«“Pleas” è dotato di un’eccelsa e memorabile melodia, pur poggiata su accordi ordinari: un must dal vivo.»

 «Che bravi!»

Everyday, il terzo album dei Widespread Panic, offre un mix di rock blues e funk arricchito da assoli di chitarra e tastiera. La band consolida la formazione e si distingue per melodie memorabili e brani intensi come "Pleas" e "Pickin’ Up the Peaces". L'album è un must per gli amanti del rock dal vivo, nonostante qualche eccesso in lunghezza su alcune tracce. Scopri l'energia dal vivo dei Widespread Panic con Everyday!

 "Mamma mia, settantatré minuti quasi di disco… quanto hanno da dire questi Widespread Panic, e con che classe!"

 "‘C.Brown’ è un nettare degli dei con un gran ritornello e un basso squisito, capolavoro del disco."

La recensione esamina l'album del 1991 dei Widespread Panic, evidenziandone la capacità di combinare rock blues sudista con improvvisazioni psichedeliche e groove funk. La band mostra grande classe e coesione, con momenti strumentali coinvolgenti e un cantante dallo stile personale. Nonostante copertine poco accattivanti, la musica conquista per la sua energia e varietà stilistica. Un disco lungo e avvolgente che esprime tutta l'anima del gruppo. Scopri l'anima jam e psichedelica di Widespread Panic ascoltando il loro album del '91!

 "I Panico largamente diffuso sono una banda come non ce n'è di uguali, che mette insieme un cantante blues con un chitarrista psichedelico, un bassista funky con un percussionista latino."

 "Contentment Blues: il blues della contentezza per loro e per chi lo ascolta. La migliore del lotto e primo capolavoro di carriera."

L'album Space Wrangler del 1988 segna un esordio promettente per Widespread Panic, fondendo southern rock, funk e blues con sfumature psichedeliche. La recensione sottolinea la personalità dei musicisti, la voce intensa di John Bell e la versatilità degli arrangiamenti. Brani come "Contentment Blues" emergono come capolavori destinati al live. L'album mostra già una propria identità e un potenziale che sarà ulteriormente sviluppato nel tempo. Scopri l'esordio di Widespread Panic e immergiti nel loro sound unico!

 “Il disco che prende progressivamente forma è controverso, in parte spiazzante ed ambiguo.”

 “Amare i Fleetwood Mac è anche questo, meravigliarsi ancora, dopo 40 anni, della assurda e fantastica alchimia che queste cinque persone sono riuscite a creare.”

Tusk, album del 1979 dei Fleetwood Mac, è un lavoro sperimentale e innovativo guidato dalla visione creativa di Lindsey Buckingham. Pur accolto tiepidamente all'uscita, si è consolidato come un capolavoro apprezzato per la sua fusione di punk, rock e sperimentazioni sonore. Le composizioni di tutti i membri, in particolare quelle di Buckingham e Nicks, mostrano ispirazione e varietà. L'album ha influenzato profondamente la storia della band e del rock californiano. Ascolta Tusk e riscopri un capolavoro rock fuori dal tempo!

 Questo sia un disco abbastanza sincero registrato senza troppe pretese.

 Sembrano delle bozze che se sviluppate meglio forse sarebbero state più gradevoli.

Il nuovo album Still Sucks dei Limp Bizkit rappresenta un ritorno atteso e sincero, ma diviso tra pezzi riusciti e altri deludenti. Il disco mostra la band consapevole del proprio ruolo revival nel Nu Metal, con momenti in cui sembra registrato di fretta e senza pretese. L'album si salva, tuttavia, grazie ad alcune tracce hip-hop e al carattere onesto dell'opera, chiudendo con una sufficienza appena stretta. Ascolta Still Sucks e scopri il lato autentico dei Limp Bizkit oggi stesso!

 La Dakar è una bestia selvaggia che morde e graffia chi prova a domarla.

 Un libro lungo, storiografico, esaustivo quanto lo può essere un semplice libro, riguardo quell’esperienza masochista, pericolosa, spesso tragica, eppure irresistibile chiamata Dakar.

La recensione celebra il libro di Beppe Donazzan, un resoconto esaustivo e appassionato della Dakar, la corsa che ha segnato tragicamente molte vite. Attraverso dettagli precisi e biografie curate, l'autore restituisce l’epicità e il sacrificio di questa sfida estrema. Le fotografie di Gigi Soldano completano perfettamente il racconto, rendendo il libro un'opera imprescindibile per gli appassionati del rally e dell'avventura. Acquista o rileggi questo imperdibile libro sulla Dakar per vivere l’avventura e la storia del rally più duro al mondo.

 «Sono un uomo invisibile. Non sono uno spettro, no, uno di quelli di Edgar Allan Poe... Quando la gente mi incontra vede solo tutto intorno, e vede se stessa e vede i frutti della sua immaginazione: insomma proprio tutto all’infuori di me.»

 «Il romanzo è crudo, pessimista, scevro di retorica e compassione… non offre una soluzione se non la presa di coscienza della propria invisibilità.»

Uomo Invisibile di Ralph Ellison è un romanzo potente e complesso che racconta le illusioni infrante di un giovane afroamericano invisibile alla società. La scrittura passa da classica a surreale, offrendo un’esperienza psichedelica e onirica. Il libro tratta temi di esclusione, razzismo e identità senza retorica, restando attualissimo anche dopo oltre settant'anni dalla sua pubblicazione. Scopri questo capolavoro senza tempo e lasciati coinvolgere dal viaggio nell’invisibilità.

 Difficilmente ci si china davanti alla grandezza di Laura, più facile è ignorarla.

 Anche “Gonna Take a Miracle” dice a chiare lettere cos’è il soul. Quel soul carico d’una dannata bellezza, oltremodo pura e oltremodo sporcata con la vita.

La recensione racconta l’album 'Gonna Take a Miracle' di Laura Nyro e Labelle come un omaggio sincero e lucido alla black music, riflettendo sul percorso umano e artistico di Nyro. Viene evidenziata la sua sensibilità profonda, la lotta contro la malattia e l’arte intrisa di emozioni a tutto tondo. L’opera è vista come un potente incontro tra tragedia personale e forza musicale, capace di raccontare la femminilità e la sofferenza senza filtri. Scopri l’intensità e il genio di Laura Nyro con 'Gonna Take a Miracle'. Ascolta ora!

 "Stains on Silence, album dalla gestazione tormentata, si rivela un salto in avanti senza rete."

 "La band ha alzato a dismisura l'asticella e sfiora il proprio apice stilistico-creativo. Ma poi implode e finisce per cancellare il suo stesso futuro."

La recensione analizza l'ultimo album dei Girls Names, 'Stains On Silence', un lavoro complesso e sperimentale che segna la fine della band. Viene evidenziata la destrutturazione sonora rispetto ai lavori precedenti e la difficoltà di assimilare un disco volutamente frammentario, ma artisticamente significativo. Nonostante il flop commerciale, è un'opera da recuperare per gli amanti dell'indie alternativo e del post punk rivisitato. Scopri l'ultimo e più audace capitolo dei Girls Names con la nostra recensione di Stains On Silence.

 La batteria di Stanier detta ritmiche sincopate...e gli altri tre lo seguono con inaudita ferocia esecutiva.

 Copertina floreale, bucolica...ma il suono è 'Helmetiano' in toto.

La recensione descrive il Wilma's Rainbow EP degli Helmet come un lavoro breve ma intenso, caratterizzato da un suono potente e controllato. Nonostante il cambio di chitarrista, la band mantiene il suo muro sonoro tipico. Particolarmente apprezzata è la resa dal vivo, definita una 'macchina infernale' grazie all'energia della batteria e alla ferocia esecutiva del gruppo. Scopri l’energia inarrestabile degli Helmet con Wilma’s Rainbow EP!

 I piccoli attori che parlano dialetto sono un colpo al cuore, oggi che il cinema si sta sempre più allontanando dalla vita vera.

 Quel professore vede Raffaele dal treno, allontanarsi in motorino all’orizzonte, e non sa che ne sarà di lui.

Il film di Lina Wertmüller offre uno sguardo crudo e profondo sull'infanzia difficile nei quartieri degradati, mettendo in luce il ruolo umano e compassionevole dell'insegnante. La recensione esplora il realismo e la dignità degli attori bambini che parlano in dialetto, descrivendo un mondo di violenza e speranza senza eroi ma con grande umanità. La riflessione sull'educazione emerge come tema centrale, sottolineando come l'ascolto e la comprensione siano essenziali per non perdere i ragazzi. Scopri la forza del cinema che racconta le vite reali e i sogni spezzati dei bambini ai margini.

 C'è qualcosa di oscuro, ipnotico e terribilmente affascinante nella musica di William Emmanuel Bevan.

 Una musica che musica non è e che pare confondersi con la realtà, con i nostri respiri, sussurri, pianti.

L'Antidawn EP di Burial rappresenta l'apice della sua evoluzione verso sonorità rarefatte e dark ambient. L'opera si distingue per atmosfere ipnotiche, voci eteree e un sound che sfuma tra mistero e struggimento. È un lavoro enigmatico che stimola riflessioni sul futuro della sua musica, mescolando dubstep e ambient con estrema intensità. Ascolta l'Antidawn EP di Burial e lasciati trasportare in un viaggio sonoro unico.

 La matrice che mi ha fatto sua da piccolo [...] è disgregata e polverizzata oggi nel disinganno completo.

 No, Lana. La prima schiavitù, la prima matrice a cui ci ribelliamo è questo cinema senza arte.

La recensione confronta l'entusiasmo infantile per la saga Matrix con la delusione provata verso Matrix Resurrections, considerato un tentativo fallito e vuoto di meta-cinema. Sebbene la pellicola richiami momenti della saga originale, manca di idee nuove e si perde in inutili stratagemmi narrativi. Il film viene visto come una negazione del valore artistico, incapace di offrire reale libertà o significato. La recensione esprime amarezza e disincanto verso questa nuova puntata, giudicandola poco convincente. Scopri la nostra analisi critica e rifletti sul vero valore di Matrix Resurrections.

 Non esiste musicista nel panorama musicale contemporaneo capace di calarsi pienamente nella magnifica ambiguità della chitarra alla pari di Marc Ribot.

 Il nostro infatti partendo da brani molto conosciuti come Body and Soul o I’m in the Mood for Love si estende spesso e volentieri in territori dove la struttura accordale o la forma non è altro che un fragile spettro sullo sfondo.

Don't Blame Me di Marc Ribot è un album solista del 1995 che mostra la versatilità e ambiguità del chitarrista. Attraverso standard jazz reinterpretati con originalità e sperimentazioni noise, Ribot esplora diverse anime musicali. Il disco rappresenta una sintesi delle sue influenze, dalla musica cubana al free-jazz di Ayler, riflettendo la sua collaborazione con artisti come Tom Waits. Un lavoro complesso che sfida le classificazioni tradizionali. Scopri l’eclettico universo sonoro di Marc Ribot su Don't Blame Me!

 «È come un animale selvaggio».

 «Un uomo non piange, combatte.»

Oliver Stone realizza un ritratto intenso e complesso di Richard Nixon, costruito come un dramma shakespeariano. Il film esplora la caduta di un uomo potente, tra follia, colpa e solitudine, offrendo una chiave di lettura profonda del periodo storico del Watergate. La prova magistrale di Anthony Hopkins, un cast eccezionale e la colonna sonora di John Williams contribuiscono a un'opera cinematografica decisamente memorabile e riflessiva. Scopri il dramma umano e politico di Nixon nel capolavoro di Oliver Stone.

 La musica è scritta sull’acqua e sull’acqua rimane.

 Se un organino battezza l’estasi del flaneur in una sensazione di leggera follia.

La recensione celebra 'Victorian Wonders' degli Octopus Syng come un viaggio sonoro evocativo tra passato e presente, dove la psichedelia si fonde con luce malinconica e delicatezza folk. L'album, proveniente dalla Finlandia, evoca atmosfere ottocentesche e richiami agli anni '60 e '70 con un fascino unico e personale. La musica è descritta come sottile, raffinata e immersa in un'aura di sospensione e bellezza evocativa. Ascolta Victorian Wonders e lasciati trasportare in un viaggio sonoro senza tempo!

 Mi immergo nelle membra melliflue e fredde delle acque lacustri.

 Mi unisco al pianto della natura, ritmicamente, fino a sovrapporre i miei gemiti a quelli della creatura che tengo dentro.

La recensione di Midsommar di Ari Aster è un viaggio emotivo che trascende la semplice visione di un film horror. L'autore descrive la connessione profonda con la natura e il folclore, raccontando un'esperienza sensoriale e meditativa. Più che un giudizio tecnico, è un racconto di immersione poetica nell'atmosfera del film. Scopri l'atmosfera unica di Midsommar e immergiti in questa esperienza cinematografica intensa.

 J.G. Ballard ha raccontato gli effetti perversi del consumismo e della tecnologia nella mente e nel cuore delle persone.

 La storia mostra la possibilità di risveglio dello spirito umano spento dalla società materialista, anche se tale risveglio viene di nuovo soffocato.

La recensione analizza 'L'allegra compagnia del sogno' di J.G. Ballard, romanzo che esplora il risveglio dello spirito umano in una società materialista. La storia segue Blake, pilota sopravvissuto a un incidente, che contagia di vita una comunità addormentata. Nonostante momenti di speranza e rinascita, l'opera mette in luce la fragilità dello spirito umano di fronte alla repressione sociale. Scopri il viaggio di risveglio e perdita in 'L'allegra compagnia del sogno'.

 Tom Waits riesce a tirare fuori un gioiello assolutamente degno del proprio catalogo.

 "I'm still here, brevissimo bozzetto che in meno di due minuti dice tutto quello che c'è da dire con una delicatezza e un garbo commoventi."

Alice, pubblicato nel 2002 insieme a Blood Money, è un album unico nella carriera di Tom Waits. Con atmosfere malinconiche e influenze jazz, il disco riprende brani della pièce teatrale omonima offrendo una performance vocale intensa. Nonostante l'apparente rischio di monotonia, il disco si distingue per mestiere e ispirazione, con tracce memorabili come "Alice" e "I'm Still Here". Un album da riscoprire e apprezzare nella discografia di Waits. Ascolta Alice di Tom Waits e immergiti in atmosfere uniche e malinconiche.

 Il verdetto sul disco è chiaro e non ammette repliche: una chiavica inconsolabile.

 A quei lucenti lapislazzuli non si può dire di no, decido certo di dare una chance a questo lavoro del buon David.

La recensione racconta di un viaggio in Gran Bretagna, un incontro con Carol, fan di David Gilmour, e l'ascolto critico dell'album "Rattle That Lock". L'autore esprime una forte nostalgia per il passato dei Pink Floyd e una delusione verso il nuovo lavoro solista di Gilmour, pur apprezzando alcuni brani. Il racconto è arricchito da riflessioni personali, ironia e un tocco emotivo che lega musica e vita quotidiana. Scopri la recensione completa e immergiti nell'universo musicale di David Gilmour.