Ricerca su DeBaser Recensioni premiate

 I Kyuss, inventori dello "Stoner Rock", sono l'espressione delle frustrazioni e delle tensioni accumulate dalla gioventù.

 "Mondo Generator", a mio avviso il pezzo più mostruoso dell'album.

Blues For The Red Sun dei Kyuss è un album fondamentale per gli amanti dello Stoner Rock. La potenza sonora generata dai membri, tutti provenienti da Palm Desert, crea un'esperienza intensa, tribale e psichedelica. L'album è complesso e non immediato per i neofiti, ma un autentico capolavoro per chi apprezza il genere. Brani come Thumb e Mondo Generator rappresentano vere esplosioni di energia sonora. Scopri l'energia esplosiva di Kyuss con Blues For The Red Sun!

 Un suono lento, pesante e cadenzato non fa paura. Mette ansia, che è qualcosa di peggio.

 Black Sabbath si presenta semplice quanto inquietante, parte lenta per poi esplodere in un finale convulso.

La recensione esplora in modo emozionale e filosofico l'album di debutto di Black Sabbath, sottolineando il suo potere evocativo e l'atmosfera inquietante. La musica viene vista come un rito oscuro che evoca paura e ansia, con brani caratterizzati da riff ipnotici e performance tecniche di alto livello. Il disegno narrativo dei testi e la crescita sonora sono messi in risalto fino alla conclusione che definisce l'album come un'opera intensa e coinvolgente. Ascolta il leggendario debutto di Black Sabbath e immergiti nell'oscurità sonora.

 È possibile registrare un album tutto incentrato sul tema del dolore, della sofferenza, della perdita di ogni punto di vista?

 Se non avete mai pianto sulle note di qualcosa, questa è proprio la volta buona per iniziare e non si ammettono domande.

L'album di R.E.M. 'Automatic For The People' è un viaggio profondo nel dolore e nella perdita, caratterizzato da atmosfere minimaliste e una voce calda capace di toccare l'anima. La recensione invita ad abbandonarsi all'esperienza senza fare paragoni, riconoscendo la potenza emotiva delle sue note. Un percorso doloroso ma arricchente che sprona alla riflessione interiore e alla valorizzazione delle piccole cose. Ascolta l'album e lasciati coinvolgere da questo intenso viaggio nell'anima.

 È molto difficile scrivere di un gruppo che non ha eguali nel mio universo, di un album che mi ha fatto stropicciare gli occhi davanti all’imprevedibilità del bello.

 Sono passati sette anni e ancora non ne ho trovato uno che mi piaccia di più. 5 stelle e lode.

La recensione celebra l'album 'In A Bar, Under The Sea' dei dEUS come un capolavoro unico e imprevedibile. Viene evidenziata la varietà stilistica, la genialità della band e la ricchezza emotiva delle composizioni. L'autore consiglia vivamente l'ascolto e attribuisce a questo disco un valore superiore anche al debutto della band. Un'opera ricca di stili, dalla musica acustica al punk, dal jazz al post-grunge. Ascolta ora 'In A Bar, Under The Sea' dei dEUS e vivi un viaggio musicale unico!

 Ironia della sorte, l'album si rivelò il miglior album mai concepito da Townshend.

 Who's Next è semplicemente un album con nove pezzi che hanno fatto da maestri nella storia della musica.

La recensione evidenzia come 'Who's Next' sia nato da un progetto fallito ma sia poi diventato il massimo capolavoro degli Who. L'album si distingue per la creatività di Townshend, la voce di Daltrey, l'uso innovativo del sintetizzatore e l'apporto di Nick Hopkins. Le tracce spaziano tra ballate e inni che hanno segnato la storia del rock. Un album che ancora oggi è rilevante e coinvolgente. Riscopri un capolavoro senza tempo: ascolta Who's Next degli Who!

 Questo disco è inutile, come lo sono gli Hammerfall e come lo è questa recensione.

 La totale assenza di tecnica e originalità è impressionante.

La recensione stronca Renegade degli Hammerfall, definendolo un album inutile e mediamente mediocre, incapace di offrire originalità o tecnica. L'autore sottolinea come i brani risultino poco ispirati e i cori patetici, salvando solo pochi momenti come il singolo Renegade. L'unico elemento accettabile è la voce di Joacim Cans. L'opinione globale è decisamente negativa. Leggi la recensione completa e scopri se Renegade merita davvero un ascolto!

 "Lei ha solo una Voce, la sua chitarra e le sette note!"

 "...I had a feeling that I belonged / And I had a feeling I could be someone, be someone..."

La recensione celebra l’album di esordio di Tracy Chapman, sottolineando la sua autenticità in uno scenario musicale dominato dall’apparenza. L’autrice esalta la purezza della voce di Chapman e il valore dei suoi testi impegnati, che toccano temi sociali e personali. L’album viene descritto come una ventata di poesia e melodia capace di conquistare ancora oggi. Riscopri un capolavoro senza tempo: ascolta o riascolta Tracy Chapman!

 "8 piccoli pezzi lo-fi, melodie vagamente folk, filastrocche infantili illuminate da un non-sense per me irresistibile..."

 "Diamanti grezzi!!!"

La recensione esalta Devendra Banhart come artista poliedrico e originale, sottolineandone il talento nel creare brani folk lo-fi dai testi surreali. L'EP The Black Babies viene descritto come ideale prosecuzione del primo album, caratterizzato da minimalismo tecnico e da una poetica unica. I brani risultano grezzi ma affascinanti, ricchi di immagini nonsense irresistibili e atmosfere infantili. Scopri questo gioiello lo-fi e lasciati sorprendere dal genio surreale di Banhart!

 Dio esiste, ora ne sono sicuro, e nel tempo libero ascolta Bowie.

 Il Bowie non è un musicista. È uno stato mentale.

La recensione esalta l’album di Bowie come molto più di un semplice disco: è un viaggio emotivo, capace di alleviare la solitudine e portare alla catarsi personale. L’autore descrive un’esperienza intima e quasi mistica, in cui Bowie incarna una forza liberatrice dagli stereotipi e invita ad accettare sé stessi. Il disco diventa lo strumento per superare le paure interiori e abbracciare la propria unicità. Un inno al diritto di ascoltare Bowie come stato dell’anima. Scopri anche tu perché Bowie non è solo musica, ma uno stato mentale: ascolta Ziggy Stardust!

 Che follia e razionalità potessero convivere pacificamente fianco a fianco nello stesso disco.

 Tago Mago è un'opera che va al di là dei suoi episodi particolari. È ricerca a 360 gradi, sperimentalismo nel senso buono.

La recensione celebra 'Tago Mago' dei Can come uno dei massimi esempi di avanguardia nel rock tedesco. L'autore analizza le singole tracce sottolineando la coesistenza di follia e razionalità, il coraggio sperimentale e la sorprendente attualità del disco. Pur invitando l'ascoltatore a pazienza e apertura mentale, conclude che l'album offre una ricompensa impareggiabile a chi lo esplora a fondo. Scopri o riscopri Tago Mago, un classico che sfida il tempo e le mode!

 Dalla prima all’ultima canzone (la 23esima!) i Radiohead sfoggiano dal vivo un impasto musicale sublime.

 Karma Police è la conclusione: ideale, perché tira fuori dal pubblico gli ultimi fili di voce e le ultime emozioni.

La recensione racconta l'esperienza unica del concerto dei Radiohead a Firenze nel 2003, analizzando punti di forza come l'energia della band, l'ambientazione straordinaria e una setlist ricca. L'autore evidenzia alcune imprecisioni e il bilanciamento sonoro non sempre perfetto, senza però togliere fascino a una serata memorabile. Scopri come i Radiohead hanno trasformato Firenze in musica: leggi la recensione completa!

 Accecanti evoluzioni di note che provocano una piacevole fitta al cuore.

 Scar... cicatrice. Quale miglior metafora per il mio stato d'animo.

La recensione di Scar di Joe Henry si trasforma in un flusso di pensieri e sensazioni profonde. L'album viene descritto come un viaggio tra luci e ombre, guidato da arrangiamenti raffinati e la collaborazione con grandi musicisti come Ornette Coleman. L'ascolto diventa catartico e personale, lasciando un'impronta indelebile nell'ascoltatore. Scopri come Scar può emozionarti e regalarti nuove sfumature d'ascolto.

 Un’armonia struggente di sussurri, tappeti ovattati e lamenti estatici che si intersecano e si confondono: da brivido.

 Li sento destreggiarsi in figurazioni ritmiche allucinanti che non riesco a interpretare; la chitarra di Belew stride e urla, in una rapida e lunga agonia cromatica.

La recensione racconta l'esperienza di un giovane fan al concerto dei King Crimson a Roma nel 2003. L'autore descrive la magia dell'atmosfera, la maestria dei musicisti e i suoni travolgenti che hanno reso la serata indimenticabile. Particolare enfasi è posta su Robert Fripp e sulle capacità tecniche della band, coinvolgendo il lettore in un racconto appassionato e personale. Scopri anche tu la magia dei King Crimson dal vivo leggendo la recensione completa!

 Sylvian sembra accompagnarci in un viaggio, al tramonto, nella malinconia autunnale.

 Un capolavoro la cui recensione mi piacerebbe comparisse nella sezione 'evergreen'.

La recensione analizza il rapporto tra David Sylvian e Ryuichi Sakamoto, sottolineando come la carriera di Sylvian sia stata influenzata da collaborazioni eccellenti. Si esalta l’unicità della voce e dello stile di Sylvian e la raffinatezza degli arrangiamenti acustici curati da Sakamoto in 'Secrets Of The Beehive', un album descritto come un affascinante viaggio in atmosfere malinconiche e autunnali. Scopri il fascino senza tempo di Secrets Of The Beehive!

 Non è un disco facilissimo, ma una volta superato il primo impatto, si corre seriamente il rischio di innamorarsene.

 Grazie soprattutto alla raffinatezza e alla poesia dell'interprete.

La recensione esalta 'Verse', album in cui Patricia Barber dimostra piena maturità artistica proponendo dieci brani originali. L'opera spazia tra generi e atmosfere, mostrando la versatilità della cantante-pianista e valorizzando i musicisti che la accompagnano. Non di immediata assimilazione, l’album conquista con la sua eleganza e profondità emotiva. Ideale per chi cerca raffinatezza nel jazz contemporaneo. Scopri la raffinatezza unica di 'Verse' di Patricia Barber: un viaggio jazz da non perdere!

 Un genio malato che scrive canzoni buffe e disperate.

 Un altro cd della serie o vi piace o vi fa schifo...

La recensione esplora Fear Yourself di Daniel Johnston, album che fonde sincerità dolorosa e arrangiamenti intensi grazie a Mark Linkous. L'autore descrive la natura tragicomica delle canzoni di Johnston, la sua storia personale segnata da depressione e passione per la musica come terapia. L'album viene presentato come un lavoro capace di dividere profondamente l'ascoltatore. Scopri un album unico che divide il pubblico: ascolta Fear Yourself!

 I Natas non somigliano a nessuno, non sono Kyuss-like, non sono QOTSA-like, sono qualcosa di totalmente differente. E speciale.

 La sensazione è diretta, una cavalcata nel deserto in una notte oscura, meglio, durante un'eclissi di sole, in cui lo spirito si perde e poi ritorna acquistando una nuova dimensione.

La recensione celebra Corsario Negro dei Los Natas come una vetta del rock stoner argentino. L'album è descritto come oscuro, originale e poetico, perfetto per ascolti immersivi. I riff ipnotici e le atmosfere evocative trasportano l'ascoltatore in un viaggio sensoriale, lontano dai cliché del genere. Un disco che rivela il mondo unico e speciale dei Los Natas. Scopri il viaggio unico di Corsario Negro e lasciati trasportare dal suo stoner poetico.

 Il risultato finale è un disco assolutamente meraviglioso, in apparenza sereno come un mare calmo, in realtà profondo, freddo, insidioso, avvolgente.

 Troppo commovente anche per chi ha il cuore duro come kevlar...

Il ritorno dei 24 Grana con K-album segna il loro percorso più indipendente, costruendo un concept unico attorno alla lettera K. L’album alterna atmosfere serene e profondità emotiva, fondendo elettronica, chitarre e dialetto napoletano per un’esperienza coinvolgente e intensa. Scopri l'atmosfera unica di K-album dei 24 Grana: lasciati trasportare dalle sue sonorità profonde!

 "Bjӧrk è una guerriera che sembra dover difendere la bambina timida che invece appare in Debut."

 "Da questo percorso interiore esce un disco difficile di grande sperimentazione sonora e vocale."

La recensione esplora Homogenic come tappa cruciale nel percorso di Björk, sottolineando la trasformazione e la consapevolezza emerse dopo una grande sofferenza. Attraverso un'analisi della copertina e dei testi, si evidenzia la scelta sperimentale dell'artista e la maturità raggiunta rispetto agli album precedenti. Scopri l'evoluzione di Björk ascoltando Homogenic e lasciati trasportare dalle sue sonorità sperimentali.

 "Quando uscì, questo disco fu veramente rivoluzionario!"

 "In Remain in Light c'è tutto... sperimentazione, impegno sociale, elettronica, tamburi africani, cori, la personalità di Byrne e il genio di Brian Eno tutto magicamente e perfettamente amalgamato"

La recensione racconta come Remain in Light dei Talking Heads abbia segnato l'inizio di una passione musicale, esaltando la sua carica rivoluzionaria, la ricchezza sonora e l'importanza dell'ascolto integrale. Si evidenzia l'amalgama tra la sperimentazione elettronica, i ritmi africani, il contributo di Brian Eno e l'intensità di David Byrne, rendendo il disco un vero must-have. Riscopri Remain in Light: lasciati trasportare da un viaggio musicale senza tempo!