gasolio

Il mio primo disco di Battisti che poi sdoganai completamente ascoltando Anima Latina. Grande Album, volutamente più scarno dei precedenti (vennero di molto ridotti i musicisti rispetto al passato). Melodie eccezionali vanno a braccetto con sperimentalismi inediti per il bel paese (ascoltare 'La canzone della terra' ad altissimo volume è un bel trip). Mogol più ispirato del solito, meno etereo e più carnale, Lucio immenso come sempre.

Li ho scoperti di recente e avendo acquisito i due Lp insieme non so perchè ma mi sono buttato prima su 'I moralisti' seppur più recente. Bravi. Ti entrano dentro molto lentamente e questo è assolutamente un bene, solo dopo ripetuti ascolti si snodano sensi e melodie. Ancora non ho interiorizzato tutto l'album ma i primi 6-7 pezzi sono tutti notevoli. 'Filemone e Bauci' è una cavalcata epica come da tempo non ne ascoltavo.

Tosto. Saranno quindici anni che non lo ascolto, a questa età forse è troppo. Comunque sempre grandissimi Area.

BLECHTROMMEL ha sintetizzato quello che penso. Poi non cel'ho con la PFM però il troppo stroppia... (e il disco sarà sicuramente molto bello)

E' chiaro che da qualche anno a questa parte certi capolavori del passato hanno assunto uno status di classico e dobbiamo abituarci al fatto che saranno fatti e rifatti per lungo tempo a venire. Non succede così anche per altri generi musicali? Poi per quanto mi riguarda preferirei che certi grandi dinosauri la smettessero di attingere al glorioso passato e attaccassero i gloriosi strumenti al chiodo. Se invece qualche giovane autore (vedi il dai più odiato sig. Castoldi) decide di mettersi in gioco anche (e sottolineo anche) rifacendo certi capolavori avvicinandoli a un pubblico più giovane: se ben fatto ben venga.

Grazie Primiballi, grazie perchè quei due signori lì hanno scritto pagine indimenticabili della nostra canzone, indimenticabili e sempre attuali perchè senza nessuna ombra di smentita i grandi classici della nostra canzone di autore sono dei classici che si cantavano si cantano e si canteranno dio volesse anche tra cento anni così come per i must di altri generi musicali del passato e del presente.
A mio parere oggi nella musica pop (nella più ampia accezione del termine) non ha più molto senso parlare di 'vecchio e di 'nuovo' anche perchè quasi tutto è ormai stato detto e scritto. Quindi rimangono i capolavori di ieri e di oggi e rimangono quegli autori di ieri e di oggi che sanno scrivere canzoni.

Carino, Match Point su un altro pianeta, ma meglio dei due successivi.

Quanto mi sta sul cazzo Ligabue...

Scoprii Boll con i racconti di 'E non disse nemmeno una parola' e poi lessi nel giro di un anno quasi tutti i suoi romanzi. Per le tematiche trattate (gli anni di piombo tedeschi gli unici, pur nella grande differenza, raffrontabili ai nostri) mi appassionai soprattutto a 'L'onore perduto di Katarina Blum' e ad 'Assedio Preventivo' due tra gli ultimi lavori dello scrittore tedesco che rimane, a mio modestissimo parere, uno dei grandi del 900.

Bel film davvero, il seguito un poco mi deluse ma forse mi aspettavo troppo, dovrei rivederlo.