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 «Il prodigioso axeman di Los Angeles regna sovrano piazzando due assoli terrificanti»

 «Se è esistita una formazione autenticamente da verificare in concerto prima di farsene un giudizio definitivo, questi sono stati i Tubes»

La recensione mette in luce la doppia fase della carriera dei Tubes, con particolare attenzione al loro sesto album 'Outside Inside' del 1983. Il disco unisce influenze hard pop facilmente accessibili, grazie anche al contributo di Steve Lukather dei Toto, con la spumeggiante teatralità tipica della band. La prima parte dell'album è più commerciale, mentre la seconda esalta l'originalità e la fantasia dei Tubes. Viene inoltre ricordata la genesi curiosa del singolo 'She's a Beauty'. Scopri l'album Outside Inside dei Tubes, un mix di hard pop e teatralità unica!

 Non è mai troppo tardi: questa pubblicazione s’incarica di fare giustizia diffondendo quei demo dimenticati.

 Il contributo della cantante Mary Boschi dona agli Storm una peculiare intensità quasi gotica.

Questa recensione celebra la tardiva pubblicazione di due demo degli Storm, quintetto AOR bolognese attivo fine anni '80. L'album unisce hard rock melodico e power ballad con la voce intensa di Mary Boschi. Nonostante qualche limite tecnico nella masterizzazione, il ritorno è di qualità e fedele allo stile e all'epoca. Un gioiello per amanti del rock melodico anni '80 e del sottogenere Adult Oriented Rock. Ascolta ora l’autentico hard rock melodico degli Storm e rivivi l’epoca d’oro dell’AOR!

 Gino è leggero, pop (è vero!), ma agile di una freschezza e di una creatività che si lascia indietro i suoi antagonisti del tempo.

 Va giù come il primo sorso di birra o i primi due tiri di sigaretta passeggiando sui marciapiedi in New York durante una fredda serata d’inverno.

La recensione celebra il secondo album di Gino Vannelli, Powerful People (1974), definendolo un capolavoro di soft rock ricco di freschezza e creatività. Nonostante la propensione pop che può disorientare, Vannelli si distingue per la sua versatilità e padronanza dei generi musicali. L'ascolto scorre fluido e coinvolgente, rendendo ogni traccia piacevole e memorabile. Si sottolinea anche il ruolo determinante della produzione familiare e di Herb Alpert. Un ritorno fondamentale per gli amanti del genere. Scopri l'incredibile sound di Powerful People e lasciati coinvolgere dal soft rock di Gino Vannelli!

 Il disco che mi apre le porte sia dell'Elton romantico che di quello rock.

 Resta memorabile una volta a giugno 2004, avevo una maglietta con scritto Villanova, feci suonare tutto il disco da solo in casa mimando Elton al piano! A fine 'concerto' ero sudatissimo ed emozionato.

La recensione racconta il legame personale dell'autore con l'album live 'One Night Only' di Elton John, che lo ha avvicinato all'artista. Nonostante alcune critiche tecniche, il disco rimane emozionante e ricco di successi. Il live è apprezzato per la scaletta e l'impatto affettivo più che per la perfezione esecutiva. La presenza di molti musicisti e duetti divide il giudizio tecnico. L'autore ricorda momenti di forte coinvolgimento emotivo legati all'ascolto. Scopri l'emozione del live di Elton John con One Night Only!

 L'assenza di una ballata rock come Darkness in una raccolta di pezzi essenziali di Bruce è un crimine.

 L'inserimento di Murder Incorporated in una raccolta chiamata The Essential è assolutamente incomprensibile.

La recensione esamina The Essential Bruce Springsteen nelle sue versioni 2003 e 2015, evidenziando una selezione di brani generalmente buona ma incompleta rispetto ad altre raccolte storiche. L'autore mette in luce scelte discutibili, come l'esclusione di tracce classiche e l'inserimento di brani meno rappresentativi. Rimane comunque un valido punto di partenza per conoscere la carriera dell'artista, ma con margini di miglioramento soprattutto per le future raccolte. Scopri la recensione completa e approfondisci la carriera di Bruce Springsteen!

 “Il disco che prende progressivamente forma è controverso, in parte spiazzante ed ambiguo.”

 “Amare i Fleetwood Mac è anche questo, meravigliarsi ancora, dopo 40 anni, della assurda e fantastica alchimia che queste cinque persone sono riuscite a creare.”

Tusk, album del 1979 dei Fleetwood Mac, è un lavoro sperimentale e innovativo guidato dalla visione creativa di Lindsey Buckingham. Pur accolto tiepidamente all'uscita, si è consolidato come un capolavoro apprezzato per la sua fusione di punk, rock e sperimentazioni sonore. Le composizioni di tutti i membri, in particolare quelle di Buckingham e Nicks, mostrano ispirazione e varietà. L'album ha influenzato profondamente la storia della band e del rock californiano. Ascolta Tusk e riscopri un capolavoro rock fuori dal tempo!

 “Quello che forse è l'apice del genere AOR è un disco costruito su brani ben strutturati, di facile presa.”

 “You're the Inspiration è la ballata strappalacrime, avvolgente, coccolona tipica di Cetera.”

Chicago 17 rappresenta l'apice dell'AOR anni ’80, con una produzione curata da David Foster e una serie di hit firmate da Peter Cetera. Il disco, pubblicato nel 1984, si distingue per brani ben costruiti e video efficaci per MTV. Sebbene il resto dell'album sia più ordinario, le tracce principali restano memorabili. Dopo questo lavoro Cetera lascerà la band per una carriera solista di successo. Ascolta Chicago 17 e scopri l'apice dell'AOR anni '80!

 "'216' è il disco della ballad strappa lacrime per eccellenza, consuma accendini da stadio e unica 'Hard to Say I'm Sorry', capolavoro di Cetera e Foster."

 "'216' è un lavoro ruffiano, elegante e che entra in testa."

Chicago 16 rappresenta la rinascita della band americana negli anni '80 grazie all'introduzione di elementi elettronici e collaborazioni di alto livello. Il disco, prodotto da David Foster, si distingue per la perfetta fusione tra sintetizzatori, fiati e ballad memorabili come "Hard to Say I'm Sorry". La recensione sottolinea il successo commerciale e artistico del lavoro, evidenziando come abbia saputo reinterpretare l'identità del gruppo senza perdere autenticità. Un classico AOR che ha ben superato la prova del tempo. Scopri ora il capolavoro di Chicago e rivivi gli anni '80 in musica!

 "Keep On Loving You è il singolo perfetto, con uno stacco di chitarra leggendario."

 "Hi Infidelity e Keep On Loving You regalarono ai REO Speedwagon un decennio da leoni."

L'album Hi Infidelity del 1980 segna una svolta pop rock per i REO Speedwagon, portandoli a un successo straordinario negli Stati Uniti. Con brani iconici come Keep On Loving You e Take It On the Run, l'album ha venduto milioni di copie e ha influenzato anche le nuove generazioni grazie a apparizioni in videogiochi come GTA Vice City. Il disco ha consolidato il gruppo tra i protagonisti del decennio e ha anticipato la loro partecipazione al Live Aid del 1985. Una pietra miliare della musica anni '80 apprezzata ancora oggi. Ascolta Hi Infidelity e riscopri il mito REO Speedwagon!

 Il sax gli dona quell’atmosfera soft-rock tipicamente fine settanta, inizio ottanta…USA, ovviamente.

 Un bel debutto, pur senza gridare al miracolo.

Il debutto dei Quarterflash racchiude un tipico sound pop-rock anni '80 con un sax ardente guida. Pur non eccellendo in tutti i brani, il disco si rivela un lavoro solido e nostalgico. La hit 'Harden My Heart' è ancora splendida, e l'album conquista per alcune perle che lo rendono un buon esempio di AOR leggero. La band non riuscirà però a mantenere l'asticella alta nei dischi successivi. Scopri l’energia retrò dei Quarterflash ascoltando il loro iconico debutto!

 Il marchio dei ragazzi di New York continua ed è riconoscibile.

 Buck Dharma rimane sempre un signor chitarrista e il timbro vocale di Eric Bloom ancora si difende bene.

I Blue Öyster Cult tornano nel 2020 con The Symbol Remains, il loro primo album in studio dal 2001. Pur mantenendo il loro sound tradizionale, sorprendono con tracce interessanti come The Alchemist, ispirata a Lovecraft. La line-up vede i sopravvissuti Buck Dharma e Eric Bloom guidare il gruppo insieme a giovani collaboratori. La produzione è curata, la voce di Bloom ancora valida e il packaging in doppio vinile molto apprezzabile. Scopri il rock intramontabile dei Blue Öyster Cult con The Symbol Remains!

 "Accusani senza la Poles sembra non essere più lui..."

 "'Il fiore per te' è una struggente Power ballad che alterna strofe lente con un ritornello devastante."

La recensione giudica "Senza vergogna" dei Sick Tamburo come un album mediocre e poco ispirato, dominato da ritmi lenti e martellanti. Solo tre tracce si distinguono per energia e riuscita artistica, in particolare la power ballad "Il fiore per te". La mancanza della Poles sembra pesare sul risultato finale, deludendo i fan del punk più aggressivo. Scopri la recensione completa e ascolta l'album per farti un'idea!

 Per me 'Bury The Hatchet' dei Cranberries è il video Western di 'Promises' che girava spesso a spezzone a 'Superclassifica'.

 'Bury the Hatchet' chiude il periodo di grande successo internazionale del gruppo e stilisticamente della prima produzione che li ha resi grandi nella storia.

La recensione rivive le emozioni legate all'ascolto dell'album 'Bury the Hatchet' dei Cranberries durante l'adolescenza. L'autore lega la musica a ricordi personali di solitudine e sentimenti, evidenziando la sequenza di brani che rappresentano un momento di crescita. L'album viene anche visto come la chiusura di un importante periodo artistico per la band, con riferimenti affettuosi alla voce di Dolores O'Riordan. Scopri l'album cult 'Bury the Hatchet' e rivivi le emozioni del rock anni '90!

 Per me Vasco è morto dopo questo disco.

 Una delle canzoni italiane più belle di sempre, dedicata a Maurizio Lolli.

La recensione celebra 'Nessun pericolo... per te' come l'ultimo vero capolavoro di Vasco Rossi, sottolineando la coerenza rock e l'onestà dell'artista. Tra ballate commoventi e brani rabbiosi, l'album riflette la maturità e i cambiamenti personali di Vasco. Il mixaggio e la qualità musicale lo rendono ancora attuale, segnando un punto di svolta rispetto alle produzioni successive. Ascolta 'Nessun pericolo... per te' per scoprire l'essenza autentica di Vasco Rossi.

 "'Siamo solo noi' è l'inno di una generazione di 'sconvolti senza santi né eroi'".

 "Vasco è un artista autentico, la sua musica è comunicazione, dai linguaggi nonsense a delle vere e proprie poesie d’amore."

La recensione analizza 'Siamo solo noi', il disco simbolo della fase rock di Vasco Rossi, uscito nel 1981. Con sole 8 tracce, l'album mostra l'artista in tutta la sua complessità: ribelle, romantico e autentico. Tra brani cult come 'Siamo solo noi' e 'Brava', il disco unisce energia, poesia e sperimentazione, rimanendo una pietra miliare del rock italiano. Un lavoro coerente e potente che ha segnato una generazione e definito il percorso artistico di Vasco. Ascolta ora 'Siamo solo noi' e scopri l'essenza del rock di Vasco Rossi!

 57 minuti primi e 15 secondi di pacatezza, di suoni carezzevoli creati da mani di abile mestiere e sicura scienza che non possono dare dispiacere.

 Ora al me stesso del 2020 sembra che su The Slow Rush non ci siano nemmeno le canzoni.

La recensione esprime delusione per 'The Slow Rush', l'ultimo album dei Tame Impala, definito un'opera priva di canzoni memorabili e simile a musica da ascensore. Rispetto all'album precedente 'Currents', qui manca la stessa efficacia e ispirazione. Nonostante la produzione curata, l'ascolto risulta pacato e poco coinvolgente. L'autore usa un tono ironico per descrivere il cambiamento percepito nell'artista e la qualità della musica. Scopri perché The Slow Rush divide i fan dei Tame Impala!

 «Future World è un disco che riesce, seppur non inventi nulla già sperimentato anni prima, a risultare fresco all’ascolto.»

 «Forse il disco che capita solo una volta nella vita di comporre, ma l’importante alla fine è che ci sia.»

La recensione celebra 'Future World' dei Pretty Maids come un album AOR/Heavy Metal dall'ascolto fresco e mai noioso. Il disco è apprezzato per la voce carismatica di Ronnie Atkins, i ritornelli efficaci e l'uso raffinato delle tastiere. Nonostante la band non abbia mai raggiunto grande popolarità, questo lavoro è considerato il loro miglior risultato, con pezzi che ricordano influenze come KISS e Journey. Un classico da riscoprire assolutamente per gli appassionati del genere. Ascolta ora Future World dei Pretty Maids e riscopri un classico Heavy Metal!

 "Centotrenta minuti di pura apoteosi signori miei le orecchie mi fumano ancora ma i coglioni no per fortuna...perché questi sono, anzi erano i Saga prima del ritiro ufficiale dalle scene."

 "Michael Sadler... sa essere anche un ottimo intrattenitore: socializza, sorride, scherza con i fedelissimi, invogliandoli a far cantare i ritornelli."

La recensione celebra con entusiasmo il live Spin it Again! Live in Munich dei Saga, evidenziando la tecnica eccellente del gruppo, la performance energica di Michael Sadler e l'atmosfera intima del concerto. Il critic apprezza l'interazione con il pubblico e la qualità della registrazione, definendo l'album un'opera imprescindibile per appassionati di rock progressivo e per i fan della band canadese, attiva per oltre quarant'anni. Il voto alto sottolinea la soddisfazione generale. Scopri l’indimenticabile energia live dei Saga in Spin it Again! Live in Munich.

 "Time Machine live in Cleveland rappresenta per Vituperio la quintessenza della performance live di una band."

 "Niente da eccepire, tanta robina bellina. Voto: 4,5/5."

La recensione celebra il concerto live 'Time Machine 2011: Live in Cleveland' dei Rush. Il trio canadese viene lodato per le doti tecniche, l'originalità e il mix tra hard rock e progressive. Le scenografie demenziali e gli intermezzi ironici arricchiscono l'esperienza visiva, mentre i brani classici e le performance individuali soddisfano i fan. Nonostante alcune critiche alla voce di Geddy Lee, il live è considerato un capolavoro da collezione. Scopri il live imperdibile dei Rush e vivi un viaggio musicale unico!

 Rosanna! Potenza evocativa di Lukather e soci! Grazie a TOTO IV ritornai alla memoria di quella bimbetta dalle biondetrecce battistiane.

 Che nostalgia del tempo del limone duro ma puro, di quel piacere casto, senza mostri nelle mutande, né palpeggiamenti, né urgenze di passare alle fasi successive.

La recensione di Toto IV si concentra più sull'impatto emozionale dell'album e della canzone Rosanna, capace di evocare ricordi d'infanzia dell'autore. Oltre a una riflessione sulle hit dell'album, il testo si sviluppa come un racconto personale ricco di nostalgia, esplicitando un legame affettivo profondo con la musica e il periodo degli anni '80. Scopri Toto IV e lasciati travolgere dalla nostalgia di Rosanna!