Il cantato femminile ben si sposa con l’atmosfera lisergica del disco.

 Questo disco mi è comunque rimasto impresso, non farà gridare al capolavoro, ma si lascia ascoltare e riascoltare sempre con piacere.

La recensione analizza il debutto omonimo del gruppo Jex Thoth, un progetto doom metal con influenze psichedeliche proveniente da San Francisco. Pur non innovando il genere, l'album si distingue per l'atmosfera ipnotica e il cantato femminile, riuscendo a coinvolgere e a restare impresso. La band si inserisce nel filone revivalista del metal anni 2000, seguendo la tradizione di band come Ghost o Blood Ceremony. Un ascolto piacevole e scorrevole, ideale per gli appassionati del genere. Scopri il fascino doom psichedelico di Jex Thoth con un ascolto approfondito.

 Durante l’ascolto ci si sente quasi catapultati nelle placide, ma desolate lande innevate di un’ipotetica foresta transilvana.

 Questo disco anticipa per molti versi il discorso intrapreso da Alcest, con un mood placido e spirituale pur mantenendo il carattere black.

L'album 'Om' dei Negura Bunget rappresenta un punto di svolta nel black metal, combinando riff ossessivi con atmosfere folk e ambient che evocano la Transilvania. Con un approccio introspettivo e meditativo, il disco si distingue per l'uso di tastiere e strumenti a fiato. Nonostante il successo limitato in Italia, ha conquistato una nicchia di culto in Europa. È un ascolto consigliato a chi cerca sperimentazione e profondità nel metal. Scopri l'atmosfera unica di Negura Bunget e immergiti nel black metal più profondo!

 Un album che vive di contrasti insomma, ma che risulta ancora oggi fresco e godibilissimo e che vale sicuramente la pena di riscoprire.

 Fehlfarben diedero alle stampe quello che per molti è IL manifesto della NDW nella sua fase più embrionale e nobile.

La recensione esplora l'album d'esordio 'Monarchie und Alltag' dei Fehlfarben, considerato un manifesto della Neue Deutsche Welle tedesca. Nonostante una prima accoglienza mista, oggi è apprezzato per il suo mix di post-punk, ska e new wave. La band riflette contrasti musicali che lo rendono ancora fresco e godibile. Un disco da riscoprire per gli amanti del rock alternativo e della musica tedesca degli anni '80. Ascolta Monarchie und Alltag e riscopri un classico nascosto della NDW!

 Il loro meraviglioso esordio, "Q: Are we not men?...", non ha nulla da invidiare ai capolavori di Joy Division o Talking Heads.

 L'album non è affatto brutto, rimanendo anzi piacevolissimo nel suo intelligente disimpegno.

La recensione analizza Freedom Of Choice dei Devo, album caratterizzato da sonorità synth-pop più accessibili rispetto ai lavori precedenti. Nonostante l'abbandono parziale dell'energia punk originale, il disco mantiene un'intelligente satira e un appeal piacevole, soprattutto grazie al successo di Whip It. La critica riconosce l'importanza storica del gruppo e invita a riscoprire i loro album migliori, celebrando la loro originalità e il mix di melodie e concetti provocatori. Ascolta Freedom Of Choice e scopri il fascino unico dei Devo!

 Gruppi come i Republika sono la soluzione al vostro problema... pronti a combattere in prima linea per un ideale ancora più ammirabile del comunismo: il ruock!

 Difficile definire questo disco un ascolto essenziale, ma i Republika meritano perlomeno un ascolto dall’appassionato di certe sonorità, per ricordarci che la buona musica non ha confini.

La recensione presenta Republika e il loro album Nowe Sytuacje come pietre miliari del rock alternativo polacco degli anni '80. Pur non comprendendo il testo, l'autore apprezza la prestazione vocale e l'atmosfera dark del disco. L'opera viene vista come un simbolo di resistenza culturale dietro la Cortina di Ferro e un interessante spaccato storico-musicale da scoprire. Ascolta Nowe Sytuacje dei Republika e scopri il fascino nascosto del rock dell'Est Europa!

 "Le canzoni sono canzoni e le melodie sempre presenti, sebbene coperte dal solito strato di rumori e distorsioni."

 "Smile rappresenta, nei gusti personali del recensore, il non plus ultra della band insieme al debutto."

La recensione analizza Smile, album dei Ride, uno dei gruppi che hanno contribuito a definire il filone rock dello shoegaze nei primi anni '90. Nonostante la popolarità altalenante del genere e la successiva deriva commerciale della band, Smile e i primi EP rappresentano il cuore ispirato e autentico della loro produzione. Il disco resta una testimonianza fresca e accessibile della scena indie/alternativa di quegli anni. Ascolta Smile dei Ride e riscopri le origini dello shoegaze più autentico!

 Anche dopo svariati ascolti questo interessante "album" continua a tenermi buona compagnia e a non aver perso niente della propria magnetica carica primordiale.

 Se amate cose alla Earth, Shit and Shine oppure gli Oneida potete tranquillamente rischiare un orecchio.

Il debutto dei King Tears Bat Trip propone un free jazz tribale e psichedelico con quattro batteristi e lunghi brani ipnotici. Pur essendo fuori dai canoni tradizionali, l'album risulta godibile e rilassante, consigliato agli amanti delle sonorità sperimentali e rituali. Le due tracce di 18 minuti sono un'ossessiva jam che mantiene viva una carica magnetica primordiale. Scopri il tribalismo ipnotico di King Tears Bat Trip, ascolta ora!

 Il titolo 'Black Mirror' si riferisce alla superficie degli schermi elettronici, ormai onnipresenti nelle nostre vite.

 La mini-serie è un incrocio tra ai confini della realtà e il brivido dell’imprevisto, con una forte paranoia tecnologica.

La recensione esalta Black Mirror, mini-serie inglese creata da Charlie Brooker, come un'eccezione brillante nel panorama televisivo. Con toni surreali e angoscianti, esplora il rapporto tra uomo e tecnologia in scenari distopici vicini. I tre episodi sono indipendenti, con una forte critica sociale e una particolare attenzione alla paranoia tecnologica. L'autore evidenzia inoltre la qualità superiore delle produzioni britanniche rispetto a quelle europee in generale. Un invito a scoprire una serie innovativa e provocatoria. Scopri Black Mirror e immergiti in una distopia tecnologica unica e provocatoria.

 "Gli scontri sono limitati e mai epici, ci viene mostrata innanzitutto la vita dei soldati, fatta soprattutto di momenti morti e parecchia noia."

 "La serie riesce a intrattenere con una discreta dose di umorismo che ribadisce la tragicomicità e l'irrazionalità che spesso caratterizza la guerra."

Generation Kill è una miniserie HBO di 7 episodi che offre una rappresentazione asciutta e realistica della guerra in Iraq. Lontana da retoriche eroiche, mostra la quotidianità noiosa e le difficoltà dei marines, valorizzando il lato umano dei protagonisti. Criticata per aver evitato una glorificazione militare, la serie è apprezzata per il suo verosimile sguardo documentaristico e il tocco di umorismo tragicomico. Consigliata a chi cerca una visione autentica e riflessiva del conflitto. Guarda Generation Kill e scopri la guerra come non l'hai mai vista.

 Alla fine, bene o male, il gruppo suona ancora come prima.

 Una promessa mantenuta solo a metà insomma, peccato perché le basi di partenza lasciavano davvero ben sperare.

A sei anni dal debutto, Stolen Babies torna con Naught, proponendo un album fedele al proprio stile metal e sperimentale. Tuttavia, mancano l'innovazione e la genuinità che avevano caratterizzato l'esordio. La lunga attesa ha creato aspettative elevate, non pienamente soddisfatte. Naught rimane comunque un lavoro godibile, ma forse destinato a rimanere un episodio isolato senza un seguito più coraggioso. Ascolta Naught e scopri il ritorno di Stolen Babies nel metal sperimentale!

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