Ricerca su DeBaser Recensioni Musica sacra

 Il suono ti arriva addosso come un blocco unico di circa un milione di istanti, ogni particella un possibile mondo a parte.

 Questa è musica potente come il rock’n’roll e sacra come il temporale.

La recensione celebra la potenza dell’album "Los Thuthanaka" e la sua capacità di unire antiche ritualità andine e avanguardia psichedelica. Il suono travolge l’ascoltatore, rompendo regole e strutture musicali. L’opera viene descritta come intensa, visionaria e capace di evocare sensazioni cosmiche e comunitarie. Vengono messi in risalto sia gli aspetti spirituali che quelli dirompenti del disco. Il tono è coinvolto e appassionato. Lasciati travolgere dall’esperienza sonora di Los Thuthanaka!

 È come se il nostro avesse voluto cancellare la propria impronta pop made anni '80 e avesse voluto aprire il nuovo decennio partendo da zero.

 Il lato B è da svenarsi... un tappeto musicale linearissimo e piattissimo che pare un riciclo delle precedenti 4 canzoni.

La recensione analizza il disco 'Come un cammello in una grondaia' di Franco Battiato, evidenziando un ritorno a sonorità austere e filosofiche dopo una parentesi pop. Pur riconoscendo brani di valore come 'Povera patria' e 'L'ombra della luce', il disco è percepito come pesante e monotono, soprattutto per un lato B poco accessibile e sperimentale. Battiato sembra allontanarsi dal pubblico per dedicarsi a un percorso personale e intellettuale, senza però raggiungere pienamente l'efficacia del passato. Scopri il lato più complesso di Battiato con questa analisi approfondita!

 La dimensione di Aion è quasi ancestrale, a tratti bucolica, introspettiva.

 È tutto sesso e morte per quanto gli occhi possono dire.

L'album Aion, pubblicato nel 1990 dai Dead Can Dance, rompe con le attese amplificando atmosfere medievali e rinascimentali. L'opera si concentra sull'amore perduto e sul tempo, proponendo brani introspettivi e ancestrali. La recensione evidenzia un percorso stilistico raffinato, più nichilista rispetto ai lavori precedenti, con riferimenti culturali profondi e un'atmosfera malinconica. La copertina, ispirata a Bosch, richiama l'unione tra i membri del duo e il tema del tempo eterno. Scopri il lato più profondo e ancestrale dei Dead Can Dance con Aion.

 È un disco che in un certo senso si ascolta con il corpo intero.

 Album maturo, che denota una certa cura del dettaglio nel mixato, una coerenza di insieme fatta di dinamiche mai piatte e una produzione in generale ricca e precisa che suona come deve.

Ysmail, alias Emanuele Milletti, presenta con Totem un album maturo che segna un'evoluzione sonora rispetto al progetto Space Yantra. L'opera si distingue per coesione e ricchezza espressiva, caratterizzata da mantra in overtone singing e cantati in diverse lingue. Le composizioni trasmettono un'atmosfera pacifica e profonda, da ascoltare con l'intero corpo. Il mixaggio curato e le dinamiche ben calibrate completano un disco di alto livello. Ascolta Totem di Ysmail e immergiti in un viaggio sonoro unico e spirituale.

 La musica non è solo creazione, ma mezzo per toccare l’anima e risvegliare il divino dormiente in ciascuno di noi.

 Die Nacht Der Seele non è solo musica, ma una porta aperta verso qualcosa di sacro.

Die Nacht Der Seele è un album del 1979 dei Popol Vuh che prosegue il percorso spirituale iniziato con Hosianna Mantra. Florian Fricke guida l'ascoltatore in un viaggio meditativo che fonde suoni essenziali e vibranti, evocando sentimenti di pace, mistero e trascendenza. L'album è descritto come un’esperienza sonora sacra e intima, capace di toccare l'anima e condurre a una riflessione profonda sul divino. L'atmosfera sospesa tra terra e cielo rende l'opera un autentico tempio musicale. Immergiti nel viaggio mistico di Popol Vuh con Die Nacht Der Seele.

 Ein Deutsches Requiem è il capolavoro sommo di Brahms.

 Non è un Requiem come tutti gli altri, ma un'opera luterana che mette in musica passi della Sacra Scrittura.

La recensione celebra l'Ein Deutsches Requiem Op. 45 di Brahms come un capolavoro unico nel suo genere, distinguendolo dalle altre Messe per defunti. Il Requiem, scritto in stile luterano, mette in musica passi delle Sacre Scritture anziché preghiere tradizionali. La composizione, suddivisa in sette brani, esalta l'interpretazione del coro e dei due solisti, soprano e baritono, regalando emozioni profonde all'ascoltatore. Ascolta l'Ein Deutsches Requiem di Brahms e lasciati emozionare da questo capolavoro senza tempo.

 Juri trova in ogni piccola cosa la grazia divina.

 Riflessioni sul senso, musica e testo meravigliosi, un brano quasi da studiare...

Cristogenesi di Juri Camisasca è il terzo capitolo di una trilogia che fonde brani inediti con canti tradizionali cattolici. L'album propone tracce intense come 'Vite silenziose' e 'Riflessioni sul senso', considerate tra le più riuscite. Pur non raggiungendo la qualità di Spirituality, è un lavoro profondo e ben costruito, apprezzato per la sua atmosfera mistica e la grazia che emana. Ascolta Cristogenesi per un viaggio musicale nella spiritualità di Juri Camisasca.

 "il principio che unifica il molteplice non è nato e non muore mai"

 "L’impermanenza, per me la migliore dell’album e quella che mi ha colpito di più già al primo ascolto"

Laudes di Juri Camisasca, pubblicato nel 2019, rappresenta un viaggio musicale tra canti liturgici tradizionali e brani inediti dal forte valore meditativo. L'album si distingue per l'intima interpretazione e l'armonioso equilibrio tra musica e testi poetici, evidenziando la maturità artistica dell'autore. La qualità della produzione e la scelta dei pezzi rendono l'ascolto un'esperienza profonda e spirituale. Il disco si chiude con 'L'impermanenza', il brano più toccante e significativo della raccolta. Scopri l'intimità e la spiritualità di Laudes di Juri Camisasca, ascolta ora l'album.

 "Cogli l'essenza è davvero bella, e invita a cogliere questa e non l'apparenza."

 "Inseguiamo le nostre illusioni, rose e spine di una realtà che ci sfugge di mano... raggi di verità."

Dopo 17 anni di pausa, Juri Camisasca torna con Spirituality, un album realizzato insieme a Rosario Di Bella che esplora temi di spiritualità cattolica e universale tramite 14 tracce intense. Tra brani cantati in varie lingue e atmosfere meditativo-sacre, il disco propone una profonda riflessione interreligiosa con influenze evidenti di Franco Battiato. La musica è intima e poetica, con momenti strumentali che sottolineano la profondità dei contenuti. Ascolta Spirituality e lasciati guidare in un viaggio dentro te stesso.

 Un vero balzo nel futuro che dura da quasi quattro secoli, è questo che ci ha regalato Arcangelo Corelli, genio del violino e perfezionatore assoluto del genere concerto grosso.

 Molte soundtrack si sono avvalse del suo vasto repertorio come ad esempio in “Crónica de un niño solo” o “Master & Commander - Sfida ai confini del mare”.

La recensione celebra Arcangelo Corelli come un genio del violino e perfezionatore del concerto grosso, la cui musica ha influenzato compositori per secoli. Vengono citati diversi film che hanno utilizzato le sue composizioni, sottolineando la loro attualità e bellezza senza tempo. Nonostante una conoscenza limitata del recensore sulla musica barocca, emerge un apprezzamento sincero e profondo dell'opera di Corelli. Ascolta le sonate di Corelli e immergiti nell'arte barocca senza tempo.

 La marcia che apre e chiude la composizione è una delle cose più dure, adamantine mai scritte.

 La sua malia sta altrove, nel verticale e non nella spirale. Nel terroso, nel doloroso e non nell'opalino.

La recensione esplora la Funeral Music For Queen Mary di Henry Purcell, sottolineando il legame profondo tra la musica e il contesto storico dell'Abbazia di Westminster. Purcell, figura enigmatica, crea un'opera intensa e struggente, caratterizzata da una marcia funebre unica e da atmosfere che riflettono la morte e il dolore. Il tono è meditativo e coinvolgente, portando il lettore a immergersi nella potenza espressiva del brano. Ascolta questa struggente composizione per scoprire la potenza della musica barocca inglese.

 La sua proposta non è certo adatta per tutte le orecchie, ma questo disco dal vivo ha il dono, pur nel suo essere colto, di una certa fruibilità.

 ManifestAzioni live 2011-2023 rappresenta, nel complesso, la summa della carriera di Claudio Milano, un artista coraggioso che meritava indubbiamente una celebrazione della sua arte.

ManifestAzioni live 2011-2023 celebra la carriera di Claudio Milano, artista italiano sperimentale e musicoterapista. Il disco dal vivo unisce antico e moderno con un uso esteso della voce e lingue diverse, offrendo una fruibilità sorprendente per il genere d’avanguardia. Collaborazioni con grandi musicisti valorizzano l’aspetto emotivo e innovativo del lavoro. Un’opera per appassionati di prog e musica d’avanguardia. Scopri l'innovativa musica vocale dal vivo di Claudio Milano su Bandcamp ora!

 L’incandescenza uditiva dell’opener ‘Conspiranoia’ apre l’EP, undici e passa minuti del brano più lungo mai registrato dai tre.

 Il basso così pulsante ed immediato che detta legge, creando un modus operandi unico e mai eguagliato da nessuno altro.

La recensione celebra il ritorno dei Primus dopo cinque anni con l'EP 'Conspiranoid'. Il sound combina funk, psichedelia, progressive e rock creando un atto sonoro unico e coinvolgente. L'analisi si concentra soprattutto sul brano epico ed esteso 'Conspiranoia' che evoca atmosfere anni '70, con particolari tecnici ed emozionali ben evidenziati. L'autore esprime un forte affetto per la band e una chiara soddisfazione dal risveglio artistico. Ascolta 'Conspiranoid' e lasciati trasportare dal funk psichedelico dei Primus!

 Fahey intarsia ed intesse dedali sonori che paiono sorti da sé nottetempo, dalie ancora inumidite della brina del mattino.

 La morte e il deserto, e sempre quel labirinto. Come una Alhambra di sogno.

La recensione esplora il capolavoro di John Fahey, un disco che fonde tradizione e innovazione nel blues. Attraverso una chitarra intima e ipnotica, Fahey crea un labirinto sonoro che evoca paesaggi e memorie del Sud degli Stati Uniti. L'album esprime una profonda ossessione per la morte e la trasformazione, incarnando un viaggio spirituale unico e affascinante. La critica celebra la sensibilità e la ricerca artistica di Fahey, definito uno straniero del suo tempo. Ascolta il capolavoro di John Fahey e immergiti in un viaggio blues senza tempo.

 Dal male può nascere la redenzione e la salvezza del giudizio di Dio.

 La ritmica per Olivier deve essere "ab-stracta", cioè estratta fuori dal tempo, oltre il tempo.

Il Quartetto per la Fine del Tempo di Olivier Messiaen è una composizione mistica nata durante il suo internamento in un campo di concentramento nazista. L'opera unisce simbolismo numerico, sinestesia e un approccio ritmico innovativo che trascende il tempo cronologico. Messiaen fonde influenze dell'avanguardia musicale con una profonda spiritualità, esprimendo attraverso la musica la redenzione e la salvezza divina dopo l'orrore umano. Il testo offre un'analisi dettagliata dei movimenti e delle radici filosofiche e musicali di questo capolavoro. Scopri l'arte trascendente di Messiaen ascoltando il suo Quartetto per la Fine del Tempo.

 Durante l’ascolto si ha la vivida sensazione di fluttuare nello spazio liberando la propria mente verso orizzonti inesplorati.

 L’approccio minimale e spirituale di Enten Hitti ci porta in una dimensione metafisica e spirituale che deve sicuramente qualcosa ad altre esperienze sperimentate negli anni ’70.

Via Lattea di Enten Hitti è un album che esplora il sacro femminile attraverso un viaggio musicale ricco di influenze culturali da diverse parti del mondo. L'approccio minimale e spirituale trasporta l'ascoltatore in una dimensione metafisica. Le numerose collaborazioni di rilievo e la copertina firmata Matteo Guarnaccia arricchiscono ulteriormente l'opera, che si presenta sia in cd che in un'edizione limitata in vinile. Ascolta Via Lattea e lasciati trasportare dal sacro femminile di Enten Hitti.

 Il duo mirabilis non si è fatto scrupolo di impiastricciare di sugo di pomodoro i brani scolpiti nell’inconscio collettivo.

 Persino l’insalata russa e la pettinatura di zia Ada vi sembreranno più scompigliate.

La recensione celebra l'album natalizio dei The Strings, che propone una rivisitazione pop e originale dei classici di Natale. Con un tono ironico e frizzante, l'autore sottolinea come il duo mantenga la tradizione senza cadere nelle banalità zuccherose tipiche del periodo. L'album è perfetto per accompagnare le feste in modo diverso e piacevole. Scopri l'originalità dei The Strings e rinnova il tuo Natale con musica pop fresca e sorprendente!

 Non esiste un termine di paragone perché nessuno ha mai suonato, e suonerà in futuro, con la stessa drammatica tensione emotiva.

 Un suono efficace, distorto, "adulto" nonostante la giovanissima età di Robin, Jimmy e Ronald.

La recensione celebra l'album Home dei The God Machine come un'opera unica, capace di trasmettere una drammatica tensione emotiva. Viene apprezzato il suono maturo e distorto, nonostante la giovane età della band. L'autore ripercorre un'esperienza personale che si intreccia con l'ascolto, sottolineando la potenza narrativa e sonora del disco anche attraverso le cover presenti. Ascolta Home dei The God Machine e vivi un'esperienza sonora unica!

 «Perché questo mondo che ci pare una cosa fatta di pietra, vegetazione e sangue non è affatto una cosa ma è semplicemente una storia»

 «Il mondo è forza d’immaginazione, immaginazione-forza»

La recensione descrive il concerto live di Iosonouncane alla Domus del Mito come un'esperienza immersiva e intensa. La musica elettronica e le atmosfere misteriose creano un viaggio sonoro tra immaginazione, esistenzialismo e simbolismi apocalittici. Jacopo Incani, accompagnato da due artisti, plasma uno spettacolo criptico e coinvolgente, catturando una riflessione profonda sul mondo e sulla condizione umana. Scopri l’esperienza sonora unica di Iosonouncane dal vivo!

 Come far tacere il cuore mi chiedo, quando le fiamme salgono fino al cielo?

 Arrivate fino in fondo. E poi mandate tutto a monte, uscite, oppure no, legate ai polsi il cuore e viceversa.

La recensione celebra l'intensità emotiva del Concerto di Baghdad di Franco Battiato, eseguito nel 1992 in una città segnata dalla guerra. L'autore invita a immergersi nell'ascolto con il cuore aperto, tra dolore e calore, evocando il contrasto fra la vita e la morte. La voce di Battiato, tra ricordi e paesaggi sonori, diventa un'ardente lucerna di speranza e sofferenza. Un'esperienza musicale profonda che lascia un segno indimenticabile. Ascolta il Concerto di Baghdad e lasciati coinvolgere dall'ardore di Battiato.