La musica riempiva l’aria, oltre che di suoni, anche di colori ed odori: il sale del mare si mescolava ad echi di popoli lontani.

 Gli artefici di tutto questo incantesimo... facevano sì che le voci e gli strumenti si fondessero in continuo unico.

La recensione dipinge una suggestiva esperienza d'ascolto di 'Mistico Mediterraneo', un album che unisce la tromba di Paolo Fresu, le voci di A Filetta e il bandoneon di Daniele di Bonaventura. L'autore descrive un viaggio sensoriale tra emozioni, suoni e atmosfere mediterranee. L'unione degli strumenti e il coro creano un incanto musicale, capace di evocare immagini, colori e sensazioni profonde. L'opera è valutata con il massimo punteggio per la sua magia e autenticità. Scopri l’incanto di Mistico Mediterraneo e lasciati trasportare dal suo magico suono!

 "The Fray rimangono costantemente in bilico tra l'essere un artista che vuole comporre buona musica e quello che vuole rimanere in testa alle classifiche a lungo."

 "Se si riesce ad abituarsi a queste due piccole cose (l'accento e il modo di cantare di Slade), l'album può risultare molto più gradevole."

La recensione esamina l'album omonimo dei The Fray, evidenziando una maturazione rispetto al debutto con brani più radiofonici e vivaci. Pur criticando alcune scelte come l'eccessiva diffusione di 'You Found Me' e la voce particolare di Isaac Slade, il lavoro viene giudicato discreto con momenti interessanti come 'Syndicate' e 'Where The Story Ends'. L'autore attende con fiducia il prossimo album della band. Ascolta The Fray per scoprire un pop-rock raffinato e radiofonico.

 "Ogni canzone potrebbe, come al solito, essere una possibile 'Hit' grazie ai ritornelli orecchiabili e molto melodici."

 "Se 'Ocean Avenue' ti era piaciuto ma 'Lights And Sounds' o 'Paper Walls' non ti hanno soddisfatto, ti consiglio di ascoltare qualcosa, giusto per farti un'idea."

L'album 'When You're Through Thinking, Say Yes' dei Yellowcard rappresenta un ritorno alle origini melodiche del pop-punk, avvicinandosi allo stile di 'Ocean Avenue'. Pubblicato dopo un lungo intervallo di quattro anni, presenta 12 tracce energiche e due ballate che confermano l'abilità compositiva della band. Non delude chi apprezzava i brani più catchy e sentimentali della formazione, risultando nel complesso un lavoro piacevole e ben costruito. Ascolta l'album e scopri il ritorno al pop-punk melodico degli Yellowcard!

 "'The Procrastinator' è un gran bel disco di Lee Morgan, e per questo non deve mancare."

 "Il vibrafono di Hutcherson da' al tema un suono etereo, ipnotico, quasi come una nenia."

La recensione celebra 'The Procrastinator' di Lee Morgan come un disco fondamentale dell'hard bop del 1967. Morgan, accompagnato da grandi nomi come Shorter e Hancock, si distingue per un lirismo raffinato e sperimentazioni sonore, soprattutto grazie all'uso innovativo del vibrafono. Il commento sottolinea anche il contesto sociale dell'epoca e il talento precoce e tragicamente breve del musicista. Un album che non può mancare nella collezione di ogni appassionato di jazz. Ascolta ora 'The Procrastinator' e immergiti nell'essenza dell'hard bop di Lee Morgan!

 Un trip potente proprio.

 Da ascoltare in cuffia per una mezz’ora abbondante di running campestre o, ancora meglio, in macchina fra litoranee al crepuscolo lussureggianti.

Symbiosis di Hidria Spacefolk è un album che miscela influenze etno-jazz e psichedelia spaziale con radici finlandesi. L'opera evita tecnicismi eccessivi a favore di melodie coinvolgenti e atmosfere evocative, accompagnando l'ascoltatore in un viaggio sonoro intenso e vario. Ideale da ascoltare in cuffia o durante viaggi panoramici, trasmette un senso di avventura e mistero con un'eccellente resa sonora. Scopri il viaggio sonoro di Hidria Spacefolk con Symbiosis, ascoltalo ora!

 Grottesca e geniale allo stesso tempo, ben fatta ed intelligente.

 Molti registi stanno perdendo il piacere di fare il proprio mestiere, di valorizzare un’inquadratura o la fotografia.

La recensione descrive Boris - Il Film come una satira intelligente e grottesca sul mondo della televisione italiana, capace di offrire piccoli spunti critici ma soprattutto un ritratto realistico e divertente. Il film, pur con toni oscuri, mantiene la qualità e il mordente della celebre serie TV. Consigliato soprattutto a chi cerca una commedia ben fatta e riflessiva. Scopri Boris - Il Film per una satira irresistibile e intelligente sulla TV italiana!

 «Sei stanco e incazzato? Metti Soilent Green e lascia che la loro violenza sonora ti liberi.»

 «Un magma lavico di grind, sludge, hardcore e blues, capace di scacciare i demoni con riff perversi e intensi.»

La recensione analizza 'Confrontation' dei Soilent Green, album del 2005 che esprime rabbia e frustrazione dopo lutti e pause. Il sound coniuga grind, sludge e hardcore con influenze blues e Southern, creando un'esperienza intensa e diversificata. La voce monocorde di Ben Falgoust e la miscela di stili rendono l'album un potente sfogo emotivo, consigliato a chi cerca un metal grezzo ma raffinato. Ascolta Confrontation e lasciati travolgere dalla furia dei Soilent Green!

 Una colonna sonora è una grande colonna sonora quando anche eviscerata dal film, riesce a trasmettere emozioni e sensazioni pur essendo esse non direttamente collegate alla pellicola.

 Un lavoro di un maestro della musica cinematografica, ma soprattutto una colonna sonora che rappresenta un viaggio mistico all’interno di una realtà lontana.

La colonna sonora di James Newton Howard per The Village si distingue come un capolavoro emotivo, capace di coinvolgere anche scollegata dal film. Grazie al tocco delicato di Hilary Hahn e alle composizioni equilibrate, la musica crea un'atmosfera sospesa e intensa. Nonostante il relativo scarso riconoscimento, la soundtrack è una gemma che evoca paesaggi sonori lontani e onirici, perfettamente integrata nelle sfumature del film di Shyamalan. Ascolta ora la colonna sonora di The Village e lasciati trasportare dalle emozioni.

 "Hammill è stato fuori dal tempo. Non solo la sua voce ha superato egregiamente la prova, ma ha dimostrato di aver ancora qualcosa da dire."

 "Evans brucia i peli del culo al 99.99% di batteristi di questa terra."

La recensione racconta con grande emozione e dettagli tecnici il concerto live di Van der Graaf Generator a Vicenza nel 2011. L'autore evidenzia la perfetta esecuzione dei brani, la presenza scenica di Hammill e l'energia travolgente di Evans e Banton. Il live è descritto come un'esperienza intensa e coinvolgente, tra nostalgie e potenza sonora, apprezzata anche da un pubblico giovane. Scopri l'emozione di Van der Graaf Generator dal vivo e ascolta la loro potenza inimitabile!

 Un album che non aggiunge nulla ed anzi ridimensiona un po’ i Wombats, il cui album d’esordio era frizzante e godibile.

 Questo secondo album risulta, però, ancora più patinato del precedente... sembra che la vena artistica si sia esaurita e che manchino un po’ le idee.

Questo secondo album dei The Wombats, This Modern Glitch, segue il fortunato debutto con un sound più patinato e commerciale dominato dal synth. Pur mantenendo melodie orecchiabili, l'album appare meno originale e più noioso, con meno spessore sonoro e idee innovative. Un lavoro ascoltabile ma che non aggiunge nulla di rilevante al panorama indie pop della band. Scopri se This Modern Glitch conferma il talento dei The Wombats!

 "Europe Is Dead è un album riuscitissimo, suggestivo e trasportante, perverso nel suo morboso citazionismo rigorosamente in bianco e nero."

 "Una composizione memorabile, epica, monumentale, che rappresenta il capolavoro di Toroidh e la maturità artistica di Henrik Nordvargr Björkk."

La recensione celebra Europe Is Dead, album di Toroidh (alias Henrik Nordvargr Björkk), come un lavoro maturo e riuscito nel panorama dark folk e post-industrial. L'opera si distingue per atmosfere cupe, droni imponenti e una raffinata combinazione di elementi marziali e ambient. Pur non innovando radicalmente, l'album è definito un capolavoro che supera molte altre produzioni dello stesso artista. La qualità compositiva e la coerenza tematica lo rendono imperdibile per gli appassionati del genere. Scopri ora l'epico viaggio sonoro di Toroidh in Europe Is Dead!

 Un uomo che per molti è stato l’inventore dell’Afro Beat e leader degli Africa 70.

 La ‘Repubblica di Kalakuta’, un luogo di unione, di lotta, dove gli abitanti lavoravano insieme in armonia tentando di creare una forza africana.

La recensione analizza la biografia 'Lotta Continua' di Mabinuori Kayode Idowu, che racconta la vita di Fela Kuti come musicista e attivista politico. Vengono evidenziati i temi della lotta anticoloniale e della cultura africana, ma anche alcune lacune riguardo alla mancanza di dettagli sulla discografia e immagini. Il testo offre comunque uno spaccato interessante sulle sfide affrontate da Fela e il suo lascito attraverso i figli. Scopri la vita e la lotta di Fela Kuti attraverso questo libro unico.

 Val Kilmer è e sarà sempre Nick Rivers: il protagonista di questa meravigliosa cazzata.

 Le vostre labbra si apriranno per sfoderare denti ed otturazioni e grasse e copiose saliranno le vostre risa fino ai titoli di coda.

La recensione celebra 'Top Secret!' come un cult demenziale di altissimo livello, capace di divertire con una serie di gag surreali e un ritmo forsennato. Il film, diretto da Jim Abrahams e dai fratelli Zucker, si distingue per la parodia intelligente delle spy story della Guerra Fredda e per l’interpretazione iconica di Val Kilmer. Un’opera anarchica e folle, che rimane un punto di riferimento per gli amanti della commedia fuori dagli schemi degli anni '80. Rivedi subito 'Top Secret!' e lasciati travolgere da risate irresistibili!

 I Beyond The Gates riescono a mettere insieme le basi del death metal nord-europeo con un'attitudine hardcore brutale, il progressive estremo e la ferocia del black metal con maestria ed intelligenza.

 Soul Crisis riassume perfettamente caratteristiche rare: capacità tecniche, passione e ispirazione per non cadere mai nel banale.

Soul Crisis è il primo EP della giovane band veneta Beyond The Gates, che in sette tracce dimostra capacità tecniche e compositive notevoli unendo death metal, hardcore, progressive e black metal. Nonostante una produzione audio ancora migliorabile, il lavoro si distingue per varietà e passione, lasciando buone aspettative per il futuro. Alcune canzoni sono particolarmente riuscite, mantenendo alto il livello dell'intero disco. Scopri l'energia variegata di Beyond The Gates con Soul Crisis, un EP metal da non perdere!

 Questi ragazzi sul palco non sono invecchiati. Mantengono intatto un vigore ed un furore che imbarazza la platea presente.

 Non sono invecchiati i Nomeansno. Siamo invecchiati noi.

La recensione celebra il concerto dei Nomeansno a Firenze nel 2011, evidenziando la straordinaria energia e la passione della band nonostante gli anni. Il pubblico, in gran parte composto da fan di vecchia data, assiste a una performance intensa che conserva la forza e la rabbia originarie. L'autore riflette sul contrasto tra la band che sembra non invecchiata e gli spettatori che hanno accumulato esperienza. Un live carico di emozioni, tecnica e ironia. Scopri l'energia senza tempo dei Nomeansno nel loro leggendario live a Firenze!

 “Tomboy ha divorato me.”

 “Un altro piano della coscienza Animale… una commistione di synth e coralità spirituali ibride ai Beatles.”

La recensione celebra il terzo album solista di Panda Bear, Tomboy, come un viaggio sonoro emozionale e onirico. Si evidenziano contaminazioni di soul, gospel e folk unite a una sperimentazione elettronica raffinata. L'autore apprezza la trasformazione della chitarra e la dimensione spirituale delle melodie che si distanziano dalle precedenti atmosfere più danzerecce. L'album è descritto come un'esperienza immersiva e immaginifica, meritevole di attenzione. Scopri l’universo sonoro unico di Tomboy di Panda Bear, un viaggio emozionale imperdibile.

 La calma è la virtù dei forti e tale saggezza si evidenzia in maniera molto efficace in quest’opera.

 Chi non conosce la Colonel Bogey March fischiettata dai soldati inglesi all’arrivo al campo?

Il film di David Lean racconta la storia di prigionieri inglesi costretti a costruire un ponte sotto la sorveglianza giapponese durante la Seconda guerra mondiale. La recensione evidenzia la forza dei valori umani e la complessità dei personaggi, sorretti da interpretazioni magistrali e una regia brillante. Particolarmente apprezzata è la colonna sonora e le scene memorabili, che rendono il film un classico intramontabile. Lean dimostra qui il suo talento verso grandi capolavori cinematografici. Scopri ora questo capolavoro del cinema bellico e vivi una storia di coraggio e dignità.

 Il risultato è sbalorditivo, sotto il profilo sonoro.

 Il vento inafferrabile è portatore di presagi e allucinazioni, che rendono tutto immenso e devastante.

L'album 'The Creatures Of The Wind' del progetto Where è un'opera sonora sperimentale che utilizza registrazioni di vento e rumori di mulini per evocare atmosfere ancestrali e inquietanti ispirate ai miti popolari italici. Prodotto da Zairo e Darvulia, l'album si distingue per la capacità di trasportare l'ascoltatore in uno spazio-tempo sospeso e carico di suggestioni. Pubblicato da Eibon Records nel 1999, rimane un lavoro raro ma affascinante nel panorama della musica indipendente e concreta. Ascolta l'album e lasciati trasportare dai suoni ancestrali di Where!

 Vi parlo forse degli unici italiani che si sono accostati al filone 'Prog Death Metal poco Prog e poco Death'.

 Finalmente qualcosa di davvero speciale: presente quando vi si arrizza la peluria delle braccia? Be mi è capitato su uno spezzone di 'Rise Again'.

La recensione di The Fallen Grace degli Archetype evidenzia un disco di Prog Death Metal italiano poco convenzionale ma interessante. Con un mix di scream, growl e clean vocals, l'album si distingue per l'originalità e la cura della produzione. Nonostante la copertina digitale discutibile, la musica risulta affascinante e coinvolgente, soprattutto per gli appassionati di metal di nicchia. Un debutto underground che merita attenzione anche se destinato a rimanere sconosciuto. Ascolta The Fallen Grace e scopri il vero metal italiano underground!

 La bilancia non è più in equilibrio, il peso Progressive ha finalmente soggiogato lo stupido e banale Death dei primi 3 anni.

 Il clean, zio mio aiutami a dire quant’è figo, è fatto veramente con ago e filo d’oro, da far rigirare le palle al nostro amico Akerfeldt o Renkse.

La recensione celebra l'evoluzione dei Becoming the Archetype nel loro album 'Celestial Completion', evidenziando un bilanciamento maggiore tra elementi progressive e death metal. Nonostante alcune critiche su durata e presenza di pezzi strumentali, la qualità sonora e le performance vocali emergono come punti di forza. L'uso di strumenti inusuali è apprezzato ma poco sfruttato. La copertina realizzata da Seagrave aggiunge valore estetico all'opera. Complessivamente un album promettente con potenziale di crescita. Scopri l’evoluzione prog death di Becoming the Archetype con Celestial Completion!