Charlie Parker - Anthropology

Charlie Parker (16 di 30)
"Anthropology" - from: Burnin' Bird
1945 (Savoy Jazz)

#jazzlegends
 
MALVADA - Mais um Gole

Comunque io non ho ancora capito perché manteniamo - completamente a nostre spese - da anni in terra Brasileira quel bifolco di @[macaco] se poi queste perle proto-carioche dobbiamo faticosamente scovarcele da soli.

Ritiriamogli le credenziali e lasciamolo a-pane-e-acqua.

E poi vediamo.
 
Rutto in chiesa

Buona domenica, DeBaserioti.
 
Povia - Cameriere (video ufficiale)

A @[ZiOn] con esclamazione "ma porcozzio "
Non stupisce la canzone ma i commenti innamorati su YouTube.
Come è possibile
 
Frontierer - Glacial Plasma (OFFICIAL VIDEO)

Finalmente anche nel 2021 sta per uscire un sano disco POP di quelli che piacciono ammè.
Iniziavo a perdere la speranza.
 
ABC - Ocean Blue
Speciali fino ad Alphabet city con fotonici funky groove di basso e ballad divine.
I successivi Up e Abracadabra abbastanza infarciti di quell'electro house stile Everything but the girl, sicuramente gradevole ma che semplifica troppo il tutto.
 
Brutal Truth - Collateral Damage

Ci vuole proprio qvalcosa di fresco per combattere la insostenibile calura proto-estiva.
 
Franco Califano - Da solo

Basta con sti Bluvertigo di @[Dislocation]
@[sergio60] questa si che è musica seria
 
Gnome Enthusiast

#imieiamaticlutch (13)

Ogni canzone fa storia a se in questa jam… questo accattivante divertissement sembra uscito da Houses Of The Holy…
 
Liza Minnelli "Sweet Blindness" on The Ed Sullivan Show

#edsullivanshow

dal 1948 al 1971 ogni domenica sera Ed Sullivan ha ospitato nel suo show i piu' grandi e celebri artisti, in onda sulla CBS.
Una decina di anni fa, riproposto in 12 DVD, un giornale italiano ha pubblicato le migliori performance. Ve le ripropongo, ci sono cose davvero meravigliose
 
 
ABC - How To Be A Millionaire
Perchè a noi ci piace la wave anche quando si mischia con quell'electro mandata in gloria da Colourbox e Art of noise.
 
Biennale Cinema 2021 | Becoming Led Zeppelin di Bernard MacMahon Fuori Concorso alla 78. Mostra

L’ultima diavoleria di Pagey?!
L’ultimo rito dello Stregone?!

Sempre grazie, Jimmy
 
Riprendiamo, signori. Anni 90 dicevamo. Dopo Bersani, spostiamoci nelle mura romane. La scuola romana che si riforma, grazie a personaggi interessanti come...Daniele Silvestri. E vogliamo vedere quel che ha fatto il buon figlio d'arte negli ultimi 27 anni? Tra alti clamorosi e bassi altrettanto clamorosi, il nostro è sempre riuscito a distinguersi grazie al continuo spaziare tra un genere e l'altro pur mantenendo la matrice propria invariata.
9°:Il latitante
Dopo 5 anni dal successo di Salirò e a 3 dal live in cui è incluso l'inedito Kunta Kinte, Daniele ritorna a Sanremo con un brano, La Paranza, che pur avendo buone intenzioni risulta essere troppo frivola, troppo caciarona, troppo sicura, troppo studiata per rifare un boom. E infatti, non ottenne solo il quarto posto nella gara nazionale ma fu anche uno dei brani più ascoltati in quell'anno. Ciò non prometteva esattamente bene per l'album, e guarda un po' Il latitante con estrema sorpresa è un album terribilmente sottotono. Ottimi colpi ci sono, niente da dire, l'iniziale Mi persi è da annoverare tra i classici del nostro, Sulle rive dell'Arrone è una bella riflessione sull'arrivo della mezza età, A me ricordi il mare è orecchiabile e con immagini tipiche dell'estate italiana, ma il resto arranca abbastanza. Faccia di velluto, Il suo nome, Gino e l'Alfetta e Love is in the air tentano di essere dei pezzi di vita e denuncia ma cadono malamente in una pochezza nell'approfondire le tematiche che risultano a volte modeste a volte dimenticabili. E poi, la nenia in romanaccio di Ninnetta nanna cosa dovrebbe rappresentarmi? Se c'è una lingua in cui è impossibile emozionarsi è proprio il romanaccio. Ma per la prima volta in un disco ho trovato un brano di cui per molto tempo ho rifiutato l'esistenza:Che bella faccia è un brano che tenta di essere impegnato con un andazzo scanzonato da marcetta ma finisce solo per essere 2 minuti e qualcosa inutili ed irritanti. Questo disco poteva essere un ritorno in grande stile e invece è stato il primo disco di Daniele Silvestri a cadere in ciò che negli anni precedenti riusciva alla perfezione, consegnandoci canzoni insipide, poco calibrate e con delle promesse quasi mai mantenute. Mi dispiace Daniele, ma stavolta hai toppato
Voto pignolo:4/5
La gemma:
Daniele Silvestri - Mi Persi