Impressioni di un vecchio appassionato - I. Death nordamericano
Hanno preso per mano il death metal portandolo alla perfezione formale, fino a lambire i confini dell'heavy più classico e progressivo
La loro rappresentazione del caos rimane la più grandiosa, ricca di sperimentazione
L'eterna dicotomia tra cervello destro e cervello sinistro, tra impressionismo e ordine, tra istinto e ratio: questa la chiave di lettura del viaggio tra le follie di mr. LeMay
I Maiden del death metal, anche per il silenzioso modo di progredire
Se si intende la parola "crossover" per quello che realmente significa, piuttosto che limitarne erroneamente il significato ad un genere musicale, colpiscono per spirito "novantiano". In più, sono semplicemente mostruosi con gli strumenti.
Monumentali e decadenti, condivido il loro profondo amore per i Sabbath. E poi ci hanno donato quasi solo capolavori o disconi
Nati tecnici e roventi, hanno saputo spostarsi verso una forma canzone più fruibile a colpi di labor limae. Non si ricorda un loro album brutto, solo Metal Shock che nei primi '00 stentava a comprendere la portata dei loro lavori
Primordiali cantori infernali, la loro musica viscosa vi trascinerà inesorabilmente
Tra i primi a coniugare i muscoli del death e l'asciuttezza dell'hardcore in un massacro cadenzato a colpi di maglio
Hanno diviso in molti modi: autoplagi, melodie inaspettate, capolavori e album fatti in un quarto d'ora. Quello dovevano fare: Diavolo e Dividere hanno la stessa "radice".
Declinano il death metal alla loro personalissima maniera, fatta di spasmi licantropici e paludi impestate
"Superior Firepower"
Ricchezza di contenuti, formule e tecnica. Poi naturalmente tutto è funzionale al massacro. Una sola, tremenda, caduta di stile (2008)
La cosa più bella mai successa nel Maryland
E' facile capire perché piacciano: ricchezza di mezzi espressivi, atmosfera, forza fisica e gestione delle voci
Autori di almeno due capolavori, nonostante numerose difficoltà sono riusciti a garantire sempre un livello qualitativo alto. Col tempo la brutalità ha lasciato uno spazio sempre maggiore alla cerebralità
Da cloni sconclusionati dei Morbid Angel, ai loro eredi più credibili: non una parabola da poco per Mr.Rutan
Schifo, motoseghe, pezzi di gente e fermentazioni di liquidi organici. Amabili.
L'estetica del disgusto e una fame animalesca sono il motore di questo ghoul sonoro
Sempre troppo poco in vista, eppure i loro album sono vere e proprie gemme di musica estrema
Feroci cartellisti messicani, invasati come cultisti precolombiani. Paura.
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I commenti a questa classifica
  • De...Marga...
    12 gen 22
    Ottimo!! A parte i Deicide che non riesco ad ascoltare... Death numeri UNO assoluti senza alcun dubbio. Human e Symbolic due dischi da tramandare ai posteri.
  • SouthernStyle
    12 gen 22
    : ) Io sono un vecchio fanatico dei Morbid Angel e i miei preferiti saranno sempre loro, tuttavia non ho problemi a riconoscere che i Death sono effettivamente il più grande gruppo death mai esistito (secondo la mia misera opinione). Semplicemente hanno preso per mano il genere, accompagnandolo dalle prime idee, incisive ma rudimentali e tendenzialmente affini a certo "rumorismo", in un percorso a tappe cumulative: presa di coscienza ("Leprosy"), violenza ("Spiritual Healing"), brutalità ("Human"), adempimento tecnico ("Individual Thought Patterns"), trasfigurazione ("Symbolic", per me il più significativo esempio di death americano realmente melodico), sintesi finale e progressismo ("The Sound Of Perseverance"). L'evoluzione della loro discografia costituisce per me l'ossatura di tutto il movimento death americano, che si è sviuppato cogliendo gli spunti in essa disseminati. Diciamo che i Morbid Angel sono riusciti a ritagliarsi uno spazio autonomo, quello dell' "ordo ab chao" [cit. :D], un postulato non contemplano nell'impianto rappresentativo dei Death. Amo questa musica :)
  • s7
    15 gen 22
    ti piacciono i Lykathea Aflame e i Nile?
  • SouthernStyle
    17 gen 22
    Molto carini i primi, un poco derivativi, ma curano bene il songwriting. Per quanto riguarda i Nile, direi molto. Mancano nella classifica perché non l'ho ancora finita, è in divenire.
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