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e d'accordo anche con imasoulman di cui solo ora ho letto il post :)
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d'accordo con sfascia, magari sono molto più vicini a certe cose dei primi Red Hot Chili Peppers fino a Sugar . Questi avevano dalla loro parte un grande vocalist in Rudeboy, la ritmica granitica di Magic Stik (bombastico in "Mr Ezeway") e soprattutto quel blues urbano elettrificato henrixiano dello straordinario chitarrista Tres Manos (ascoltate che combina in "Comeback"). Un discone se non ci fossero certe leziosità come "Routine". Questo è veramente il crossover, qualche pezzo come " Gates of big fruit" ha addirittura anticipato l'hip hop stile Arrested Development. Disco difficile da togliere dal piatto, i brani sono come le ciliegie, uno tira l'altro
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Ma non ci dimentichiamo che è il 1980 e Londra sta veramente bruciando a causa della politica autoritaria della Tatcher, e allora il poeta lascia stare i carnevali e le forze della vittoria, Dennis Bowell scassa la serratura , Linton apre la porta, scende le scale e va in strada tra la gente facendo entrare nella storia musicale degli ottanta il maestro Blair Peach assassinato dalla polizia,i manifestanti di Race Today e Lorraine sotto l'ombrello. Un cult.
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Lasciando in secondo piano la recensione che è una vera schifezza questa discussione a me sembra sempre la stessa vecchia storia. Quando usci' Nevermind ci rendemmo conto (parlo dei miei conoscenti e della totalità della carta stampata che leggevo) di avere tra le mani un vinile che aveva la capacità di travolgeva tutto, parliamo del rock che non ha bisogno di spiegazioni perchè scuote nervi e cuore, spina dorsale e gambe, prima che il cervello si srenda esattamente conto di quello che sta accadendo. Oggi è chiaro che bambinoni che si sono scaricati tutto lo scibile musicale si sentono in grado ed assai fighi di poter affermare che tre probi turchi nel 1972 hanno fatto un discone che ridicolizza questo dei tre drogati di Seattle. Questo è Debaser, in trepida attesa delle nuove elezioni dei casi umani, io il mio candidato preferito lo tengo segnato da tempo.
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ali76 attenzione che questa copertina ha ispirato fior di assassini psicopatici
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jargon il disco di hammill a cui ti riferivi è Nadir's Big Chance del 1975, lo stesso Johnny Rotten/Lydon uscito dai Sex Pistols partecipo' ad una trasmissione radiofonica stilando una sua sorprendente compilation di dischi preferiti dove inseri' ben due (e fu l'unico) brani da quel disco. Quella compilation la potete vedere qui Fodderstompf | Press Archives | Johnny Rotten Capital Radio, 1977
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come sei in errore amico (almeno per me beneinteso), questo non è un disco in continua lotta tra vecchio e nuovo, è un disco diverso, è pazzo come la copertina , se ci fai caso nessun brano supera i 4 minuti e la melodia che caratterizzava i dischi precedenti di Hammill è frammentata come se lui stesse aggiungendo nuovi patterns alla sua tavolozza personale fregandosene del pubblico, del successo, delle vendite e della critica. Non è in lotta ma un condensato personalissimo, per me il brano cardine è 'Energy Vampires' con una tensione fatta di lamenti synth, riverberi di chitarre acustiche e lui che si scaglia contro il fan che possedendo i dischi dell'artista crede di possedere anche l'artista stesso. Discone, d'accordo con jargon
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non a caso le terribili illustrazioni del cd dei terribili Naked City del terribile John Zorn sono proprio del terribile Suehiro Maruo......
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e tra le decine di nomi ti sei scordato i Grateful Dead della sbornia country di mastro Garcia, c'è qualche pezzo che me li ricorda assai. Disco straordinario per i tanti versi da te citati. Un disco dello stesso periodo simile per concezione e storia ( ma gradini sotto) è l'unico di Bernie Schwartz (vocetta straordinaria) con una grande cover di Sunshine Woman (dove se non mi ricordo male suona la chitarra fuzzosa proprio Wesley Watt) e una altrettanto grande cover di "Candy man" del tuo amato Fred Neil
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L'album vale tutto il prezzo del biglietto per la lunga title track che è forse l'ultimo sussulto psichedelico di una band nata a cavallo del periodo di transizione dall'acid rock all'hard, e poi questa grafica d' oltretomba che sarà il marchio del futuro heavy metal. Se si pensa che dovevano firmare con il nome di Come per la Straight del baffone viene da ridere. D'accordo con popolo italiano sui garagisti Zakary Thaks, la loro "Face to face" con quel feedback a' la Jeff Beck è fantastica