Sam Kidel prende gli hello? e variazioni sul tema del controllo canale telefonico, per costellare un drone equoreo che procede a ondate regolari di scarti di musica funzionale, la muzak, trasfigurata dal riverbero.

 È un disco più concettualmente interessante che bello, questo.

Disruptive Muzak di Sam Kidel è un album ambient sperimentale che utilizza suoni telefonici e glitch per creare un'atmosfera malinconica e concettuale. La musica gioca con la funzione fática del linguaggio, trasformando la muzak in un drone riverberato e dilatato. Pur risultando più interessante a livello concettuale che piacevole da ascoltare, l'album apre riflessioni sulle relazioni tra umanità e tecnologia. La recensione anticipa curiosità verso l'esibizione live dell'artista. Esplora il mondo sonoro unico di Sam Kidel e lasciati sedurre dalle sue sperimentazioni ambient.

 I russi e i cinesi non ci capiscono un cazzo e vogliono bombardare le navi con i missili nucleari.

 Un film inutile se non nocivo. Una boiata.

La recensione evidenzia come Arrival, pur avendo un tema interessante come la comunicazione aliena e il paradosso temporale, risulti lento, prevedibile e con buchi di sceneggiatura. L'interpretazione di Amy Adams non basta a salvare un film che viene definito noioso e inutilmente patinato. Il commento si estende anche a un giudizio critico sul remake e la perdita di originalità nel cinema contemporaneo. Nel complesso, un film poco riuscito e deludente. Scopri perché Arrival non convince tra paradossi e tensioni politiche.

 L'urlo sull'attacco di Bernie può indifferentemente lucidarmi gli occhi, alzare il mio pugno al cielo come per riflesso automatico, oppure costringermi a una saccenza sdegnosa da 'bof, pedissequo'.

 Se per qualche strana ragione si ha voglia di leggere una dettagliata aggettivazione di reazioni, sentimenti, dinamiche, allora si legga il troppo già scritto da qualcun altro.

La recensione riflette una posizione ambivalente nei confronti del disco 'Whatever Works' di Oliver Houston, sottolineandone la fedeltà agli archetipi emo e la mancanza di un'urgenza comunicativa originale. Nonostante ciò, apprezza la qualità e l'esistenza stessa dell'album, con particolare riferimento al brano 'Bernie'. Il giudizio è equilibrato, tra apprezzamento e critica del conservatorismo culturale. Scopri il suono autentico degli Oliver Houston ascoltando 'Whatever Works'!

 "Thundercat è uno di quelli molto più bravi di noi a suonare il basso."

 "Metti su Them Changes alla festa e vedi tutti che sculettano, tutti."

La recensione celebra 'Drunk' di Thundercat come un capolavoro di tecnica e gusto. L'artista, virtuoso del basso a sei corde, unisce groove nero e collaborazioni eccellenti con Kendrick Lamar e Pharrell. Il disco è apprezzato sia dagli audiofili sia da un pubblico più ampio, grazie a un mix unico di atmosfera notturna e vibrazioni solari. Un album imperdibile per chi ama la musica innovativa e coinvolgente. Ascolta Drunk di Thundercat e lasciati conquistare dal suo groove unico!

 Se aspiri alla gentrificazione, io aspiro all’abbattimento.

 Vieni qui e leggi i titoli e leggi i testi, pure se non fai in tempo a starci dietro, tornaci su e riprenditi in faccia il rutto o il grido e tutto il casino che c’è dentro.

La recensione mette in luce l'energia travolgente e la carica politica del disco 'That Makes Me Smart!' di Anal Trump. Attraverso un linguaggio diretto e metaforico, si riflette sulle barriere sociali e culturali, esprimendo un forte desiderio di rottura e abbattimento dei sistemi oppressivi. Il testo invita a un ascolto attento e ripetuto, per cogliere tutta la potenza espressiva dell'album. Ascolta 'That Makes Me Smart!' di Anal Trump e scopri un punk senza compromessi.

 Scemi scemi, gli Anal Trump sanno fare tante cose.

 Manco il tempo di una pisciata oh, manco il tempo di una pisciata.

La recensione evidenzia l'energia sarcastica e violenta degli Anal Trump nel loro album di grindcore 'To All the Broads I've Nailed Before'. Con testi provocatori e brevi pezzi, la band utilizza la musica come strumento di critica politica e sociale, specialmente contro la presidenza Trump. Il giudizio è positivo, sottolineando la capacità del gruppo di rinnovare il genere e di offrire un'aggressiva satira musicale. Ascolta ora l’album e scopri il grindcore sarcastico degli Anal Trump!

 Romare dell’afrobeat prende vocalizzi, percussioni e qualche incedere, per potenziarli con le più scaltrite risorse della techno da boiler room.

 In All Night intravedo la possibilità concreta della pace nel mondo di quelli che ascoltano la musica con le AKG K518DJ.

La recensione celebra "Love Songs: Part Two" di Romare come un album che unisce afrobeat e techno in modo innovativo e coinvolgente. L'autore sottolinea l'importanza dell'ascolto con cuffie di qualità come le AKG K518DJ per cogliere ogni dettaglio sonoro. Viene evidenziata la miscela di ritmi roots con elementi di club culture, creando un disco che soddisfa sia gli appassionati di groove tradizionale che di musica elettronica. Un disco importante e capace di unire più fronti musicali. Scopri ora l’unione perfetta tra afrobeat e techno di Romare, ascoltalo con cura!

 Se il mercato fosse regolato da leggi e proporzioni sul valore effettivo delle cose, la musica farebbe schifo proprio.

 Continueremo a prenderci addirittura questi dischi insensati da tre pezzi free-form registrati dal vivo, con le chitarre distorte, i feedback, i giochini col jack che va dentro e fuori.

La recensione di No Waves di Body/Head si sviluppa con un tono ironico, partendo da una riflessione sul valore assurdo del mercato musicale rispetto al prezzo dei dischi. Nonostante la svalutazione percepita della musica contemporanea, l'album di Kim Gordon e soci si distingue per il suo stile free-form, distorto e autentico. Un invito a non lamentarsi del costo della musica e a godersi queste produzioni indipendenti anche se solo in pochi le apprezzano dal vivo. Scopri l’album No Waves di Body/Head e immergiti nel sound libero e anticonformista!

 piuttosto che ascoltarlo un'altra volta mi lego le mani con i piedi dopodiché mi infilo la testa in culo e faccio la palla medica a un allenamento della Juve.

 The Breakfast Jumpers è una delle canzoni che ho nel cuore.

La recensione di Marassi degli Ex-Otago esprime un giudizio fortemente negativo con un tono ironico e sarcastico. L'autore ricorda con affetto il passato della band ma trova deludente questo album, giungendo a una chiusura caustica e inequivocabile. La critica è essenziale ma incisiva, non risparmiando sarcasmo. Scopri di più su Marassi e ascolta con orecchio critico!

 I Trash Talk forse sono immaginifici, perché continuo a sincronizzare visivamente i bpm di Feen al movimento di un braccio che finisce in una mano stretta su una cervicale.

 Suonano come dei Refused di strada, ché questa è gente della costa ovest che se la fa con Tyler The Creator, in quel giro che serba il male sotto l’apparenza di camicie accese moda nigga.

La recensione celebra il Tangle EP dei Trash Talk per la sua energia intensa e le immagini forti evocate dalla musica. Si sottolinea l'evoluzione del sound, ora più vicino a un punk hardcore raffinato, con influenze che ricordano i Refused ma senza eccessi. Un lavoro che comunica emozioni forti e coinvolgenti, capace di lasciare un'impronta duratura nell'ascoltatore. Scopri l’energia unica del Tangle EP dei Trash Talk, un concentrato di punk e hardcore da non perdere!