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 Un accolta di camaleonti capaci di assimilare e stravolgere generi musicali mantenendo un'identità riconoscibile.

 Il risultato è un calderone in perenne ribollimento, un inesauribile gioco di echi, rimandi, e citazioni incrociate nel quale le parole "noia" e "calo di tensione" non sono contemplate.

La recensione celebra Electric Masada come un progetto di John Zorn che fonde free jazz, klezmer, funk e heavy metal in una performance dal vivo esplosiva e creativa. Il doppio album cattura l'intensità e la versatilità dei musicisti, esaltando l'affiatamento e la sperimentazione sonora. Le tracce mostrano momenti di grande energia e riflessione, confermando l'originalità e la qualità artistica del progetto. Ascolta Electric Masada e immergiti in un viaggio sonoro irripetibile!

 "In pratica è come se ciascun strumento fosse stato registrato in un locale diverso di casa mia: le chitarre in cucina, il basso in cantina e la batteria in bagno."

 "...evil! evil! evil! evil! evil!evilevilevilevilevilevilevilevilevilevilevilevilevilevilevilevilevilevil... EEEVVVIIIILLLLLLLl!!!!!... GE-NIA-LE!"

La recensione celebra 'Evil Is There!' dei Carrion come un esempio genuino e ruvido di thrash metal svizzero anni '80. Nonostante difetti quali una produzione spartana e una voce sopra le righe, l'album si distingue per il suo spirito energico, la melodia e la poetica ironica delle liriche. Ideale per fan completisti, rappresenta una valida alternativa alle produzioni più conosciute del genere. Scopri il thrash metal svizzero con 'Evil Is There!' dei Carrion, un classico grezzo e genuino per gli appassionati.

 Gli dei del rock, si sa, sono capricciosi e spesso condannano all’oblio senza apparente motivo formazioni che avrebbero meritato ben altro destino.

 La chiusura con "To B", una cerimonia in onore dei fiati destinata a concludersi nel caos prodotto dai musicisti al gran completo.

La recensione celebra 'Healing of the Lunatic Owl', album del 1970 dei Brainchild, un sestetto prog poco conosciuto ma di grande livello tecnico. La musica è caratterizzata da una dominante sezione fiati, arrangiamenti sofisticati e cambi di tempo azzeccati. Brani come 'A Time a Place' e 'To B' mostrano l'estro dei musicisti, in particolare del batterista e dei fiati. Un disco che merita riscoperta per gli appassionati di progressive e rock vintage. Ascolta Brainchild e riscopri un capolavoro prog ancora vivo dopo oltre 50 anni!

 Il conducente del mezzo che vi porterà nei punti più remoti dell'universo è John Coltrane.

 John Coltrane non suonava per i soldi o per il successo, lui aveva bisogno di suonare, era la sua droga più forte.

La recensione celebra 'Stellar Regions' di John Coltrane come un viaggio musicale unico e profondo, accessibile solo a chi ama davvero l'artista e la sua musica. Coltrane è descritto come un musicista spirituale e innovativo, capace di esplorare sonorità complesse e intense. La band è un gruppo affiatato di spiriti simili, che contribuisce a un suono coeso e coinvolgente. Il disco richiede un ascolto attento, ma ripaga con una profonda esperienza d'ascolto e di elevazione interiore. Scopri l'universo sonoro di Coltrane con Stellar Regions, preparati a un'esperienza musicale unica!

 "solo chi cessa di sognare può ben chiamarsi sveglio, il mondo materiale non è che uno scenario"

 "Intensità, magia, tecnica eccelsa, voce straordinaria e atmosfere asfissianti fanno da cornice al mistero occulto della filosofia esoterica dell'album."

Il Segno Del Comando con l'album 'Der Golem' propone un raffinato progressive dark che omaggia il romanzo esoterico di Gustav Meyrink. Il lavoro si distingue per atmosfere oscure, testi profondi e un alto livello tecnico. L'opera si immerge nel fascino di Praga e nel mistero occulto, creando un'esperienza musicale intensa e suggestiva. Brani come 'Golem' e 'Io Il Bagatto, Io L'Appeso' sono veri capolavori del genere. Scopri l'oscurità musicale di Der Golem, un capolavoro progressive unico!

 Sette liturgie pagane belle come una donna che balli intorno al fuoco senza sapere di essere vista.

 La voce altera e seducente di Magnus Pelander ci dice di non chiudere gli occhi e di avere paura.

La recensione celebra 'The Alchemist' dei Witchcraft come un viaggio magico che unisce il doom rock anni '60/'70 con suggestioni di folk e blues. L'album si distingue per la sua capacità di evocare atmosfere ancestrali, arricchite da una strumentazione varia e una voce intensa e seducente. Il gruppo svedese riesce a rinnovare il classicismo rock, mantenendo però salda la propria radice esoterica e oscura. Scopri l'alchimia sonora di Witchcraft, ascolta 'The Alchemist' ora!

 Questi Parts & Labour sono solo il vecchio che avanza, sono l’attualizzazione di qualcosa che è già stato e successo riproposto in modo originale e fresco.

 "Mapmaker", stampato nel 2007, è pura dinamite posta in sequenza che esplode in armonia alla velocità di 200bpm facendoti esclamare un finalmente, qualcuno lo fa.

La recensione analizza "Mapmaker" dei Parts & Labor, valorizzandone la capacità di rinnovare l'Hardcore degli anni '80 attraverso l'uso di sintetizzatori e melodie. L'album viene riconosciuto come una proposta originale e potente, che evita le trappole di un'avanguardia sterile. Il risultato è un mix dinamico e fresco che soddisfa chi cerca una nuova energia nell'alternative rock. Scopri ora l'energia innovativa di Parts & Labor con Mapmaker!

 Un disco che potrebbe spingervi a tagliarvi le orecchie col trinciapollo, o lasciarvi estasiati e perennemente inebetiti sul divano.

 Naked Acid (se si chiamasse acidità volatile calzerebbe a pennello)... terrigno, selvatico e non mediato.

La recensione di Naked Acid di Valet esplora un album dallo stile unico, caratterizzato da sonorità acide e ambientali. Honey Owens propone tracce che vanno dal krautrock al drone, sfidando l'ascoltatore con atmosfere rarefatte e complesse. Un disco che può affascinare o risultare difficile, raccontato con un parallelo fra musica e percezione sensoriale legata al vino. L'autore ne sottolinea la natura di opera da prendere o lasciare, apprezzabile soprattutto da chi ama sperimentazioni sonore estreme. Scopri la musica acidamente intensa di Valet, se non hai paura di sperimentare!

 Questo è un disco che va preso con le pinze, roba fuori dallo spazio e dal tempo, non etichettabile, non classificabile e non da generalizzare.

 Se la musica di massa rappresentasse il centro, i Pyramids sarebbero di sicuro le Brigate Rosse.

La recensione descrive l'album d'esordio dei Pyramids come un'opera estrema e difficile da definire. L'ascolto crea sensazioni contrastanti, dal piacere iniziale a un fastidio crescente. Influenzato da shoegaze, black metal e altri generi, l'album è un viaggio caotico e sperimentale che richiede pazienza e apertura mentale. L'autore invita a provarlo come esperienza più che come semplice ascolto musicale. Ascolta l'album dei Pyramids e scopri se sei pronto all'esperienza estrema.

 "Per un barbecue 'Nude With Boots' è come la carbonella: essenziale."

 "Il 22 Ottobre 1929 delle salsicce: abbiamo la colonna sonora definitiva per compiere un massacro."

La recensione celebra l'album 'Nude With Boots' dei Melvins come la colonna sonora ideale per un barbecue, eloggiandone i riff potenti e le atmosfere energiche e tamarre. Il disco è visto come un’evoluzione del loro percorso iniziato con '(A) Senile Animal', con più passione e immediatezza. Viene apprezzato per la sua musicalità coinvolgente e per la capacità di suscitare sensazioni uniche, nonostante non importi a lungo termine nella storia musicale generale. Ascolta Nude With Boots e trasforma il tuo prossimo barbecue in un evento epico!

 Il trio è una della più belle forme di gruppo che esistano. Se poi alla chitarra c'è un mostro come Rory Gallagher, il trio diventa perfetto.

 I Taste sono perfetti e il loro blues sporco e cattivo ruggisce ad ogni minima nota eseguita.

La recensione celebra il live dei Taste all'Isola di Wight, sottolineando la potenza e la perfezione del trio guidato da Rory Gallagher. Con assoli intensi, improvvisazioni e una forte energia, il concerto rimane un capolavoro del blues rock. Il pubblico entusiasta amplifica l'atmosfera di un'esibizione indimenticabile, che rappresenta una delle ultime grandi apparizioni della band. Scopri l'energia travolgente dei Taste e immergiti nel blues di Rory Gallagher!

 "Ra-Ma è puro e cristallino fluido lisergico che si snoda come un serpente nelle crepe del deserto bruciato dal sole."

 "Il peyote è più orientato all'audio di qualsiasi altra droga io conosca. La chitarra di Tom McGarrigle sembrava la voce di un gecko in quel periodo."

La recensione racconta la nascita e la storia travagliata dell'album Cold Sun - Dark Shadows, uno dei primi dischi a influenzare il genere stoner rock. Originari di Austin, Texas, i membri della band attingono profondamente dal deserto, dal peyote e dalla psichedelia anni '60. Nonostante la difficoltà a pubblicare il lavoro, l'album è oggi considerato un cult grazie al suo suono unico e coinvolgente. Le atmosfere lisergiche e le sonorità ancestrali emergono potentemente in ogni traccia, confermando l'importanza storica dell'opera. Ascolta Cold Sun - Dark Shadows e immergiti nel suono ancestrale del deserto!

 La tolleranza, sappilo, è solo e sempre puramente nominale.

 Un’Italia ipocrita era quella che amava fare a pezzi Pasolini e un’Italia ipocrita e pure mediocre è quella odierna che però si fa a pezzi da sola.

La recensione riflette sul documentario di Pasolini Comizi d'Amore, un viaggio critico nella società italiana degli anni '60, evidenziando la forte divisione culturale e morale tra Nord e Sud. Pasolini esplora temi come la sessualità e la tolleranza, mettendo in luce l’ipocrisia dilagante. Il testo collega inoltre l'opera ai problemi attuali di intolleranza, mostrando la sua attualità e rilevanza. La recensione sottolinea la profondità e la precisione dell’autoritratto di Pasolini. Scopri il ritratto crudo dell’Italia di Pasolini in Comizi d’Amore, un classico da non perdere.

 Il punto è che nell'esperienza dei Throbbing Gristle il rumore si fece verbo.

 Essa non è né musica, né arte, né retorica, ma tutte queste cose messe assieme, permea ancora l'aria fosca di Londra.

La recensione evidenzia l'importanza storica e artistica dei Throbbing Gristle come pionieri della musica industriale. Analizza il loro album D.o.A. Third and Final Report come un'opera radicale e innovativa, capace di unire musica, arte e teatro in un'esperienza totale. Si sottolinea la carica sperimentale e atonale del sound, l'uso creativo dei sintetizzatori e l'influenza duratura sul panorama musicale moderno. Scopri l'arte sonora che ha cambiato per sempre la musica industriale, ascolta D.o.A. oggi stesso!

 La musica degli Dei Antichi del rock scalcia, scalpita e scivola, scopre le gambe e mette in mostra i muscoli, ammicca e manda affanculo sempre con una certa classe.

 Una voce da cui ci si lascia volentieri coccolare e maltrattare, accarezzare e sculacciare.

La recensione celebra 'Kaleidoscope', il secondo album dei Siena Root, come il miglior lavoro della band. Un disco che rivisita con orgoglio il rock classico degli anni ’60 e ’70, mescolando riff hard rock, tastiere in stile John Lord, atmosfere psichedeliche e una voce femminile intensa e grintosa. Il risultato è un'opera nostalgica ma mai banale, che diverte e coinvolge l’ascoltatore in un viaggio ricco di suggestioni vintage. Ascolta Kaleidoscope e lasciati trasportare nel cuore del rock vintage!

 Per degli svalvolati simili ci vorrebbe uno strizzacervelli alla Sigmund Freud e non un fesso qualunque.

 Sono i Surfisti del Buco del Culo e non c'è dubbio che stanno tentando di riscrivere alla loro puzzolente maniera la psichedelia degli anni novanta.

La recensione celebra l'album Hairway to Steven dei Butthole Surfers come un’esperienza sonora anarchica e provocatoria, tra punk, psichedelia e noise. Il gruppo texano mantiene la sua fama di eccentrici e sperimentatori, con composizioni che mischiano elementi hard rock e brani più accessibili. L'autore apprezza la capacità della band di sorprendere e divertire, nonostante l'estetica estrema e i riferimenti volutamente scioccanti. Un disco che rimane tra i più digeribili della loro produzione. Ascolta Hairway to Steven e immergiti nel caos musicale dei Butthole Surfers!

 L’intro di chitarra di ‘Mr Cool’ è da brivido sporco e incerto, la voce da disperato cronico di Blackie Lawless è capace di sciogliere il più roccioso dei cuori.

 Che come tutti i losers ha avuto una vita da romanzo.

La recensione traccia il destino amaro ma affascinante di Arthur 'Killer' Kane, bassista dei New York Dolls, e del loro EP Mr. Cool. Viene descritta la musica ruvida e sincera, simbolo di un'epoca di decadenza e magia punk, accompagnata da aneddoti sulla vita travagliata del musicista. L'autore esprime gratitudine per l'opera, che rappresenta un punto di svolta personale e un inno al rock vero. Immergiti nell’energia ribelle di Killer Kane e riscopri il rock autentico!

 Se stringi un patto con il Diavolo devi essere spietato, niente sentimentalismi.

 Il blues nel suo profondo è una musica più feroce del punk.

La recensione celebra l’album 'Bring Yo’ Ass To The Table' dei Left Lane Cruiser come un ritorno al blues più crudo e violento, privo di sentimentalismi. Il duo di Fort Wayne offre un suono ruvido e autentico, con influenze che spaziano dal boogie al doom, passando per riflessioni sociali intense. L’album viene descritto come un'esperienza sonora ipnotica e feroce che rivaluta il blues come una musica più punk e ribelle. L’energia travolgente dei brani e la passione dei musicisti emergono con forza. Scopri la forza selvaggia del blues con Left Lane Cruiser ora!

 I dischi di questo quintetto sono un orgasmo.

 Questa musica respira come un essere vivente, l’energia si accumula per poi essere rilasciata.

Sorcerer del 1967 è un album fondamentale del quintetto di Miles Davis, che unisce raffinata improvvisazione e forte carica fisica. La recensione mette in luce il ruolo centrale di Wayne Shorter nelle composizioni e il livello eccellente dell'interplay tra i musicisti. Capolavori come "Masqualero" evidenziano la maturità artistica e l'energia vibrante del gruppo. Un disco da ascoltare assolutamente per gli appassionati di jazz d'avanguardia. Ascolta Sorcerer e immergiti nell’essenza del jazz d’avanguardia!

 House portò "ordine" ove prima vi era il chaos.

 "Hall Of The Mountain Grill" si presenta sin dal primo ascolto come un album molto più "strutturato" rispetto ai suoi immediati predecessori.

La recensione analizza 'Hall of the Mountain Grill', album del 1974 degli Hawkwind, sottolineandone l'evoluzione verso un sound più strutturato e sinfonico. Dopo importanti defezioni, la band cambia assetto mantenendo una base space rock, ma più melodica e orchestrale. L'album segna un momento di transizione, tra caos e ordine, con l'arrivo del violinista Simon House. Nonostante l'assenza di Robert Calvert, l'album mantiene momenti di psichedelia e potenza ritmica. Un capitolo cruciale prima dei grandi cambiamenti futuri nella band. Scopri l'evoluzione cosmica di Hawkwind con Hall of the Mountain Grill!