Kanye West è uno stronzo... ma anche un genio.

 "My Beautiful Dark Twisted Fantasy" è un album immenso, barocco, pieno di suoni e di contraddizioni, come il suo autore.

La recensione descrive 'My Beautiful Dark Twisted Fantasy' come un capolavoro controverso e ambizioso, espressione del genio e delle contraddizioni di Kanye West. Nonostante l'ego ingombrante e alcune scelte discutibili, l'album si distingue per l'innovazione musicale e l'elevata qualità artistica. Vengono analizzate le tracce più significative, sottolineando la complessità sonora e lirica. Il disco segna un salto evolutivo nell'hip-hop e nella carriera del rapper. Scopri il capolavoro controverso di Kanye West, ascolta My Beautiful Dark Twisted Fantasy ora!

 «Il loro biglietto da visita in chiaro/scuro reca il nome di 'Silbury Sands'»

 «Come carta velina ne è uscito inzuppato facendolo suo. Il tempo.»

La recensione celebra 'Steeple' dei Wolf People come un album folk rock psichedelico autentico e sincero, profondamente radicato nelle tradizioni musicali britanniche anni '60 e '70. La band evoca atmosfere vintage senza risultare nostalgica o derivativa, mescolando influenze da Fairport Convention, Cream e Traffic. 'Steeple' è definito un viaggio nel tempo ideale per appassionati e sognatori alla ricerca di un suono robusto e moderno, capace di connettersi con il passato senza rinunciare a freschezza e vigore. Scopri 'Steeple' e lasciati trasportare dal folk rock psichedelico britannico!

 La cultura, in Italia, è divenuta un "problema" a causa delle fratture sociali e le partiginerie che si sono diffuse nel corso degli ultimi decenni.

 L’ingresso in politica di Berlusconi ha 'messo a nudo il re', dimostrando la persistenza di una 'cultura del fare' prevalente sulla cultura di sinistra.

Il libro di Sandro Bondi affronta le complesse dinamiche culturali italiane, mettendo in luce la contrapposizione fra cultura di sinistra e approccio liberal-democratico. Bondi, ex comunista ora centrodestra, analizza come la politica abbia influenzato la cultura, causando divisioni e scollamenti nella società. L'autore invita a ripensare la tradizione culturale italiana per superare vecchie fratture e aprire un dialogo costruttivo tra opposti. Scopri il confronto sulle radici culturali italiane con il libro di Sandro Bondi.

 Gli Honeymoon con questo divertissement oltraggioso ci fanno respirare una boccata di aria non sana ma sufficientemente spassosa.

 L'album è un affresco tumefatto di una civiltà urbana annientata da uno stile di vita caotico.

La recensione esplora l'album Love American Style dei The Honeymoon Killers come un viaggio oscuro e disturbante tra le strade caotiche di New York. Il sound è teso, viscerale e ricco di riferimenti alla cultura punk e no wave, dipingendo immagini di follia urbana e alienazione. L'album si presenta come un'affascinante e cupa immersione in un mondo sotto pelle, capace di catturare l'angoscia di un'esistenza urbana senza vie d'uscita. Scopri l'oscuro sound di The Honeymoon Killers con Love American Style!

 Il quinto album dei Thunder è senza ombra di dubbio quello meno hard rock di carriera.

 Sempre classe e competenza da vendere, comunque, nell'ambito di una musica che bada al sodo e resta attaccata ai solidi principi del British Blues.

Giving The Game Away rappresenta un cambiamento stilistico per i Thunder, meno hard rock e più improntato a ballate e sonorità acustiche. Il disco offre momenti eleganti e arrangiamenti raffinati, pur mantenendo intatta la classe della band. La voce potente di Danny Bowes e le chitarre competenti di Luke Morley si fondono in un album solido, seppur meno energico rispetto al passato. La presenza di una cover funk rende il disco vario e interessante. Nel complesso, un lavoro soddisfacente, consigliato a chi apprezza il British Blues.  Scopri l’eleganza e la forza soft dei Thunder in Giving The Game Away!

 "Sono quelle tamarrate che ti fanno dire: 'Cazzo si! Ci voleva! Cazzo!!!'"

 "Troppa serietà e troppi ricicli, peccato perché le premesse per un cult del cinema trash c’erano tutte."

La recensione esprime una delusione verso "Machete" di Robert Rodriguez, giudicato un film con un buon inizio ma che si perde nella trama eccessivamente seria e poco originale. Nonostante le scene d’azione e la presenza di attrici affascinanti come Jessica Alba, il film ricicla molte idee dai lavori precedenti del regista e fatica a coinvolgere. Il voto finale è una sufficienza debole, con qualche apprezzamento ironico sulle trovate trash e la presenza del cast. Scopri se "Machete" vale la pena, leggi la recensione completa!

 "La scuola italiana funziona solo con chi non ne ha bisogno" tuona Vivaldi all'inizio dello scrutinio.

 "I veri ripetenti siamo noi" dice sconsolato Sperone mentre cala il tramonto sulla palestra.

Il film 'La Scuola' di Daniele Luchetti offre uno sguardo autentico e profondo sulle sfide quotidiane della scuola italiana negli anni '90. Attraverso il personaggio del professor Vivaldi e la varietà di docenti, il film esplora fragilità, speranze e tensioni di un sistema in difficoltà. La recensione riflette anche un ricordo personale dell'autore, collegando il racconto filmico a esperienze scolastiche reali. Un ritratto corale e coinvolgente che tocca le corde emotive di chi ha vissuto la scuola da vicino. Scopri il film che racconta la scuola italiana con sincerità e umanità, guardalo ora!

 L’album si presenta come un’interessante fusione di suoni anni ’80 e melodie moderne.

 Si dimostra ancora una volta l’ottima capacità di Skiba nel produrre liriche introspettive e di grande impatto emotivo.

Patent Pending è l'unico album degli Heavens, progetto parallelo di Matt Skiba e Josiah Steinbrick. Caratterizzato da una fusione tra suoni anni '80 e melodie alternative, propone un mix tra dark pop e new wave. L'album emerge per le liriche intense e una produzione che valorizza atmosfere malinconiche e sofisticate. Un ascolto consigliato per chi ama sonorità introspettive e innovative, pur senza cercare la novità assoluta. Ascolta Patent Pending per un viaggio emozionale tra dark pop e new wave.

 Quasi tutte molto impegnative riguardanti la guerra, il suicidio, la religione e la politica internazionale.

 Questo Hello Destiny è la dimostrazione di un’effettiva maturazione della band.

Hello Destiny segna il ritorno maturo dei Goldfinger, che abbandonano in parte lo ska-punk per un pop-punk più adulto con temi impegnativi come guerra e politica. L'album mantiene energia senza cadere in banalità. Particolarmente apprezzati gli arrangiamenti strumentali e gli assoli di chitarra. Un lavoro che dimostra la maturazione artistica della band. Scopri l'evoluzione di Goldfinger con Hello Destiny, un album che unisce energia e riflessione.

 "Casa, dove non c'è altro che una dolce resa ai ricordi lontani."

 L'impronta da maestro è evidente nella modulazione tra strofa e ponte, impreziosita da accordi piacevolmente agrodolci.

La recensione analizza il singolo (I Want To) Come Home di Paul McCartney, brano scritto per il film Everybody's Fine del 2009. La canzone, malinconica e intima, ricorda il sound essenziale e raffinato di Chaos And Creation In The Backyard. L'arrangiamento curato e la melodia di alta classe riflettono la maestria del cantautore, con un'atmosfera introspettiva che sostiene un canto che oscilla tra assorbimento e rassegnazione. Il pezzo si distingue per la sua eleganza semplice e una modulazione armonica originale, confermando Paul come un grande riferimento per il pop di qualità. Scopri l'eleganza malinconica di Paul McCartney in (I Want To) Come Home.

 Il disco è un vero disco progressive piacevole da ascoltare, suonato con strumenti che non si usano quasi mai.

 Non sono le Orme. Ci sono gruppi che senza la loro voce storica non hanno senso di esistere ancora.

La recensione analizza il nuovo album 'La Via Della Seta' delle Orme, definito un buon lavoro progressive con sonorità interessanti. L'autore apprezza la performance del nuovo cantante ma evidenzia la mancanza della storica voce di Aldo Tagliapietra che per lui è insostituibile. L'album è visto come un progetto onesto ma privo della vera anima del gruppo originale. Scopri il nuovo sound di Le Orme e ascolta 'La Via Della Seta' ora!

 Due stellette per questo cazzo di album è un insulto alla musica, caro dizionario dei miei stivali.

 John Hiseman sta alla batteria come Michael Hedges alla chitarra acustica.

La recensione difende con passione l'album Daughter Of Time dei Colosseum, definendolo un'opera fondamentale e ingiustamente sottovalutata. Vengono analizzati gli elementi musicali come l'uso dei fiati, dell'organo Hammond e il virtuosismo di John Hiseman alla batteria. Si evidenzia la potente vocalità di Chris Farlowe e l'originalità di brani come 'Take Me Back To Doomsday'. L'autore invita a rivalutare l'album con attenzione e a riconoscere il suo valore innovativo. Ascolta Daughter Of Time e riscopri un classico del jazz rock dimenticato!

 Così dovrebbero essere tutti i concerti del mondo, così di sicuro è questo in particolare.

 Quando finisce, mi chiedo sempre cosa diavolo suonino in quei cinque minuti, quale incantesimo eseguano sulle mie orecchie.

La recensione celebra l'atmosfera calorosa e festosa del live Mercy Mercy Mercy! del Cannonball Adderley Quintet, sottolineando la perfetta intesa tra i musicisti e il pubblico. L'album è un mix vibrante di energia, passione e swing, con l'elettrico tocco innovativo di Joe Zawinul al piano. Un classico che riscalda cuore e mente anche a decenni di distanza. Ascolta ora Mercy Mercy Mercy! e vivi l'emozione di un classico jazz dal vivo.

 "Una produzione sporca e non patinata, in cui risaltano il sound abrasivo e secco della chitarra, nonché il drumming martellante."

 "Tim McIlrath già qui dimostra tutta la sua forza, con una prestazione mai statica, ma linee vocali piene di sfumature e sensazioni diverse."

La recensione analizza l'esordio dei Rise Against con l'album The Unraveling del 2001, evidenziandone la forza e la maturità nonostante l'età della band. Il disco si distingue per un punk hardcore diretto e vario, anticipando la crescita presente nei lavori successivi. Vengono esaltate tracce come "Alive And Well" e la voce espressiva di Tim McIlrath, con una produzione sporca e autentica perfetta per il genere. Una riscoperta consigliata agli amanti del punk più classico e meno rifinito. Ascolta The Unraveling e scopri le origini punk hardcore dei Rise Against!

 L'intraprendenza stoner del disco di debutto è quasi scomparsa per lasciare posto a un hard rock più canonico.

 Gli Spiritual Beggars danno l'impressione di accontentarsi e la qualità del disco non ne beneficia di sicuro.

La recensione di Return To Zero degli Spiritual Beggars evidenzia una netta riduzione dell'intraprendenza stoner a favore di un hard rock più convenzionale e influenzato dalla NWOBHM. Pur con buoni momenti e musicisti di talento come Michael Amott e Apollo Papathanasio, l'album appare poco ispirato e troppo omogeneo, con diverse tracce percepite come riempitivi. Il giudizio finale è una sufficienza risicata, che non soddisfa chi aveva amato i lavori precedenti della band. Scopri cosa pensa la critica del nuovo disco degli Spiritual Beggars!

 Totalmente fuori da quanto di più totalmente fuori dal mondo si possa trovare al mondo la merda di Otto Von Schirach.

 Un pezzo semplicemente mostruoso, uno stupro delle macchine che porta a schemi più lineari e regolari.

L'EP Boombonic Plague di Otto von Schirach, uscito nel 2002 per Schematic, conferma l'artista come un genio della sperimentazione elettronica. Tra glitch, ritmi sincopati e suoni mai uditi prima, il lavoro si distingue per originalità e tecnica impeccabile. Ogni traccia offre un'esperienza sonora unica, facendo di questo EP un biglietto da visita perfetto per la serie Chopped Zombie Fungus. Ascolta ora l'EP Boombonic Plague per un’esperienza sonora unica e fuori dagli schemi!

 La complessità dei riferimenti "nascosti" all’interno del disco è stupefacente.

 Forse ci sogniamo, o ci copiamo, tutti a vicenda, in musica e parole?

La recensione analizza con passione l'album 'Marinai, Profeti e Balene' di Vinicio Capossela, sottolineando i numerosi riferimenti nascosti a scrittori come Borges e musicisti come De Andrè, Battisti e Brian Wilson. Il recensore riflette sulla poetica del disco, incentrata sul mare, il cielo e la ricerca spirituale, e sull'uso consapevole delle citazioni musicali e letterarie. Nonostante le analogie, Capossela mantiene una propria identità artistica. Un apprezzamento che invita a un ascolto profondo e attento. Scopri il viaggio musicale di Capossela e immergiti nei suoi racconti mitici!

 Un muro fatto di sonorità chiuse ormai da tempo e pur ancora attuali nel 2011.

 Basta cantare queste melodie efferate, che malcelano cattiveria, per capire la distanza tra la carne, le ossa e chi le ha create.

La recensione riflette sulle sensazioni evocate dall'album 'Dead To Me' dei Girls Names, un trio irlandese che miscela post-punk e shoegaze. L'autore si immerge in un'atmosfera di alienazione e nostalgia, tra fantasmi del passato e inquietudini interiori. Il disco è apprezzato per la sua capacità di evocare profondità emotive e per le influenze riconoscibili, pur mantenendo una propria identità. Un lavoro curato che risuona con chi cerca musica autentica e riflessiva. Ascolta ora 'Dead To Me' dei Girls Names e immergiti in un viaggio post-punk unico.

 Il combo danese, ormai punto fermo del metal europeo, ha saputo risorgere dalle ceneri, proponendo un sound rinnovato.

 The black circus part I è un'opera valida che andrebbe analizzata al di là dei pregiudizi che normalmente avvolgono il power metal.

The Black Circus Part I segna il ritorno in forma dei danesi Manticora dopo due album meno riusciti. Con un sound più corposo e un concept horror ispirato a Lovecraft, il disco combina power, thrash e progressive. Nonostante alcune scelte discutibili, l'album rilancia la band con energia e varietà musicale, riconfermando il loro ruolo nella scena metal europea. Scopri l'evoluzione dei Manticora con The Black Circus Part I, ascolta ora questo metal coinvolgente!

 "Malverde ha il potere di uno schiaffo di granito dritto sui denti."

 "La finale 'Human Herd' è ciò che più Soundgarden io abbia sentito finora."

La recensione esalta Murder The Mountains dei Red Fang come un potente album stoner metal, caratterizzato da chitarre rugginose, voci affannate e atmosfere oscure. L'album strizza l'occhio agli anni '90, richiamando influenze come Mastodon, QOTSA e Soundgarden. L'autore evidenzia la capacità della band di unire esplosività e groove in tracce memorabili che resistono al tempo. Un ascolto che cattura e non si dimentica facilmente. Ascolta Murder The Mountains e immergiti nel potente stoner metal dei Red Fang!