Il nastro bianco trailer italiano HD

Michael Haneke (3 di 3)
"Il Nastro Bianco" - (2009)

#35mm
 
sembra che l'astaggo #dedicatoa venga usato solo per le canzoni dedicate a una donna... sembra mica son sicuro (PS se c'è un meccanico auto mi serve un consiglio per questo problemuccio Ford Fiesta Italia :: Discussione: Spia ambra che sembra indicare liquido in olio (1/4) ) Faust'o - Geraldine
 
Little Girl - The Graham Bond Organization

Mollo le rassegne a metà, sono scombussolato
Ahahahahahahah
Gran pezzo
 
Tangerine Dream - Sphinx Lightning (1995 Remaster)
Dalla parte centrale fino alla fine c'è un groove di drum kit che spiana la strada alla grande agli Orbital e agli Orb.
 
Pino Daniele - Sicily dato che in questi giorni si sta parlando di Pino Daniele, ecco qua il suo ultimo #caposlavoro
 
Julian Cope - The Great Raven
Julian Cope - A Victory Dance
Julian Cope - A Dope on Drugs
Julian Cope - Berlin Facelift
L'ho finalmente ascoltato tutto anche se in due volte.
E' una prima impressione ovviamente, queste piu o meno quelle che mi sento di segnalare all'ascolto di chi non potesse proprio farne a meno. :-) il primo ascolto di alcuni brani random non mi aveva fatto per niente una buona impressione. Il giudizio ora è migliorato.
Consigliato solo ai seguaci.
 
@Saverio M mi dispiace ma non riesco a trovare quello che ho scritto , scusami se è così è stata una battuta fuori luogo, mi dispiace e ti faccio le mie scuse pubbliche.
 
Autobiografia di Ligabue: È andata così, in libreria dal 6 ottobre - Tu Style

Ahahahahahahah
Comprate questa biografia epocale di un personaggio incredibile
La prefazione è mia, savansadir...
(Sarà in testa alle classifiche di vendita, sicuro)
 
Riprendendo la geniale idea di @[Martello], mi permetto di fare una sorta di "tributo" ad un grande artista quale fu Pino Daniele, ossia una classifica di gradimento dei suoi album (fermandomi a Mascalzone Latino del 1989) dal peggiore al migliore...

N°5: "Musicante" (1984)
Sesto album di inediti di Pino Daniele. Album spesso eccessivamente sottovalutato o bistrattato, ritenuto da molti addirittura come "l'inizio della fine di Daniele". Ma in realtà, volete sapere il suo unico difetto? E' uscito subito dopo un disco come Bella 'Mbriana, però alla fine non è che poi sia così tanto inferiore. Ovviamente troviamo ancora diversi grandissimi brani, con la superband sempre in perfetta forma. Da ricordare sopratutto lo spettacolare tour "Sciò", che verrà qualche mese dopo l'uscita del disco.
Voto complessivo 8,5

Il capolavoro dell'album: Lassa che vene (Remastered 2017) (Remastered)
 
Oasis - Don't Look Back In Anger (Official HD Remastered Video)

"Senza di me, oggi starebbe ancora stirando mutande".
Un fratello ha detto questa cosa a proposito dell'altro fratello, ma indovinate quale.

Sta di fatto che sono 25 anni dal disco che risponde al nome che sapete, anche se sembra ieri.
E anche se il singolo in questione fu il tormentone della primavera del '96, quando tutti (ma proprio tutti, anche chi non se n'era accorto prima) fecero la conoscenza di queste facce.

Fu davvero album "generazionale"? Disse davvero la sua nella storia della Musica - e, se sì, in che modo e misura per l'esattezza?
Furono forse i più grandi dei '90 e non solo? (quattro di Liverpool a parte - se proprio dobbiamo)
Li amavate, vi garbavano o al solo sentire il colpetto di tosse fra Roll With It e Wonderwall era odio istintivo e incontenibile?
E cosa più importante: senza questo disco (e i meriti che uno dei due fratelli - ma indovinate quale - attribuisce solo a sé stesso), starebbero davvero stirando mutande nel 2020?

Contestualizzate, ma solo se vi sembra il caso.
 
Premessa, siccome involontariamente @[rossana roma] m'ha fatto accendere delle lampadine in testa m'è venuto in mente per associazione d'idee (e non era tanto difficile che succedesse...) questo video che ho visto stamattina appena arrivato al ehm lavoro, ma poi non ho messo negli ascolti, perchè non so nemmeno io perchè e niente, anzi no, c'è sta pure Dita mica pizzo & fiche...

Thirty Seconds To Mars - Up In The Air
 
Pixel

Non è colpa dei mixer se ho la voce più triste, come mai...
 
Riprendendo la geniale idea di @[Martello], mi permetto di fare una sorta di "tributo" ad un grande artista quale fu Pino Daniele, ossia una classifica di gradimento dei suoi album (fermandomi a Mascalzone Latino del 1989) dal peggiore al migliore...

N°6: "Terra Mia" (1977)
Siamo nella seconda metà degli anni '70, e un allora ventiduenne Pino Daniele esordisce con questo album. Album che, a dirla tutta, c'entra ben poco con praticamente tutto ciò che verrà: è il suo disco più "napoletano", ancora estremamente legato alla tradizione popolare (influenze che verranno perse già in parte con il successivo), ma ispiratissimo. Probabilmente rimane il suo disco meno "originale" musicalmente parlando, ma al contempo il più sentito e sincero. Sotto certi punti di vista anche "strano", come per esempio nella splendida canzone omonima, pervasa di morte ed inquietudine ma anche di speranza, aspetto che lo rende un disco unico nella sua discografia e non solo.
Voto complessivo 8,5

Il capolavoro dell'album: 'Na Tazzulella 'E Cafè (Remastered 2008)
 
Gianni Morandi - Il Mondo Cambierà - ao vivo - legendado em italiano questa me l'ero persa scusa Zanni ma chi è stato? :-)
 
La storia dei due cani - il giusto atteggiamento mentale FUORI ORARIO :-) questo è verissimo e fondamentale ..
 
5°: IVANGARAGE
Dopo un periodo più commerciale e meno ispirato, Ivan decide nel 1989 di rialzarsi in grande stile, con un disco pepato, grintoso e ispirato come non lo è mai stato dopo l'80. Ivangarage è un disco che ritorna al rock, anzi si potrebbe dire che Ivangarage è un disco che tenta la strada dell'hard rock: dentro compaiono pezzi come Prudenza mai, un vero e proprio manifesto d'intenti e di stile, Ora et labora, sulla vita dei monaci, Psychedelico, puro frullato di pazzia, Un uomo, dove Ivan ci fa capire che ancora non è finito; questi 4 sono i brani più estremi mai prodotti da Ivan, dove la chitarra è suonata in maniera sporca e grezza, ancor più che in certe tracce di Agnese dolce Agnese (Fame, Veleno all'autogrill, Dottor Jeckill and Mister Hyde, Fuoco sulla collina). Ma Ivangarage non è solamente sano e sporco rock: ci sono ballate meravigliose come Guagliò guagliò e Radici nel vento, una dolce dedica a un amico deceduto in Noi non moriremo mai e I metallari, pezzo che già dal titolo ti fa presagire schitarrate a destra e a manca e che invece altro non è che una ballata che vuole smontare la figura del metallaro. In più abbiamo anche la nuova dark story Jhonny non c'entra, storia (mezza) vera di un bambino di 7 anni che uccide suo padre, e la conclusiva e ironica E mò che vuoi, con un testo che parte incazzato e diventa romantico (un modo curioso di finire un album...). Cosa si può dire in conclusione di questo Ivangarage? Un album che recupera la vena pura di Ivan, divisa tra rock sardonici e grintosi e ballate meravigliose, dove il limite stesso del rock italiano viene scavalcato, creando episodi hard rock riconducibili più al rock britannico/americano che al rock made in Italy; insomma, da qualsiasi prospettiva lo si guardi Ivangarage rimarrà un caso unico nella discografia del nostro e uno degli episodi di Ivan, insieme ai 4 album usciti tra il 77 e l'80

La gemma:
Prudenza mai