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 Seamonsters è il suono di questo mare maligno, notturno: una tempesta di distorsioni chitarristiche, di improvvise dissonanze, incursioni soniche.

 Il baritono di Gedge è un lugubre singhiozzare di abbandoni, un sussurrare estasiato di fugaci visioni amorose, vero, umano, troppo umano.

La recensione descrive 'Seamonsters' come un album intenso e tormentato di The Wedding Present, guidato dai testi struggenti di David Gedge e dalle distorsioni sonore curate da Steve Albini. Il disco rappresenta un viaggio nel dolore, nelle illusioni amorose e nelle lotte interiori, con una produzione che rimane attuale e potente a oltre vent'anni di distanza. Viene sottolineato il suo peso nel panorama post-punk britannico e la capacità di emozionare con suoni e parole. Ascolta Seamonsters, l'album che racconta il dolore e la bellezza nascosta nelle distorsioni.

 Il tempo, quel figlio di puttana che in maniera ridicola abbiamo cercato di intrappolare... non ha fretta ed ha la capacità innata di mimetizzarsi tra le grigie pieghe di giornate troppo simili tra di loro.

 Quello di Buzzati è un grido contro la standardizzazione di pensiero, azione e di vivere.

La recensione offre una lettura profonda e filosofica de Il deserto dei Tartari di Dino Buzzati, mettendo in luce il tema del tempo che scorre tra routine e inutili attese. L'autore riflette sulla vita vissuta tra speranze sempre deluse e rimpianti inevitabili. Il protagonista, il tenente Drogo, incarna la condizione umana di chi si lascia imprigionare da un'esistenza statica e prevedibile. Il libro viene visto come un invito a vivere intensamente e a non rimandare la propria felicità. Scopri Il deserto dei Tartari, un viaggio intenso nel tempo e nella vita.

 L'amore che nutro per il 'signor Jesu' Justin K Broadrick ha del patologico.

 Questo è un master alternativo del primo omonimo disco... è diverso forte dalla prima versione, è bellissimo, e a me piace pure di più dell'originale.

La recensione analizza il progetto Jesu di Justin K Broadrick, evidenziando una vena creativa depressa ma con un affetto nostalgico verso il musicista. Il disco Picture Disc Mix è un'alternativa originale e apprezzata rispetto alla versione precedente, con sonorità vicine a 'Conqueror'. Un lavoro che conquista soprattutto chi attende un risveglio artistico da parte di Broadrick. Ascolta il nuovo volto di Jesu e scopri la versione originale del loro capolavoro.

 Vikernes cambia rimanendo se stesso, isolato e incontaminato dalle dispute del metal moderno.

 La musica di Vikernes è combattiva, epica, indomita e portatrice di un messaggio positivo di resurrezione spirituale.

La recensione analizza Umskiptar di Burzum come un'opera che continua la visione artistica di Varg Vikernes, tra evoluzioni formali e radici nel black metal. Il disco, ispirato al poema Voluspà e cantato in norreno, si presenta come una metafora della metamorfosi umana e naturale, con una musica spesso prolissa ma ricca di atmosfere evocative. L'autore riconosce l'unicità poetica di Vikernes, seppur criticandone l'ottusità e il personaggio controverso, descrivendo l'album come un'opera di difficile fruizione ma carica di significato. Scopri Umskiptar, l'album che reinventa il post-black metal con la poetica di Burzum.

 Ricerca della perdizione e non volontà del ritorno a casa.

 Un attimo fatto di 54 attimi più lunghi di una manciata di secondi e di increspature in un oceano insignificante e al contempo pregno di qualsiasi cosa vaghi nella mente straziata dal non-suono.

La recensione di Valtari di Sigur Rós cattura un viaggio emotivo tra perdita, immobilità e ricerca del sé. L’album si caratterizza per atmosfere rarefatte e un’intensa introspezione sonora che sfugge a definizioni precise. Un’esperienza profonda e meditativa, in cui la musica diventa rifugio e specchio interiore. L’autore sottolinea la bellezza malinconica dell’album e la sua capacità di avvolgere l’ascoltatore in un paesaggio sonoro sospeso tra silenzio e suono. Ascolta Valtari per un’immersione sonora profonda e meditativa.

 Questo è Mount Analogue, questo è il viaggio verso un impossibile reso umano attraverso le percussioni e una tra le più maniacali sonorizzazioni di un impossibile viaggio verso il proprio sé.

 Intenso, fottutamente Masada, è un viaggio in antri d’introspezione e calma, effluvi di melodie armene e di mantra di pianoforte.

La recensione esplora il legame profondo tra il giovane John Zorn e le sue influenze mistiche e filosofiche, come Gurdjieff e Aleister Crowley. L'album Mount Analogue è descritto come un intenso viaggio musicale realizzato con grande dedizione e spirito mistico. Il disco si caratterizza per un sound introspettivo, ricco di melodie armene, mantra e sperimentazioni sonore. La critica lo definisce uno dei migliori lavori recenti di Zorn, capace di trasmettere uno stato di profonda calma e consapevolezza. Ascolta Mount Analogue per un viaggio unico tra suono e mistica.

 "Holy Mountain è il mio Cristo Compagnone personale."

 "Al si inginocchia davanti al suo Mesa, e spara un microassolo di basso obeso che da Cortemaggiore fa tremare l'urna con le spoglie di San Vittore."

La recensione racconta l'emozionante esperienza del concerto degli Sleep a Cortemaggiore, sottolineando la potenza ipnotica di 'Dopesmoker' e l'energia sul palco di Matt Pike e Al Cisneros. Tra riferimenti ironici e sinceri, l'autore condivide vicende personali e l'attesa spasmodica per l'evento, descrivendo una serata evocativa e autentica per gli amanti dello stoner e doom metal. Non perdere l’occasione di immergerti nel mondo stoner con Sleep dal vivo!

 La rivoluzione "non è un pranzo di gala... è un atto di violenza".

 Un anthem per eccellenza della New Left e della working class, uno dei capisaldi della nuova ondata britannica.

La recensione celebra l'album 'Entertainment!' dei Gang Of Four come un'esplosione sonora e politica, definendolo un manifesto musicale della New Left. Il disco viene descritto come un lavoro tagliente, minimale e rivoluzionario, con testi potenti che affrontano temi di alienazione e critica sociale. La critica sottolinea la forza della musica e il suo impatto duraturo nel panorama punk e post-punk britannico. Ascolta 'Entertainment!' per immergerti in una rivoluzione sonora e politica.

 Mark Arm e la musica che aveva in mente doveva creare uno stato di asfissia e inquietudine, a tratti di vera e propria psicosi.

 L’EP ha un valore storico non da poco, chi ascoltò il disco allora si trovò di fronte alla nascita di quello che sarebbe stato definito, forse impropriamente, Grunge.

L'EP 'Come On Down' dei Green River rappresenta una pietra miliare nella nascita del grunge e della scena musicale di Seattle. Pur essendo un lavoro acerbo, il disco unisce sonorità garage, hard rock e vibes hardcore, anticipando gli sviluppi futuri di band come Mudhoney e Pearl Jam. La recensione sottolinea il valore storico e l'inquietudine espressa dalla band, riflettendo il clima culturale degli anni '80 negli USA. La title-track è definita il vero capolavoro, simbolo dell'energia grezza e psicotica del gruppo. Ascolta l’EP Come On Down e immergiti nelle radici autentiche del grunge!

 "Mai una nota fuori posto, magistrale perfino nel ricordare i riff degli ottoni di GRAND HOTEL."

 "E' un’opera ingiustamente trascurata, e che ritengo degnissima di un posto ben visibile in mezzo ai soliti titoli."

La recensione celebra Grand Hotel dei Procol Harum come un capolavoro musicale in grado di resistere al tempo grazie a un sound nobile e straordinaria maestria. Dalla live performance al lavoro compositivo di Brooker e Reid, si evidenzia una produzione attenta e una miscela equilibrata di rock e elementi classici. L'album resta un gioiello trascurato, ma di grande valore nel panorama rock. Ascolta Grand Hotel e lasciati conquistare dall’eleganza senza tempo dei Procol Harum!

 Con 'De Vermis Mysteriis' gli HoF tirano fuori il meglio dalla loro ormai consolidata 'arte d'autodifesa'.

 Farsi soffocare dalla monolitica acidità del riff-work di 'Madness Of An Architect' diventerà il vostro pane quotidiano, o meglio, il vostro Corpo di Cristo.

La recensione celebra l'album De Vermis Mysteriis degli High On Fire come un ritorno potente e convincente alla forma per Matt Pike e la band. Pur riconoscendo cambiamenti rispetto al passato stoner/doom, l'autore ne apprezza la fusione di heavy metal, stoner e post-core, con la produzione di Kurt Ballou che aggiunge un tocco magnetico. Le tracce più intense e variegate dell'album conquistano per energia e qualità, consacrando l'opera come una solida prova di maturità musicale. Scopri l'energia potente di High On Fire con De Vermis Mysteriis, ascolta ora!

 La zuppa primordiale non va toccata, quel pout pourri di Beatles, Brian Wilson e Van Dyke Parks... va solo rimescolato diversamente.

 Lo show con un coperchio di pattumiera e un gambo di rabarbaro, in un grottesco tentativo di emulare un Don Chisciotte ancor più straccione.

La recensione celebra l'album 'The Man In The Bowler Hat' degli Stackridge, prodotto da George Martin nel 1973. Descrive una band eccentrica e creativa, lontana dal glam e dal progressive tradizionale, che con questo lavoro raggiunge nuovi livelli di qualità grazie all'influenza del produttore. L'album mischia sketch divertenti, orchestrazioni raffinate e una vena rock, anticipando sonorità di gruppi come XTC e They Might Be Giants. Nonostante le difficoltà promozionali, l'opera rimane un capolavoro cult del progressive inglese. Ascolta ora 'The Man In The Bowler Hat' e scopri un gioiello del progressive rock inglese!

 Per questo potenza e controllo sono due cose di cui è pieno "Echo Ono": riff perfetti, crescendo quasi math, minutaggio limitato.

 Un lavoro artigianale come se ne trovano pochi, da un gruppo che oramai fa partita a sé nell’ambito di appartenenza.

Echo Ono dei Pontiak rappresenta la maturità artistica della band Virginia heavy rock, con brani potenti, concisi e ben controllati. Il disco si distingue per la sua originalità, l’uso di registrazioni analogiche e un equilibrio musicale notevole. Solo un pezzo risulta leggermente fuori luogo ma non intacca la qualità complessiva. Un lavoro artigianale e distintivo nella scena attuale. Scopri l’energia unica di Echo Ono, un heavy rock raffinato e potente!

 Questo è rock, e mi piace l’ambiente: tutto lavora per costruire la cornice ideale.

 Fiumani ci crede, si prende sul serio e riesce a sdrammatizzare sul palco, anche con lo sguardo torvo.

La recensione descrive con passione il concerto dei Diaframma al Mumble Rumble di Salerno, un locale underground dall'atmosfera unica. Federico Fiumani si esibisce con energia e carica, coinvolgendo pubblico di tutte le età. La scaletta equilibra brani classici e nuovi, trasmettendo una forte emozione. L'ambiente informale e la performance intensa creano un'esperienza autentica e memorabile. Scopri l’energia autentica del rock italiano con Diaframma dal vivo, non perderti il prossimo concerto!

 Vorrei farvi notare come quando scrivo UNSANE automaticamente mi si gira in caps lock.

 Distorsioni pesanti, tanto rumore, nichilismo e pessimismo che si sprecano, come sbraita Chris Spencer non lo fa nessuno.

Dopo cinque anni dall'ultimo lavoro, Unsane torna con 'Wreck', un disco che mantiene la stessa energia grezza e il mood nichilista tipico della band. La recensione sottolinea la coerenza artistica e la potenza sonora, senza dilungarsi in analisi tecniche, ma valorizzando la genuinità del gruppo. Un ritorno atteso che non delude i fan del noise hardcore. Ascolta 'Wreck' degli Unsane e scopri il vero spirito del noise hardcore!

 King Of Limbs è l'opposto, un disco fatto dai Radiohead per i Radiohead, sperimentale ben oltre l’eccesso. Finto. Presuntuoso. Artificioso.

 La grandezza dei Radiohead era il riuscire a trasmettere pensieri profondi in modo semplice, l’essere un gruppo impegnato ed impegnativo, ma non impenetrabile.

La recensione analizza la fase artistica recente dei Radiohead a partire da Hail To The Thief fino a The King of Limbs, criticando la trasformazione del gruppo da comunicatore di emozioni autentiche a sperimentatore introspettivo e artificiale. The King of Limbs è visto come un esercizio di stile autocompiaciuto e distante dal pubblico, simbolo di una deriva che rischia di allontanare la band dalle radici emotive e sociali che l'avevano resa amata. Scopri la verità dietro The King of Limbs e la svolta controversa dei Radiohead.

 "Il vuoto dentro e dietro le tracce di 'Closer' poteva darmi l’empatia e l’aiuto di cui avevo bisogno."

 "Ian era uno 'Weary inside', un uomo sfinito dentro."

La recensione descrive 'Closer' dei Joy Division come un’esperienza catartica, capace di accompagnare chi attraversa un momento di difficoltà. L’autore condivide una riflessione intima sul vuoto emotivo, trovando nell’album una fonte di empatia e conforto. Brani come 'Twenty Four Hours' e 'The Eternal' vengono valorizzati per la loro intensità emotiva. L’ascolto diventa una passeggiata introspettiva che celebra la grandezza artistica della band nonostante la tragedia di Ian Curtis. Ascolta 'Closer' e lasciati avvolgere dalla sua intensa profondità emotiva.

 Al termine della proiezione non ero certo se fosse stato onesto ridere, spesso fragorosamente, davanti alle spietate vicissitudini esistenziali di Philippe.

 Quel groppo in gola che tarderà a sciogliersi rientrando a casa vale il prezzo del biglietto.

Intouchables è una commedia francese che affronta con umorismo e delicatezza il tema della disabilità e delle differenze sociali. La storia narra l'inaspettata amicizia tra Philippe, un tetraplegico benestante, e Driss, un ragazzo delle banlieues parigine. La pellicola sa alternare momenti di risata a riflessioni profonde, lasciando un’emozione duratura allo spettatore. Non perdere questa commedia emozionante, guarda Intouchables oggi stesso!

 "L'unica cosa che mi faceva veramente imbestialire era la valutazione dei gol data alla cazzo di cane."

 "Finalmente sono fuori. Ho gli occhi lucidi ma non è per il gelo."

La recensione racconta con sentimento un tuffo nel passato legato a Virtua Striker 2, un videogioco SEGA che ha animato i pomeriggi di un gruppo di amici nella provincia senese. Tra ricordi di partite accese, sfide e rituali di gioco, si delinea un quadro vivido di socialità e nostalgia. L'autore ritrae con affetto l'ambiente del Bar Lume e l'impatto del gioco sulla vita quotidiana, con una punta di malinconia per i cambiamenti nel tempo. È un omaggio personale al gioco e alle persone che hanno condiviso quegli anni. Riscopri il fascino retrò di Virtua Striker 2 e vivi nuove emozioni calcistiche!

 Un disco obesello non è mai bello. È un furtarello ai soldi del porello.

 Un disco debba anche essere un pò godibile, non una mattonellata sui coglioni.

La recensione esprime una critica severa alla lunghezza eccessiva dell'album 'Il mondo nuovo' de Il Teatro degli Orrori, definito 'strabordante' e difficile da ascoltare. Nonostante siano riconosciuti momenti di spessore e testi impegnati, la prolissità rende il lavoro poco godibile. L'autore usa un tono ironico e caustico, evidenziando un senso di frustrazione verso l'opera. Viene sottolineata la difficoltà di mantenere l'attenzione per tutta la durata del disco. Scopri se 'Il mondo nuovo' de Il Teatro degli Orrori fa per te, leggi la recensione completa!