Murat Ertel e l'aria del Bosforo hanno ridato nuova linfa a uno dei progetti più interessanti degli ultimi anni.

 Un viaggio sonoro che attraversa il Mediterraneo alla ricerca delle origini del blues, qualcosa che ci portiamo dentro sin dalla notte dei tempi.

Bu Bir Ruya di Dirtmusic è un album ricco di sonorità mediterranee e influenze blues, registrato a Istanbul con il musicista turco Murat Ertel. Il disco unisce percussioni tribali, strumenti etnici come il saz e atmosfere tra psichedelia e dub, riflettendo un momento storico e culturale complesso. Le collaborazioni con artisti locali arricchiscono profondamente il suono, offrendo un'esperienza musicale affascinante e coinvolgente. L'album rappresenta un viaggio tra antico e moderno, con forti contenuti politici e culturali. Ascolta Bu Bir Ruya e lasciati trasportare dal blues mediterraneo e dalle atmosfere di Istanbul!

 Un romanzo come “Worlds Within” al giorno d’oggi si può considerare più una specie di testimonianza di un’epoca nella storia del genere fantascientifico, che una storia anche dedicato al solo intrattenimento.

 Durante la lettura, la noia abbia prevalso su qualsiasi interesse.

La recensione analizza Worlds Within di Rog Phillips come un esempio rappresentativo ma ingenuo della fantascienza del dopoguerra. L'opera è vista più come una testimonianza storica che come un racconto avvincente, con una trama poco convincente e una traduzione problematica. Consigliato principalmente ai cultori di fantascienza vintage e a chi è interessato al contesto storico del genere. Scopri il passato della fantascienza con Worlds Within, ma prepara la pazienza!

 "Il nuovo disco dei Calexico si candida da subito ad essere una delle più grandi delusioni dell'anno 2018."

 "Questo disco è brutto oppure - peggio - innocuo."

Il nuovo album di Calexico, 'The Thread That Keeps Us', è considerato una delle principali delusioni del 2018. Nonostante alcuni sprazzi di ispirazione, il disco appare principalmente innocuo e troppo orientato verso un pop-rock poco memorabile. Le atmosfere e le sonorità tradizionali del gruppo risultano in parte assenti o sostituite da imitazioni poco efficaci. Il lavoro è giudicato sottotono rispetto ai precedenti successi della band. Scopri perché 'The Thread That Keeps Us' non convince i fan storici di Calexico.

 Keiji Haino è un artista teatrale, persino patetico, che scarica la propria verve in una maniera estrema, prossima all’esagerazione.

 'American Dollar Bill...' è un vero e proprio manifesto espressionista.

Il disco 'American Dollar Bill - Keep Facing Sideways, You’re Too Hideous To Look At Face On' è una collaborazione tra Keiji Haino e la band SUMAC, caratterizzata da improvvisazioni estreme e un sound potente e irregolare. Il lavoro si distingue per la fusione di drone, noise e momenti ambient minimalisti, con la voce drammatica di Haino a dominare. Un album coraggioso e difficile, indicato per chi ama sperimentazioni sonore radicali e intense espressioni emozionali. Scopri l’intensità e l’originalità di questo album sperimentale.

 Una scelta molto particolare che il trio affronta con solenne devozione nei confronti dell'opera cinematografica.

 Il risultato finale non va con decisione da nessuna parte precisa, pur mantenendo un carattere tipicamente thrilling.

La recensione analizza "The Tenant" di Death and Vanilla, un album ispirato al celebre film di Polanski. Il trio svedese reinterpreta la colonna sonora originale con sonorità elettroniche minimali e tocchi dream-pop, ma il risultato appare indeciso tra atmosfere solenni e approccio pop. Consigliato a chi ama il cinema di Polanski e l’elettronica minimale. Scopri l’ambientazione sonora di The Tenant e immergiti nel mondo di Polanski.

 "La loro musica costituisce una solida certezza e un punto di riferimento che vi guiderà fedelmente nei vostri momenti di incertezza."

 "Dalle prime note di 'Kailash' riconosciamo immediatamente l'impronta del sound del gruppo di Philadelphia."

La recensione celebra l'album Volume 8 dei Bardo Pond, sottolineando come il disco mantenga la coerenza con l'identità psichedelica e meditativa del gruppo. Pur non essendo il loro miglior lavoro, l'opera rappresenta una conferma solida per gli appassionati e un punto di riferimento nel genere. Le tracce oscillano tra atmosfere space-rock e passaggi più acustici e riflessivi, culminando in una potente chiusura vocale e drone. Ascolta Volume 8 e lasciati trasportare nell'universo psichedelico di Bardo Pond!

 È proprio il ritorno di Heinrich Himmler e dell’occulto quindi il tema attorno al quale James Herbert sviluppa questa spy-story.

 Il romanzo di Herbert racconta una realtà tanto spaventosa quanto inquietante e che ciclicamente ci ritroviamo davanti nel corso della storia.

The Spear di James Herbert è un romanzo del 1978 che intreccia misticismo nazista e società segrete in una spy-story ambientata nell'Inghilterra degli anni ’70. Il protagonista, un ex agente del Mossad, affronta forze occulte e complotti oscuri legati alla storia del Terzo Reich. Sebbene coinvolgente e ben documentato, il racconto perde slancio verso la fine e può apparire oggi non molto originale. Comunque, resta un’opera avvincente e critica di un aspetto oscuro della storia occidentale. Scopri ora le oscure verità di The Spear e immergiti nell’inquietante mondo del nazismo occulto!

 È mancato in Giappone quel rinnovamento del genere e quel 'salto di qualità' compiuto negli Stati Uniti e nel resto del mondo dopo la seconda guerra mondiale.

 Le testimonianze di ragazzi e ragazze sopravvissuti a Hiroshima sono la parte più suggestiva di una raccolta che costituisce una testimonianza storica vera e propria.

La raccolta 'La leggenda della nave di carta', curata da Ilaria M. Orsini, propone sedici racconti di fantascienza giapponese degli anni '70 e '80. Pur interessante dal punto di vista storico e culturale, i racconti mostrano una mancanza di mordente e innovazione rispetto alla fantascienza occidentale contemporanea, influenzata dagli eventi traumatici post-bellici. La parte più significativa è rappresentata dalle testimonianze dirette dei sopravvissuti di Hiroshima, che conferiscono valore storico all'opera. Scopri la storia e le sfumature della fantascienza giapponese con questa raccolta unica.

 Pochi artisti come lui riescono a esprimersi in una maniera così estemporanea e facile e con intuizioni sempre brillanti coniugando sperimentalismi garage e musica pop.

 'Why Not? è un disco carico di amore e di sensazioni positive che invita l'ascoltatore a meravigliarsi di tutte le cose belle che ci circondano.'

Il disco 'Why Not?' degli Half Japanese di Jad Fair combina sperimentazione garage con un'estetica infantile e primitiva che emoziona per la sua spontaneità. Il lavoro è caratterizzato da brani easy-listening impreziositi da ballate psichedeliche, ambient space e rimandi alla cultura pop degli anni '50. L'album continua il concept positivo del precedente lavoro 'Hear The Lions Roar', invitando ad aprirsi alla bellezza e all'amore con un approccio giocoso e sincero. La formazione consolidata si conferma efficace nel coniugare immediatezza e inventiva. Ascolta ora 'Why Not?' e scopri un pop garage autentico e carico d'emozione!

 "Il digitale è una tecnica come le altre, niente di più, niente di meno... ha i suoi immensi vantaggi e anche molti difetti."

 "È molto importante coltivare una cultura artistica, visiva, che spazi dalla fotografia all'arte in ogni sua forma."

L’intervista a Franco Brambilla mette in luce il suo percorso formativo e professionale nell’illustrazione, con un focus sulla sua passione per la fantascienza. Illustra il suo lavoro per Urania Mondadori, il rapporto con influenze storiche e il ruolo delle tecnologie digitali. Brambilla riflette anche sulla scena italiana del genere e l’importanza della sperimentazione continua nel suo lavoro. Un’intervista ricca di spunti per ammiratori e addetti ai lavori. Scopri di più sull’arte e il mondo di Franco Brambilla, maestro dell’illustrazione fantascientifica!