Voto:
bravo giona, ma io li ricordo davvero mediocri,per me non da quattro, magari attorno al tre (forse ma forse). La cantante canta in un inglese maccheronico che manco Totò, e c'è quel pezzo con il sax dell'ospite che oltre ad essere prolisso è di una pallosità unica. Qualche pezzo è buono ma è la somma che fa il totale. Ancora bravo per la recensione.
Voto:
il commento n.96 anche senza la primissima frase resta di una bacchettonagine unica. Questo è il rock'n roll, i predicozzi moralistici andatele a fare alle riunioni di Comunione e Liberazione.
Voto:
non crolla niente, magari senti meno le seghe che fanno Squire e compagnia agli strumenti e magari capisci che NGW voleva dire proprio questo, all'epoca i Beatles venivano considerati, da chi si picca di conoscere musica "superiore", quattro cerebro-lesi mocciosi di periferia, eppure hanno influenzato pure i Yes....
Voto:
già ma Bevis Frond era meno garage hard di queste band, circa i Filipinos hai ragione sulla debolezza del secondo (le banane) rispetto al primo live + ep, ma ci comunque ci sono dei pezzi che fanno saltare dalla sedia come "Voyage to the bottom of my soul". Dei grandissimi Walking Seeds ripesca "Bad Orb Whirling Ball" che è un discone strepitoso, fosse solo per le covers di "She said She said" dei Beatles e la grande e ipnotica "Peter's Trip" degli Electric Flag, dalla colonna sonora di The Trip, egregiamente recensita qui da mastro Tollani. Questa è l'Inghilterra che mi piace.
Voto:
sotto il punto di vista commerciale hai ragione, ma quando si stilano quelle fatidiche classifiche dei dischi più belli dei vari decenni, "Broken English" fa spesso capolino, un pò come "Solid Air" di John Martyn....
Voto:
...cazzo gli inglesi Thee Hypnotics, una vera forza della natura, ma io forse preferivo i Filipinos e i Walking Seeds, hard psychedelia a manetta, quello era un gran periodo per Albione, altro che questi frocetti del brit pop...
Voto:
ma c'è anche una terza parte della sua carriera, quella che vira verso la fase chanteuse con un paio di album con la produzione di Hal Willner o con l'orchestrazione di Angelo Badalamenti. "Broken English" non è nè sconosciuto e nè sotterrato, fin dalla sua pubblicazione si è sempre parlato di un grande disco che riprendeva quasi la rabbia punk (ed è straordinario se si pensa che l'anno prima se ne era uscita con un disco pop country "Faithless"), perciò piaceva a tutti.
Voto:
semmai più che de "I soliti ignoti" sarebbe, vista la trama (dato che questo qui ho avuto la fortuna di non vederlo)il remake di "Audace colpo dei soliti ignoti", il seguito girato da Nanni Loy qualche anno dopo il primo, con la banda dei romani che va a fare il colpo alla cassa del totocalcio a Milano. Non posso giudicare se è all'altezza dell'originale, ma in quello c'erano Gassmann, Manfredi, Renato Salvatori, Tiberio Murgia, Carlo Pisacane, oltre a Nanny Loy come regista. Qui vedo elencati Amendola, Ricky Memphis, Ugo Conti, la Bellucci...roba di quarta tabella, braccia rubate all'agricoltura e cosce al meretricio. Caro il paolo, ci sono tanti modi per bestemmiare, scherza coi fanti e lascia stare i santi...
Voto:
@ugly panda, bei nomi hai tirato fuori, soprattuto azzeccato quello degli Anastasia Screamed (che è un verso di "Sympathy for devil" degli Stones) e che tecnicamente erano ure più bravi dei Rein sanction, oltre ad avere un cantante stratosferico in sintonia con il nome della band. Ottimo pure il riferimento, nel caso degli Anastasia, ai primi Buffalo Tom, io direi di affiancargli anche, per alcuni versi, i Lemonheads di "Lick"
Voto:
caspita donjuno ha calato la carta Fluid! questa è un'altra vecchia ferita, un altro gruppo relegato nel dimenticatoio generale ma capace di scrivere grandi pezzi sospesi tra l'irruenza di MC5-Stooges e l'hard rock a tempi moderati come si definisce il grunge,e per questo saranno sempre benedetti (assieme a donjuno)