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Black Sabbath: Black Sabbath
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Blóðtrú: Sunwolf
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Burzum: Hliðskjálf
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Burzum: Fallen
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Sublime.
  • RinaldiACHTUNG
    3 ago 17
    Ho ascoltato in questi giorni un po' di burzum e al momento il mio preferito è filosofem, questo qui me lo cerco se si tratta di un buon mix di Black e ambient come quell'altro
  • Niklaus
    7 ago 17
    Si, Filosofem è senz'altro un capolavoro ed un punto di svolta, poi a me piace tutto di Burzum, per fare un esempio, uno dei lavori più stroncati è Umskiptar, io lo trovo uno dei più ispirati e ritengo sia pura poesia in musica! Questo ti dà la dimensione di quanto chi si erge a critico assoluto sbagli e sbagli di grosso anche... Le emozioni non si discutono e variano sempre da individuo a individuo, poi ovvio, se uno cerca il riff alla Page o il "pezzo da classifica" qui ha sbagliato porta, per chi invece ha già dentro di se un certo modo di sentire e di vedere gli elementi, il mito ancestrale e le radici antiche dei nostri popoli, allora il discorso cambia radicalmente...
  • RinaldiACHTUNG
    7 ago 17
    Concordo, se si vuole avvicinarsi a questo mondo non si devono avere delle pretese simili, comunque ascolterò anche il titolo che hai citato
  • spiritello_s
    8 ago 17
    Concordo. Filosofem è quello che mi ha preso di più. Ha un "tono" grave che scava nell'anima....molti critici (estranei al panorama black metal scandinavo..) si soffermano sempre sull'aspetto caratteriale e sulle note vicende dell'omicidio. Lungi da me edulcorarle o metterle in secondo piano ma andrebbe anche considerato lo spessore di un artista che volenti o meno ha detto la sua e si è distinto dalla moda velocista del genere dei primi anni.
  • RinaldiACHTUNG
    8 ago 17
    Bravissimo, altrimenti non dovremmo ascoltare neanche Wagner. E poi quella faccenda dell'omicidio ha dei retroscena e delle dinamiche particolari come ben saprai.
  • spiritello_s
    8 ago 17
    Si ho letto abbastanza. Resta comunque che ha fatto una cosa grave in una età in cui il cadere in una situazione nefasta ti preclude tutta la vita futura. Visto che ancora oggi Varg non è ben visto ed è attenzionato dalle forze dell'ordine...ovunque si trovi. Nel metal è più facile trovare situazioni discutibili e contraddittorie che bravi ragazzi.
  • RinaldiACHTUNG
    8 ago 17
    È vero, tra l'altro ha anche un canale YouTube dove posta frequentemente video su qualsivoglia argomento
  • RinaldiACHTUNG
    8 ago 17
    Certo che fa strano vederlo li in auto con i figli e con quell'aria da tranquillo uomo di campagna
  • spiritello_s
    9 ago 17
    Il tempo passa per tutti. Il ritorno alla terra è alla base della filosofia o credenza pagana. Poi non credo che avesse molte altre scelte...difficile inserirsi in una società che all'apparenza vuole sembrare inclusiva ma nella sostanza è esclusiva ed elitaria. Chi nasce antagonista muore solo.
  • Niklaus
    10 ago 17
    Concordo con entrambi, seguo questo progetto dal 1994, nel 96 scrissi anche un'accorata lettera a MH in sua difesa e si badi bene, in difesa della sua Arte, non di lui! Scindo sempre l'artista dall'opera, o meglio, la vita privata dell'artista quanto meno... Poi è ovvio che il magnetismo di Varg viene, a mio parere, più dall'antico messaggio legato alla spiritualità pagana europea che non alle sue "teorie" eugenetiche o antropologiche. Detto questo ribadisco e confermo che il 95% dei signori critici ha sempre clamorosamente toppato alla grande sia sui suoi lavori sia sul valore storico degli stessi, ricordo perfettamente quando uscì Filosofem, venne stroncato quasi all'unisono, da quegli stessi cazzoni che oggi lo mettono tra i capolavori del genere! Quale genere poi? Burzum è davvero fuori dal tempo e da ogni possibile classifica, è evidente a chi coglie il suo messaggio e riesce a farsi trasportare dalla sua atmosfera.
  • RinaldiACHTUNG
    10 ago 17
    Tra gli artisti preferiti di Varg figurano persino Cure e Dead Can Dance, il tizio ha cultura altro che metal fine a se stesso.
  • spiritello_s
    10 ago 17
    Per restare nell'ambito musicale di Burzum, tralasciando il resto per non anteporlo in ordine di importanza appunto alla musica creata da Varg, ricordo che quando uscì il primo lp di Burzum la critica, almeno quella che si occupava seriamente del panorama Black metal norvegese o comunque scandinavo, lo segnalò come un qualcosa di grezzo ma originale in quanto non solo il nostro si scriveva musica e testi ma se li suonava pure in tutti gli strumenti. Questo ricordo del lontano 1992. Poi si torna al nodo gordiano dell'informarsi bene sule cose. Se si va a leggere di Burzum su Wikipedia (rispettabilissimo Bignami ma solo un riassunto del riassunto talvolta neanche corretto...) o ci si basa sul "sentito dire" da individui che non hanno perfino vissuto il periodo si rischia grandemente di farsi trasportare da battaglie ideologiche o di fare il tifo per non si sa bene cosa. Con un po' di blanda umiltà io cerco sempre di ascoltare tutto. Poi se non piace è legittimo. Ma almeno pretendo uno sforzo di ascolto e giudicare solo dopo aver provato.
  • RinaldiACHTUNG
    10 ago 17
    Giustissimo, troppo spesso l'importanza dell'ascolto prima del giudizio viene trascurata. Soprattutto dai critici chic del cazzo, lo capisco perché la maggior parte della musica che apprezzo è odiata.
  • RinaldiACHTUNG
    10 ago 17
    Rettifico, è odiata maggiormente da chi non l'ha mai ascoltata, ovviamente se l'hai fatto e non ti piace va benissimo, nessuno qui vuole pontificare sulle opinioni.
  • Niklaus
    10 ago 17
    Io ricordo bene che Filosofem venne recensito (MH e GZ) con questo finale: "e questo pare un pò poco per il genio dell'essere umano", questo ed altre storielle finirono anche sul famoso numero "speciale Norvegia" di GZ del dicembre 1996 Luca Signorelli rispose alla mia missiva dicendo che Varg sarebbe stato ricordato solo per le sue puttanate, non mai per la sua Arte... Comunque, tornando a cose più serie, dopo 20 anni io spengo ancora l aluce, lascio ardere la lanterna di Jul e alzo il volume, Signorelli è sparito, il resto è storia.
  • spiritello_s
    11 ago 17
    Non conosco questo "critico" ma riconosco che fanno un mestiere difficile...come difficile è restare "freddi" davanti al dilagare delle mode passive a cui i beoti pecoroni si accodano volentieri...Burzum in questo rappresenta un antagonismo concreto...sarà forse il motivo di cotante stroncature? Anche i Napalm Death furono massacrati da critiche negative agli esordi....ma anche in quel caso i critici non avevano capito una mazza.....questo poi spiega il motivo per cui preferisco leggere una recensione su Debaser che nei vari siti specializzati...almeno qui siamo tra non professionisti e non abbiamo conti da rendere a nessuno.
Burzum: Umskiptar
CD Audio Ce l'ho ★★★★★
Sublime.
  • Niklaus
    11 ago 17
    Si esatto, i giornalisti (o pennivendoli) hanno sempre da rendere conto a chi li paga o a chi dirige le varie "linee editoriali" cui appartengono, per carità è anche comprensibile, la questione è quella del colpire senza remore un artista solo perché distante dal proprio sentire, con conseguenti danni spesso non indifferenti, dato che milioni di ragazzi (e non) sono influenzati e influenzabili da queste figure. Come diceva Carmelo Bene, se un critico non ha dalla sua anche follia e arte allora non serve proprio a un cazzo, il medium tra me e l'opera è utile quando anch'egli riesce a vedere oltre la struttura, altrimenti diventa il pensiero di un signor Rossi qualsiasi e, francamente, di sapere che ne pensa di Burzum il mio idraulico me ne fotto allegramente! Qui è in effetti diverso, le recensioni fatte da chiunque ci possono stare perchè libere e senza censure (spero), ognuno potrà scegliere anche più recensioni diverse dello stesso album e farsi un'idea, anche se continuo a credere che l'unico modo per farsi un'idea sia ASCOLTARE. Su Vikernes non c'è storia, per comprendere e amare questo messaggio bisogna necessariamente amare anche quello che è lo Spirito che lui stesso dipinge, a partire dal folklore, dal mito ancestrale, dalla storia e dalla Terra, Senza questo si rischia di valutare riff, campionatori, chitarre, melodie, ossia tutto quello che è solo un tramite per cercare di entrare in altre dimensioni sovrasensibili, oppure, peggio ancora, di buttarla in politica.
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