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ciao enbar approfondita come sempre
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grazie anche a te bartle per essere passato, a me coinvolge sempre, ho bisogno di uno come hesse che mi parli.
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aggiungo che in ogni caso concordo con la sana voglia di andare controcorrente e che "Narciso e boccadoro" fu anche per me il secondo libro di Hesse e mi piacque tanto, ma tanto tanto,lo rileggerò prima o poi. Ultimamente ho acquistato "il giuoco delle perle di vetro" ancora non ho avuto modo di iniziarlo, ma da quello che ho letto credo sia l'apice della produzione di questo grande scrittore, che, inutile dirlo, è uno dei miei preferiti. Ciao e a presto!
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"mi ritrovai nelle inquietudini del protagonista, in cui ogni adolescente non proprio "allineato" coi gusti e lo stile di vita dei propri coetanei può riconoscersi" bella e vera frase. Invece per me "Siddhartha" fu il primo, e onestamente devo dire che fu la mia insegnante di lettere al 4 ginnasio a spingermi a leggerlo. L'ho anche riletto ultimamente, merita, merita molto, non voglio aggiungere altro, solo, non farti influenzare dal fatto che "lo conoscono tutti". Grazie ancora e fammi poi sapere, se ti va, ciao
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grazie federock, si, potrebbe essere il momento giusto, Hesse a distanza di anni dalla prima volta che lo leggi acquista una profondità diversa..non lo so, forse si adatta perfettamente all'età che hai e a quello che stai vivendo nel momento in cui lo leggi, volevo chiederti, non hai citato siddhartha, l'hai letto?
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grazie anche a te blech!
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@dlf si, all'inizio si firmava così,con uno pseudonimo, perchè voleva potersi ritirare, non appena avesse voluto e senza problemi, dai riflettori, avrebbe voluto fare come il leader dei Pixies, che si firmava con uno pseudonimo.
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@coolermaster d'accordo su wish u were here che è uno dei miei dischi preferiti dei pink floyd, però non concordo assolutamente sul fatto che "i Pink Floyd nel '70 condensarono (volutamente) la storia della musica degli ultimi 100 anni nella suite "Atom Heart mother" ?!?!
Blur 13
16 nov 10
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uno dei capolavori dei blur
Blur Think Tank
16 nov 10
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Atmosfere, suoni e ritmi etnici dappertutto, psichedelia, schegge punk-hardcore che esplodono improvvisamente, elettronica, testi e melodie che esprimono voglia di speranza in un mondo pericolosamente vicino al collasso. Coxon presente solo nella conclusiva, splendida battery in your leg, la sua assenza pesa come un macigno perchè è la colonna portante dei blur insieme ad Albarn, però il disco è, sorprendentemente, un gran disco. L'ennesimo cambio di rotta radicale dei blur. Rispetto.