mien_mo_man

DeRango : 2,02 • DeEtà™ : 6754 giorni

Voto:
io grunge non era un stile musicale. Il post-grunge, singolarmente, lo fu. Ovvero un genere derivativo di chi copiava gli standard dei pezzi di maggior successo incisi dalle bands di Seattle ed equiparate. Ad esempio: facevi un pezzo simile-pearl jam per far soldi? allora eri post-grunge. Ma trovami tu un nesso musicale tra pearl jam e nirvana, tra smashing pumpkins e mudhoney, tra screaming trees e soundgarden ecc., solo per citare le bands più famose. se poi metti che il sound dei pearl jam era diversissimo da quello della loro band-embrione, ovvero i mother love bone, o che le ultime street-hardrock bands erano anche punk (i g'nr di use your illusion), allora ti puoi rendere conto benissimo dell'incoerenza di quel "movimento". I Melvins, semmai, sono proto-grunge, al pari di tante, tantissime altre bands, tra le quali proprio i green river di Mark Arm. Ma il grunge come stile musicale non è mai esistito. Dal punto di vista letterale, guardare e conoscere i Mudhoney è esattamente come guardare ciò che in america si definiosce "grunge". Dal punto di vista del look, loro erano grunge. Dal punto di vista del successo, loro erano tra i più grunge del più puro del grunge. Nonm ebbero il successo mostruoso di altri per numerosi motivi, ai quali però io sommerei, come disse anche Billy Corgan, una certa posa finta-inconsapevole ma in realtà consapevolissima, da rock star maledetta, da rifiuti umani che se la spassano alla facciazza di noi perfettini. atitudine che non hanno perso, a leggere l'ironica e sfrontata definizione di sé che forniscono nel titolo di questo disco.
Voto:
grazie boys. Bartleboom: la rece di livin' the blues sta arrivando
Voto:
il disco: welcome to the jungle perde nelle strofe molta della sua violenza, ma non c'è che dire. Rocket queen sembra proprio un omaggio a mercury e ai queen, una sorta di mix tra Great King Rat e Get Down Make Love; "everything goes" ed altra roba tipo "You're Crazy" è da metal anni ottanta (bon jovi da strada infarciti di punk losangelino, ed infatti in You're Crazy si gioca come farebbe Sambora con quel coso in bocca che simula la chitarra, come cazzo si chiama?). Ottimo l'assolo finale di Night train; durante le strofe, in quasi tutti i brani, troppa disomogeneità tra parti della chitarra ritmica e della chitarra di slash (sarà un trademark dei GNR MA NON LO SOPPORTO). Paradise City che è un pezzo che non comunica la giusta potenza in studio (altra storia dal vivo: come la si sente live non può non venirti voglia di skippare avanti in questo cd). Mr. Brownstone la facevo con la band in falsetto (secondo me stupenda). Le mie preferite? Ovviamente IT's So Easy (hard rock sfracellatutto macchiato di punk) e l'indiscutibile, funerea, tenebrosa, grigia plumbea My Michelle. Voto 3,5
Voto:
la recensione è fatta da uno che si vede che vuole informarti su tutto, dove militano i componenti, quali furono gli avvicendamenti, i problemi con la droga... sono vent'anni che il mondo sa tutto dei gnr, e secondo me non c'era bisogno dell'ennesima rece-punto di partenza.
Voto:
c'era un uomo che creò una bevanda e la chiamò up. non funzionò. testardo, la ripropose ancora e la chiamo 2up, ma non andò come sperava. ma nella vita l'importante è crederci ed allora la ripropose chiamandola 3up. neppure stavolta si accorsero di lui. ma non era il tipo da arrendersi facilmente, ed allora tirò fuori la 4up, e la 5up. "qualcuno dovrà accorgersi di quanto è buona" si disse grignando, e fece l'immane ed ennesimo sforzo economico per lanciare la 6up. di fronte al sesto flop consecutivo, cedette. poco tempo dopo, conobbe uno sconosciuto con manie da imprenditore, pressoché ignorante negli affari. Preso dal suo entusiasmo, decise di fargli assaggiare la sua 6up. "Ma è buonissima - fece il tale - perché non la metti in commercio?". "non funzionerebbe". "Stai scherzando? vendimi almeno la ricetta che ci provo io". Sorridendo di fronte a tanto entusiasmo e a tale ingenuità, forse anche un po' impietosito, dfecise di vendergli la ricetta per pochi dollari. "Come la chiamerai?" gli chiede quasi scherzando. "Tu l'hai chiamata Six Up, ed allora io la chiamerò Seven Up". Inutile dire che quell'uomo divenne ricchissimo. E che è una storia vera.
Voto:
anch'io quoto la wiccan. anche se è d'obbligo ricordare a Kosmograbry che tra gli autori a 360 gradi ce n'è uno che merita e stramerita d'essere menzionato, e cioè Bob Mould, che scrive testi per gli spettacoli di wrestling: ce li avete presenti i lottatori quando si sfidano e lanciano proclami altisonanti ecc? Beh, Mould scrive quei testi lì :)
Voto:
bartleboom, da un recesnore sopraffino come te non mi attendevo tutto questo superficiale e spietato grezzume.
Voto:
no, o per meglio dire non solo: piangeva perché suo papà era morto e voleva un padre, non un fidanzato. Perdipiù era capricciosa, bambina viziata, viveva con lo sguardo rivolto al passato, incapace di una riflessione seria, incapace di fare nient'altro se non piangere o ridere, inutilmente ancorata a ricordi di cose che non avrebbero potuto mai aiutarla nel suo percorso. Ed aveva un odioso ciuccio attaccato all'invicta (la cosa che più mi mandava in bestia).
Voto:
non ho letto tutti i posts e non me ne fotte niente dei fumetti. In genere dico che Downey j. è forte pure in quel film con la Nicole Kidman in FUR (storia della fotografa Diane Arbus), dove interpreta un uomo che soffre di ipertricosi, praticamente un uomo col pelo dappertutto come un animale da pelliccia. Attendo con ansia la rece del pacco-parodia dei films per supereroi
Voto:
era la canzone preferita della mia ex quando avevamo 16 anni. io volevo crescere e lei voleva divenire sempre più bambina. e mi cantava questa e la versione megagalattica megastucchevole di mariah carey di without you. ah, e what's up delle 4 non blondes, però quella remixata (bleah!)
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