L'impressione che ho avuto all'ascolto è stata quella di una maggior 'orecchiabilità', derivata credo da una certa semplificazione delle strutture.

 Se volete apprezzare gli Eluveitie al meglio, ascoltate gli album precedenti, 'Slania' in particolare.

La recensione valuta 'Everything Remains (As It Never Was)' degli Eluveitie, sottolineando una maggiore orecchiabilità rispetto a 'Slania' ma con pezzi meno convincenti. L'album mantiene la fusione tra metal e folk, ma risulta più semplificato e prevedibile. Il passaggio all'etichetta Nuclear Blast sembra aver influenzato l'orientamento verso un pubblico più ampio. Pur non raggiungendo la freschezza dei lavori precedenti, l'album resta comunque un ascolto raccomandato nel folk metal. Scopri tutto sull'album e immergiti nel folk metal degli Eluveitie!

 Il Nord, con la sua musica, si insinua nei recessi dell’animo, lo invade come fosse un veleno iniettato nell’organismo per immunizzarlo dai suoi mali.

 Gli Isildurs Bane, maestri indiscussi di tale scienza, hanno impiegato oltre un decennio prima di raggiungere simili risultati.

La recensione esplora Mind, Volume 1 degli Isildurs Bane, sottolineando l'evoluzione della band verso una musica progressive nordica raffinata e sperimentale. Evidenzia la capacità terapeutica e profondamente emozionale del suono, sostenuta da una strumentazione complessa che unisce acustica ed elettronica. Il disco si presenta come un viaggio meditativo ed estetico, ispirato anche da riferimenti filosofici. Un lavoro matura che consolida il progetto MIND nel panorama progressive. Ascolta Mind, Volume 1 e immergiti in un viaggio sonoro senza precedenti.

 Una favolosa, mastodontica "Familiar Feeling", quasi 7 minuti di continue ellissi vocali e vortici imperturbabili di ritmi e violini.

 "Statues" è uno di quegli album che va vissuto in ogni singolo attimo, che va scavato in profondità per capirlo meglio.

La recensione celebra "Statues", ultimo album dei Moloko, come un capolavoro electro-jazz e trip hop, raffinato e sensuale. Pur essendo poco noto, l'album emerge per la sua atmosfera intensa e per brani memorabili come "Familiar Feeling" e "Forever More". Il disco è descritto come un mix di semplicità e complessità che invita all'ascolto profondo e alla riscoperta di una band influente ma poco considerata. Ascolta "Statues" e lasciati conquistare dal fascino unico dei Moloko.

 Giocare con la propria storia musicale e proporla con la freschezza di un gruppo di liceali ad una festa di fine anno con annessa sbronza colossale.

 Praticamente perfetto, quello che ci vuole quando si monta in macchina per un'uscita fuori porta con gli amici per tenere frizzante umore e ambiente.

L'album 'The Men Who Loved Music' dei Young Fresh Fellows è un mix esplosivo di Rock, Blues e Country, suonato con energia e gioia contagiosa. Ideale per momenti di festa e viaggi in compagnia, sprigiona freschezza e divertimento. Un capolavoro vibrante e dinamico che mantiene alto il morale con sprazzi di musica nera e power pop frizzante. Ascolta l'album e vivi l'energia frizzante dei Young Fresh Fellows!

 «Un discone, signori lo ripeto: un discone!»

 «La nipote che ascolta techno oggi è legata alla nonna che si rilassa con il jazz e, con profondo rispetto, indossa quel paio di orecchini che la fanno essere ancora una volta la più bella in pista.»

La recensione celebra «23 Seconds» di Cobblestone Jazz, un album che unisce techno e jazz con raffinata improvvisazione. Il trio formato da Mathew Jonson, Danuel Tate e Tyger Dhula crea atmosfere sofisticate e coinvolgenti. La critica apprezza la qualità delle composizioni e la coesione live registrata a Madrid. Un disco consigliato anche ai non appassionati dei generi originali, grazie alla sua originalità e profondità sonora. Scopri l'innovativa fusione di jazz e techno con Cobblestone Jazz - 23 Seconds!

 Rrroooaaarrr è un treno perennemente sul punto di deragliare.

 Quando c'è di mezzo la creatura di Away, il concetto di normalità tende a dissolversi.

La recensione analizza l'album Rrroooaaarrr dei Voivod, sottolineandone l'unicità nella scena thrash metal grazie a sonorità violente e visionarie. Pur non avendo l'effetto sorpresa del debutto, l'album conferma la band come una realtà d'avanguardia, capace di evocare atmosfere apocalittiche e inquietanti con grande personalità. Tracce come 'Korgull, The Exterminator' e 'Fuck Off And Die' evidenziano la carica brutale e innovativa del gruppo canadese. Ascolta Rrroooaaarrr e immergiti nell’avventura sonora dei Voivod!

 Quest'album sarà una delle meglio spese delle vostre vite.

 L'ascolto di questo album unico è veramente raccomandato a tutti voi.

The Protomen - Act II - The Father of Death è un album rock opera che narra una storia distopica ispirata a Mega Man. Con sonorità anni '70/'80 e una trama coinvolgente, l'album conquista per la sua carica emotiva e la qualità narrativa. Highlights come "Father of Death" e "Light up the Night" mostrano la varietà sonora e la profondità del concept. Consigliato sia ai fan del primo capitolo che a nuovi ascoltatori. Ascolta ora The Protomen Act II e immergiti in questa avventura musicale epica!

 "C'mon, ovvero: come dovrebbe suonare un disco folk-rock nel 2011, come dovrebbe emozionare un disco nel 2011."

 "Questo disco è in definitiva la colonna sonora dei nostri ricordi. Delicato, poetico, intimista, ma anche struggente, doloroso, un vero e proprio mattone sul cuore."

La recensione esplora 'C'mon', l'album del 2011 dei Low, band leggendaria dello slow-core. Un ritorno alle radici folk-rock, con melodie malinconiche e tracce struggenti che emozionano e accompagnano i ricordi. L'autore celebra il disco come un perfetto canto del cigno di una carriera intensa e sincera. Scopri l'intensità emotiva di 'C'mon' dei Low, ascolta ora questo capolavoro slow-core!

 "This is a man in full possession of all his gifts looking at the comedy and beauty of life with clarity and the tenderness bought by time."

 "So Beautiful Or So What rejects the allure of fashionable darkness and the hypnosis of ignorance - better to contemplate and celebrate the endurance of the spirit and the persistence of love."

La recensione di Jack Donney celebra 'So Beautiful Or So What' come uno dei migliori album di Paul Simon, evidenziandone l'equilibrio tra sonorità folk, blues e world music. L'opera riflette maturità artistica e temi profondi come la guerra, la spiritualità e l'amore. Con arrangiamenti naturali e una scrittura raffinata, Simon dimostra di essere ancora un protagonista della musica d'autore mondiale. Scopri il suono maturo e profondo di Paul Simon con questo album imperdibile!

 Boyd Rice rimaneva e rimane fondamentalmente legato al suo peculiare rum a base di merda.

 Dopo due cucchiaiate il malgustaio si ritrovi costretto a lasciare il cucchiaio nel piatto e voltare il proprio palato altrove.

La recensione evidenzia i limiti tecnici e creativi dell'album "Receive The Flame" di NON, sottolineando una produzione stanca e disorganica. Pur riconoscendo il ruolo pionieristico di Boyd Rice nel noise e power electronics, l'autore critica l'assenza di coesione e il poco sviluppo artistico rispetto ad album precedenti. Qualche traccia spicca per intensità, ma nel complesso il disco delude e fatica a mantenere l'interesse dell'ascoltatore. Scopri la recensione completa di Receive The Flame e forma la tua opinione!

 "I cori e la parte sinfonica, pur essendo irrinunciabili, sono davvero troppo pomposi e finiscono per oscurare Simone."

 "Penso che gli Epica dovrebbero proseguire verso un suono più aggressivo e corposo, ma rendere l'insieme più compatto e diretto."

La recensione analizza 'Design Your Universe' degli Epica come un seguito coerente di 'The Divine Conspiracy', sottolineando miglioramenti nelle chitarre e nella voce, ma evidenziando un eccesso di orchestrazioni e una minore compattezza. Sebbene apprezzato in vari brani, l'album risulta meno ritmicamente agile e stilisticamente omogeneo rispetto al predecessore. Il giudizio finale suggerisce di affinare l'equilibrio tra elementi per migliorare ulteriormente. Scopri l'evoluzione degli Epica con questa recensione approfondita di Design Your Universe!

 La comune seguiva infatti alla lettera il dogma della libertà creativa, non dando alcuna importanza alle capacità musicali dei propri componenti.

 L’album va un po’ a vuoto; si sente la mancanza di un filo conduttore che funga da guida e dia una direzione.

Psychedelic Underground degli Amon Düül è un album storico e pionieristico per il krautrock. Nato in un contesto culturale e politico turbolento, l'album si caratterizza per l'improvvisazione estrema e una quasi totale libertà creativa. Sebbene interessante per il valore storico, la mancanza di struttura e un'eccessiva frammentarietà possono risultare faticose all'ascolto. Resta comunque una testimonianza fondamentale di un'epoca musicale rivoluzionaria. Scopri le radici del krautrock con Psychedelic Underground degli Amon Düül!

 Quello che è uscito fuori da questa unione è quel cielo che tanto faticosamente hanno provato a descrivere gli Eleven Finger.

 Se ti piacciono i 12 stones probabilmente amerai questo disco. Se ti piace il Nu-Metal dei Soad o dei Korn potrai trovarlo interessante.

La recensione descrive l'album 'The Greyest Of Blue Skies' dei Finger Eleven come un'opera intensa e atmosferica, capace di evocare emozioni profonde. L'autore evidenzia influenze Nu-Metal e post-grunge, comparando il disco a band come System Of A Down, Korn e 12 Stones. Nonostante la difficoltà di composizione segnalata dal cantante, l'album offre canzoni potenti e suggestive che rapiscono l'ascoltatore, sebbene alcune tracce siano difficili da trovare online. Ascolta ora The Greyest Of Blue Skies e lasciati trasportare dal suo potente sound!

 Questo libro sarà un ottimo compagno d'ozio, in grado di intrattenervi con uno stile fresco e scorrevolissimo, ma scritto anche con intelligenza, ironia e spirito critico verso il genere.

 Unirete l’utile al dilettevole, che si vuole di più dalla vita?

The Last Wish è una raccolta di racconti brevi che introduce il mondo di Geralt di Rivia, uno stregone mercenario. Il libro si distingue per uno stile fresco, ironico e intelligente che rompe gli schemi del fantasy tradizionale. Un ottimo compagno d'ozio, adatto sia ai fan del genere che ai neofiti scettici. Nonostante la difficoltà della traduzione in italiano, leggere il testo originale aiuta anche con l'inglese. La saga proseguirà con altri volumi sempre di qualità. Scopri il fantasy intelligente di Sapkowski: inizia ora la lettura!

 Tornano i Godzilla dell'Hip-Hop! Qui la "scienza doppia H" si fa verbo vero, qui non si scherza per un cazzo.

 "TOO MANY RAPPERS, AND THERE'S STILL NOT ENOUGH MC'. è proprio vero."

La recensione celebra il ritorno potente e feroce dei Beastie Boys con l'album Hot Sauce Committee Part Two, un mix di rap incattivito e sonorità old school. Le tracce mostrano energia, ritmiche serrate e una presenza scenica forte, con ottime collaborazioni di NAS e Santigold. Il sound ricorda il classico Ill Communication, confermando la vitalità e l'autenticità degli artisti nel 2011. L'artwork viene apprezzato come un ulteriore valore aggiunto all'esperienza complessiva. Ascolta ora Hot Sauce Committee Part Two e riscopri i Beastie Boys!

 Non guardarlo, Non cercarlo. Se gli credi Lui ti vede.

 Non si può raccontare la trama, ma non perché rovineresti la lettura altrui, semplicemente perché ognuno la racconterebbe in modo diverso...

Il Divoratore di Lorenza Ghinelli è un’opera difficile da incasellare in un unico genere, oscillando tra thriller, horror e fiaba oscura. Il romanzo segue le storie di adolescenti segnati dal disagio sociale e da esperienze traumatiche, con un protagonista affetto dalla sindrome di Asperger. L’atmosfera evocativa e le descrizioni vivide restituiscono una Rimini cupa e indifesa. È un libro che fa paura ma colpisce profondamente, consigliato a lettori coraggiosi. Scopri Il Divoratore e immergiti in un racconto intenso e inquietante.

 "Lost in the Translation è probabilmente il più bel disco da solista di Jeff Scott Soto."

 "I pezzi più belli dell’album si insinuano, colpiscono e restano in testa fino a farti premere nuovamente play."

Lost In The Translation è probabilmente il miglior disco solista di Jeff Scott Soto, capace di offrire un hard rock energico e coinvolgente. La voce pulita di Soto e le chitarre azzeccate di Howie Simon rendono l'album una piacevole esperienza. Pur non sorprendendo per originalità, il disco si rivolge con successo agli amanti del genere, con brani come Soul Divine e Find Our Way che restano impressi. Ascolta Lost In The Translation e riscopri il rock energico di Jeff Scott Soto!

 Un film intenso con atmosfere suggestive che non sempre riescono a coinvolgere fino in fondo.

 Hai Paura Del Buio conferma lo stile caratteristico di Massimo Coppola, tra luci e ombre.

La recensione di Hai Paura Del Buio di Massimo Coppola propone un'analisi equilibrata del film, evidenziandone le atmosfere suggestive ma riconoscendo anche alcune limitazioni narrative. La pellicola ottiene una valutazione media di 3 stelle, indicativa di un'opera che può interessare gli appassionati di cinema italiano e thriller drammatici. Leggi la recensione completa e scopri se Hai Paura Del Buio fa per te!

 Una parola: noia.

 Il sound è stato ammorbidito, le emozioni sono state risucchiate dai soldi.

La recensione descrive 'Holding Onto Strings Better Left To Fray' dei Seether come un album noioso e privo di originalità, lontano dal passato più brillante della band. Pur riconoscendo qualche traccia salvabile, il critico sottolinea una generale sensazione di banalità, una produzione ammorbidita e una prova vocale deludente. Il disco non riesce a coinvolgere né a giustificare l'attesa dopo diversi anni di pausa, segnando una stagnazione artistica del gruppo. Scopri le vere debolezze di Holding Onto Strings e valuta tu stesso!

 Daniele, mi chiedo, ma che fine hai fatto? Ah Rieccoti in «L'appello».

 Con tutto il tempo che Daniele si prende da un album all'altro io onestamente mi sarei aspettato di più.

Il settimo album di Daniele Silvestri, 'Scotch', si presenta come un'opera matura e ben prodotta, ma priva di brani di grande impatto commerciale o melodico. Pur apprezzando le buone idee e la tecnica, la recensione evidenzia una certa carenza di ispirazione e hit memorabili. Le collaborazioni con artisti come Bollani e Niccolò Fabi risultano poco incisive, mentre alcune tracce si mostrano troppo leggere o ripetitive rispetto al passato. Nel complesso, un lavoro solido ma che lascia un senso di aspettativa non pienamente soddisfatta. Scopri l'analisi completa di 'Scotch' e valuta tu stesso il nuovo lavoro di Silvestri!