Benvenuti al corso di formazione per aspiranti avanguardisti. Prima lezione: come produrre un'opera d'avanguardia musicale in TRE passaggi.

 1997. J.Z. torna a dialogare con l'Oriente. Superando sé stesso: incomprensibile, ingiudicabile, inclassificabile.

La recensione esplora l'album di John Zorn 'New Traditions in East Asian Bar Bands', un'opera d'avanguardia costruita su narrazioni vocali in lingue orientali accompagnate da improvvisazioni strumentali. L'autore descrive con ironia e dettagli il processo creativo e i tre momenti chiave della registrazione, sottolineando il carattere sperimentale, incomprensibile e affascinante dell'album. Una proposta musica complessa e fuori dagli schemi, rivolta agli amanti delle sfide sonore. Ascolta l’album e immergiti nell’avanguardia sonora di John Zorn!

 Flea è il pezzo forte del disco. Questo è il suo lavoro migliore.

 La migliore? Io dico 'Stone Cold Bush', perfezione in ogni suo secondo.

La recensione celebra Mother’s Milk come uno dei migliori album dei Red Hot Chili Peppers, lodando il contributo di ogni membro, in particolare Flea e John Frusciante in una fase giovanile ma tecnica. L'autore evidenzia la coesione e forza delle tracce, con qualche preferenza personale e un tono ironico. Un’opera energica e tecnica che ha segnato un momento chiave nella carriera della band. Ascolta Mother’s Milk e riscopri il funk rock dei Red Hot Chili Peppers!

 "L'inizio è fulminante, con il bellissimo singolo 'Stringimi', la chitarra di Carlo Marrale torna a 'ruggire'"

 "I testi sono a cura del bassista Aldo Stellita, sempre eleganti ed evocativi."

L'album Red Corner dei Matia Bazar segna una sintesi dei loro stili in oltre quindici anni di carriera, con un tono malinconico predominante. La chitarra di Carlo Marrale e la voce di Antonella Ruggiero emergono forti nel singolo Stringimi. Alcuni brani sono meno ispirati, ma le atmosfere retrò e le collaborazioni, come quella con Edoardo Bennato, arricchiscono il disco. Ascolta Red Corner per scoprire l'evoluzione unica dei Matia Bazar!

 La partita passò alla Storia come massimo esempio del "Metodo" come modulo di gioco nonostante le due formazioni non fossero quelle "classiche".

 Il commissario italiano (Pozzo) seppe dare lo stesso rigore tattico che fruttò il Mondiale del '34, dimostrando come la tattica potesse vincere contro la tecnica e l’agonismo.

La recensione analizza la finale di calcio delle Olimpiadi del 1936 tra Italia e Austria, evidenziando l'evoluzione tattica del calcio attraverso i moduli "WM" e "Metodo" e il contesto storico-politico dell'evento. Viene approfondita la diffusione internazionale del calcio e le dinamiche tra le nazionali europee dell'epoca. La partita stessa è descritta come una dimostrazione di supremazia tattica e agonismo. Scopri la storia e la tattica dietro la storica finale olimpica del 1936!

 Soltanto fottutissimo doom metal acido, possente, deflagrante e infinito.

 Un disco dei Reverend Bizarre è il matrimonio primordiale e mistico di Candlemass, Pentagram, Saint Vitus e Black Sabbath portato all'ennesima potenza.

II: Crush The Insects dei Reverend Bizarre è un disco di doom metal intensamente pesante e classico, che rifiuta ogni sperimentazione a favore di un suono grezzo e ancestrale. L'album si presenta come un'ulteriore evoluzione della tradizione doom, con richiami a band iconiche come Candlemass, Black Sabbath e Pentagram. Un'esperienza musicale potente e immersiva che esalta la pesantezza e un'atmosfera oscura e magniloquente. Scopri l'intensità di Reverend Bizarre e immergiti nel doom metal più oscuro!

 L'alienante commistione di suoni, eterogenea ma compatta, che vi è contenuta.

 IX è incentrata su effetti chitarristici che inevitabilmente rimandano alle sperimentazioni della lucente stella serale della ditta Fripp & Eno.

Il terzo album degli slovacchi Ako Doma, pubblicato nel 2003, rappresenta una svolta con una formazione rock classica e un sound che spazia dal prog sperimentale al jazz-rock. Notevole è la traccia ambient 'IX' che ricorda Fripp & Eno, mentre il disco offre episodi melodici e soluzioni complesse. L'opera è ben bilanciata e mostra una maturazione artistica, anche se resta una pubblicazione contenuta e misurata. Le foto nel libretto aggiungono valore al progetto, sottolineando la dimensione prog del gruppo. Ascolta ora Ako Doma e immergiti nel loro prog sperimentale unico!

 ‘Bozo’ è un disco orecchiabile ma molto difficile da assimilare, a causa di quel tangibile senso di vuoto che te lo fa sentire estremamente vicino in certi frangenti e stucchevolmente estraneo in altri.

 Sono molti i punti di contatto con un genio della musica come Syd Barrett, il primo artista a celare il suo malessere dietro la falsa ingenuità di testi e del cantato.

Bozo di Lida Husik è un album orecchiabile ma complesso, che miscela melodie dolci con un senso di angoscia latente. La voce svagata di Husik e le parti musicali delicate creano un'atmosfera intima e sottile, richiamando l'influenza di Syd Barrett. La produzione sottovoce valorizza questo equilibrio tra vicinanza e distanza emotiva, facendo emergere un lavoro musicale raffinato e intenso. Scopri l'intensità nascosta di Bozo, ascolta l'album di Lida Husik ora!

 Una volta che sogno, eh mio caro una volta che sogno non ce n'è per nessuno.

 Non osare mai credere che i tuoi sogni siano futili o che tu stia perdendo tempo.

La recensione esplora "Shut Up I Am Dreaming" come un'opera che incarna la dedizione del sognatore, un'alchimia tra amore, solitudine e consapevolezza. L'autore valorizza il sogno come mestiere difficile e necessario, simbolo di resistenza personale e culturale. L'album è visto come un manifesto di passione e impegno etico, celebrando la crescita e la trasformazione interiore attraverso la musica. Scopri il potere dei sogni con Sunset Rubdown, ascolta l'album e lasciati trasportare.

 Il death metal degli Ulcerate è quanto di più bello possa capitare alle nostre orecchie bramanti sonorità annichilenti ma fresche.

 Monumentale.

La recensione analizza "The Destroyers Of All" degli Ulcerate, evidenziando un death metal evoluto che unisce brutalità, complessità tecnica e atmosfere apocalittiche. L'album si distingue per la performance eccezionale della band, in particolare per la batteria di Jamie Saint Merat e le chitarre di Michael Hoggard, e per un concept che denuncia un pessimismo verso l'umanità e il pianeta. Un lavoro monumentale che innova il genere pur mantenendo le radici estreme grazie anche ai richiami a band storiche e nuovi linguaggi musicali. Scopri l'innovativo death metal degli Ulcerate con 'The Destroyers Of All' e immergiti in un viaggio sonoro apocalittico.

 Difficilmente una storia "Incancellabile" di oggi sarà apprezzata fra trent’anni così come "Le storie di ieri".

 Antonello ci appare onesto con i suoi toni caldi e saturati, sebbene questi si traducano in un ulteriore e drastico filtraggio del vocabolario vendittiano.

Antonello Venditti torna con 'Unica', confermando la collaborazione con producer e musicisti già noti. L'album presenta liriche improntate all'impegno sociale, ma i testi risultano ripetitivi e gli arrangiamenti piatti. La durata limitata delle tracce penalizza la musicalità che in passato era più ricca. Nonostante ciò, l'onestà artistica di Venditti emerge, distinguendosi dalla produzione cantautorale contemporanea meno ispirata. Ascolta Unica per scoprire il lato più sincero di Venditti, anche se lontano dai suoi migliori lavori.

 "Estrai il vinile dalla confezione e goditi i raggi di sole che inondano il viso... che tripudio di 60's."

 "Oh ma che cazzo vi aspettavate dai Rammstein? Svolta post-rock e succhiate si riverberi infiniti? Nein."

La recensione celebra il singolo "Mein Land" dei Rammstein, sottolineando il contrasto tra le atmosfere solari anni '60 del videoclip e il suono potente e tradizionale della band. L'autore apprezza la cruda energia musicale, le liriche sentite e il remix post-rock a cura dei Mogwai. Il video di Jonas Akerlund è descritto come perfetto per l'atmosfera festaiola proposta. Un lavoro che conferma le aspettative tipiche della band senza cercare stravolgimenti. Ascolta "Mein Land" e lasciati trasportare dall'energia unica dei Rammstein!

 Le lunghe progressioni contrapposte ad improvvise e devastanti detonazioni sembrano simulare la tensione prodotta da Madre Terra, sempre più incazzata con i suoi miserrimi ospiti.

 Nei testi delle canzoni è espresso esplicitamente il lato più positivo dell’animo umano, nonostante tutto attorno traspaiano immagini dolorose, terribili.

La recensione analizza l'EP Sovereign dei Neurosis, un'opera di 32 minuti che unisce atmosfere ambient e droniche a ritmiche tribali e sonorità sludge. L'album si distingue per la sua tensione emotiva e spirituale, rappresentando un punto di svolta nella crescita artistica della band. Il lavoro mostra un mix di violenza e speranza, evocando un legame con la mitologia e con la consapevolezza umana. La produzione di Steve Albini contribuisce a un suono potente e curato. Scopri l'oscura potenza di Sovereign, l'EP imprescindibile dei Neurosis.

 10 tracce da far accapponare la pelle.

 Rimani fermo per 5 minuti a fissare il vuoto. Ti domandi che cosa diamine sia successo nell'ultimo quarto d'ora.

La recensione esalta Kid A come un capolavoro della musica contemporanea, sottolineando il coraggio di Thom Yorke nel rompere con il passato e sperimentare nuove sonorità. Pur essendo un lavoro divisivo inizialmente, l'album conquista con atmosfere intense e tracce memorabili. L'autore vede in Kid A e Amnesiac un periodo creativo straordinario e invita a rivalutare il disco come uno dei migliori degli ultimi decenni. Ascolta Kid A e scopri il lato più innovativo di Radiohead!

 La nuova forma Nightwish vira decisamente verso il musical, con un cantato a filastrocca e un tono da musica disneyana.

 Imaginaerum è un disco estremamente maturo e complesso, seppur non particolarmente profondo ed innovativo.

La recensione valuta 'Imaginaerum' come un album ambizioso e maturo dei Nightwish, che continua il percorso iniziato con 'Dark Passion Play' spostandosi verso atmosfere musical e combinando vari generi. Il cantato di Annette Olzon, seppur divisivo, trova spazio e stile propri. Lo stile sinfonico, l'uso dell'orchestra e le influenze folk creano un'opera complessa ma accessibile, ideale per chi cerca evoluzione nel metal sinfonico. Scopri l'ambizioso mondo musicale di Imaginaerum e lasciati conquistare dalla nuova era dei Nightwish!

 Dove c’è gusto non c’è perdenza, e ‘sti qui sono proprio bravi.

 Molti pezzi sembrano quasi improvvisati in fase di registrazione.. (in particolare "Treehorn").

Agents Of Ahriman dei Greenleaf è un album di stoner rock autentico e vintage del 2007, con sonorità lo-fi e un approccio spontaneo. Pur non innovativo, trasmette genuinità e passione, eseguito da musicisti affiatati che si divertono nel progetto parallelo. Il disco è consigliato agli appassionati del genere e a chi ama il rock anni ’70. Ascolta Agents Of Ahriman e lasciati trasportare dal vero stoner vintage!

 Gli Uncle Acid sono semplicemente il miglior gruppo doom di sti anni, danno la merda anche agli ultimi Electric Wizard.

 Un disco che nella sua derivatività spinta miscela con equilibrio perfetto influenze anni '60 e '70, assurgendo tranquillamente a classico del genere.

Blood Lust di Uncle Acid & The Deadbeats rievoca perfettamente il sound hard rock e occulto dei primi anni '70, miscelando influenze sabbathiane e atmosfere da horror movie di serie Z. L’album è considerato un classico moderno del genere doom grazie a riff potenti e un equilibrio stilistico impeccabile, con brani che spaziano dal doom occulto al quasi progressive, arricchiti da una bonus track di folk acido. Un'opera che rivaleggia con i migliori Electric Wizard e rinverdisce i fasti di una scena lontana ma immortale. Ascolta Blood Lust per un viaggio unico nel doom anni ’70!

 "Il fuoco che tiene accesi i nostri occhi, fissi sulla luce della memoria e fluorescenti al buio del silenzio..."

 "Se volete trovare un altro album che si avvicini a questo, avete bisogno di tutti gli auguri possibili... sarà molto difficile."

La recensione celebra l'album 'Spettri' degli Airesis come un'opera musicale di punk melodico cantautoriale originale e potente, con testi intensi e profondi. L'autore evidenzia le influenze di Propagandhi e De Andrè e invita a scaricare l'album gratuitamente su Jamendo. Un disco che si distingue per emozioni forti e contenuti lirici di spessore. Ascolta e scarica gratuitamente 'Spettri' su Jamendo, un capolavoro di punk melodico da non perdere!

 Questi ragazzini di Filadelfia hanno studiato a memoria i vari progetti dei Kinsella e li ripropongono nel 2008 senza nessuna originalità concettuale!

 Porca puttana, hai ragione, proprio belli belli questi Algernon Cadwallader.

La recensione mette in luce l'originalità e l'emotività di Some Kind Of Cadwallader, sottolineando come Algernon Cadwallader riesca a coniugare influenze ben note del math rock e dell'emo con un approccio personale e musicale curato. Malgrado uno scetticismo iniziale riguardo alla derivatività, l'autore riconosce il valore dell'album e le sue atmosfere coinvolgenti, oltre a una qualità sonora raffinata. Scopri l'emozionante math rock di Algernon Cadwallader con Some Kind Of Cadwallader!

 Kaija Saariaho non lascia nulla al caso, la sua è una musica di ricerca ma la tensione al raziocinio non esclude la piacevolezza del suono.

 Le sonorità rarefatte di "Lonh" trasportano l'ascoltatore in una dimensione magica e incantatoria.

La recensione analizza Private Gardens di Kaija Saariaho, album che fonde strumenti tradizionali con elettronica per creare atmosfere magiche e rarefatte. Ogni brano esplora un universo sonoro diverso, dalla voce soprano al flauto, dal violoncello alle percussioni. L'opera si distingue per la ricerca sonora elaborata, l'uso sapiente del riverbero e un'ispirazione che attraversa culture diverse, offrendo un ascolto coinvolgente e seducente. Ascolta Private Gardens e lasciati trasportare dalla magia sonora di Kaija Saariaho.

 «Questo disco non deve essere discusso, analizzato, non c'è bisogno di entrare nelle sfumature di ogni canzone.»

 «Non esiste la perfezione, ma chi siamo noi per decidere se una cosa è perfetta oppure no? Non è forse l’imperfezione quella che ci da soddisfazione di esistere?»

La recensione descrive Loveless di My Bloody Valentine come un’opera da vivere in modo immersivo, lasciandosi trasportare dalle sue atmosfere sognanti e dai suoi muri di suono. Non si cerca la perfezione tecnica, ma si apprezza l’imperfezione che dona emozione e vita all’album. L’ascolto diventa così un viaggio intimo e personale, tra ansie iniziali e rilassanti paesaggi sonori, per ritrovare un mondo interno protetto e unico. Lasciati trasportare dalle atmosfere uniche di Loveless, ascolta ora!