"Sei minuti di pura psichedelia e di ipnotica ripetitività... è semplicemente da ascoltare ad occhi chiusi."

 "Un album rock bello e senza pretese sì, ma non di certo originale... da qui in poi ci sarà una evidente mutazione."

La recensione celebra Leisure, il primo album dei Blur, evidenziandone la vitalità rock e momenti di psichedelia. Viene riconosciuta la qualità delle tracce come "She's So High" e "Sing". Pur non originale, l’album rappresenta l’inizio di un percorso artistico che si evolverà nei lavori successivi. Viene inoltre sottolineata la natura divertente e senza pretese del disco. Scopri l'esordio rock dei Blur e lasciati conquistare dalla loro energia psichedelica!

 Ma non è colpa mia se questo tizio riempie di miele alcune cose a tal punto da farti venire le carie alle orecchie!

 Robbie Williams è un “esempio”: è la cosa che mi fa capire che anche se non sei nessuno né sei migliore degli altri devi sempre comportarti come se lo fossi...

La recensione racconta con ironia e passione il riavvicinamento dell'autore all'album Intensive Care di Robbie Williams, evidenziandone la capacità di mescolare pop rock anni '80 con emozioni sincere. Tra i brani più apprezzati ci sono 'Tripping', 'Advertising Space' e 'Make Me Pure'. L'album è visto come un esempio di autenticità e talento, capace di catturare anche gli scettici. Ascolta Intensive Care e lasciati conquistare dal talento unico di Robbie Williams!

 Vi verrà la pelle d’oca ascoltando 'Pappagalli verdi', il momento migliore dell’album.

 Un uomo che con una mano apre la porticina del futuro, e con l’altra sta chiudendo il cancello pesante del passato.

U.D.S.: L'uomo della strada è il secondo album solista di Piero Pelù, caratterizzato da un forte impegno sociale e da un mix di rock e suoni elettronici. L'album alterna brani energici e orecchiabili a momenti più delicati e intensi, con collaborazioni di rilievo come Roy Paci e Boosta. Pur mostrando qualche momento meno riuscito, emerge un artista in evoluzione, diviso tra passato e futuro. Ascolta U.D.S. per scoprire il nuovo percorso rock e sociale di Piero Pelù!

 "Un'altra storia da vivere c'è..."

 "Né buoni né cattivi, vince chi sopravvive, e avere le ossa rotte senza aver fatto a botte..."

Né Buoni Né Cattivi è il primo album solista di Piero Pelù, ricco di sperimentazioni musicali e testi intensi. La recensione evidenzia la versatilità artistica di Pelù, con brani che spaziano dal rock classico a sonorità indiane e funky. Si sottolinea il legame con il passato nei Litfiba, affermando che Pelù rimane l'anima centrale nella musica del gruppo. L'album è consigliato ai fan e agli appassionati di rock italiano. Scopri il lato solista di Piero Pelù con Né Buoni Né Cattivi!

 The Man Who era lì mentre la mia penna piangeva inchiostro e la carta assorbiva sentimenti ed emozioni come una spugna.

 Per 45 minuti la mia penna non si era mai fermata, non aveva mai titubato né sbagliato una sola parola.

La recensione racconta come l'album 'The Man Who' di Travis abbia accompagnato l'autore durante la scrittura di una lettera importante, riflettendo le sue emozioni tra gioia e malinconia. La musica diventa un compagno di viaggio intimo che influenza la scrittura e rafforza un rapporto personale unico. Scopri l’intimità musicale di 'The Man Who' e lasciati emozionare dal viaggio di Travis.

 I Vines sanno destreggiarsi bene tra suoni morbidi e dolci e tra rabbia e distorsioni.

 Il tutto suona sporco, rock, ma terribilmente melodico!

La recensione di 'Winning Days' dei The Vines sottolinea il perfetto equilibrio tra suoni sporchi e melodici, con influenze sia dal grunge di Seattle sia dal pop inglese dei Beatles. L'autore esprime entusiasmo per la varietà dell'album e la sorpresa di scoprire un gruppo capace di spaziare da momenti di rabbia a brani più delicati. L'incontro con la band è avvenuto tramite un passaggio TV che ha incuriosito e convinto l'ascoltatore. Ascolta Winning Days per scoprire l'equilibrio perfetto tra melodia e distorsione!

 APRITE GLI OCCHI!!! Questo mucchio di falliti fa musica di merda, anzi sarebbe meglio dire che "imitano" la grande musica di un tempo ma lo fanno male: non sanno suonare!

 Come può un fan dei Queen non incazzarsi dopo aver notato che "I Believe In A Thing Called Love" è una cagata pazzesca?

La recensione esprime un forte disappunto verso l'album Permission To Land dei The Darkness, accusandoli di scarsa abilità musicale e di imitazioni sgradevoli di grandi leggende del rock. Viene criticata la voce del cantante e l'uso del falsetto come tentativo di mascherare la mediocrità delle canzoni. L'autore invita i lettori a non lasciarsi coinvolgere dalla moda dei Darkness, considerando la band una rovina per il rock. Scopri perché questa recensione invita a chiudere il libro sui Darkness!

 "Questi ragazzi ci mettono l'anima e producono ottima musica"

 "Mentre Tutto Scorre è un pezzo che si tuffa tra i fiori di Sanremo per spaventare il fragile udito del delicato pubblico"

La recensione mette in luce il valore artistico di Negramaro con il loro album 'Mentre tutto scorre', un mix riuscito di rock internazionale e cantautorato italiano. Vengono evidenziate influenze di artisti come Muse, Radiohead e Coldplay, e la capacità della band di produrre testi poetici e melodie coinvolgenti. L'album è definito un prodotto di qualità che si contrappone alla musica italiana più commerciale. Ascolta Negramaro e scopri il nuovo volto del rock italiano!

 È dura la vita per chi è il chitarrista di una delle migliori rock band del mondo...

 Hai creato un altro capolavoro.

La recensione celebra l'album "Up" di R.E.M. come un capolavoro nato in un momento di crisi e trasformazione della band. La sperimentazione sonora con sintetizzatori e l'impiego creativo della chitarra di Peter Buck contrappongono una musica intensa a testi profondi e riflessivi. Nonostante l'assenza del batterista originale e il blocco dello scrittore di Michael Stipe, l'album esprime emozioni, ironia e dubbi sul futuro, confermando la forza della band. Scopri l’evoluzione sonora di R.E.M. con Up, un album da non perdere.

 Gli Oasis hanno colto nel segno partorendo un album in cui è racchiusa una sola cosa: il ROCK!

 Don' T Believe The Truth è un album che ci riporta indietro nel tempo, ricorda sonorità degli Who, dei Beatles e metterà a tacere tutte quelle band che stanno riesumando gli anni 70.

La recensione celebra Don't Believe The Truth come il miglior album rock degli Oasis, evidenziando l'apporto fondamentale del batterista Zak Starkey e il ritorno a sonorità anni '70. Le tracce si distinguono per un mix riuscito di potenza e delicatezza, con l'attenzione particolare a brani come Lyla, The Importance Of Being Idle e Let There Be Love. Il disco è valutato come un ritorno alle radici e un'eccellente prova della band mancuniana. Scopri il vero spirito del rock con l'album più autentico degli Oasis!

Utenti simili
Alevox

DeRango: 0,49

Anatas

DeRango: 4,23

Antonino91

DeRango: 0,31

Astral Projection

DeEtà: 7357

axel

DeRango: 1,39

BathoryAria

DeRango: 0,22

BlackLight

DeRango: 0,08

CarlMarx

DeRango: 0,08

cliffburton86

DeRango: 0,36

Etichette 2/2
# #1