"La melodia è tenue e delicata... data la sua bellezza evocativa rimane stampata in testa già al primo ascolto."

 "Dopo questo lungo ed attento esame, mi sento di valutare in modo decisamente positivo quest’album... direi un 9/10."

Questa recensione approfondisce Photos Of Ghosts, il celebre album della Premiata Forneria Marconi pubblicato nel 1973, con testi inglesi scritti da Peter Sinfield. Viene messa in luce la fusione tra atmosfere medievali e sonorità prog-rock, l'eccellenza dei musicisti e l'innovazione lirica. L'album viene valutato con un 9/10, ideale per un ascolto rilassante dopo una giornata impegnativa. Ascolta Photos Of Ghosts e scopri il capolavoro italiano del prog-rock!

 Un album folk rock con sfumature uniche, capace di affascinare gli amanti del genere.

 La miscela di strumenti acustici e atmosfere tradizionali crea momenti di grande intensità.

La recensione analizza l'album 'Basket Of Light' dei Pentangle, mettendo in luce le sue qualità folk rock e le atmosfere acustiche tipiche del gruppo. Viene apprezzata l'originalità, mentre emergono anche alcune critiche riguardo a elementi meno riusciti. L'autore mantiene un tono equilibrato e informativo, rivolgendosi a chi cerca un approfondimento sull'opera. Scopri l'atmosfera unica di Basket Of Light, ascolta ora l'album dei Pentangle!

 Una vecchia chitarra che sta suonando i racconti di un popolo, blues di campi di cotone, epici temi country ormai dimenticati.

 La musica di John Fahey è un dono che ci fa sentire di nuovo la voce più autentica della Natura e ci rinnova dentro.

La recensione celebra l'album 'America' di John Fahey come un viaggio emozionale e narrativo attraverso la storia musicale americana. L'autore descrive un'atmosfera intensa e coinvolgente, sottolineando la purezza e la profondità del sound della chitarra di Fahey. L'album è considerato un capolavoro che unisce blues, folk e country in una composizione unica e poetica. La recente ristampa arricchisce l'opera con tracce inedite, aumentando il valore di questo classico senza tempo. Ascolta ora l'album 'America' di John Fahey e immergiti in una poesia musicale senza tempo.

 «...si può suonare nei posti più diversi e sentirsi nello stesso tempo a casa; come se non ci si fosse mai mossi dal proprio appartamento.»

 «Quei momenti di felicità e di tristezza si alternano in una continuità di cui spesso ci sfugge il senso.»

La recensione esplora il quinto album di Barbara Morgenstern, 'The Grass Is Always Greener', come un viaggio sonoro e interiore, tra minimalismo elettronico e influenze variegate. Tra paesaggi urbani e personali, l'artista esprime con delicato pianoforte e synth le sfumature dell'esistenza, guidata dal destino e dall'identità. Un album che unisce mondi lontani e sentimenti intimi mantenendo un'armonia emozionante. Scopri l'atmosfera intima e globale di 'The Grass Is Always Greener' di Barbara Morgenstern!

 "Sporchi, arrapati e selvaggi."

 "L’imprescindibilità della Storia va utilizzata come un fantastico magazzino. E per i più bravi, un museo sonoro."

La recensione celebra "Bugs On The Bluefish" dei Gallery Of Mites, un supergruppo rock che miscela garage, fuzz e attitudine proto-punk anni '60. L'album evoca atmosfere sporche, selvagge e autenticamente tributarie a Stooges, MC5 e primi Rolling Stones. Pur non essendo un capolavoro, si apprezza la devozione al suono classico e l’energia della band, con performance notevoli anche di John Garcia. Scopri la potenza rétro dei Gallery Of Mites, un viaggio nel rock delle origini!

 Può un musicista che non ama uno strumento comporre i migliori concerti che siano mai stati scritti per quello strumento? Certo, basta che il musicista si chiami Mozart.

 Il sereno dialogo tra flauto e orchestra, l’esposizione di una gran quantità di motivi, il progressivo passaggio da un clima idilliaco ad uno nettamente più elegiaco, fanno di questo movimento un gioiellino.

La recensione celebra i concerti per flauto di Mozart, evidenziandone l’eleganza, la grazia e l’intensità espressiva, spesso sottovalutate. L’interpretazione di Rampal e Laskine è apprezzata per equilibrio e virtuosismo senza eccessi, che rende omaggio al genio creativo di Mozart in una delle sue fasi più frizzanti e artisticamente fertili. Ascolta ora i concerti per flauto di Mozart e lasciati incantare dalla loro grazia senza tempo.

 Quel che “Rose Has Teeth In The Mouth Of A Beast” restituisce attraverso tutta quella organicità ingurgitata è un disco zeppo di musiche.

 Due tizi che sembrano avere acquisito, nel tempo, l’esperienza necessaria per concentrare, conciliandole, un’attitudine astratta e concettuale e un artigianato di eccellenza applicato alle strutture dei brani.

La recensione celebra l'album 'The Rose Has Teeth In The Mouth Of A Beast' dei Matmos come un'eccellente prova di artigianato sonoro e sperimentazione concettuale. Tra suoni organici e riferimenti biografici, il disco offre una ricca varietà di atmosfere, con ospiti di rilievo e un approccio ironico e mai noioso. L'opera è definita un esperimento riuscito che unisce complessità intellettuale e godibilità musicale. Ascolta ora 'The Rose Has Teeth' e scopri un viaggio sonoro unico e sorprendente!

 Queste, ed altre emozioni, vi avvolgeranno in questo diamante di gotica bellezza che i danesi Saturnus pubblicarono nel 1998 come regalo ai loro fans.

 Un capolavoro totale, e lo sottolineo, per una band autrice di altri due gioielli [...] che però non hanno raccolto i giusti consensi ed ammirazione che avrebbero meritato.

La recensione celebra 'For The Loveless Lonely Nights' di Saturnus come un capolavoro del doom metal e della musica gotica. L’album, caratterizzato da atmosfere malinconiche e liriche profonde, viene apprezzato per la sua delicatezza e le influenze che rimandano a band come Katatonia e Paradise Lost. Particolare riguardo viene dato alle tracce live e all’outro dark-ambient che chiude l’opera con potenza evocativa. Saturnus viene riconosciuta come una band di grande spessore in un genere spesso monotono. Scopri ora l’emozione intensa di Saturnus con questo capolavoro doom metal.

 Roba depressa insomma: una voce lagnosa, una chitarra lagnosa, una batteria piagnucolosa.

 Bellissimo debutto.

L'album di Amandine, 'This Is Where Our Hearts Collide', è un debutto folk ricco di atmosfere malinconiche e introspective. La recensione lo descrive come una fusione tra Travis, Red House Painters e Divine Comedy, con una voce e strumenti che trasmettono un senso di tristezza e profonda emozione. È una proposta musicale adatta a chi apprezza sonorità cupe ma genuine. Ascolta ora il malinconico debutto di Amandine e lasciati coinvolgere!

 Un musicista in grado di prendere la musica per mano e portarla in un ipnotizzante viaggio all’interno di nuovi suoni, nuove ricerche.

 In definitiva, quest’album può apparire in secondo piano rispetto ad altri lavori di Miles Davis, ma è probabilmente uno dei più riusciti, uno di quelli maggiormente ispirati.

La recensione esalta 'The Man With The Horn' come un album spesso sottovalutato ma tra i più ispirati di Miles Davis. L'incontro tra jazz, blues e rock, unito al talento di musicisti come Marcus Miller e Bill Evans, rende questo disco un viaggio affascinante nella musica moderna. Brani come 'Fat Time' e 'Ursula' sono citati come esempi di maestria compositiva e improvvisazione. Un'opera consigliata sia ai fan di Davis sia a chi vuole avvicinarsi al jazz. Scopri l’innovazione jazz di Miles Davis con 'The Man With The Horn'.

 L'attrezzo non cigola per un cazz. Anzi, è bello tirato a lucido!

 Inizia il mantra. Inizia il mantra. Jmk resterà di spalle per tutto il concerto.

Il concerto dei Tool a Milano nel 2006 è descritto come un’esperienza intensa e ipnotica, con una performance potente e coinvolgente. La voce di Jmk e la sezione ritmica creano un’atmosfera unica, mentre la presenza scenica del frontman aggiunge carisma allo show. Il pubblico esce soddisfatto e sudato, segno di un’esibizione energetica e memorabile. Scopri l’energia unica dei Tool dal vivo, non perderti questa esperienza intensa!

 L’album è un potente concentrato di energia, una sintesi perfettamente riuscita di attitudine anarcoide, rock, funk, soul e base rave.

 Shaun Ryder, con la sua vita al di sopra delle righe, ha in qualche modo pagato per tutti; anche per me, ribelle pavido e fin troppo razionale.

La recensione celebra Pills ’n’ Thrills and Bellyaches degli Happy Mondays come un album potente e variegato, manifesto della scena Madchester e dell’energia ribelle degli anni ’90. L’autore riflette anche sulla figura controversa di Shaun Ryder, simbolo degli eccessi dell’epoca. La musica, tra rock, funk, soul e acid house, rappresenta un’urgenza di liberazione e sperimentazione. L’opera rimane tuttora un punto di riferimento per la cultura club e alternative britannica. Ascolta Pills ’n’ Thrills and Bellyaches e scopri l’energia della scena Madchester!

 "Ash Ra Tempel ti strappano la pelle di dosso, ti mandano in corto-circuito il cervello."

 "'Amboss' è musica pericolosa: NON ASCOLTARLA DA SOLO se hai a cuore la sanità mentale!"

La recensione celebra il classico album degli Ash Ra Tempel come un intenso e visionario viaggio sonoro tra atmosfere oscure e momenti di distorsione intensa. Il lato A, 'Amboss', è descritto come una jam improvvisata e potente, capace di sconvolgere chi ascolta, mentre il lato B, 'Traummaschine', propone un'esperienza più lenta e ipnotica. L'album è consigliato come un viaggio nel cosmo interiore difficile da dimenticare. Procurati subito l'album e immergiti in questo viaggio cosmico fuori dal comune!

 E quando il lettore comincia a far ruotare il cd aprendo uno spazio sonoro intorno a te, entrare, come un ignaro viandante, nella luce incerta di un’alba acustica e fragile.

 La delicatezza della cristallina limpidezza delle corde di una chitarra acustica; pochi suoni rilasciati in uno spazio ora terso e vuoto.

La recensione esalta l'ascolto a scatola chiusa di 'The Sun Awakens', album che intreccia delicati suoni acustici e distorsioni elettriche in un viaggio tra sogno, folk e psichedelia. Dal minimalismo intimo all'espansione sonora e infine alla lunga traccia finale, il disco è descritto come unico e suggestivo, capace di trasportare l'ascoltatore in paesaggi sonori diversi e affascinanti. Consigliato per chi ama le atmosfere rarefatte e la sperimentazione. Ascolta ‘The Sun Awakens’ e scopri un viaggio sonoro indimenticabile.

 "La danza moderna dei Pere Ubu assume connotati turpi e tenebrosi, il suo unico scopo è quello di scavare all’interno dell’animo umano per portare in superficie le sue paure, i suoi deliri e le sue perversioni."

 "La musica dei Pere Ubu assume caratteristiche paradossali: è sia espressione della rassegnazione umana e delle sue angosce ma allo stesso tempo è anche musica anarchica totalmente libera da schemi tonali."

La recensione analizza l'album 'The Modern Dance' dei Pere Ubu come un esempio emblematico di new wave sperimentale e innovativa. La musica affronta temi di alienazione e angoscia nella società industriale, unendo sonorità rock, psichedeliche, free-jazz ed elettroniche. L'album è descritto come un'espressione di ribellione anarchica e critica sociale, con brani che spaziano dal crossover aggressivo alle ballate più ermetiche. Il canto unico di Thomas diventa simbolo della disperazione urbana. Ascolta ora 'The Modern Dance' e vivi l'innovazione sonora dei Pere Ubu!

 Possiamo immaginare che Glenn trovi rifugio in quella piccola scatola, che contiene i suoi ricordi più preziosi.

 I sentimenti si accavallano: la nostalgia country per i tempi perduti, la malinconia, fino alla liberazione finale.

La recensione esplora 'Moo, You Bloody Choir' di Augie March come un viaggio emotivo e introspettivo, tra nostalgia, malinconia e voglia di liberazione. L'album, influenzato da letteratura e folk-rock, si mostra come una narrazione pop ricca di poesia e atmosfere evocative. Da citazioni letterarie a riferimenti musicali, il testo delinea il percorso di Glenn Richards e della band con sensibilità e profondità. Scopri l'intensità emotiva di Moo, You Bloody Choir e lasciati coinvolgere dalla poesia di Augie March.

 Il matrimonio è dei più piacevoli quando tecnica e feeling si sposano a una creatività d’eccezione.

 Ora basta chiudere gli occhi e scoprire in ogni attimo le mille e una sfumature che circondano ogni vibrazione delle corde.

Il Guitar Trio del 1996 riunisce tre giganti della chitarra: Paco de Lucia, Al Di Meola e John McLaughlin. Il disco fonde melodie jazz fusion e flamenco con tecnica raffinata e improvvisazioni coinvolgenti. Ogni brano è un viaggio di delicatezza e passione, in atmosfere acustiche ricche di sfumature e forza espressiva. Un’opera da scoprire chiudendo gli occhi e lasciandosi trasportare dal suono unico di questi maestri. Scopri il fascino unico del Guitar Trio, il capolavoro acustico di tre leggende della chitarra!

 Branduardi è così, etereo essere fuori dal tempo, la sua musica è compostezza in senso puro, di maniera, lontana da odierna farraginosità.

 Non si trova confine a quest’opera dalla poetica fiabesca. Sgorga il fascino della libertà e dell’avviarsi per bianchi sentieri e vicende semplici.

L'album di Angelo Branduardi, Il Dito e la Luna, si distingue per la sua eleganza e semplicità raffinata, con sonorità ispirate a tradizioni medievali e testi poetici che evocano epoche lontane. Un lavoro che unisce grazia e profondità, facendo emergere il fascino della vita e della sua caducità. L'opera si presenta come un rifugio incantato, capace di sorprendere e ristorare l'animo. Scopri il fascino senza tempo dell’album di Branduardi, un viaggio poetico nel cuore della musica folk.

 Pacchia soporifera, se non fosse per quelle piccoli dolci scosse elettroniche sottopelle.

 Folktronica tropicale, ipnotica, dolce e sognante, ma tu fidati lo stesso.

La recensione descrive 'Son', quarto disco di Juana Molina, come un album folktronica ipnotico e dolce, caratterizzato da percussioni leggere, chitarre acustiche e atmosfere tropicali. Il disco evoca un paesaggio musicale sognante e sottile, capace di incantare e coinvolgere l'ascoltatore in un viaggio sonoro originale e raffinato. Ascolta 'Son' di Juana Molina e lasciati avvolgere dalla sua folktronica unica.

 La attuale, fiordistica, visionaria macchina metallico (meta)musicale dei nostri norvegesi eroi scaraventa una paradossale coltre campionaria di imperscrutabili e sbalorditivamente multiformi suono-efferatezze.

 Friends Of Satan chiarisce con sei provanti minuti di autentico magma-sonoro composto da fantastiche, catartiche, liberatorie ultra-crunching guitars lanciate a velocità che definire folli è un gentile complimento.

La recensione analizza l'album 'Metal Music Machine' di Jazzkammer come un lavoro estremo e coraggioso, caratterizzato da suoni rumorosi e asfissianti. L'album combina elementi di noise, drone e metal in una miscela unica e visionaria. Viene sottolineata la complessa strumentazione e l'evoluzione della band rispetto a opere precedenti, con un tono tecnico ma ammirato. La critica evidenzia la difficoltà di ascolto ma anche il valore artistico della proposta. Scopri l'album più estremo e sperimentale di Jazzkammer, pronto a sfidare i tuoi sensi!