L’insostenibile fascino del vuoto che in realtà non è tale; è la quotidiana frustrazione verso il poco ciò che veramente si teme e che genera rabbia da esprimere.

 Un tempo ci si sfogava su Radio Radicale, ma oggi con internet ci si può beccare tranquillamente qualsiasi denuncia.

La recensione analizza un libro che raccoglie messaggi telefonici inviati dagli ascoltatori di Radio Radicale nel 1993. Queste registrazioni, libere e spontanee, rivelano le tensioni, le paure e l'umore del popolo italiano dell'epoca. Il testo mette in luce il valore socioculturale di queste comunicazioni come testimonianza storica e espressione genuina di opinioni popolari. L'autrice evidenzia il fascino del "vuoto" che in realtà nasconde frustrazione e rabbia quotidiana, in un'epoca pre-social network. Scopri le voci autentiche dell’Italia degli anni ’90 attraverso le telefonate di Radio Radicale!

 "Crescerai, imparerai. Crescerai, arriverai. Crescerai, tu amerai."

 "E' la mia vita. Non solo il retro del 45 giri del 1973."

La recensione racconta un viaggio personale attraverso la canzone 'Crescerai' dei Nomadi, simbolo di ricordi, crescita e affetti familiari. L'autore condivide come questo brano sia diventato un motto di vita, accompagnandolo nelle esperienze di insegnamento e nelle riflessioni sulle giovani generazioni. Nonostante le difficoltà dei tempi moderni, la canzone mantiene un messaggio di speranza e amore verso il futuro. Scopri il potere emozionale di 'Un giorno insieme' dei Nomadi oggi!

 "Fottitene e balla"

 "E mo, arrivano i Meduza... causa solo un movimento al comodino su cui è la televisione di camera mia e ai miei cari maroni."

Recensione ironica e dettagliata della 72ª edizione del Festival di Sanremo 2022, con analisi critica delle performance e dei brani in gara. L'autore evidenzia momenti riusciti come Mahmood e Blanco, La rappresentante di lista e alcune sorprese, insieme a episodi meno riusciti o trash. L'intervento sarcastico di Amedeus e la presenza costante di ospiti spiccano, così come la varietà altalenante della qualità musicale. La recensione si conclude con una sentita riflessione sul risultato finale e la stanchezza dopo l'evento. Scopri il festival di Sanremo 2022 con questa recensione pungente e divertente, lascia il tuo commento!

 Dire Beatles e Rolling Stones è come parlare di yin e yang del rock dagli anni '60 in poi.

 La dicotomia fra le due band è senz'altro accademica, ma va inquadrata in quel periodo storico incredibile per la musica.

La recensione analizza il saggio di Gino Castaldo che propone una chiave mitologica per interpretare il confronto tra Beatles e Rolling Stones, associandoli rispettivamente a Apollo e Dioniso. L'autore mette in luce come questo dualismo rifletta l'evoluzione storica e culturale del rock anni '60, sottolineando anche il ruolo del marketing nel creare le differenze di immagine tra le due band. Viene apprezzata la prosa chiara e coinvolgente del libro, che stimola la riflessione senza cadere nella retorica. Scopri il mito dietro Beatles e Rolling Stones riscoprendo il rock anni '60 con Castaldo!

 Il risultato, come detto, fu piuttosto deludente, con i due pezzi di repertorio che suonano già "antichi" e poco adatti ad un pubblico transoceanico.

 L'album passò praticamente inosservato negli States, e il mio giudizio è 2 stelle, unico caso per chi scrive nell'intera discografia battistiana.

Il disco "Images" segna il tentativo fallito di Lucio Battisti di sfondare nel mercato americano, traducendo parzialmente l'album "Io tu noi tutti" e inserendo due classici del suo repertorio. L'arrangiamento di Mike Melvoin e le traduzioni appaiono forzate e poco convincenti. L'album fu ignorato negli Stati Uniti e si distingue negativamente nella discografia di Battisti. Un esperimento che non ha retto il confronto con altri suoi lavori più amati. Scopri il lato nascosto di Battisti con la recensione di Images!

 Dove è finita la band? le chitarre non hanno molto da dire, sepolte in alcuni punti da produzione, effetti e addirittura dalla batteria.

 Con buona pace dei demoni e dell'egocentrismo di J.D., questo è il 'Requiem' della loro ispirazione.

La recensione di 'Requiem' di Korn mette in luce una deludente continuità in un periodo di crisi creativa per la band. Nonostante qualche sprazzo di qualità, il disco soffre di una produzione squilibrata e dell'assenza di una sezione ritmica incisiva. La voce di Jonathan Davis emerge troppo spesso su musiche poco ispirate. Questo lavoro, il settimo sottoposto a critica severa, segna un ulteriore calo rispetto ai tempi d'oro della band. Scopri la recensione completa e valuta tu stesso l'ultimo album dei Korn!

 Michał Łapaj prende proprio quel singolo aspetto della propria band d’appartenenza e lo approfondisce come Dio comanda.

 È come uno stato di agitazione che si prolunga nel tempo, che esordisce non troppo rumorosamente e poi si intensifica senza nemmeno frastornare troppo.

Il disco solista di Michał Łapaj, tastierista dei Riverside, esplora con successo un lato ambient prog intenso e atmosferico, richiamando l'ispirazione da 'Eye of the Soundscape'. Le tastiere dominano creando atmosfere tese e pesanti, con brani che alternano momenti brevi e lunghi, caratterizzati da crescendo post-rock. La varietà stilistica e la profondità emotiva rendono l'ascolto coinvolgente e non prolisso, con richiami a Jean-Michel Jarre e al krautrock. Un'ottima sorpresa in attesa di nuovi lavori dei Riverside. Ascolta ora 'Are You There' e immergiti nel viaggio sonoro di Michał Łapaj!

 Qui si è voluto farne un ritratto di paesello per ricchi e di destra.

 Aspira tutte le "c" anche quando nessun toscano lo farebbe.

La recensione esprime un apprezzamento generale per il film Security, apprezzando la trama, la suspense e la fotografia. Come osservazione critica si evidenzia la non verosimiglianza del personaggio interpretato da Maya Sansa. Nonostante ciò, il giudizio finale è positivo e il film è stato gradito per la rappresentazione di Forte dei Marmi. Scopri il ritratto toscano di Security, guarda la recensione completa!

 Quando guardi un film di Takashi Miike, sai già che l'esperienza, inevitabilmente, sarà delirante e fuori di testa.

 L'ultimo Yakuza è un lavoro stupendo e divertentissimo da guardare, che mette in scena il crepuscolo di un mondo antico, come quello della Yakuza.

L'ultimo Yakuza è un film di Takashi Miike che combina la follia caratteristica del regista con una riflessione sul tramonto delle tradizioni Yakuza. Il film si distingue per la sua capacità di unire azione, poesia e spunti di modernità, offrendo un'esperienza visiva originale e coinvolgente. Da sottolineare la performance sopra le righe di Becky. Un’opera amata e divertente che conferma Miike come maestro del cinema giapponese estremo. Non perdere L'ultimo Yakuza: immergiti nell'irriverente mondo di Takashi Miike!

 «È facile ignorare la presenza della morte nella nostra vita, e cercare di vivere facendo finta che non esista.» Takeshi Kitano

 «In un mondo in cui informazioni, individui e parole procedono per accumulo, si fanno ridondanti, rumore assolutamente insopportabile, il silenzio è la vera rivoluzione e ribellione.»

La recensione propone una riflessione approfondita sull'opera di Takeshi Kitano attraverso i suoi film più emblematici, evidenziando un profondo disagio verso la modernità e un rapporto complesso con la tradizione giapponese. Il silenzio e la poesia visiva diventano strumenti chiave per esprimere malinconia, morte e amore. Kitano mostra personaggi estranei al presente, intrappolati in un destino segnato, in una cinematografia che privilegia l'immagine rispetto al dialogo. L'autore lega il cinema di Kitano a figure come Mishima, sottolineando l'antimodernità e la riflessione sulla vita e la morte. Scopri la poetica unica di Takeshi Kitano, maestro del cinema tra silenzio e modernità.

 Durante l’ascolto si ha la vivida sensazione di fluttuare nello spazio liberando la propria mente verso orizzonti inesplorati.

 L’approccio minimale e spirituale di Enten Hitti ci porta in una dimensione metafisica e spirituale che deve sicuramente qualcosa ad altre esperienze sperimentate negli anni ’70.

Via Lattea di Enten Hitti è un album che esplora il sacro femminile attraverso un viaggio musicale ricco di influenze culturali da diverse parti del mondo. L'approccio minimale e spirituale trasporta l'ascoltatore in una dimensione metafisica. Le numerose collaborazioni di rilievo e la copertina firmata Matteo Guarnaccia arricchiscono ulteriormente l'opera, che si presenta sia in cd che in un'edizione limitata in vinile. Ascolta Via Lattea e lasciati trasportare dal sacro femminile di Enten Hitti.

 "Non è colpa tua. Nessuno ti ha chiesto di soffrire, è stata una tua idea."

 "Dopo un po', arrivai a capire che il mio ruolo non era tanto salvare vite umane quanto essere testimone. Ero uno straccio per il dolore, bastava che fossi presente."

La recensione celebra 'Al di là della vita' come un’opera sottovalutata di Martin Scorsese, ricca di intensità emotiva e riflessioni sul dolore, la fragilità e la spiritualità. Viene apprezzata la collaborazione con Paul Schrader e le performance convincenti, in particolare quella di Nicolas Cage. Il film è descritto come un viaggio visionario nella notte di New York, capace di toccare corde intime con un mix di dramma, ironia e poesia. Riscopri questo gioiello nascosto e lasciati coinvolgere dall'intensità di Scorsese.

 È un grande paroliere, e probabilmente anche un buon maestro di vita nelle vicissitudine della vita reale.

 Rock poetico. Da ascoltare.

L'album 'Tra il bene e il male' di Arcangelo Ark Tangorra si distingue per l'uso incisivo dei testi e una forte carica rock. L'artista, con un passato da musicista vicino a Vasco Rossi, esplora temi profondi come la mafia, la guerra e l'amore perso, mostrando sensibilità e capacità di narrazione. Un lavoro importante e coinvolgente, consigliato a chi ama un rock arricchito da contenuti poetici. Ascolta adesso 'Tra il bene e il male' e scopri il rock poetico di Arcangelo Ark Tangorra.

 È DAVVERO un bel disco pop.

 Gli Ween qui smettono di ostentare ostilità, tendono la mano all’ascoltatore, mettono su una vera band.

La recensione esalta The Mollusk dei Ween come un album pop ricco di genialità e suoni sorprendenti. La band mostra maturità e abbandona l'irriverenza giovanile per offrire una produzione raffinata e profonda. Tra riferimenti a SpongeBob e influenze di artisti come Tom Waits ed Eric Burdon, il disco si presenta come un vero gioiello riconoscibile al primo ascolto. L'autore medita anche sul passare del tempo e sul valore di questa musica. Ascolta The Mollusk e scopri la genialità sonora dei Ween!

 Lovecraft propose un orrore di tipo 'cosmico' e antiantropocentrico, distinguendosi dalla tradizione di Poe.

 Il celebre racconto Dagon si basa proprio sulla divinità di Dagon, 'largamente venerata nel medio-oriente e menzionata nel testo biblico come il patrono dei filistei'.

Il numero 20 di Studi Lovecraftiani, edito dalla Dagon Press, offre una ricca selezione di saggi e studi critici sulla figura di H.P. Lovecraft. Gli articoli spaziano dall’eredità culturale e filosofica, alle traduzioni italiane, fino a riferimenti inaspettati come la Bibbia. La rivista include anche testi inediti e un’intervista al regista Richard Stanley, arricchendo il materiale per appassionati e studiosi del Solitario di Providence. Scopri ora Studi Lovecraftiani 20 e immergiti nel mito di H.P. Lovecraft!

 Che goduria! Che dedizione! Che grandi opere di bene fatte come discepolo di Dio.

 Il supereroe di Canale 5 vi salverà e correrà in vostro aiuto.

La recensione celebra Capitan Ventosa, il nuovo personaggio di Striscia la Notizia, definito un supereroe che con ironia e allegria smaschera ingiustizie e problemi sociali. È evidenziata la continuità con i celebri personaggi del programma e il valore dei servizi offerti. L'autore esprime entusiasmo e apprezzamento per l'impegno e l'efficacia del personaggio. Non perdere le avventure di Capitan Ventosa su Striscia la Notizia!

 Chris è un genio.

 Quando abbasso la puntina sui primi solchi del lato a mi trafigge la più bella «Feel A Whole Lot Better» che abbia mai ascoltato.

La recensione racconta la storia e l'importanza dei Flamin' Groovies, focalizzandosi sull'album Now che segue il cult Shake Some Action. Nonostante il ritardo dell'uscita, Now presenta un rock autentico e passionale, con riferimenti ai Beatles, Byrds e Stones. Chris Wilson spicca come genio musicale, mentre l'album è lodato per i suoi brani classici e le cover intelligenti. Un disco sottovalutato ma ricco di energia e passione. Scopri Now e lasciati conquistare dal rock autentico dei Flamin' Groovies!

 Eccovi dunque servito questo ordigno infernale, lanciato a velocità illegale in una nuvola caliginosa, nel clangore generato dal disagio.

 Osservatelo avanzare indisturbato, mentre travolge qualsiasi brandello di sogno americano andato in frantumi e abbandonato lungo pianure depresse, senza meta predicando il Nulla cosmico.

La recensione di 'Dead Horse' dei Bummer descrive un album breve ma intenso, caratterizzato da un suono caotico, disturbante e carico di rabbia. La band proveniente dal Midwest americano offre un mix di noise rock e influenze anni '90, con una voce vicina alla follia di Mike Patton. Un'opera per chi ama sperimentare frastuoni e atmosfere oscure, lontana da innovazioni ma ricca di cinismo e energia brutale. Scopri l'infernale caos sonoro di Bummer e lasciati travolgere dal loro delirio musicale!

 “The Ugly Americans in Australia è un disco live pulsante e vitale, a tratti addirittura travolgente.”

 “L’acquisto di Prieboy al posto di Ridgway non fu affatto un cattivo affare per i fratelli Moreland.”

La recensione ripercorre la storia e l'evoluzione dei Wall of Voodoo, soffermandosi sul live album 'The Ugly Americans in Australia' come testimonianza vibrante della seconda fase della band con Andy Prieboy. Un disco vivo, ricco di interpretazioni potenti e cover affascinanti che mostra una band matura e innovativa. L'autore invita a riscoprire questo lavoro spesso sottovalutato, evidenziando il coraggio e la coerenza musicale della band anche dopo l’abbandono di Stan Ridgway. Riscopri l’energia alternativa dei Wall of Voodoo con questo live imperdibile!

 «Se vuoi incamminarti verso la pace eterna sorridi al destino che ti colpisce e non colpire nessuno.»

 «Queste ultime ore del Rais vi lasceranno parecchio scossi e con l’amaro in bocca ma non potrebbe essere altrimenti.»

La recensione analizza il libro di Yasmina Khadra che racconta in forma romanzata l’ultima notte di Gheddafi. Il testo, breve e scorrevole, rivela aspetti poco noti del colonnello libico, inclusi legami con l’Italia e la sua formazione militare. Il lettore viene coinvolto in un viaggio tra storia, politica e riflessioni profonde che lasciano un’impressione intensa e amara. Scopri la storia dietro la leggenda di Gheddafi con questa coinvolgente lettura.