Fury è uno di quei 'war movie vecchia maniera', con un ritmo studiato per non essere solo frenetico ma anche classico.

 La pellicola si perde nelle sottigliezze di una sceneggiatura non all'altezza del comparto tecnico.

Fury, diretto da David Ayer, è un film di guerra con un budget importante, che si distingue per un realismo crudo e una regia solida. La pellicola alterna sequenze di azione intense a momenti più riflessivi, richiamando grandi capolavori del genere. Tuttavia, la sceneggiatura evidenzia debolezze, con personaggi stereotipati e un finale forzato e patriottico. Nel complesso, resta un war movie di rilievo, nonostante le imperfezioni narrativi. Scopri Fury, un war movie intenso con pregi e difetti!

 Quello che segue? È un boato del pubblico, con sorrisi e la sensazione d’aver assistito a una performance intensa non solo dal punto di vista musicale, ma anche personale.

 Il Roxy Theatre ti attende lì, appena inizia l’interminabile rettilineo di Sunset Boulevard.

La recensione racconta con passione il live dei Modern Life Is War al Roxy Theatre, evento celebrativo del decennale dell'album Witness. Tra band di supporto di alto livello come Dangers e Cult Leader, l'autore descrive un concerto travolgente, emotivamente denso e tecnicamente coinvolgente. L'interazione con il pubblico e la profondità dei testi rendono la serata un'esperienza unica e intensa. Scopri perché il live dei Modern Life Is War al Roxy è un evento imperdibile!

 Una tipica (bella) realtà pop del nuovo millennio, una buona dose di "citazionismo", ma anche talento, leggerezza ma anche capacità di fare le cose per bene.

 Complètement Fou è un album qualitativamente omogeneo ma non lineare, ci sono sorprese, a volte anche inaspettate, e questo rende l'ascolto ancora più coinvolgente ed intrigante.

L'album Complètement Fou degli Yelle, pubblicato nel 2014, è un brillante esempio di electropop con influenze nu-disco, vintage e electroclash. La voce di Julie Budet si adatta perfettamente al sound fresco e variegato del duo, offrendo un ascolto coinvolgente e ricco di sorprese. Solo una scelta di singolo meno azzeccata, ma nel complesso un lavoro di grande qualità e personalità. Un album che conferma Yelle come una realtà di nicchia ma molto apprezzata nel panorama pop francese. Ascolta ora Complètement Fou di Yelle e lasciati conquistare dal loro electropop unico!

 Una distesa infinita che non perdona, se non di rado: questo è il deserto e questi sono per me i Friends of Dean Martinez.

 ‘Random Harvest’ è una perfetta colonna sonora e noi siamo i protagonisti solitari di un film che dev’essere ancora girato.

La recensione analizza l'album 'Random Harvest' dei Friends of Dean Martinez, una band desertica di Tucson con un sound strumentale evocativo. L'autore descrive un viaggio sonoro intenso, dominato da atmosfere rarefatte e misteriose, che richiama paesaggi aridi e infuocati. Il disco viene definito perfetto come colonna sonora per scenari ampi e solitari, con rimandi a band cult come Kyuss e Thin White Rope. L'entusiasmo per la scoperta di questa band e del loro lavoro è palpabile e invita ad approfondire la loro musica. Ascolta 'Random Harvest' e immergiti nell'affascinante deserto sonoro dei Friends of Dean Martinez.

 Disco scarno, sciatto, manieristico e sfacciatamente opportunista.

 Il basso è molesto come un branco di pachidermi che soffoca con le natiche i suoni di tutti i diffusori acustici.

La recensione evidenzia la delusione provocata da 'The Lord of Steel - Final Edition' dei Manowar, considerato un album mediocre e privo di originalità. La produzione eccessiva del basso sovrasta gli altri strumenti, mentre i testi risultano banali e autocelebrativi. Rispetto ai lavori passati, manca la potenza e la profondità che avevano reso celebre la band. L'album è consigliato solo per un ascolto distratto o occasionale tra i fan più devoti. Scopri perché questo album Manowar delude i fan: leggi la recensione completa!

 "Dopo tre decenni risulta fortemente prevedibile."

 "Un disco che sfonderà a livello commerciale, ma artisticamente non è all'altezza del titolo."

Il tredicesimo album di Eros Ramazzotti, Perfetto, propone 14 brani omogenei nello stile sentimentale che lo contraddistingue, ma risulta prevedibile e poco innovativo dopo trent'anni di carriera. Le due tracce di apertura si distinguono per alcune aperture stilistiche, con contaminazioni country e videoclip evocativi. Il resto dell'album scorre tra melodie rassicuranti ma senza picchi. La produzione combina elementi italiani e americani, garantendo però un successo commerciale più che un'eccellenza artistica. Scopri la recensione completa di Perfetto e ascolta il nuovo disco di Eros Ramazzotti!

 Assistere e partecipare a un concerto di Bob Dylan è un’azione quasi religiosa.

 Sarò Dylan a mostrare la strada, parola di Lennon.

La recensione descrive l'attesa e l'emozione per un concerto di Bob Dylan a Roma, evidenziando la sua unicità artistica e la forte personalità che accompagna la sua musica. L'autore sottolinea come partecipare a un suo live sia un'esperienza quasi religiosa e ricorda le varie fasi della sua carriera musicale. Nonostante l'età e il cambiamento della voce, Dylan rimane un punto di riferimento per molte generazioni e un artista capace di mostrare la strada, come riconosciuto da Lennon. Vivi l’emozione di un concerto unico: scopri Bob Dylan dal vivo!

 "Roy Harper è stato uno dei cantautori britannici più distintivi della sua generazione."

 "La voce di Harper, narrante la fine di un amore, suona flebile, distante, percorsa da un leggero tremolio."

Questa recensione esalta Roy Harper come figura di nicchia ma di grande talento nel panorama folk inglese. 'Flat Baroque and Berserk' è considerato il suo primo capolavoro, precursore di 'Stormcock'. L'album si distingue per la vocalità istintiva, intrecci di folk e psichedelia, e tematiche intense. Brani come 'I Hate The White Man' e 'Another Day' emergono come punti di forza. Ascolta ora il capolavoro folk di Roy Harper e immergiti in un viaggio musicale unico!

 "Pubblicare un disco del genere nel 2015 è una scelta sicuramente identitaria e anche completamente avulsa alle logiche delle mode e del mercato; coraggiosa a suo modo, mi piace."

 "Quell'inconfondibile cantato in falsetto [...] è senza dubbio uno dei punti di forza dell'album e di Jimmy Somerville stesso."

La recensione presenta 'Homage' di Jimmy Somerville come un disco totalmente anacronistico e fedele alla disco music degli anni '70, senza alcuna concessione alla modernità. Il falsetto di Somerville spicca come elemento distintivo, mentre le orchestrazioni, i bassi e i cori creano un sound solido e coinvolgente. L'album è visto come un omaggio sincero e piacevole, nato dalla voglia personale di divertimento dell'artista e apprezzato da chi ama questo genere. Scopri l'autentico sound disco anni '70 di Jimmy Somerville con Homage!

 F-1 World Grand Prix è senza dubbio il miglior titolo di Formula 1 per Nintendo 64 e uno dei migliori giochi di guida per la medesima console.

 Il punto di forza di F-1 World Grand Prix risiede nel modello di guida, estremamente sensibile ai movimenti dello stick analogico.

F-1 World Grand Prix per Nintendo 64 rappresenta un'eccellenza nel racing arcade, con una grafica eccezionale per l'epoca e un modello di guida sensibile e divertente. Il gioco offre diverse modalità, tra cui un apprezzato scenario che permette di rivivere eventi storici del campionato 1997. Pur non puntando al realismo estremo, garantisce ore di divertimento e una sfida impegnativa grazie a un'intelligenza artificiale efficace. Un titolo ideale per gli appassionati di retrogaming e degli sport motoristici. Rivivi la stagione 1997 di F1 con F-1 World Grand Prix su Nintendo 64, un classico da non perdere!

 "L'album è marmoreo e spigoloso quanto basta a cui un'ulteriore levigatura artefatta avrebbe potuto far perdere quello smalto."

 "Una perfetta miscela sonica dove confluiscono angoscia, psichedelia e riff portentosi che si distanziano da suoni stereotipati."

Louder Than Love rappresenta un album fondamentale per la scena grunge, con un sound spigoloso e variegato. Soundgarden unisce angoscia, heavy metal e atmosfere psichedeliche grazie all'equilibrio fra i membri e la produzione di Terry Date. Il disco mostra la maturazione della band e una forte originalità, distinguendosi per pezzi di alto livello e un carattere unico. Nonostante la levigatura avrebbe potuto snaturarne l'essenza, il lavoro rimane tuttora un punto di riferimento. Scopri l'album che ha definito il grunge e ascolta Louder Than Love ora!

 La musica degli Scale the Summit è più affine a un post-rock classico con inserti metal.

 Chris Letchford sfoggia una tecnica chitarristica di prim'ordine, quasi mai mero esercizio ma sempre al servizio della musica.

The Migration degli Scale The Summit rappresenta un'evoluzione misurata rispetto al precedente The Collective, offrendo un post-metal raffinato e più fluido. La band spicca per tecnica e musicalità, con un chitarrista virtuoso e un bassista di rilievo, garantendo un ascolto adatto a chi cerca complessità senza eccessi. Ideale per chi apprezza un sound delicato ma denso di emozioni, l'album si conferma un piacevole viaggio musicale privo di grandi stravolgimenti. Consigliato soprattutto agli appassionati di post-rock e progressive metal. Ascolta The Migration e scopri il post-metal raffinato degli Scale The Summit!

 Impossibile non farsi trasportare nella potente onda emotiva di questo disco.

 Lisa e Brendan si alternano quasi a farci sentire la loro separazione in ogni traccia.

La recensione elogia The Serpent's Egg di Dead Can Dance come un disco che trasporta in un viaggio emotivo intenso e rarefatto. L'alternanza vocale di Lisa Gerrard e Brendan Perry riflette la loro separazione, con atmosfere essenziali e ancestrali. Le tracce sono accompagnate da strumenti scarni e percussioni cadenzate, creando un sound meditativo da ascoltare al buio. L'album viene descritto come un capolavoro intriso di esoterismo e suggestioni psichedeliche. Ascolta The Serpent's Egg e lasciati trasportare dalle sue atmosfere uniche.

 Onestamente se mi avessero fatto ascoltare il disco senza sapere la data di pubblicazione avrei sicuramente pensato ad un disco di quell’epoca d’oro.

 A mio avviso ci troviamo di fronte ad un grande disco. Consigliatissimo agli amanti del genere.

Il disco 'Il pozzo dei giganti' dei Cherry Five è un eccellente lavoro di rock progressivo che richiama l'atmosfera degli anni '70. L'album, legato tematicamente alla Divina Commedia, presenta influenze prog italiane classiche e una strumentazione vintage. La produzione targata Black Widow continua a valorizzare grandi nomi del prog italiano. Consigliato agli appassionati del genere per la sua qualità e atmosfera. Ascolta ora il ritorno vintage dei Cherry Five, un tesoro del prog italiano!

 Queste dodici canzoni sono anzitutto una compagnìa, canzoni perfette nel loro sport.

 Studio 20 è una delle emozioni più intense che io abbia provato di notte mentre indossavo dei Jeans.

La recensione di 'Man Mountain' dei Blue States celebra un album dalle dodici tracce perfette che si presentano come una compagnia intima e coinvolgente. Il disco si distingue per atmosfere uniche, con brani come 'Metro Sound' e 'Studio 20' capaci di evocare emozioni profonde. L'autore apprezza la musica senza complicazioni, sottolineando una coerenza artistica rara e una qualità sonora che spicca per originalità e comodità d'ascolto. Ascolta 'Man Mountain' e lasciati trasportare dalle sue emozioni uniche!

 Si Alza il Vento è il manifesto più grande dedicato alla gioia di lavorare con ciò che si ama.

 Quello di librarsi nel cielo è sogno dell'umanità ma è anche un sogno maledetto, gli aeroplani portano il peso del destino di divenire strumenti di massacro e distruzione.

Si Alza il Vento è l'ultimo e profondo lavoro di Hayao Miyazaki che unisce passione per il volo e riflessioni sulla guerra attraverso una narrazione lenta ma intensa. Il film, arricchito da animazioni di altissima qualità e musiche coinvolgenti di Joe Hisaishi, offre una rappresentazione personale e biografica di Jirō Horikoshi, l'ingegnere aeronautico. Nonostante il ritmo riflessivo possa risultare impegnativo alla prima visione, il valore artistico e la profondità emotiva emergono con forza nelle visioni successive. Scopri il capolavoro finale di Miyazaki e lasciati emozionare dal volo dei suoi sogni.

 di onesto cazzeggio con qualche pezzo davvero rispettabile ma tante cose ri-registrate, minestrine riscaldate e canti da osteria

 i Melvins si ascoltano a prescindere, non deludono mai e quando deludono riescono lo stesso a farti sorridere

Hold It In è il 24° album dei Melvins, caratterizzato da uno stile caotico e divertente, tipico della band che non si prende troppo sul serio. Con la partecipazione di Jeff Pinkus e Paul Leary dei Butthole Surfers, il disco propone qualche idea nuova, ma resta sostanzialmente un 'onesto cazzeggio'. Pur non rivoluzionando il genere, contiene brani apprezzabili come You Can Make Me Wait e Sesame Street Meat. È forse il miglior disco dei Melvins degli ultimi cinque anni, ma rimane comunque un prodotto per fan affezionati. Scopri l'ultimo album dei Melvins e immergiti nel loro caos creativo!

 Un grande chitarrista e un fenomeno spettacolare… solo Angus Young degli Ac-Dc è alla sua altezza in quanto a “bipolarismo motorio/esecutivo”.

 Grande voce, grandi e profonde chitarre, grande e tuonante basso, grande batteria, belle idee, bella personalità e ispirazione… il primo album dei Cheap Trick è stata per me un’epifania.

La recensione celebra l'esordio dei Cheap Trick come un album potente, energico e maturo. L'analisi mette in luce la tecnica sopraffina del chitarrista Rick Nielsen e la voce incisiva di Robin Zander. Il disco mescola hard rock e influenze punk con grande freschezza e personalità. L'autore considera questo debutto un'epifania nel rock americano, nonostante il gruppo non abbia mantenuto lo stesso livello nei lavori successivi. Ascolta l'iconico debutto dei Cheap Trick e scopri un capolavoro del rock americano.

 Quasi un divertissement verrebbe da pensare, però nettamente superiore a tutta la produzione dei Saint Etienne dal 1996 fino al 2002.

 In queste canzoni ci hai messo tutta te stessa, il tuo fascino, la tua eleganza e la dolcezza, lo humor e l’allegria, è impossibile non rimanere conquistati da tanta naturalezza e sincerità.

Lipslide, primo e unico album solista di Sarah Cracknell del 1997, emerge come un’opera superiore rispetto alla produzione dei Saint Etienne del periodo. L’album mostra una miscela brillante di dance, soul, trip-hop e ballads intime, sottolineando il talento vocale e creativo di Sarah. La recensione valorizza la produzione, la varietà sonora e la classe dell’artista, pur ricordando qualche scelta di marketing discutibile nelle varie versioni discografiche. Un disco ispirato, elegante e da riscoprire. Scopri Lipslide di Sarah Cracknell, un gioiello pop da ascoltare subito!

 Un vomito buono, come quello degli alieni in "Bad Taste".

 Questi pazzi sono riusciti a stendermi in modo quasi irreversibile.

La recensione celebra l'EP del 1998 degli Agoraphobic Nosebleed come un pezzo di grindcore feroce e innovativo. L'edizione del 2006 introduce remix sorprendenti di artisti di rilievo come Vidna Obmana e Merzbow, ampliando potenzialmente l'esperienza sonora. L'autore si lascia coinvolgere dall'estrema violenza sonora, riconoscendone la sfida e il fascino non convenzionale. Scopri il caos sonoro degli Agoraphobic Nosebleed, una sfida per gli amanti del grindcore!