Ricerca su DeBaser Recensioni premiate

 "Lo stambecco-Riva rappresenterebbe il sistema corrotto ed il bracconiere che lo vuole uccidere rappresenterebbe invece la giustizia."

 "Uno dei più bei brani di sempre, sia per il testo che per la musica, non solo di Venditti ma della musica italiana tutta."

La recensione esplora il brano "Lo stambecco ferito" di Antonello Venditti, ispirato alle vicende di Felice Riva, imprenditore accusato di bancarotta fraudolenta. Il testo utilizza allegorie per raccontare la fuga, la vita lussuosa e le conseguenze sociali. Il pezzo, lungo e strutturato come una suite prog, è apprezzato per la sua profondità musicale e poetica. La recensione sottolinea come questa canzone rimanga una delle opere più significative e meno commerciali di Venditti. Scopri il significato profondo di "Lo stambecco ferito", un capolavoro della musica italiana.

 Il trittico iniziale basterebbe e avanzerebbe per la missione “fammi dimenticare un attimo tutto”.

 Il garage è l’unico “genere” che non deve avere novità … sarebbe una completa eresia.

La recensione celebra con passione 'Get Hooked!' dei The Maggots, un album garage rock dal 2001 che spicca per energia e autenticità. Il critico apprezza il sound grezzo e i ritornelli catchy, evidenziando il valore di un esordio spontaneo e vibrante. L'album è descritto come una piacevole fuga dalla realtà e un omaggio alla vitalità del rock di provincia. Nonostante la scarsa notorietà della band, il disco si rivela un ottimo esempio di musica garage con influenze stoner. Scopri l’energia garage di The Maggots con Get Hooked! e lasciati conquistare dal loro sound autentico.

 Grover il suo treno l'ha preso in tempo ma è sceso troppo presto e purtroppo per sempre.

 "Mister Magic è l'album della maturità, il più bello, per stessa ammissione di Washington."

La recensione racconta il talento e il destino di Grover Washington Jr., mettendo in luce il suo album del 1975, Mister Magic, come un capolavoro di jazz-funk. L'autore esplora l'evoluzione stilistica dell'artista, la qualità degli arrangiamenti di Bob James e il ruolo del disco nella consacrazione di Grover come figura di spicco dello smooth jazz, pur evidenziando la complessità e le controversie legate al genere. Ascolta Mister Magic e lasciati trasportare dal magico sax di Grover Washington Jr.

 Micah non è cambiato del tutto. E probabilmente neanche io.

 È solo una tristezza diversa, meno estrema, più sommessa.

La recensione riflette un legame personale con Micah P. Hinson, analizzando il nuovo album I Lie to You come una combinazione di malinconia e speranza. L'autrice rivela come la musica di Hinson continui a emozionarla, pur riconoscendo che non sia il suo capolavoro. Il disco mostra una lieve evoluzione sonora mantenendo temi profondi di sofferenza e rimpianto. Un ascolto consigliato per chi apprezza il folk emotivo e riflessivo. Scopri l'intensità emotiva di Micah P. Hinson con I Lie to You!

 La mente è catturata di colpo, poi lentamente, come nelle sabbie mobili: inutile far resistenza, la soluzione unica è solo lasciarsi INGHIOTTIRE.

 Gil Scott-Heron era uno dei Padri Nobili del rap, riverito Maestro dai miei eroi militanti di fine anni ’80.

La recensione racconta la scoperta emozionale del brano 'We Almost Lost Detroit' di Gil Scott-Heron e Brian Jackson. Un viaggio tra musica soul, jazz e funk, con liriche profonde che denunciano il rischio nucleare e le ingiustizie sociali. L'autore si immerge nella potenza del groove e nella voce unica di Gil, sottolineando il valore rivoluzionario dell'opera e del suo messaggio. Un'ode a un artista che ha saputo coniugare musica e impegno civile, lasciando un segno profondo. Ascolta 'We Almost Lost Detroit' e scopri la potenza rivoluzionaria di Gil Scott-Heron.

 "Quando Felder ha preso a glissare le corde della Gibson ho avuto il sospetto che conoscesse tutti i miei più profondi segreti."

 "A volte una canzone d'amore racconta l'amore meglio dell'amore stesso."

La recensione riflette su come 'I Can't Tell You Why' degli Eagles evochi profondi ricordi personali e sentimenti contrastanti di amore e nostalgia. L'autore descrive l'esperienza d'ascolto come un viaggio emotivo, esaltando le sonorità della chitarra di Felder e la voce di Frey. La canzone viene vista come un'icona che racconta l'amore in modo unico e autentico, capace di superare il tempo. Ascolta 'I Can't Tell You Why' e lasciati trasportare dalle emozioni degli Eagles.

 Alice è una di quelle canzoni che c'è un prima e c'è un dopo.

 Francesco parlava strano. E nessuno parla strano nel natio borgo selvaggio.

La recensione esplora con nostalgia e introspezione l'album antologico delle prime canzoni di Francesco De Gregori. L'autore racconta il forte impatto emotivo di brani come Alice, evidenziando la complessità poetica e lo stile unico del cantautore. Viene evidenziato il ruolo di De Gregori come artista che ha affascinato una generazione con la sua originalità e profondità, nonostante per alcuni il mistero della sua musica sia svanito col tempo. Scopri l'universo poetico di Francesco De Gregori con questa antologia unica.

 Bettye dapprima sussurra più asciutta e tagliente del silenzio. Poi canta in un modo, da poter dir solo, sublime.

 La mattina voglio svegliarmi sempre così. For a million years. E la sera esser tenuto stretto.

La recensione celebra la capacità di Bettye Swann di trasformare un pezzo Doo Wop in una profonda esperienza di Soul Music. La sua voce, descritta come sublime e carica di desiderio, avvolge l'ascoltatore in un’atmosfera intensa e sensuale. L'autore si lascia coinvolgere dalla forza emotiva del brano e ne evidenzia l'effetto di bellezza sospesa nel tempo, regalando un'esperienza musicale unica. Ascolta ora Bettye Swann e lasciati avvolgere dalla sua Soul Music intensa!

 Ogni fine è un nuovo inizio.

 Il film smaschera quella borghesia milanese che si illude di essere felice nel coltivare la menzogna, l'odio malcelato per il commensale che sta di fronte.

Il film segna una ripresa positiva del trio comico dopo momenti meno riusciti, offrendo una scrittura più rigorosa e temi attuali. Attraverso un'ironia sottile, si disegna la vita borghese milanese fatta di menzogne e insoddisfazioni. Il racconto mostra personaggi ben caratterizzati che riflettono sulle proprie contraddizioni, offrendo una critica amara ma efficace. La conclusione apre a una speranza di cambiamento, pur mantenendo un tono corrosivo e divertente. Scopri come il trio riporta l'ironia sulla borghesia in 'Il Grande Giorno'.

 C'è qualcosa di terapeutico in tutto ciò.

 Ogni lamento straziante di quella voce tormentata, in cerca di melodie che però non esistono, è una freccia in pieno petto.

La recensione celebra l'album The Doctor Came at Dawn di Smog come un potente viaggio emotivo caratterizzato da atmosfere cupe e strumentazione essenziale. Le canzoni sono descritte come struggenti e autentiche, capaci di coinvolgere l'ascoltatore in un crescendo di intensità. Nonostante la crudezza delle sonorità, l'album offre una forma di catarsi terapeutica. L'esperienza d'ascolto risulta impegnativa ma profondamente affascinante. Ascolta The Doctor Came at Dawn per un viaggio emotivo unico.

 Un album di pietra grezza che migliorava dopo ogni ascolto, con pianeti musicali e dimensioni emotive appena nascoste sotto la superficie.

 Questo... è un paradiso Bianco.

La recensione celebra 'Out', l'album culto dei White Heaven, evidenziando la sua fusione di psichedelia giapponese, distorsioni sperimentali e influenze rock underground. Con atmosfere dense e suggestive, il disco si rivela un viaggio sonoro complesso, arricchito da richiami a grandi nomi come Sonic Youth, Hendrix e la cultura cinematografica nipponica. Un’esperienza musicale unica che migliora ad ogni ascolto. Ascolta ora 'Out' e immergiti nella psichedelia giapponese unica di White Heaven.

 The Good, The Bad & The Queen sono una superband britannica che propone un immaginario da public house inglese con pioggia e nebbie londinesi.

 Un folk piovifero e fumoso, operaio e artigiano, che si lega con dub roots e alterazioni del reggae di Kingston senza dogmi.

La raccolta Stories From England [B-Sides Collection] di The Good, the Bad & the Queen esplora atmosfere folk piovose e malinconiche dell'Inghilterra, con influenze dub e melodie raffinate. La recensione sottolinea la qualità artigianale dei musicisti e la poeticità dei testi, ma evidenzia una tracklist un po' dispersiva e un compilamento non sempre equilibrato. L'album è un tuffo nostalgico in un mondo sonoro complesso e tematico, tra memoria storica e presente incerto. Scopri l'atmosfera unica delle b-side di The Good, the Bad & the Queen!

 Dovete partire dalla Serie B, dal mucchio selvaggio per un posto per i play-off.

 Questo disco suona proprio come quelle domeniche pomeriggio un po’ sbiadite al ritorno dalla gita fuori porta, con l’autoradio che gracchia in mezzo alle gallerie.

La recensione invita a rivalutare Play: The B Sides, raccolta di tracce strumentali meno commerciali di Moby, paragonandola a una sfida onesta e appassionata tipica della Serie B calcistica. L'album si presenta come un lavoro sincero, meno artefatto e più introspettivo rispetto ai suoi predecessori, con momenti di ottima elettronica da camera e qualche passaggio meno riuscito. È la colonna sonora adatta a momenti di relax e riflessione, lontana dai riflettori della popolarità. Ascolta Play: The B Sides e riscopri l’eleganza nascosta di Moby.

 La sua voce da non cantante potresti essere tu, potrei essere io, ma soprattutto potrebbe essere Giacomo.

 "Dove...Quando... era un piccolo mantra personale che cantavo tra me e me... quella principessa serena era la poesia nel suo primo apparire."

La recensione esprime un sentimento nostalgico ed emozionale verso 'Dove...Quando... Live in USA' della Premiata Forneria Marconi. Pur sottolineando la complessità e l'ambizione tipica del progressive, emerge un affetto particolare per la canzone 'Dove...Quando...', descritta come una gemma poetica. L'autore riflette sul passato e sul presente, apprezzando la voce e i testi come elementi profondi e toccanti. Nonostante difetti riconosciuti, il disco suscita una forte affezione personale. Scopri la magia e l'emozione del live imperdibile della PFM!

 La certezza che non ti tradisce mai associata a quel suono sempre uguale ma incredibilmente accompagnato costantemente da qualche novità.

 Non mi interessa la tecnica, io mi occupo di emozioni (cit. Lo Stregone).

La recensione celebra il nuovo album di Clutch, 'Sunrise On Slaughter Beach', come un'opera che unisce la sicurezza di uno stile consolidato con piacevoli novità. L'autore esprime una forte emozione per la band, sottolineandone l'affidabilità nel regalare ascolti appaganti. Nonostante sia stato ascoltato solo parzialmente, l'album suscita grande attesa e fiducia. In conclusione, Clutch è definita una certezza per gli amanti del metal. Scopri il nuovo album di Clutch e lasciati emozionare!

 “Il mix di elementi di 23am è senza dubbio intrigante ed è arricchito da una struttura concettuale piena di riferimenti alla vita, alla morte e alla necessità di rinascere.”

 “23am, pur non essendo male da un punto di vista compositivo, è un disco altalenante che ha scontentato non solo i fan della prima ora, ma anche quel pubblico di 'elettrofili' al quale Robert voleva puntare.”

23am è il secondo album di Robert Miles, caratterizzato da una svolta sperimentale che si allontana dalla trance del debutto Dreamland. L'album esplora ambient, chill-out, drum and bass e progressive house, con tematiche di spiritualità e rinascita. Pur mostrando momenti di interesse e collaborazioni valide, il disco risulta altalenante, con brani troppo lunghi o arrangiamenti non sempre riusciti. Un lavoro coraggioso ma divisivo, che segnò un cambiamento nella carriera del produttore svizzero. Scopri l’album 23am di Robert Miles e immergiti nella sua sperimentazione sonora.

 A luglio 2019, David riappare sulla scena con un nuovo gruppo – i Purple Mountains – e un omonimo album di una bellezza abbagliante.

 A leggere i testi delle canzoni dentro «Purple Mountains», mi è venuta la nostalgia di quei tempi, del piacere di avere nel cassetto un matitone bicolore rosso e blu.

La recensione racconta la vita travagliata di David Berman, icona indie con i Silver Jews, e il suo ritorno con Purple Mountains, un album di pop limpido e testi poetici. Nonostante le difficoltà personali e la tragica morte, l'opera si distingue per la bellezza malinconica e profonda. Il disco incarna rinascita e arte autentica, con un sound che richiama i grandi cantautori americani. È descritto come un capolavoro introspettivo in grado di toccare chiunque apprezzi la musica d'autore. Scopri la profondità di Purple Mountains e lasciati emozionare dalla poesia di David Berman.

 Se non puoi cantare sussurra... Se sussurri fallo ad alta voce...

 Le canzoni sembra di “vederle nascere” li per li, la tela del ragno attimo per attimo, l’andatura della formica passo dopo passo.

La recensione di Crease di Kee Avil evidenzia un album dalle atmosfere inquietanti e una vocalità sottile tra sussurri e caos controllato. La musica si presenta come un gioco sonoro preciso e affascinante, capace di stringere l'ascoltatore in una morsa emozionale. Alcuni brani più accessibili si rivelano ammalianti, bilanciando l'insieme sperimentale. Il pezzo viene descritto con immagini evocative e un tono coinvolgente. Scopri l’inquietante mondo sonoro di Kee Avil con Crease!

 Jah Wobble è un overdubber facciadaschiaffi con un bel po’ di sale in zucca.

 Qui J. W. inventa piccoli mondi plasticosi, ruvide fantasie, vettori incandescenti, coretti sci-fi, fottuta vita moderna.

La recensione descrive Jah Wobble come artista malandrino e sperimentale che, partendo dall'eredità dei Public Image Ltd, crea in 'Betrayal' mondi sonori ruvide e giocosi. L'album fonde dub, atmosfere sci-fi e scenari esotici con un approccio scapestrato e innovativo. Si sottolinea la differenza rispetto all'album Metal Box, più perfetto e intorpidito, mentre qui prevale la voglia di inventare e sperimentare. Scopri il viaggio musicale unico di Jah Wobble in Betrayal!

 Dopo quarant'anni non è scontato evolvere, e spesso lo si fa in direzione contraria. Ma non qui, non stavolta.

 Una mensa, un buffet, ma con cibi e bevande questa volta accuratamente selezionati, preparati con profondo amore e cura.

La recensione celebra il nuovo album dei Red Hot Chili Peppers come un raffinato ritorno alla forma dopo anni di sperimentazioni e interruzioni. Il disco mostra una maturità compositiva e un'evoluzione sonora che unisce funk, rock e elementi prog, grazie anche al contributo rinnovato di John Frusciante. Il lavoro è visto come una summa della carriera della band, capace di evocare nostalgie giovanili senza rinunciare a una visione critica e adulta. Ascolta ora il nuovo album dei Red Hot Chili Peppers e riscopri la magia della loro evoluzione sonora!