Un disco duro, paranoico, strutturato e destrutturato dove ogni estetica sonora sembra essere stata deliberatamente tralasciata.

 Un’opera molto trasversale, ingiustamente dimenticata e poco valutata ancor oggi ma che meriterebbe più attenzione.

L'album 'Turn It Over' del 1970, firmato da The Tony Williams Lifetime, rappresenta un punto di svolta nella musica fusion jazz-rock. Con la partecipazione di artisti come John McLaughlin e Jack Bruce, il disco si distingue per l'audacia sonora e un'atmosfera intensa e disturbante. Nonostante all'epoca fosse snobbato dalla critica e dal pubblico, oggi è un'opera da riscoprire per la sua importanza storica e le sperimentazioni innovative. Riscopri ora 'Turn It Over', un capolavoro fusion da non perdere!

 "Moon in June in questa versione contiene una delle migliori opere vocali di Wyatt."

 "I Soft Machine signori, forse il mio gruppo preferito in assoluto."

La recensione celebra il doppio cd 'BBC sessions 67/71' dei Soft Machine, evidenziando la qualità superiore delle registrazioni live rispetto agli studi. Si sottolinea l'importanza storica e artistica del materiale, con particolare attenzione al periodo Wyattiano e alle performance vocali e strumentali uniche. Vengono descritti brani chiave come 'Moon in June' e un medley di quasi 30 minuti, valorizzando la precisione e la creatività del gruppo. Un'opera fondamentale per appassionati di musica prog e jazz. Ascolta ora le incredibili BBC Sessions dei Soft Machine e riscopri un capolavoro dal vivo.

 La magnifica voce della cantante Inga Rumpf dotata di una delle più belle ed interessanti voci femminili di tutti i tempi.

 La punta di diamante del disco è la cavalcata 'how the gipsy was born' con una eccellente performance vocale ed un'interessante parte strumentale dal sound molto nordico.

La recensione celebra 'Frumpy2' come il miglior album dei Frumpy, band tedesca di Krautrock con sonorità hard e oscure. Si evidenzia la voce unica e maschile di Inga Rumpf e l'abilità degli strumentisti. Il disco contiene quattro brani lunghi e complessi, con influenze britanniche e nordiche. Nonostante un secondo album meno apprezzato, 'Frumpy2' rimane un punto di riferimento per il rock tedesco anni '70. Ascolta Frumpy2 e scopri la potenza del Krautrock con una voce femminile unica!

 La versione di "Killer" qui presente vale più di tutti i loro dischi in studio messi insieme.

 Quando arriva il momento dell’assolo di organo veniamo trascinati in un vortice di distorsioni e furore indescrivibili.

La recensione celebra una registrazione live unica dei Van Der Graaf Generator realizzata dalla BBC nel 1971. L'esecuzione si distingue per la potenza e l'energia, soprattutto nella versione di 'Killer'. La strumentazione virtuosa, in particolare l'organo di Hugh Banton e i sax di Jackson, e la voce potente di Peter Hammill creano un momento memorabile del rock progressivo. Nonostante la difficoltà di reperire queste tracce, sono considerate imprescindibili per comprendere la grandezza del gruppo live nel loro periodo d’oro. Ascolta subito questa intensa performance live per scoprire il vero spirito dei Van Der Graaf Generator.

 Il disco secondo me è il più riuscito delle opere soliste di Jon Lord, non è sicuramente niente di trascendentale o di rivoluzionario, però nella sua elegante sobrietà e per la raffinatezza delle esecuzioni merita sicuramente una certa attenzione.

 Un disco da ascoltare soprattutto per la bontà dell’esecuzioni, per l’atmosfera rilassata e mai troppo pomposa e che ci regala le pagine migliori firmate dall’eccentrico Jon Lord.

Sarabande rappresenta l'opera più riuscita di Jon Lord dopo Deep Purple, caratterizzata da un'elegante fusione di jazz e rock. L'album vanta collaborazioni di rilievo come Andy Summers e un'orchestrazione sobria. Notevoli gli assoli di chitarra e la produzione di Martin Birch, che conferisce suoni limpidi e spaziali. Un disco raffinato, dall'atmosfera rilassata e mai eccessivamente pomposa, ideale per apprezzare l'estro musicale di Lord. Ascolta Sarabande per scoprire la raffinata eleganza di Jon Lord tra jazz e rock.

 Dopo aver toccato il picco creativo con "Quadrophenia" per gli Who fu inevitabile l'inizio del declino.

 In definitiva il disco più fiacco dell'epopea Who con Keith Moon.

The Who By Numbers segna il declino creativo della celebre rock band a causa di problemi personali e una linea meno ispirata rispetto al passato. L'album abbandona i sintetizzatori per un sound più scarno, con testi cupi e temi depressivi. Nonostante ciò, spiccano alcune tracce come 'Dreaming from the Waist' e 'Imagine a Man' per la loro qualità strumentale ed emotiva. Il disco è considerato il meno riuscito della band con Keith Moon. Scopri le sfumature più nascoste dell’album più critico degli Who!

 L'atmosfera generale è quella di un pub fumoso della London fine anni 60 con la felice alternanza di poderosi Rythm'n Blues e intense Ballate.

 E bravo Tony Ashton! (pace all'anima sua)

Il trio Ashton Gardner Dyke, attivo nella fine degli anni '60, propone un album omonimo ricco di energia e feeling. L'album unisce potenti ritmi Rhythm'n Blues a ballate intense, con un grande ruolo del pianista Tony Ashton. Tra i brani spiccano 'The Falling Song' e 'Rolling Home', dimostrando la qualità e la personalità del disco. Nonostante la scarsa attenzione all'epoca, oggi l'ascolto risulta piacevole e coinvolgente. Ascolta ora l'album di Ashton Gardner Dyke e lasciati trasportare dal groove vintage!

 Questo film è un vero delirio!

 Le trovate comiche sono all’altezza dei migliori Cochi e Renato.

Saxofone è il film d'esordio alla regia di Renato Pozzetto, noto per la sua comicità surreale simile a Cochi e Renato. La trama è strampalata e ricca di situazioni improbabili, valorizzata da una colonna sonora eccellente di Enzo Jannacci. Il cast include icone del cabaret milanese, garantendo momenti esilaranti. Nonostante qualche limite registico e ritmi lenti, il film è ideale per gli amanti dell’umorismo surreale italiano. Scopri il surreale e divertente esordio di Renato Pozzetto!

 Credo che questo sia l'album più divertente che Concato abbia mai scritto.

 "Bossa nova milanese" tira frecciate a chi costruisce chiese e si scorda gli ospedali.

L'album 'Zio Tom' di Fabio Concato si distingue per un'ironia marcata e brani originali in bilico tra comicità e riflessione sociale. Supportato da musicisti di alto livello e la partecipazione di Toots Thielemans, offre un ascolto piacevole e ricco di sfumature. Pur non essendo il suo lavoro più rappresentativo, rimane un disco da riscoprire con simpatia. Ascolta Zio Tom e lasciati conquistare dall'ironia e dalla musica di Fabio Concato!

 Un grande disco per un grande Artista purtroppo ingiustamente dimenticato e poco considerato.

 Il tocco di classe arriva alla fine del brano dove la voce del computer canta rallentando e spegnendosi sempre di più... da brivido.

Boulders è il primo album solista di Roy Wood, leader dei The Move, registrato nel 1969 ma pubblicato solo nel 1973. L'opera si distingue per il polistrumentismo e gli arrangiamenti innovativi, con canzoni fresche e melodie brillanti. Brani come 'Song of Prey' e 'Miss Clarke and the Computer' mostrano atmosfere uniche e sperimentali. Un disco di grande valore, ingiustamente poco considerato, da riscoprire e ascoltare per l'originalità e il talento di Wood. Ascolta ora Boulders di Roy Wood e scopri un capolavoro nascosto del rock anni '70!

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