Hemmings si inserisce con sincera umiltà nel movimento hippie americano, referente della 'summer of love' d'oltreoceano.

 Questo 'Happens' è opera esoterica ai margini della cultura ufficiale, tributo alla cultura oriental-hippie, pressoché sconosciuta ai più.

David Hemmings, noto attore e icona degli anni '60, si cimenta con l'album 'Happens', un progetto acid-folk e psichedelico ricco di influenze orientali e collaborazioni importanti come quella con i Byrds. Le tracce oscillano tra ballate folk, mantra ipnotici e pop delicato, sostenendo un'atmosfera hippie e sperimentale. Il disco si distingue per originalità e spirito di avanguardia, rappresentando un tributo poco conosciuto ma affascinante di quel periodo. Hemmings si conferma un artista poliedrico capace di immergersi nella cultura musicale del suo tempo. Ascolta 'Happens' e scopri un angolo nascosto della psichedelia anni '60!

 Raramente una riunione è stata più dignitosa e fruttifera di quella degli Zeros.

 Un godibilissimo disco che mischia rock'n'roll, beat e punk, deliziosamente fuori tempo.

La recensione celebra il ritorno degli Zeros con l'album Knockin' Me Dead, una raccolta di 15 brani carichi di energia e passione. Pur partendo da un paragone spesso riduttivo con i Ramones, il disco rivela uno stile originale legato al punk'n'roll degli anni '70 con forti richiami al beat. Il testo evidenzia la qualità delle tracce storiche e il valore della riunione della band, sottolineando la loro influenza sulle band punk degli anni '90. Ascolta Knockin' Me Dead e riscopri il vero punk'n'roll anni '70!

 Wolf sia il capolavoro di Tyler.

 La potentissima verve espressiva del nostro protagonista è stata letteralmente esagerata, gonfiata, amplificata al mille per mille.

Wolf segna la maturazione artistica di Tyler, The Creator, con un sound più melodico e contaminato dal funk e soul anni '70/'80. L'album unisce astuzia lirica e produzioni ricercate, mostrando un Tyler più consapevole e versatile. Tra sonorità alternative e testi profondi, Wolf si presenta come un capolavoro che richiede tempo per essere apprezzato appieno. Un disco che fa innamorare gli ascoltatori anche più scettici. Ascolta Wolf e scopri l'evoluzione unica di Tyler, The Creator!

 Il loro meraviglioso esordio, "Q: Are we not men?...", non ha nulla da invidiare ai capolavori di Joy Division o Talking Heads.

 L'album non è affatto brutto, rimanendo anzi piacevolissimo nel suo intelligente disimpegno.

La recensione analizza Freedom Of Choice dei Devo, album caratterizzato da sonorità synth-pop più accessibili rispetto ai lavori precedenti. Nonostante l'abbandono parziale dell'energia punk originale, il disco mantiene un'intelligente satira e un appeal piacevole, soprattutto grazie al successo di Whip It. La critica riconosce l'importanza storica del gruppo e invita a riscoprire i loro album migliori, celebrando la loro originalità e il mix di melodie e concetti provocatori. Ascolta Freedom Of Choice e scopri il fascino unico dei Devo!

 Fuggiamo da qualcosa. Sempre e comunque.

 Non penserò mai di essere definitivamente a Bogotà ne tornerò a Città Immobile per restare.

Il romanzo di Efraim Medina Reyes esplora con intensità la vita nella periferia di Bogotà, raccontando il disagio e le inquietudini di una generazione attraverso storie intrecciate e riferimenti punk. Con uno stile iconoclasta, l’autore evita i cliché offrendo una riflessione profonda sull’identità e il senso di appartenenza. Il libro è un collage di emozioni e vissuti vibranti, guidati da personaggi tormentati e momenti di autentica consapevolezza. Scopri questo romanzo intenso e ribelle, perfetto per chi ama storie di vita urbana e ribellione giovanile.

 Gruppi come i Republika sono la soluzione al vostro problema... pronti a combattere in prima linea per un ideale ancora più ammirabile del comunismo: il ruock!

 Difficile definire questo disco un ascolto essenziale, ma i Republika meritano perlomeno un ascolto dall’appassionato di certe sonorità, per ricordarci che la buona musica non ha confini.

La recensione presenta Republika e il loro album Nowe Sytuacje come pietre miliari del rock alternativo polacco degli anni '80. Pur non comprendendo il testo, l'autore apprezza la prestazione vocale e l'atmosfera dark del disco. L'opera viene vista come un simbolo di resistenza culturale dietro la Cortina di Ferro e un interessante spaccato storico-musicale da scoprire. Ascolta Nowe Sytuacje dei Republika e scopri il fascino nascosto del rock dell'Est Europa!

 Ma a cantare è lo stesso Ferretti di Emilia Paranoica? Sì, è lo stesso.

 Un bell’esempio di elettronica sperimentale portato avanti da grandissimi nomi del rock italiano.

L'album 'Per Grazia Ricevuta' segna una svolta nella carriera di Giovanni Lindo Ferretti, con un sound più elettronico e sperimentale rispetto al passato. Le voci di Ferretti e Ginevra Di Marco si fondono armoniosamente in atmosfere etniche, ma manca la grinta dei precedenti progetti. Alcune tracce spiccano per intensità e contenuti, mentre altre risultano meno riuscite. Un disco sottovalutato, che apre una nuova fase artistica distinta da CCCP e CSI. Scopri il nuovo volto sperimentale di Ferretti ascoltando Per Grazia Ricevuta.

 Qui dentro c'è probabilmente il meglio del chitarrista angloscozzese.

 La chitarra maltrattata in un vulcano che ribolle sotto i colpi - ora schiaffi ora tiepide carezze - di Martyn.

Live At Leeds è un album dal vivo di John Martyn registrato nel 1975 che sintetizza al meglio il suo talento di chitarrista e cantante. L'album si distingue per l'intensità delle esecuzioni, l'interplay con il contrabbasso di Danny Thompson e il contributo speciale di Paul Kossoff. Un vero e proprio compendio del periodo più ispirato dell'artista, ricco di versioni intense e vocalità particolare. La riedizione del 2006 offre materiale aggiuntivo meno brillante, motivo per cui il focus rimane sull'album originale. Ascolta ora Live At Leeds per scoprire un classico nascosto di John Martyn!

 Sembra che suonino retrò e molto moderni allo stesso tempo: bello!

 Un disco 'vivo' grazie alla produzione di Nicola Baronti.

La recensione del secondo album dei toscani Zocaffe mette in luce un disco vivo, con un interessante mix tra suoni retrò e moderni. I ritmi e i testi catturano l'attenzione, anche se la performance vocale non convince del tutto. La produzione di Nicola Baronti è un punto di forza. Album valido ma con qualche pecca, lascia spazio a un possibile miglioramento futuro della band. Ascolta 'Noi non siamo figli' e scopri il ritmo unico dei Zocaffe!

 Hegel, 1994, fu l’ultimo ruggito di un uomo che preferì senza proferire parola il semi-anonimato, l’isolamento, il silenzio stampa.

 I brani di Hegel sono dunque un tentativo di immedesimare, palesare, “umanizzare” un complicatissimo poema filosofico vincolato a una figura intellettuale ottocentesca adattandolo al contesto post-moderno di fine millennio.

La recensione analizza Hegel, l'ultimo album di Lucio Battisti, segnando la conclusione di un percorso di sperimentazione artistica intrapresa dopo la rottura con Mogol. Il disco unisce sonorità elettroniche sofisticate a testi ermetici e filosofici scritti da Pasquale Panella, proponendo un'innovazione poco apprezzata dal pubblico commerciale e dalla critica tradizionale. Nonostante ciò, l'album rappresenta un atto artistico coraggioso e una sintesi coerente di una nuova visione musicale lontana dal melodramma italiano classico. Hegel si posiziona come una pietra miliare nel panorama della musica italiana contemporanea, un testamento finale di Battisti. Scopri l’ultima rivoluzione musicale di Lucio Battisti con Hegel, un viaggio unico tra musica e filosofia.

 Black Faith è un album onesto, scorrevole, con un buon tiro e condito qua e là da qualche guizzo vincente.

 Il lodevole tentativo di ergere la testa dal marasma di band che affogavano nel mare placido dell’impersonalità.

Black Faith dei Cancer è un album del 1995 che mescola thrash metal con influenze di rock indipendente e elementi industriali. Sebbene non rivoluzionario, mostra una band che tenta di distinguersi dal panorama metal anni '90 con scelte coraggiose e riff granitici. L'album alterna momenti potenti a pause riflessive, con richiami a Killing Joke e Ministry e una cover dei Deep Purple. Un lavoro onesto, consigliato ai fan nostalgici del decennio. Scopri il thrash anni '90 con Black Faith dei Cancer, un album che mescola potenza e sperimentazione.

 I Dismember sono stati la cartolina di un'epoca tanto pioneristica quanto oggi mitizzata.

 ‘The God That Never Was’ è uno dei dischi più apprezzabili di una discografia lunga e articolata.

La recensione evidenzia come i Dismember siano stati autentici protagonisti della scena death metal svedese degli anni '90, mantenendo una coerenza stilistica inossidabile. 'The God That Never Was' (2006) è descritto come uno degli album più apprezzabili della band, capace di unire grezzo thrash e tributi a leggende come Judas Priest e Iron Maiden. Pur mostrando limiti nel rinnovamento, il disco mantiene vitalità ed emozione, rappresentando una cartolina di un'epoca metal ormai mitizzata. Scopri l'energia immortale di 'The God That Never Was' dei Dismember, un classico del death metal svedese.

 Come non ci si può inchinare di fronte a un simile personaggio, che ha onorato la storia della musica rock col suo indiscusso talento?

 Ancora oggi, questa magnifica opera lasciata ai margini troppo in fretta, risulta molto piacevole all'ascolto.

La recensione celebra l'album 'A Meal you can Shake Hands with in the Dark' di Pete Brown and his Battered Ornaments come un capolavoro psichedelico e sperimentale del 1969. La varietà stilistica, dal blues al folk al psych, e la voce istrionica di Pete Brown sono apprezzate con entusiasmo. Il lavoro è definito un'opera dall'eclettismo e dall'originalità, purtroppo poco valorizzata all'epoca. Viene inoltre sottolineato il valore artistico della collaborazione con Chris Spedding e la forte componente poetica dell'album. Scopri e ascolta un capolavoro psichedelico poco conosciuto, entra nel mondo di Pete Brown!

 La fortuna ha fissato il nostro incontro a mezzanotte, in un caffè parigino.

 Dentro le canzoni di Pignatiello c’è umiltà e purezza, dunque, e c’è affanno e ricerca.

Ricomincio da qui di Antonio Pignatiello è un album intimo e curato, dove ironia e pathos si mescolano a collaborazioni di rilievo. Tra atmosfere mediterranee, poesie e cover significative, il disco si distingue per la qualità e la ricerca artistica, lontano dalle logiche di mercato. L'artista offre canzoni capaci di emozionare e far riflettere, con una scrittura essenziale e delicata. Un lavoro che conferma il talento e l'autenticità di Pignatiello. Ascolta ora Ricomincio da qui e scopri le emozioni di Antonio Pignatiello.

 "Boia Chi Molla è forse la più bella canzone composta dagli ZPM, un testo malinconico e romantico che incita a combattere contro una società ingiusta."

 "Per ricordare che esistevano giovani in lotta contro il sistema, senza per questo amare Marx o Marcuse."

Gli ZPM sono stati un gruppo fondamentale della musica alternativa di destra italiana, con un sound cantautorale influenzato da grandi nomi del genere. L'album 'Boia Chi Molla' raccoglie brani intensi che spaziano dalla riflessione politica a temi d'amore e lotta sociale. La title track resta la più riuscita, accompagnata da altre canzoni significative. Il disco rappresenta un’importante testimonianza culturale degli anni ’70 e ’80. Ascolta 'Boia Chi Molla' e scopri un cantautorato alternativo dritto al cuore.

 "Un disco che ha tutte le carte in regola per provar con rispetto ad onorare il passato rispettando il presente."

 "La chitarra di Gilmour è pienamente riconoscibile... non siamo di fronte ad un disco che possa ambire al titolo di classico floydiano."

La recensione analizza 'A Momentary Lapse Of Reason,' il primo album dei Pink Floyd senza Roger Waters, con David Gilmour alla guida. Nonostante l'assenza del bassista, il disco recupera l'atmosfera storica del gruppo grazie a collaborazioni di qualità e una produzione curata. L'album offre una miscela di sonorità familiari e nuove visioni, riuscendo a rispettare il passato e coinvolgere nuove generazioni. L'opera si distingue per l'equilibrio tra strumenti e testi, pur senza raggiungere lo status di classico floydiano. Scopri l'evoluzione dei Pink Floyd con questo album iconico, leggi la recensione completa!

 Big Boy Pete, leggendaria figura underground e co-progettista dell'attuale filone psych-pop.

 Una testimonianza storica di quella musica ispirata che non ha avuto riscontri importanti nella storia.

La recensione celebra Big Boy Pete, artista underground e pioniere del psych-pop britannico, con il suo album Return To Catatonia, una raccolta di brani del 1967. L'opera rappresenta una testimonianza storica della British Invasion e delle sperimentazioni sonore dell'epoca. Il disco propone sonorità psichedeliche arricchite da effetti elettronici e l'uso del sitar. Pete Miller emerge come figura innovativa e influente, la cui carriera si è evoluta ulteriormente in California con un ruolo nell'ingegneria del suono. Scopri l'innovazione psych-pop di Big Boy Pete e immergiti nel sound anni '60!

 Il testo di 'Die Young' parla di morire giovani nel senso che questi ragazzi non hanno un futuro senza lavoro ed istruzione.

 Love into the light ci fa ben sperare per un buon futuro, la luce infondo al tunnel è più vicina per tutti, non molliamo mai!

La recensione esalta Warrior, il secondo album di Kesha, sottolineando testi profondi e tematiche come la spiritualità e le difficoltà dei giovani. Il critico difende il singolo 'Die Young' da incomprensioni e polemiche, e consiglia la deluxe edition per un'esperienza completa. Un album che mostra maturità e un approccio più riflessivo ma sempre energico. Ascolta Warrior di Kesha e scopri la sua nuova profondità musicale!

 Questo disco è di una pochezza imbarazzante.

 Quelli sono morti da anni.

La recensione critica duramente l'album Dos! dei Green Day, definendolo povero, confuso e distante dallo stile originale della band. L'autore sottolinea una mancanza di identità e un'immissione di sonorità banali e commerciali, con brani difficili da distinguere e testi poco ispirati. Anche se considerato il migliore della trilogia del 2012, rimane un lavoro deludente rispetto ai grandi album storici della band. Il tono è disilluso e invita i Green Day a riflettere sul proprio percorso artistico. Scopri perché Dos! è considerato il punto più basso di Green Day, leggi la recensione completa!

 Gli Strokes sono ancora cool, alternativamente cool.

 Si intravede un’armonia di suoni, melodie che cercano di essere seducenti tra ritmi da disco music e una voce sottile impostata sulla tonalità assonnata.

Comedown Machine mostra gli Strokes in una nuova veste, tra sperimentazioni vocali e un deciso uso di sintetizzatori. L'album si allontana dal classico rock tagliente per abbracciare sonorità anni ’80 e disco, creando atmosfere soffuse e vintage. Dopo diversi ascolti, l’opera si rivela interessante ma non di grande impatto, riflettendo una transizione artistica ancora in divenire. Scopri le nuove sonorità degli Strokes con Comedown Machine!