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Beh! ma nè "Le tre sepolture" e nè il film dei Coen possono essere considerati dei film western nel senso che diamo al termine. Ci si arrampica sugli specchi per definirli dei western contemporanei ma allora ce ne sono a bizzeffe. Western posono essere definiti il rifacimento di "Quel treno per Yuma" oppure "L'assasinio di jessie james", non certo i film di Tommy lee Jones e dei Coen che sono fatti con i fuoristrada e e il traffico di droga.
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Nick Cave non mi convince, ci ha sempre marciato con quell'immagine da maledetto che invece starebbe più a pennello a tanti outsiders australiani che da noi invece sono poco considerati. Ma la tua recensione ( stacchi a la Spencer Davis Group, pezzi veloci e cattivi) è troppo paracula azzo per non farmelo andare ad ascoltare con parecchie aspettative. Spèrem.
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Hai detto tutto bene già nel primo paragrafo, indole cazzona, cambiamenti di formazione, trasfusione di impegno verso gli ALL (che mi gustano molto) e qualche tuffo verso il metallo che è una delle cose che mi ricordo di questo disco. Per chi vuole farsi una scorpacciata dei migliori Descendents c'è la compilation "Somery".
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OleEinar è raro nel proporre e nelle proposte. Ha ripescato un gruppo che per chi ama il genere è da ascoltare e riascoltare. E spezzo una lancia a favore di GAry Moore che è un buonissimo chitarrista come dimostrerà nei suoi album solisti di successo, è lui che porta una ventata bluesy a questo disco che in alcune parti è davvero straniante rispetto al folk (del resto il titolo già è una indicazione). Gli Audience come dice Ole non sono orientati al folk ma più progressive e poco psichedelici.Comunque consiglio anche l'album della riunione dopo 25 anni che è in alcuni pezzi davvero bello.
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arte fumettara da borghesucci platinati con l'amante annoiata blackdog, vediti Von Gotha o il sempre valido Stanton, oppure Tom of Finland se sei dell'altra sponda...
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Ottimo spazio pubblicitario, questo disco non l'ho sentito e loro sono un buon gruppo gradevole (come lo erano i Supergrass...) come dice iltrucido. Ma quella copertina di Manara fa cagare, non la usano più nemmeno i gruppi per cinquantenni con la panzetta innamorati del progressive anni 70...
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disco molto malinconico come un Micah P. Hinson che voglia andare in classifica, ma con molte meno palle dure e personalità rispetto a Micah. A me è risultato molto ma molto noioso soprattutto con quell'uso della steel guitar e le voci eteree femminili. Alcune canzoni le salva il fatto che alla melassa del suono si contrappongono delle liriche arrabbiate, con titoli del tipo "Trucchi diabolici per una puttana","Lascia morire le puttane","Tutto a merda". E' come se questo tipo fosse incazzato ...nero ma non riesce a dirlo con la musica ma con le parole.
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"House with no door" non è una ballata sulla solitudine, ma sulla schizofrenia.
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Ogni metallaro che sia tale dovrebbe sapere che qua manca Randy Rhoads che aveva fatto faville nei primi dischi di Ozzie (dicasi "Blizzard of Ozz")ed è una grossa perdita. Del resto in questo periodo Ozzy era strafatto ed è un miracolo che oggi sia ancora in piedi a fare il pulcinella per MTV alla faccia dei mocciosi come starblazer che si ostinano a riempire questo sito di recensioni e soprattutto commenti di merda.
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La stessa persona del film, del resto se fai attenzione allo sceriffo quando entra nell'appartamento dove è stato ucciso Moss (già, perchè Moss l'unica fuga utopica la fa sul tavolo dell'obitorio) vede la grata del condotto dell'aria condizionata appena svitata, e il "male" è proprio nascosto dietro quella porta e Bell fa finta di niente e se ne va. Quella è la sua sconfitta, sa di non poter fronteggiare questo male moderno e "capitalistico" come invece affrontavano il male "naturale" del selvaggio west suo padre, suo zio, suo nonno. Quello attuale non è un paese per vecchi.