GenitalGrinder

DeRango : 6,19 • DeEtà™ : 3529 giorni

 La copia carbone esatta di Streetcleaner dei Godflesh.

 Poco meno di quaranta minuti che ti trascinano in un vortice deragliante, da fonderia industriale.

Industrial, il debutto del 1991 dei Pitchshifter, si presenta come un clone sonoro di Streetcleaner dei Godflesh, con chitarre imponenti, drum machine martellante e voce distorta. Nonostante la produzione grezza e il budget limitato, l'album offre un'esperienza intensa e oppressiva. Un lavoro pionieristico che pochi dell'epoca hanno apprezzato, ma che ha segnato la strada per produzioni future più originali. Scopri il debutto oscuro e potente dei Pitchshifter: un viaggio nel metal industrial anni '90.

 Il gruppo Hardcore più pesante di sempre.

 Un suono nero, viscido, viscerale che raggiunge profondità abissali.

Il debutto di Disembodied con l'album 'Diablerie' si distingue nell'hardcore per la sua lentezza esasperata e un suono viscerale e oscuro. La band di Minneapolis offre nove tracce che si allontanano dalla velocità dell'hardcore tradizionale e si avvicinano a sonorità sludge. Il risultato è un'esperienza intensa e disturbante, ma incredibilmente potente e unica. Nonostante il loro impatto, sono stati purtroppo poco ricordati nel tempo. Scopri il lato oscuro e potente dell'hardcore con 'Diablerie' di Disembodied!

 Una velocità esecutiva con pochi paragoni.

 Come ricevere lo stesso pugno centinaia di volta nel ristretto giro di una manciata di secondi!

La recensione esprime entusiasmo per Archspire e il loro album 'Relentless Mutation', sottolineando la velocità tecnica e la complessità esecutiva. La voce di Oli Peters sorprende per aggressività e rapidità, mentre l'intero lavoro viene definito diabolico e altamente innovativo nel panorama Technical Death Metal. Un disco che si distingue anche per i momenti più quieti che non interrompono la tensione generale. Ascolta subito Archspire e lasciati travolgere dalla loro rivoluzione tecnica!

 Disco che venderà a palate ne sono convinto. Ma per me i Carcass sono, anzi sono stati, ben altro.

 Sono rimasti Jeff Walker e Bill Steer; navigati cinquantenni che vogliono ancora stupire, senza riuscirci per quanto mi riguarda.

La recensione esprime un giudizio fortemente negativo sul nuovo album dei Carcass, Torn Arteries. L'autore, fan storico della band, critica la produzione troppo pulita, una copertina poco significativa e brani giudicati noiosi e banali. Pur avendo ascoltato solo cinque tracce, ritiene il disco distante dalla violenza e originalità del passato della band. Scopri cosa ne pensa un fan storico dei Carcass e ascolta Torn Arteries con giudizio critico.

 Ne viene fuori una poltiglia sanguinolenta, terrificante, che ti asfalta letteralmente.

 Una Tabula Rasa che non fa superstiti... Ma ne esco rigenerato... e a pezzi...

Abandon All Life è il secondo EP della band americana Nails, un concentrato di grindcore estremo di 17 minuti. Prodotto da Kurt Ballou, l'album combina influenze da Napalm Death, Converge, Entombed e Nasum, creando un suono brutale e senza respiro. La recensione sottolinea l'intensità furibonda e la pesantezza primigenia del disco, che lascia l'ascoltatore stordito e rigenerato al tempo stesso. Scopri l'incredibile violenza sonora di Nails e abbandonati a questo grindcore puro!

 Sempre estremi, sempre posseduti dal demone della follia.

 43 minuti che suonano dal primo all’ultimo secondo CANNIBAL CORPSE!!!

Violence Unimagined conferma i Cannibal Corpse come dominatori incontrastati del brutal death metal, senza cedimenti né innovazioni dirompenti. Il cambio in line-up con Erik Rutan alla chitarra e produzione non altera la potenza sonora e l'estrema brutalità dell'album. Le undici tracce mantengono una pesantezza e aggressività costante, con particolare nota per l'intensità vocale di George "Corpsegrinder" Fisher e gli assoli atonali di Eric. Un disco solido e difficile da rivaleggiare nel 2021. Ascolta Violence Unimagined e vivi il brutal death metal nella sua forma più pura!

 "Rozzissimi, stradaioli e bastardi; come dei Germs-Damned imbenzinati, dinamitardi."

 "La voce di David è vetriolo cartavetroso. Basso e batteria conoscono soltanto due tempi e due note: quanto basta!!"

La recensione celebra il secondo album dei New Bomb Turks, uscito nel 1994, definito come un'esplosione di garage-punk-hardcore grezzo e intenso. La musica è descritta come un frastuono di chitarre roventi e voci dirette, senza innovazioni ma con grandissima energia e autenticità. L'autore ricorda anche le esperienze live dal vivo come momenti di vero delirio. Un lavoro emblematico per gli amanti del genere negli anni '90. Ascolta 'Information Highway Revisited' per un'immersione totale nel punk anni '90!

 Una promessa del Death - Doom europeo che è svanita nel nulla.

 Pesantezza ossessiva, ripugnante tipicamente Doomy e un'aggressione sregolata, strozzante di scuola Death Metal.

Il debutto della band britannica Decomposed con l'EP The Funeral Obsession è un concentrato di Death Doom europeo, marcato da atmosfere lugubri e pesanti, riff ragionati e growl profondo. L'album mostra influssi evidenti di Cathedral e Bolt Thrower ed è caratterizzato da due tracce intense e dinamiche. Nonostante la brevità della loro carriera, il gruppo lascia un'impronta memorabile nel sottogenere grazie a contenuti musicali potenti e una copertina grottesca e suggestiva. Scopri l'oscurità di Decomposed con The Funeral Obsession, un must per gli amanti del Death Doom!

 Un approccio offensivo, torbido; un suono "chiuso", da fredda e glaciale cantina.

 A mio parere il disco di Death Metal old school più abrasivo e violento mai pubblicato in Italia.

La recensione celebra l’album Inside the Unreal degli Electrocution come uno dei più abrasivi e violenti del death metal italiano old school. L’autore racconta con passione il ricordo di un live intenso e di un sound grezzo e potente, paragonando la band a nomi storici del genere. Un album imperdibile per gli amanti del metal estremo anni ’90. Scopri l’impeto old school degli Electrocution ascoltando Inside the Unreal!

 Obsidian è un lavoro che ho da subito apprezzato, dai primi ascolti dello scorso Maggio.

 "The Devil Embraced" è la canzone che prediligo dell'album. Un capolavoro avvicinabile ai migliori lavori degli anni novanta.

La recensione celebra il nuovo album Obsidian dei Paradise Lost come un potente ritorno alle radici Gothic Doom, con momenti di grande intensità e oscurità. Pur non raggiungendo il livello dei migliori lavori recenti, l'album è apprezzato per la coesione della band e la qualità delle canzoni. Brani come "Darker Thoughts" e "The Devil Embraced" incarnano la forza oscura e l'evoluzione del gruppo. Un'opera amata che conferma la lunga carriera del gruppo dal 1988. Ascolta ora Obsidian e immergiti nell'oscurità dei Paradise Lost!

Utenti simili
De...Marga...

DeRango: 32,23

Galensorg

DeRango: 13,42

Pinhead

DeRango: 14,15

Marco Orsi

DeRango: 10,35

Carlos

DeRango: -7,37

lector

DeRango: 26,23

Flo

DeRango: 11,75

Etichette 1/1