Kak Kak-Ola
24 apr 08
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...aspetta l'ultima tra breve ole, ne sentirai delle belle....
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certo che state scassando un pò troppo il cazzo con questa storia dei rifiuti napoletani. adesso anche lu cumpare pedraelighe fa la sua battutina, è come se io dicessi che i sardi sono tutti coglioni infiascati di mirto. Il fatto è che i signori del nord stanno un pò più puliti perchè i loro industrialotti hanno pagato la camorra per fare interrare i loro rifiuti tossici nelle terre casertane risparmiando fino al 75% per avere un documento che attesti lo smaltimento REGOLARE dei rifiuti. Ben sapendo che la loro monnezza velenosa non trattata andava ad intossicare i campani. Venga pure la fine del mondo in 80 giorni.
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già che ci sono metto i voti
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farà sorridere voi ma il sottoscritto sente musica dal 1973, ha comprato centinaia e centinaia di dischi progressive, psichedelici, hard rock, grunge, west coast, stoner etc etc ma quando partono i quattro accordi di "Holiday in the sun" con Rotten che latra come un cane con le adenoidi mi si rinnova (tutt'oggi)la magia del rock. Mi dispiace per voi ragazzi.
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si vortex ma pure questi erano in giro con nomi diversi dal 1974 e credo che questo disco e il primo dei Devo siano usciti lo stesso anno, il 1978. Poi è chiaro che la band americana era tutta un'altra cosa nelle intenzioni e nella musica. Comunque pure Elio e le Storie Tese se ne sono usciti pitturati alla Rockets, ahahaha.PS che io ricordi non erano italiani ma parigini al 100% compresi produttori e casa discografica.
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@lewis: Ryan Bingham, di cui puoi leggere la la recensione, con il suo "Mescalito" dell'anno scorso ha fatto un disco bellissimo che non toglierai dal lettore per un bel pezzo, però è più legato alla "tradizione" avendo come padrini Joe Ely e Terry Allen e come produttore Marc Ford il chitarrista slide dei Black Crowes. Invece i Chickasaw Mudd Puppies erano un duo strampalato di Athens GA (prodotto nientemeno che da Michael Stipe) che suonavano dei blues rurali con armonica, chitarra, asse per il bucato e una voce che pare identica a Les Claypool dei Primus, due pazzoidi.
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Più che ai Kraftwerk, i Rockets come messa in scena mi hanno sempre fatto pensare ai Devo che credo iniziarono lo stesso anno. Credo che abbiano avuto successo solo in Italia ma ho la stessa impressione di Vortex, questi ci facevano più che esserci.
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sinceramente mi hanno sempre dato l'impressione di musicisti che mettono la tecnica al posto del cuore con il risultato non farmici appassionare. Ho l'impressione che la recensione nella sua perfezione segua un pò questa catteristica dei Gilgamesh.
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e sarà il benvenuto anche se schiaffi 1!
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Zannab si vede che non hai colto la (spessa )ironia che invece gustavo ha afferrato (la mazza) al volo...