telespallabob

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Le discussioni sono interminabili nel momento in cui si concentrano su determinati temi. Io parlavo di degenerazione della discussione non ai livelli dei programmi TV tipo "Ballarò" ma degenerazione nel senso che ci si concentrava su un tema inutile ed infinito (cioé cercare di vedere il peggio e il meglio della classe politica, una ricerca faticosa ed insulsa). L'episodio di cui mi parli (quello su Lombardo) è sbagliato però dire che da una dichiarazione uno si suicida mi sembra strano; c'è anche da dire che la Magistratura ha indagato i carabinieri che arrestarono Riina, per elementi che risultavano essere strani (come la mancata perquisizione al suo alloggio). Quindi partendo da elementi di una certa gravità abbia poi lanciato false accuse ed è sbagliato però le tue conclusioni mi sembrano forzate. Che poi sia stato acerrimo nemico di Falcone è un'esagerazione bella e buona, ricordiamoci che ha combattuto battaglie importanti di civiltà a Palermo in quegli anni prendendo chiaramente posizione; inoltre è spesso invitato a parlare di questi temi fuori dall'Italia. Quindi mi sembra difficile che sia nemico di Falcone uno come Leoluca Orlando che sul tema mafioso non ha mai avuto dubbi schierandosi pubblicamente dalla parte della legalità. Comunque non sono di Livorno
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@Panapp, grazie. @Pixies, i partiti che ci sono oggi sono più vicini di quanto si pensi. Riciclano però le parole ma alla fine i concetti di fondo si assomigliano parecchio. Personalmente anch'io vedo tanta rabbia pulsare in giro per il paese ed è qualcosa di sano ed interessante però sono spesso azioni e movimenti dettati da una contingenza e non sono un reale movimento d'opinione e comunque sia sono minoritari. Comunque sia è ingiusto che qualsiasi movimento critico viene represso a furia di manganellate da parte dei reparti celere, questo è un deterrente all'azione di dissenso. Le ultime elezioni un voto di protesta? Sul voto sì è espresso molto bene Stoney e mi ritrovo nelle sue parole: la gente vota quello che gli sta meno sui maroni. Raramente si votano idee od ideali. Sulla dittatura mi soffermo un pochino. Molti paragonano questa crisi a quella del 1929, la nazione che risentì di più di quella crisi fu la Germania di Weimar. Quale movimento politico cavalcò la crisi economica e salì al potere? La risposta è ovvia. Determinati regimi si presentano e si fanno forti in situazioni di crisi presentandosi come partiti d'ordine e garanzie garantendo, in maniera illusoria, quelle "sicurezze" di cui dicevo sopra. Quindi alla domanda finale che mi hai posto rispondo: può essere, la storia c'insegna casi similari.
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Peccato, la discussione è degenerata sul dito e non sulla luna. Anche qui a concentrarsi sui politici e sulla loro onestà, sui loro detti e contraddetti. Comunque se volete vi accontento. Orlando calunniatore di Falcone? Questa mi giunge nuova. Antonino Lombardo non so manco chi sia, quindi su quella non mi esprimo. "Quello li lo Sfascio"? Come frase è infelice, non lo nego. C'è anche da dire che probabilmente Di Pietro la disse in relazione ad una serie di elementi che aveva raccolto il Pool di Mani Pulite all'epoca su Berlusconi e anche su quello ci sarebbe da dire. Purtroppo se ci mettiamo a dire quali siano le colpe e gli atteggiamenti sbagliati dei politici italiani non ne usciamo più. Ora ti pongo la domanda: dobbiamo andare avanti con questa spirale inutile o finalmente ci mettiamo a capire perché ci sono questi personaggi e perché in questo paese viene giustificato tutto? Mi autocito: "Non serve cercare una bandiera limpida o un grande moralizzatore, serve conoscersi sul serio.". Cerchiamo di riflettere su di noi perché nulla nasce per caso. Dobbiamo essere noi per primi a cambiare e a diventare persone migliori, cominciando a scalfire idee false e tendenziose. Guardate che questo paese non si migliora con le primarie, con gli "Obama Italiani" e i manifesti intrisi di "Hope" e di "Change". Cominciamo a fare sapiente autocritica e riflettiamo su chi siamo veramente
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Ora arrivano anche le risposte, con calma. @Pixies (scusa Stoney): quando è stata così? Guarda che la sinistra italiana si è sempre convinta di essere superiore in tutto: nei valori, nei modi e soprattutto credeva di detenere l'egemonia culturale. Sarà un caso ma ancora oggi la cultura identitaria di destra (che non condivido) non ha diritto di esprimersi perché considerata inferiore da soloni che hanno idee politiche opposte alle loro. Sul fatto delle TV di Berluska, è vero quello che dici però, chissà perché, capita sovente che le persone dicano: "Non voto Berlusconi però mi piacevano i suoi programmi ed il suo modo di fare TV", non capendo il gioco subdolo che si trova dietro il suo modo di fare televisione. Ora passiamo alle critiche che mi hai posto. Quelle là sono iniziative lodevoli che apprezzo parecchio e che sostengo però rappresentano un'esigua e debole minoranza. Non puoi negare questo. Secondo te non sono coscienti del fatto che sono dei Don Chiscotte che combattono contro il parere di una massa che pensano esattamente nella maniera che descrivevo prima? Capisco essere idealisti ma non diventiamo scemi in un colpo solo. La gente c'entra perché si dovrebbero indignare davanti ad una cosa del genere ed invece plaudono perché ci sono persone convinte che la magistratura sia quella che ha accusato Enzo Tortora. Quando penso alla magistratura io penso ai Rocco Chinnici, al pool Anti-Mafia, ai giudici ammazzati dalle mafie, ai Giorgio Ambrosoli, a questa gente qua penso io. E' un sistema che ha tanti problemi ma dire quello che ha detto Bubi è ignobile! @Bubi, ora vado con te. Partendo dal presupposto che quoto col sangue quello che ha detto Larrok, ti chiedo: ma comprendi il significato delle parole? Un Eroe? Un Mafioso? Questi due vocaboli sono degli ossimori, la mafia non può avere niente di eroico. La mafia strangola intere regioni, posti splendidi dove vivono persone splendide. Chi sceglie la strada mafiosa sbaglia, può tornare indietro ed ammettere i propri errori ma non chiamerei eroe un pentito (e Mangano non lo è, sia chiaro). A casa mia mi è stato insegnato che gli eroi sono altri, persone con il senso dello Stato, persone che sono morte per difenderlo. Ti cito giornalisti (Beppe Alfano), preti (Pino Puglisi), persone semplici (Graziella Campagna), poliziotti (Boris Giuliano) e si può andare avanti ancora
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@Stoney, quello che dici è correttissimo ma sono cose che vanno oltre alle ideologie politiche. Non è che ci sono partiti immuni o personaggi lindi e perfetti. Spesso molti, a sinistra, votano per moralismo ancora presi dalla questione morale sollevata da Berlinguer. La classe politica non nasce dal nulla, non è amorfa. Molti dicono che sia lontana dalla realtà, in verità è più vicina di quanto si pensi perché diventa lo specchio e l'amplificatore dei suo elettori. Racchiude tutti i vizi degli italiani che, incredibilmente, diventano virtù. La capacità di approfittarsi, di fottere il prossimo diventa sintomo d'intelligenza ed abilità; di questi esempi se ne possono fare a bizzeffe. Qui mi allaccio con il discorso dell'intellettuale. Bubi prima mi chiede: "Sei un intellettuale?" come se fosse un titolo da denigrare. Non saprei se merito tale carica però mi sono permesso d'elogiare una categoria bistrattata per le ragioni di cui parli te. Purtroppo pensare è diventato, nell'immaginario collettivo, qualcosa d'inutile e persino dannoso. Invece dovremmo imparare a farlo e vi do un consiglio: guardate Blob, se potete. Secondo me è meglio di qualsiasi telegiornale perché racconta la realtà meglio di tutti, senza aver bisogno di cercare notizie e senza dover parlare. Dov'è il suo messaggio? Nei titoli delle puntate, nei montaggi. Sono tutte finezze che con uno sguardo amorfo della televisione non notereste mai. P.S. Secondo te uno che ha scelto come nick "telespallabob" non si mette a citare i "Simpsons"? Ma non scherziamo
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@Bubi, ebbene sì. Lo dico senza problemi; il problema sono gli italiani e per un motivo molto semplice: l'italiano come cittadino nazionale non esiste. Di solito, classicone dello studio rinascimentale, si cita D'Azeglio: "Dopo aver fatto l'Italia bisogna fare gli italiani". Potrebbe anche essere corretta una cosa del genere però non hai neanche fatto l'Italia, prima di arrivare a realizzare gli italiani ce ne vuole. Non possiamo paragonarci alle nazioni del Nord Europa, dove hanno un senso d'unità nazionale. L'Italia, come idea, è ferma ancora a Machiavelli: campanilismo ossessivo e conflitti tra piccole aree territoriali. Questo paese si compatta, luogo comune assurdo ma dimostratemi il contrario, in pochissimi eventi estemporanei (tra cui i successi della Nazionale Maschile di Calcio). E allora qui ci si potrebbe chiedere: c'è stato un periodo storico in cui si è cercato di costruire una forte identità nazionale? Sì, il fascismo. Guarda caso, in questo periodo è nato il grande mito dell'Italia brava Gente. Un popolo che aiuta gli Alleati, salva gli ebrei, eccetera eccetera. Mito totalmente campato in aria e difficile da scalfire (mito che è stato ribaltato con un'analisi storiografica incredibile da parte di Angelo del Boca, storico del fascismo, e da altri suoi colleghi). L'Italiano è approfittatore, disonesto e furbo, quindi nel momento in cui ha trovato un personaggio di tale caratura (Mr. B) si è riconosciuto. E' qualunquismo? Non direi. Chi si è fatto una legge con la quale non può essere giudicato? Chi ha definito un mafioso un eroe? Chi ha commesso gaffe su gaffe nell'esercizio del suo ruolo istituzionale? Chi ha definito la Magistratura "una metastasi della democrazia" ? Chi osa fare la morale sul matrimonio e queste cose qua e poi si è risposato, uno dei suoi giornali lo mette in posa con alcune signorine e scrive "l'Harem di Berlusconi", ha fatto delle avances ad una donna che ha fatto diventare Ministro della Repubblica? Sono tutte cose ignobili per una persona che dovrebbe governare, almeno è così in altre nazioni ma non in Italia. E sai perché? Perché gli italiani vorrebbero essere come lui: ricco, potente, strafottente e abusatore del suo potere per i suoi comodi. Persone senza una coscienza o dei rimorsi. Potresti dirmi: sono discorsi da intellettuale, che me ne fotte degli intellettuali? Te ne dovrebbe fottere degli intellettuali perché rappresentano la coscienza critica e pensante dell'umanità. Guarda nei Simpsons: è un mondo imperfetto dove prevalgono personaggi ignobili (Burns), furbacchioni (Homer) o gente che abusa del suo potere pubblico (Winchester, Quimby). Chi è l'unica che puntualmente s'indigna? Lisa e non vorrei sbagliarmi ma viene spesso tacciata d'essere intellettuale. A te le conclusioni
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Dario, diciamocelo: se steccano anche gli Isis non è annata. A meno che non mi tiri fuori qualcun altro che possa risollevare il tutto. Il problema di questo disco è l'atteggiamento, quasi d'agiatezza, di mantenersi su un livello minimo per non scadere proprio
Supersilent 1-3
22 mar 09
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Da recensore del "6" non mi posso astenere (anche se ammetto che non mi era uscita benissimo la recensione). Opera mastodontica che risente troppo della corposità, infatti il sound dovrà affinarsi ancora parecchio. Il meglio verrà alla distanza con il "6" e soprattutto con "8".
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@Franci, per come la vedo io la risposta a quello che dici è tutta nelle prime parole di "Destra-Sinistra" di Gaber: "Tutti noi ce la prendiamo con la storia ma io dico che la colpa è nostra. E' evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra", non so perché ma l'evidenza di cui parla il signor G l'ha notata solo lui. Guarda la discussione sopra: si parla di quelle due paroline, di comunismo come utopia. Dov'è la concretezza? Dov'è il mondo? Temo abbia fatto uno scatto in salita e noi tutti siamo rimasti attardati. Poi non lo riprendi manco se diventi Coppi o Indurain
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@Omaha, mi riferisco al puro e semplice voto di scambio. Tu voti quel determinato politico e in cambio ti offre un favore. Molto semplice. @Franci, su Berluska voglio che sia proprio una piccola postilla (perché ribadisco, il problema reale non è lui ma gli altri 60 milioni di abitanti dell'Italia): è vero che il luogo comune vivente però dietro ha tutta una serie di comportamenti e modi assolutamente immorali (l'elenco lo conoscono anche i sassi) e queste cose sono reali e tangibili. Spesso si dice "in un paese normale avrebbe già finito da tempo la sua carriera politica", sarà anche vero ma non accade questo perché gli italiani sono il problema (qualunque cosa voglia dire la parola italiani). Su questo punto ci sarebbe veramente da riflettere. Nel momento in cui incentri il discorso solamente su un dettaglio fai lo stesso gioco del dito e della luna. Noi dobbiamo cominciare a guardare la luna e anche ad andarci, a scandagliare il terreno e capire di cosa è fatta. Quella luna siamo noi, persone che popoliamo una nazione che ha tutta quella sfilza di comportamenti di cui dicevo sopra. Purtroppo resiste incredibilmente una certa idea d'italiano (sarà che tutte queste persone non hanno mai letto in vita loro Angelo del Boca) che bisogna cominciare a prendere a picconate, tipo Muro di Berlino. Molti credono di voler cambiare questo paese, convinti che con altri nomi e un rinnovamento della classe politica si risolva il problema. Non è così. Non credo neanche esista una soluzione per l'Italia (qualunque cosa voglia dire) ma nel caso esistesse sul serio va cercata da altre parti. Non serve cercare una bandiera limpida o un grande moralizzatore, serve conoscersi sul serio.