"Le canzoni sono canzoni e le melodie sempre presenti, sebbene coperte dal solito strato di rumori e distorsioni."

 "Smile rappresenta, nei gusti personali del recensore, il non plus ultra della band insieme al debutto."

La recensione analizza Smile, album dei Ride, uno dei gruppi che hanno contribuito a definire il filone rock dello shoegaze nei primi anni '90. Nonostante la popolarità altalenante del genere e la successiva deriva commerciale della band, Smile e i primi EP rappresentano il cuore ispirato e autentico della loro produzione. Il disco resta una testimonianza fresca e accessibile della scena indie/alternativa di quegli anni. Ascolta Smile dei Ride e riscopri le origini dello shoegaze più autentico!

 Una rabbia stemperata (ma non troppo) e sfociata in momenti più distensivi e di contemplazione.

 Mettetevi le cuffie, alzate lo sguardo verso il cielo stellato, fatevi sedurre e partite per un lungo e intenso viaggio mentale.

Solo un grande sasso rappresenta una maturazione per Verdena, stemperando la rabbia giovanile in sonorità più variegate e riflessive. L'album alterna influenze alternative, psichedeliche e stoner con brani intensi e suite progressive. Le collaborazioni e i singoli rendono il disco accessibile ma profondo, invitando l'ascoltatore a un viaggio mentale coinvolgente e appagante. Ascolta Solo un grande sasso e lasciati trasportare dal rock intenso di Verdena!

 Quando un Poeta, capace di trasmettere "emozioni" attraverso delle parole, incontra un Talento della musica... il successo, quello vero, è inevitabile.

 Mogol e Battisti parlavano d’amore, attraverso una musica nuova ed innovativa, ma era pur sempre l’amore il tema che vibrava in quei dischi.

La raccolta Ancora tu: Greatest Hits celebra il legame unico tra Lucio Battisti e Mogol, pionieri della musica italiana che hanno saputo unire talento poetico e innovazione musicale. Pur non includendo alcuni capolavori assoluti, l'album sintetizza le scelte coraggiose e la crescita equilibrata di un artista che ha segnato la storia. Le canzoni d'amore, semplici e intense, parlano ancora al cuore di diverse generazioni. Un omaggio ai miti senza tempo della musica italiana. Scopri il genio di Lucio Battisti e lasciati emozionare dalle sue canzoni intramontabili.

 Il film non fa paura davvero e giace nel limbo delle produzioni hollywoodiane di mediocre qualità.

 Le due bambine sono uno dei grandi fattori redentori della pellicola, con una recitazione impeccabile.

Mama di Andrés Muschietti delude con una trama poco logica e una scarsa componente estetica. Il film punta più sull'angoscia che sulla paura vera, ma ricorre a cliché e CGI poco convincenti. Unica nota positiva sono le interpretazioni delle due bambine, ben costruite e recitate. Nel complesso resta una produzione hollywoodiana di qualità mediocre. Scopri perché Mama non convince gli appassionati dell'horror.

 Richiami di donna, che giungono da lontano scivolando su onde immaginarie create dalle note di una chitarra, che accarezzano i timpani e subito dopo tornano da dove son venuti.

 In fondo per me, tutto il resto della musica può anche andare a funk-u low.

La recensione celebra l'album Don Juan's Reckless Daughter di Joni Mitchell come un'incantevole opera musicale, fatta di melodie inafferrabili e una stretta magica tra voce e basso. L'ascolto è descritto come un viaggio in cui la musica avvolge e cattura, con l'interplay tra Mitchell e Pastorius al centro dell'esperienza. Un viaggio sonoro che lascia un'impronta profonda, trasformando gli standard di ascolto dell'autore. Scopri la magia sonora di Don Juan's Reckless Daughter, un viaggio imperdibile nell'universo di Joni Mitchell.

 Mi culla il Mar del Nord, al vento di Stronen.

 Nebbie di elettroniche e sax. Navi che salpano e attraccano. Vascelli fantasmi. Cuori di percussioni.

La recensione celebra "Mercurial Balm" di Thomas Stronen e Iain Ballamy come un viaggio musicale intimo e avvolgente. Le atmosfere ricche di sax ed elettronica creano un paesaggio sonoro suggestivo, evocativo di mare e nebbie nordiche. Il disco combina abilmente percussioni e melodie, offrendo un'esperienza che accarezza l'anima. Ascolta Mercurial Balm e lasciati trasportare dalle sue atmosfere uniche.

 La voce può piacere o farvi del tutto schifo, il pianoforte l'ho trovato veramente eccessivo e a tratti fastidioso.

 Un e.p. che ho voluto proporvi perché la band ha, secondo me, buone potenzialità, ma che non ha saputo sfruttare sino in fondo in questo lavoro.

La recensione valuta l'EP debutto di Barclay & Ichinose, un duo italiano che fonde pop anni '60 e rock anni '70. L'ascolto rivela potenzialità interessanti, soprattutto nella strumentale d'apertura e in alcune atmosfere suggestive, ma anche momenti sbrigativi e alcune scelte sonore discutibili. Il lavoro si caratterizza per una produzione vintage non sempre equilibrata, con alcune tracce più riuscite di altre. Scopri l'EP di Barclay & Ichinose e valuta tu stesso questo interessante mix di suoni vintage.

 Il disco cerca di essere troppo brutale finendo con il risultare banale e scontato.

 Fifteen Fathoms, Counting è il classico pezzo lento poco ispirato che i gruppi cattivi inseriscono negli album tanto per far vedere che sanno fare qualcosa di diverso, ma nonostante questo molto godibile!

Count Your Blessings, primo album dei Bring Me The Horizon, propone un deathcore violento e grezzo, apprezzato principalmente dagli emo kid. Sebbene alcune tracce mostrino originalità e momenti godibili, l'album tende a risultare banale e ripetitivo. La brutalità è evidente ma a volte finisce per appiattire l'ascolto. Lo stile alterna scream e growl su basi musicali intense, con un pezzo strumentale e diverse canzoni simili tra loro. Ascolta Count Your Blessings e scopri il deathcore grezzo degli esordi di Bring Me The Horizon.

 "Un disco come 'Year Zero' è un'opera scopertamente politica e diretta, ma capace di superare i limiti di ciò che viene dichiarato nei suoni e nei testi."

 "L'assolutezza di questa musica è tale da condurre l'ascoltatore verso un'interpretazione più vasta di ciò che gli verrebbe suggerito in apparenza."

La recensione analizza 'Year Zero', l'album dei Nine Inch Nails, definendolo un'opera di musica 'assoluta' capace di trascendere l'etichetta industrial. Trent Reznor crea strutture musicali profonde e polisemiche, dove i brani, pur con contenuti politici diretti, aprono a interpretazioni più ampie. L'album è descritto come un lavoro intenso, emotivamente potente e riflessivo che fonde contenuto e forma in modo unico. Ascolta Year Zero per scoprire un capolavoro dell'industrial oltre ogni confine.

 "'An Autobiography' può concorrere a disco dell’anno."

 "È un disco più ispirato, più sentito, più bello non so precisamente di cosa ma è 'più'."

La recensione celebra 'An Autobiography' degli Old Gray come una delle uscite più ispirate del movimento Emo Revival. L'album, pur compatto con tracce brevi, miscela influenze emo classiche e screamo con contaminazioni post rock e math rock, arricchito da testi intensi. Gli Old Gray emergono come un punto di riferimento originale e un futuro faro della scena. Ascolta 'An Autobiography' e scopri il futuro dell'Emo Revival!

 L’abito professionale è la corazza migliore che esista, vulnerabili sono soltanto i santi o i dilettanti.

 Neanche la ginnastica facciale serve più, gli occhi sono già vuoti, inespressivi. Sono quelli di un suicida.

La recensione esplora le tre ore cruciali di Hans, un clown in declino nella Bonn post-bellica, segnato dalla solitudine e dall'ipocrisia della società. Attraverso un racconto vivido e poetico, si mette in luce la fragilità del protagonista, diviso tra il suo ruolo di clown e l'uomo vulnerabile che si cela dietro il trucco. Un'opera intensa che denuncia la falsità e il conformismo sociale. Scopri la profondità emotiva di 'Opinioni di un clown' di Heinrich Böll!

 Lester William Polsfuss, un vero architetto del suono, ha rivoluzionato per sempre lo studio di registrazione.

 Brani che forse ci si ritrova a fischiettare inconsciamente, come inconsciamente un bambino pronuncia le sue prime parole.

La recensione celebra Les Paul come un innovatore geniale che ha rivoluzionato la musica moderna e la tecnica di registrazione, contribuendo con la sua chitarra e le sue idee alla nascita della musica pop contemporanea. L'incontro con Mary Ford ha creato un sodalizio artistico di grande successo negli anni '50, segnato da hit memorabili. La compilation 'The Primo Collection' ripercorre questi momenti storici ed evidenzia la maestria tecnica e artistica di Les Paul e Mary Ford come pionieri indimenticabili. Ascolta ora 'The Primo Collection' e scopri la magia di Les Paul e Mary Ford!

 Se siete alla ricerca dei nuovi Sonics o dei nuovi Music Machine, siete sul disco sbagliato.

 Già l’iniziale “Catamaran” mette in tavola le carte migliori: suono polveroso, andamento ciondolante, organo caldo che interviene a gettare ancora più sole all’atmosfera già indolente.

La recensione analizza il disco di debutto degli Allah-Las, sottolineando la loro fedeltà al garage rock anni '60 in una chiave più morbida e melodica. Il gruppo californiano unisce atmosfere di Beach Boys e Byrds con sonorità vintage, producendo un album raffinato e affascinante. Il recensore, inizialmente scettico verso il lato dolce del genere, riconosce comunque la qualità del lavoro. L'album è considerato uno dei migliori garage del 2012. Ascolta il debutto degli Allah-Las e riscopri il garage anni '60 in chiave moderna!

 "I quattro cileni mostrano di maneggiare più che bene ritmiche robotiche, tastierame vintage pieno di effetti blob spaziali, linee di basso mantriche e chitarre in delay perenne."

 "'Pulsar' che sembrano un rave party fra Orione e Saturno, mentre folate di synth e scudisciate della sei corde provano a rianimarci dal collasso encefalico. Pezzo geniale, punto."

Föllakzoid, gruppo cileno formato da un architetto, un evento organizer, un regista e un fotografo, realizza con 'II' un disco di krautrock psichedelico dalle ritmiche motorik tedesche. L'album miscela atmosfere cosmiche con un calore inatteso e pezzi lunghi come 'Pulsar' che evocano rave spaziali. Pur giocando con influenze occidentali, i Föllakzoid offrono un'esperienza musicale autentica e stimolante, segnando un passo importante nell'etnoturismo musicale contemporaneo. Ascolta ora 'II' e scopri il kraut psichedelico made in Chile!

 Una quadratura del cerchio quasi perfetta, in cui si iscrivono brani dal minutaggio più congruo rispetto al passato, alternati a sketch o flash psych-pop.

 Recupero d’obbligo per gli amanti del lato meno conosciuto del proprio cervello.

Only Children, secondo album degli americani MMOSS, conferma la band come una delle migliori realtà psichedeliche attuali. L'album unisce influenze britanniche anni '60 con un tocco krautrock ipnotico. I brani si distinguono per arrangiamenti equilibrati, con un uso sapiente del flauto traverso. Track come "War Sux" e "Wander" rappresentano i momenti più intensi e coinvolgenti. Un album consigliato agli appassionati di psichedelia raffinata. Ascolta Only Children e immergiti nella psichedelia d’autore di MMOSS.

 Il talento non ha colore.

 Una collezione preziosa come collana di perle.

Questa recensione celebra 'The Very Best Of' di Stevie Wonder, un doppio album che raccoglie 40 brani rappresentativi di 35 anni di carriera. Il testo sottolinea il talento poliedrico dell'artista e il suo contributo alla musica soul, con particolare attenzione al valore storico e sociale del suo percorso. La raccolta è vista come una preziosa testimonianza della sua evoluzione artistica e della sua forza innovativa. Ascolta ora 'The Very Best Of' e scopri il genio immortale di Stevie Wonder.

 Gli Of Monsters and Men hanno realizzato un debutto che, personalmente, ho apprezzato molto.

 ‘Sloom’, la mia preferita, è una poesia leggera e delicata che i nostri dedicano ai propri affetti invitandoli ad amarli ancora nonostante tutto.

La recensione elogia il debutto indie-folk degli islandesi Of Monsters and Men, sottolineandone melodie coinvolgenti e armonie vocali delicate. L'album 'My Head Is An Animal' viene apprezzato per la sua leggerezza positiva e la capacità poetica, con particolare attenzione a brani come 'Dirty Paws', 'Little Talks' e 'Sloom'. L'autore promuove il lavoro a pieni voti, segnalando una forte crescita e successo internazionale del gruppo. Scopri il fascino indie-folk di 'My Head Is An Animal' e lasciati incantare dalle melodie di Of Monsters and Men!

 Savant è Dio.

 Il suo segreto è nascosto nella sua intera discografia. Enjoy!

La recensione esalta l'album Overworld di Savant, definito un capolavoro di musica elettronica complessa e orecchiabile. L'autore descrive la ricchezza dei generi miscelati e la capacità del musicista norvegese di trasformare la dubstep in qualcosa di originale e potente. L'album è un viaggio sonoro variegato che unisce melodia e ritmo sostenuto, rivolto a chi cerca un'elettronica fuori dai canoni commerciali. La personalità eclettica di Aleksander Vinter emerge come chiave del successo. Ascolta Overworld di Savant e immergiti in un viaggio sonoro unico!

 Broggi aveva bisogno di uscire con prepotenza dagli angusti recinti del death metal classico.

 L’unico trade d’union fra i Messiah e Therion è la voce di Johnsson, nemmeno una gran cantante a dirla tutta.

La recensione analizza Underground, l’ultimo album dei Messiah del 1994, mostrando una band che tenta con coraggio un’evoluzione dal death metal classico verso sonorità più moderne e sperimentali. Nonostante alcune scelte discutibili, l’album conserva momenti di grande intensità e originalità, evidenziando il talento di Remo Broggi e il contributo di Christofer Johnsson. L’opera si inserisce in un periodo critico per il metal estremo, segnando la fine della carriera della band con dignità e impegno. Scopri la svolta coraggiosa dei Messiah nell’album Underground!

 Per i Litfiba, questa cosa significava questa reunion (finalmente) completa, per me, da vero Litfibomane, di comprare subito il disco e recensirlo.

 Trilogia Live è un ottimo live, per tutto, dalla qualità dei brani suonati alla scelta di questi, per l'emozione di risentire i veri Litfiba sul palco, insieme.

La recensione celebra il live 'Trilogia Tour 1983-1989' dei Litfiba, evidenziando l'energia, l'emozione e la qualità della reunion completa dei membri storici. La scaletta, ricca di brani della loro fase new wave e rock, viene elogiata per la scelta autentica e coinvolgente. La nuova formazione con Luca Martelli alla batteria aggiunge forza al concerto, rievocando l'intensità originale del gruppo. Un disco live da collezionare per i fan più affezionati. Scopri l'energia unica dei Litfiba con il loro Trilogia Live, un must per ogni fan.