è andata la musica' unisce le chitarre di Dodi Battaglia e Tommy Emmanuel in una fusione di stili e virtuosismi. Con dodici tracce tra brani strumentali e canzoni, l'album spazia dal rock al flamenco e country, offrendo testi curati e non banali. Il risultato è un disco godibile sia per gli appassionati tecnici che per un pubblico più pop, che conferma la maturità artistica di Dodi dopo 30 anni dal suo ultimo lavoro solista. Scopri l'armonia unica tra Dodi Battaglia e Tommy Emmanuel in questo album imperdibile!

 È evidente il tentativo (per altro riuscito come in pochi altri casi) di catturare la misteriosa alchimia sonora alla base del capolavoro shoegaze Loveless dei My Bloody Valentine.

 Il materiale della tradizione non è infatti semplicemente preso come modello da copiare, ma si cerca di farlo proprio, di metabolizzarlo in maniera consapevole.

L'album d'esordio dei Cheatahs si distingue nel panorama del revival shoegaze grazie a un sound fedele e dettagliato, capace di catturare l'essenza del genere. Pur senza innovazioni rivoluzionarie, la band londinese offre un lavoro solido e ben scritto, con un equilibrio tra distorsioni e momenti più dilatati. L'influenza di My Bloody Valentine e Ride è evidente ma metabolizzata con consapevolezza, risultando piacevole e convincente. Scopri il vero shoegaze con l'album debutto dei Cheatahs!