Ascoltare non vuol dire sentire, ricordatelo.

 Queste non sono canzoni, questa è musica.

Belus di Burzum è un album che va ascoltato attentamente, abbandonando le aspettative tradizionali di canzoni. Attraverso ripetitività e variazioni sottili, crea un'atmosfera oscura e coinvolgente. L'ascolto diventa un'esperienza intensa e riflessiva, capace di emozionare più di una semplice melodia convenzionale. L'opera invita a un'immersione totale, accettando la stranezza e il lato astratto della musica. Immergiti in Belus e scopri la potenza della musica astratta di Burzum.

 "Fatichiamo a scostarci dagli schemi soliti, e non è un complimento."

 "L'album risulta fastidioso, sia per le voci sibilanti e smorte, che per la mancanza di innovazione."

La recensione di 'La Moda del Lento' evidenzia un album musicalmente interessante per l'uso dei synth e alcune soluzioni sonore, ma penalizzato da testi poco chiari e una mancanza di innovazione. Le voci vengono giudicate sbiadite e il giudizio complessivo risulta poco entusiasta. Alcune tracce emergono per originalità, ma non basta a salvare l'intero lavoro. Ascolta l'album e scopri se 'La Moda del Lento' dei Baustelle è per te!

 "Una cavalcata finale tra lo spiritico, splatter e una suggestiva scena alquanto disgustosa."

 "Il film parte lento, ma con il tempo riesce a catturare l’attenzione dello spettatore, incuriosendolo su cosa effettivamente ci sia di malvagio e demoniaco."

La recensione analizza 'ESP Fenomeni Paranormali', un film horror found footage diretto dai fratelli Vicious. L'opera parte lenta ma cresce in tensione e offre momenti suggestivi e qualche vera sorpresa horror. Sebbene non rivoluzioni il genere, con attori modesti e uno stile già visto, riesce a intrattenere e spaventare gli amanti del paranormale. La seconda metà è particolarmente efficace grazie a una combinazione di spiriti, splatter e suspense. Guarda ESP Fenomeni Paranormali e scopri se il terrore documentario fa per te!

 Un suono semplice, ma nella sua intimità emotiva, ricco di sfaccettature.

 Questa è la nostra musica, una passionalità che arde all’interno della loro arte.

Oggi del 1988 segna l'esordio dei Galaxie 500, un trio newyorchese che riprende la poetica psichedelica e l'attitudine underground degli anni '80 con un suono intimo e ricco di sfumature. L'album miscela filastrocche rock e atmosfere dream-pop anticipando il shoegaze, con influenze da Velvet Underground, Spacemen 3 e Jonathan Richman. Un'opera autentica e nostalgica, ideale per qualsiasi stagione. Ascolta Today dei Galaxie 500 e lasciati avvolgere dalle loro atmosfere uniche.

 Un cd che lascia un po' con l'amaro in bocca i vecchi fan degli AM.

 Oltre che nei testi, le nostre beniamate scimmie dovrebbero osare anche un po' di più nella musica.

La recensione evidenzia una perdita di grinta e innovazione in 'Suck It And See' rispetto agli esordi degli Arctic Monkeys. Pur apprezzando alcune tracce dal sapore vintage, l'album risulta piuttosto piatto e coinvolge meno i fan storici. Consigliato soprattutto a chi si avvicina ora alla band, mentre i fan di vecchia data potrebbero restare delusi. L'autore invita a giudicare personalmente l'album. Ascolta Suck It And See e giudica tu stesso l'evoluzione degli Arctic Monkeys!

 Songs From Black Mountain si rivela essere un disco senza infamia e senza lode, penalizzato oltremodo da una produzione e da un’attitudine davvero troppo soft.

 Quel sogno iniziato nella lunga estate americana del '94 si infrangerà nel modo più amaro, nelle aule di un tribunale.

Songs from Black Mountain segna il tentativo dei Live di ritornare alle radici rock dopo anni di virate mainstream. L'album presenta brani densi di intensità, ma è penalizzato da una produzione troppo soft e pezzi poca ispirati. Rimane un disco discreto ma non all'altezza delle hit storiche. Dopo questo lavoro il gruppo si scioglie, con tensioni interne e la carriera solista di Ed Kowalczyk. Scopri con noi l'ultimo capitolo dei Live e il loro impatto nel rock anni 2000.

 La prima impressione è che la band fosse in una nuova fase di assestamento prima di addentrasi nelle sessions del nuovo progetto.

 Con una formazione a cinque nuova di zecca e volenterosa di dimostrare il suo valore, McCartney ha in mente grandi cose per il suo gruppo.

Last Flight documenta l'ultima esibizione live dei Wings nel 1979, con una formazione rinnovata e brani tratti da diversi album. La registrazione, mai ufficialmente pubblicata fino a poco tempo fa, mostra una band tecnica e affiatata, in fase di assestamento in vista di nuovi progetti. Il concerto include versioni di classici Beatles e pezzi recenti, con momenti notevoli come "Every Night" e "Let It Be". Un prezioso testimonianza storico-musicale. Ascolta Last Flight per rivivere l’energia unica dei Wings dal vivo!

 Energia allo stato puro.

 No Trigger si rivelano una delle band più sottovalutate in circolazione con un disco carichissimo da non lasciarsi scappare.

Canyoneer è il primo album studio dei No Trigger, band melodic hardcore punk del Massachussets. L'album offre circa mezz'ora di brani veloci e carichi di energia, con una riuscita combinazione tra batteria potente e riff di chitarra. Nonostante qualche piccolo difetto tecnico, si tratta di un disco dinamico e coinvolgente, perfetto per gli amanti del punk energico e rapido. Ascolta subito Canyoneer e scopri il punk energico dei No Trigger!

 "Il sogno è il folk più comunicativo abbracciato dall’elettronica più intimista; la realtà è 'Diamond Mine'."

 "Il vostro incontro è l’incontro dell’amore, della poesia, dell’arte, di tutto ciò che muove questa vita."

La recensione celebra l'album "Diamond Mine" come un incontro magico tra il folk di King Creosote e l'elettronica di Jon Hopkins. Descritto come un sogno sonoro, l'album fonde due mondi musicali distinti in un'esperienza emotiva profonda. L'ascoltatore viene trasportato in un viaggio poetico e intimo che esplora l'anima attraverso la musica. Ascolta Diamond Mine e lasciati trasportare da questa magica fusione sonora.

 Certe vastità sono troppo sconfinate per essere contenute, e resti muto, ascoltando i grilli intorno a te.

 Adam Wiltzie e Brian McBride hanno deciso di catturare il riflesso delle stelle e trascrivere queste storie in suono.

La recensione racconta l'ascolto di 'The Tired Sounds of Stars of the Lid' come un'esperienza immersiva e meditativa. L'album, realizzato da Adam Wiltzie e Brian McBride, offre paesaggi sonori eterei e profondi che invitano a riflettere e ad abbandonarsi al rilassamento. La musica è descritta come mai banale o forzata, capace di trasportare l'ascoltatore in distanze siderali e profondità abissali, per una vera esperienza di contemplazione. Immergiti nei suoni eterei di Stars Of The Lid e scopri un viaggio unico nell'ambient.

 La musica è pronta ancora una volta a pararti il culo, a farti girare un po’ meglio la giornata.

 I Two Bit Dezperados sanno come si suona catchy ed al contempo visceralmente rock’n’roll; sono luridi e dolci allo stesso tempo.

La recensione celebra l’album d’esordio dei Two Bit Dezperados come un concentrato di energia e freschezza, capace di mescolare garage pop, blues e country rock con un’attitudine lo-fi. Ogni brano è descritto come potente e coinvolgente, senza filler o momenti di pausa. La cantante Angela Monteiro e le melodie catchy sono elementi distintivi. Un disco che sa toccare corde emotive, con un sound sporco ma dolce allo stesso tempo. Ascolta l’album dei Two Bit Dezperados e lasciati travolgere dall’energia rock lo-fi!

 "Left Fire è uno dei debut EP più fighi che abbia ascoltato in vita mia."

 "Gli Arcane Roots spiccano per bravura e intelligenza troppo superiore alla media."

Left Fire, esordio degli Arcane Roots, è un EP travolgente che unisce math rock e alternative hardcore con grande ispirazione. Nonostante l'influenza marcata degli At The Drive In, il lavoro si distingue per qualità e intelligenza musicale. È un debutto di alto livello, capace di catturare l'attenzione degli amanti del rock innovativo in UK e oltre. Ascolta subito Left Fire e scopri la nuova frontiera del rock UK!

 Il giro di accordi è identico.

 Non si tratterebbero di "piccoli dettagli" ma di un’ennesima scopiazzatura a regola d’arte!

La recensione solleva un sospetto di plagio da parte di Giusy Ferreri nella sua canzone 'Piccoli dettagli'. L'autore mette in evidenza una forte somiglianza con il brano 'Milano' di Ivano Fossati, dallo stesso album del 1983. Vengono confrontate tonalità, ritmo e metrica, suggerendo una possibile copia a sfavore di Ferreri. Ascolta i brani e scopri tu stesso le sorprendenti somiglianze!

 Gli Of Montreal sono sciamani illuminati e vivaci, erboristi musicali esperti in spezie di ogni dove e vegetali allucinogeni.

 Questa musica ha il cartellino di una marca davvero sopraffina: Of Montreal.

La recensione celebra l'album False Priest degli Of Montreal, evidenziandone la forte influenza funk e disco anni '70, una produzione ricca e coinvolgente, e le collaborazioni con Janelle Monae e Solange Knowles. L'autore esprime entusiasmo per l'approccio sperimentale e il sound vibrante, sottolineando la capacità di Kevin Barnes di coniugare stili diversi con musicalità sopraffina. Un disco pop energico ma sofisticato che conferma il valore del collettivo. Scopri il funk psichedelico di False Priest e lasciati conquistare dal talento unico di Kevin Barnes!

 Nulla di più di una montagna di riff, di melodia corsara e di chorus da cantare davanti ad un enorme boccale di birra.

 Kasparek ha sempre saputo tirar fuori dischi almeno degni di essere ascoltati, fedeli al proprio credo musicale.

Victory, l'undicesimo album dei Running Wild, conferma lo stile consolidato del gruppo con riff potenti, atmosfere piratesche e cori anthemici. Pur senza innovazioni, continua a soddisfare i fan storici grazie alla coerenza artistica di Rolf Kasparek. L'album mantiene la tradizione del metal tedesco classico, esprimendo tutta l'attitudine battagliera e festosa tipica della band. Scopri Victory e rivivi la potenza dei Running Wild con questo classico del metal pirata!

 Zao possono considerarsi stilisticamente autonomi e portano avanti un discorso originale e, per gli amanti di certo Jazz-Rock contaminato, senz'altro interessante.

 "Kawana" è senz'altro la più calibrata e misurata delle prove di studio degli Zao, con un suono che guadagna in termini di compattezza ed organicità.

La recensione illustra Kawana, quarto album degli Zao, esponente di punta del jazz-rock francese anni '70. Il disco unisce fusion, free jazz e atmosfere etniche con una forte coesione sonora. Vengono valorizzati i contributi di Seffer, Cahen e Lockwood, sottolineando l'autonomia stilistica del gruppo rispetto ai Magma. Il risultato è un lavoro raffinato, originale e imperdibile per gli appassionati di musica d'avanguardia. Ascolta Kawana degli Zao per un viaggio nel jazz-rock d'avanguardia anni '70!

 Mai le mie aspettative sono state tanto soddisfatte!

 "Apocalyptic Manifestation" è senza ombra di dubbio la canzone più bella dell'intero album.

La recensione esprime grande apprezzamento per "Phantasmagoria" dei Limbonic Art, definito un capolavoro del black metal sinfonico. L'autore sottolinea l'abilità del duo norvegese nel creare atmosfere sinfoniche ed ambient. Particolarmente lodate le tracce "Apocalyptic Manifestation" e "Dark Winds" per la loro potenza ed eleganza. L'album supera aspettative e rappresenta una pietra miliare per i fan. Ascolta Phantasmagoria e immergiti nel meglio del black metal sinfonico!

 "Le voci della Goswell e di Halstead si intrecciano in fluttuanti mantra di pura meraviglia."

 "Golden Hair, stravolta fino a sembrare irriconoscibile, si adagia su ondate di rumore e malinconia."

L'EP 'Holding Our Breath' degli Slowdive, pubblicato nel 1991, anticipa il loro celebre album 'Just For A Day'. L'opera si distingue nel panorama shoegaze per atmosfere rarefatte e melodie sognanti e malinconiche, diverse dai wall of sound rumorosi dei coevi My Bloody Valentine. Brani come 'Catch The Breeze' e la suggestiva cover 'Golden Hair' mostrano una band pronto al salto verso la maturità artistica. Un lavoro intenso che fonde ipnosi sonora, voci celestiali e un delicato equilibrio tra caos e dolcezza. Ascolta l'EP e immergiti nel magico shoegaze degli Slowdive!

 "Illud Divinum Insanus: nient'altro che il nuovo fratellino di 'St. Anger' e 'The Unspoken King'"

 "Un imbarazzante collage di pseudo-esperimenti fuori tempo massimo e fiacche incursioni metalliche"

Illud Divinum Insanus segna un pesante passo falso per Morbid Angel dopo otto anni di attesa. L'album si presenta come un esperimento disastroso che fonde death metal con elettronica e industrial senza riuscire a convincere. La produzione è sterile e artificiale, i brani metal risultano deboli e poco ispirati, mentre le tracce più sperimentali risultano irritanti e prolisse. In tutto emerge un lavoro incoerente e deludente che tradisce la storica qualità della band. Scopri perché Illud Divinum Insanus ha deluso i fan del metal.

 "Disperati, intellettuali, ubriaconi: tre vertici di un triangolo equilatero, chi è intellettuale è spesso disperato..."

 "Un disco di canzoni vere e proprie, un connubio da strana coppia, quello di Rondelli e Bollani, che funziona da dio."

La recensione esplora con coinvolgimento e nostalgia l'album 'Disperati, intellettuali, ubriaconi' di Bobo Rondelli, sottolineando la forte intesa con Stefano Bollani e la fusione di jazz e cantautorato. Si evidenzia un disco profondamente poetico, con liriche intense e temi di malinconia, disperazione e ironia. L'atmosfera creata è intima e avvolgente, capace di far emergere emozioni autentiche e suggestive riflessioni sull'anima e la vita. Ascolta l'album di Bobo Rondelli per un viaggio autentico nell'anima italiana.