„Aprite Lautréamont! Ed ecco che tutta la letteratura si rivolta come un ombrello. Chiudete Lautréamont! E tutto, presto, si rimette a posto.”

 „È un'opera difficile, labirintica, estrema, violenta, grottesca, ripugnante, che mette in chiaro fin da subito che le cose non saranno facili.”

La recensione esplora la figura enigmatica di Isidore Ducasse, Conte di Lautréamont, e la sua opera principale, I Canti di Maldoror. Quest'opera, oscura e violenta, sfida la tradizione poetica canonica con un poeta protagonista che si ribella contro l'umanità e il Creatore. La complessità e la forza di questa produzione letteraria hanno influenzato profondamente il surrealismo, anche se la lettura si presenta difficile e sconsigliata per chi cerca un testo accessibile. Esplora il lato oscuro della poesia con i Canti di Maldoror, un capolavoro che sfida ogni convenzione.

 "Gli U2 sono affaristi senza tanti scrupoli, mentre i Killing Joke sono rimasti fedeli a se stessi."

 "Una delle serate più indimenticabili di questa estate, grazie a un gruppo ancora in forma e coinvolgente."

La recensione racconta il concerto dei Killing Joke al Venice Airport Festival 2009, sottolineando la loro autenticità e potenza scenica nonostante una minore popolarità rispetto agli U2. Viene evidenziata la fedeltà del gruppo alle proprie radici musicali e l'intensità dello show, con qualche piccola sbavatura tecnica ma un risultato finale coinvolgente. Un tributo alla dignità artistica e alla passione della band londinese. Scopri la potenza e l’autenticità dei Killing Joke dal vivo, non perdere la loro musica storica!

 Quel vecchiaccio di Steve Reid... fa rullare quella batteria come un metronomo e questo giovane meticcio di Kieran Hebden ti spara dentro nove minuti di psichedelia elettronica...

 Kieran e Steve hanno concepito quest’opera come immersi nelle sei location della Mela che danno il titolo ai sei brani del disco.

La recensione esalta l'album NYC come un'esperienza musicale intensa dove jazz e elettronica si fondono in atmosfere oniriche e urbane. Steve Reid, con la sua batteria perfetta, e Kieran Hebden, con la psichedelia elettronica di Four Tet, creano un viaggio sonoro notturno che coinvolge e affascina. Il disco trasporta l'ascoltatore tra diverse ambientazioni urbane, mettendo in risalto l'attesa più che il momento finale. Ascolta NYC e lasciati trasportare nel viaggio musicale di Hebden e Reid!

 Vedere la notte che lascia spazio al giorno in questo posto, da soli in mezzo a chilometri di maestose rocce e vette è una sensazione unica.

 10 stelle cadenti irrompono per solo noi due mentre aspettiamo che la luce prenda il sopravvento.

La recensione narra un'indimenticabile avventura notturna al Massiccio del Brenta, dove il silenzio e la natura incontaminata regalano uno spettacolo unico all'alba. L'autore descrive l'attesa, l'emozione di camminare sotto cieli stellati e l'arrivo del giorno tra le pareti dolomitiche, vivendo appieno la magia di questo territorio lontano dalla folla. Scopri la magia del Massiccio del Brenta con un'escursione indimenticabile all'alba!

 Forse è veramente la volta buona che i Megadeth ci regalano un album degno del loro passato.

 I tempi veloci, assoli veloci ma con un’ottima componente melodica e una sezione ritmica che non fa prigionieri.

La recensione celebra 'Headcrusher', nuovo singolo dei Megadeth estratto dall'album 'Endgame', evidenziando un ritorno alla forma grazie al nuovo chitarrista Chris Broderick e a ritmi ricchi di energia e melodia. Il brano è considerato un segno di speranza per un album all'altezza dei capolavori passati della band. Ascolta subito Headcrusher e riscopri il vero thrash metal dei Megadeth!

 La lira alla base dell'arte poetica, Orfeo il poeta per antonomasia, e infine la posterità... come se da lì avessero tratto l'ispirazione per la loro opera.

 E' come se l'arte avesse il potere di trasfigurare la realtà, e del resto tutto sembra avvolto in un'atmosfera onirica o più semplicemente magica.

La recensione esplora la particolare interpretazione che Gustave Moreau offre del mito di Orfeo, concentrandosi sul momento della sua testa cantate sospesa sulla lira. L'autrice evidenzia l'originale fusione tra elementi greci e suggestioni indiane e il profondo simbolismo artistico, esaltando il potere trasfigurante dell'arte. L'opera, ammirata dal vivo al Museo d’Orsay, viene descritta con un tono emozionale e di grande rispetto. Esplora la magia del mito di Orfeo attraverso l’arte di Moreau, visita il Museo d’Orsay o approfondisci questo capolavoro!

 "Un disco che oso considerare uno dei più belli, completi e sottovalutati di sempre."

 "'Learning To Live' non è una semplice canzone, è un'autentica opera d'arte."

La recensione di 'Images And Words' di Dream Theater celebra un album maturo e completo, ricco di virtuosismo e capacità emotive. L'autore descrive dettagliatamente le tracce più rappresentative, evidenziandone l'innovazione e la profondità musicale. Un'opera cruciale per fan del rock e del metal che cercano emozioni e tecnicismo in egual misura. Ascolta 'Images And Words' e scopri l'emozione del progressive metal!

 Quello che può sembrare un punto debole, ovvero la registrazione scadente, a mio avviso è l'arma in più del platter perché dona un'aura "folle" e "epica", creando quell'alone di mistero.

 Siamo di fronte ad un grande album, forse l'ultimo capolavoro prima di un declino inesorabile.

Mystification, sesto album dei Manilla Road, nonostante una registrazione povera dovuta a budget limitato, si rivela un capolavoro di speed-epic-doom metal. L'album si distingue per atmosfere oscure e testi ispirati a Poe, Lovecraft e Wolfe. Caratterizzato da ritmi aggressivi e passaggi doom, evidenzia il talento di Randy Foxe e Mark Shelton. Non semplice all'ascolto, è una gemma per gli amanti delle sonorità epiche e cupe. Ascolta Mystification e immergiti nell'epic metal più oscuro e affascinante!

 Ogni brano ha conservato la malvagità e la sfrontatezza tipici degli anni ’80, valorizzati da un suono più pulito e da uno Schmier vocalmente più maturo e devastante.

 In un mercato così saturo di trovate discografiche spesso inutili è confortante vedere che ancora c'è un gruppo che ha voglia di offrire un lavoro ben fatto, onesto e assolutamente in linea con il proprio stile.

La recensione sottolinea come l'album "Thrash Anthems" dei Destruction rappresenti una riuscita celebrazione della carriera ventennale della band tedesca. I classici sono stati risuonati con tecnologia moderna mantenendo intatto lo spirito originale, mentre due nuove tracce sono integrate perfettamente. L'album è consigliato a chi ama il thrash metal autentico e di qualità. Scopri ora 'Thrash Anthems' e rivivi il vero thrash metal!

 "Nelly, pur non piacendovi, è comunque una delle popstar più talentuose e fresche del pop più smaccatamente mainstream."

 "Troppo facile dire che 'Folklore' faccia schifo. Troppo conforme all’ideale di massa del pregiudizio. Troppo, punto."

La recensione evidenzia la riuscita di Folklore come un album che fonde pop e folk con elementi elettronici in modo coinvolgente e poetico. Pur non essendo memorabile, il disco si distingue per autenticità e raffinata semplicità, recuperando l'anima di Nelly Furtado lontano dalle mode passeggere. L'autore riconosce la freschezza dell'artista e critica le divette più superficiali, lodando l'impatto emotivo e la qualità musicale di Folklore. Ascolta Folklore e riscopri la freschezza autentica di Nelly Furtado!

 Mi hai donato il tuo fango e io ne ho fatto dell’oro.

 Una scelta banale in un futuro potrebbe rivelarsi in realtà decisiva, capace di influenzare il nostro divenire.

La recensione racconta l'incontro casuale con 'I Fiori del Male' di Baudelaire e il suo forte impatto personale e culturale. L'opera è descritta come fondamentale per la nascita della poesia moderna e del Decadentismo, con temi oscuri e profondi che esplorano l'ideale e lo spleen. Viene analizzata la struttura in sezioni e alcune poesie chiave, sottolineando la rivoluzionaria influenza di Baudelaire. Immergiti nell'oscurità e nella bellezza dei Fiori del Male di Baudelaire!

 Impossibile non innamorarsi del gioco, impossibile evitare di "continuare" con gli stramaledetti gettoni.

 Il gioco era basato su un game playing davvero semplice, il classico "spara e/o salta", ma con un'irresistibile dose di avventura e demenzialità.

La recensione celebra Caveman Ninja come uno dei videogiochi arcade più divertenti e demenziali degli anni '90. Il gioco offre un mix unico di azione, humor e sfida, con una grafica in stile cartoon e ambientazioni surreali. Nonostante la difficoltà elevata, è impossibile smettere di giocare, specialmente in modalità multiplayer. La nostalgia per i tempi dei gettoni è palpabile, e il titolo rimane un cult irrinunciabile per gli appassionati di retrogaming. Rivivi la leggenda di Caveman Ninja e sfida i dinosauri con due gettoni!

 Le Uilleann Pipes sono, nelle mani sbagliate, una vera arma di morte e devastazione.

 "The Year of the Snake" nasconde un serpentesco universo infuocato, rivoltoso e gioioso.

La recensione celebra il talento di Daniele Bicego, un poliedrico musicista italiano che ha abbracciato la musica tradizionale irlandese. Il disco "The Year of the Snake" è descritto come genuino, passionale e ricco di virtuosismo, privo di sperimentazioni inutili ma pieno di energia e autenticità. La padronanza degli strumenti tradizionali e la capacità arrangiativa emergono nettamente, rendendo l'album uno dei migliori nel suo genere prodotto in Italia. Scopri l'intensità della tradizione irlandese con Daniele Bicego!

 Mike non è uno che ti mette 35 note al secondo solo per farti vedere che lo sa fare. E lo sa fare, poi.

 Lasciatevi avvolgere dal suono caldo e rassicurante della sua chitarra, chiudete gli occhi e viaggiate lontano.

La recensione celebra l'album "Who Let The Cats Out?" di Mike Stern come un capolavoro jazz dal sound originale e coinvolgente. Si evidenzia la maestria tecnica e l'anima che emerge dalle composizioni, supportate da musicisti d'eccellenza come Richard Bona e Dave Weckl. Brani come "Tumble Home" e "Good Question" sono citati come momenti di grande intensità e classe, sottolineando l'eleganza e il feeling di Stern nella sua carriera trentennale. Ascolta ora Who Let The Cats Out? e lasciati trasportare dal jazz di Mike Stern!

 Avessero osato cambiare di una sola virgola, qualcuno li avrebbe accusati di rincoglionimento senile.

 ...esiste davvero un'alternativa a Villa Arzilla?!?

La recensione di Hate Worldwide evidenzia come Slayer non abbia cambiato il proprio sound dopo vent'anni, mantenendo la stessa identità musicale. Se da un lato questo può essere visto come una mancanza di innovazione, dall'altro testimonia coerenza e qualità costante. L'autore sottolinea una preferenza per i suoni più vecchi ma riconosce la solidità del gruppo. Il finale lascia aperta una domanda ironica sulla possibilità di un'alternativa. Scopri l'album e decidi tu se preferisci l'originale o il cambiamento!

 La [solita] minestra (riscaldata) è pronta.

 Ingredienti per 4 persone: 1 ugola scartavetrata (matura), 7/800 g di rullate al cardiopalma, 2 litri di schitarrate dense e raggrumate.

La recensione di Hate Worldwide di Slayer si presenta con tono ironico e impiega metafore culinarie per descrivere la canzone. Il brano viene descritto come potente e denso di energia, ma privo di innovazioni significative, offrendo ai fan la solita esperienza thrash metal. Valutazione equilibrata con un 3 su 5. Scopri se Hate Worldwide soddisfa il tuo amore per il thrash metal!

 "None Shall Defy è uno dei dischi più oscuri e incazzati che si potevano trovare in quegli anni nei cestoni dell'Autogrill dalle parti di Toronto."

 "Un disco malvagio, oscuro, teso, in cui le concessioni alla melodia si contano sui riccioli di un calvo."

La recensione esplora 'None Shall Defy' degli Infernal Majesty, un album di thrash metal canadese del 1987 caratterizzato da un sound grezzo e ispirato a Slayer, Possessed e Dark Angel. L'autore ne sottolinea l'importanza per i fan più nostalgici e completisti, pur riconoscendo i limiti tecnici e produttivi. Tra ironia e passione, emerge un disco oscuro e primitivo, fonte di ispirazione per alcune band estreme. Scopri il thrash metal canadese più oscuro con 'None Shall Defy'!

 Questo disco è probabilmente tra i migliori ascolti che possa fare un qualsiasi appassionato di musica.

 Un tripudio strumentale esaltato da voci vibranti ed espressive, un'esplosione di suoni puri e puliti, dal sapore mediterraneo.

Carnascialia rappresenta uno dei migliori esperimenti folk-sperimentali italiani degli anni '70, un supergruppo di rilievo con artisti provenienti da Area e Canzoniere del Lazio. Il disco, dalla registrazione di alta qualità, alterna brani folk a composizioni sperimentali, evocando atmosfere mediterranee e un sound raffinato. Un progetto raro e di grande valore che ha lasciato un segno indelebile nel panorama musicale italiano. Ascolta Carnascialia e immergiti nella magia del folk sperimentale italiano anni '70.

 Enormemente sopravvalutati.

 I polacchi sembrano essersi adagiati sugli allori, sfornando prodotti formalmente perfetti ma privi di quella varietà che caratterizzava le prime uscite della band.

La recensione critica il nuovo album 'Evangelion' dei Behemoth, riconoscendo una produzione tecnica di alto livello ma denunciando una mancanza di ispirazione e varietà rispetto ai lavori precedenti. Pur presentando ottimi spunti, il disco appare prevedibile e poco innovativo, confermando l'impressione che la band si sia adagiata sugli allori. Un'opera destinata soprattutto ai fan più giovani, mentre gli appassionati del death metal più autentico restano delusi. Scopri se Evangelion dei Behemoth è all'altezza delle tue aspettative metal!

 Fogerty in questo disco suona tutti gli strumenti e tutte le voci che vi compaiono sono sue.

 Un disco fatto di banjo, violini e umori campestri composto da traditionals americani rivisitati da Fogerty.

The Blue Ridge Rangers rappresenta il debutto solista di John Fogerty, lontano dal suono dei Creedence Clearwater Revival. L'album di cover country e gospel non ottenne successo commerciale e segnò l'inizio di una lunga disputa legale con l'etichetta Fantasy. Questo lavoro riflette uno spaccato della musica americana tradizionale e la volontà di Fogerty di distaccarsi dal passato. Nel 2009 uscì un seguito che rilanciò l'interesse verso questo progetto. Scopri la rinascita solista di John Fogerty esplorando The Blue Ridge Rangers!