Starblazer

l'uno netto di media per i coldpirla comunque ha un qualcosa di poeticamente perfetto, un po' come il cerchio di Giotto.

ma fino a quando li vogliono far durare questi insulsi cialtroni??

ma no, cavo, pevchè mi dici questo? quando eri katharsys mi amavi... :-(

@ Magnum p.i.: di cosa non c'era proprio bisogno? :-)

sinceramente... che il Grande Spirito, o Ahura Mazda, o chi per loro ce ne scampi e liberi. Poi posso garantirvi che da quello che ho potuto vedere con i miei occhi la realtà sa essere, molto, ma molto più assurda ed esilarante di queste parodie da quattro soldi

Kairos vattenes! :-P

certo che leggersi queste recensioni con commenti e perculate annesse è un piacevole passatempo! :-P

bellissima recensione, il disco lo vedo come un'opera di passaggio, lo step intermedio tra il folk intimista degli esordi, a cui rimane comunque molto legato, e tutto quello che verrà dopo. "Is This What You Wanted" è geniale, "A Singer Must Die" mozza il fiato, "Leaving Green Sleeves" è un'interpretazione a suo modo incendiaria, "Who By Fire" e "Chelsea Hotel # 2", beh, sono quello che sono...

comunque l'ho riascoltato meglio e confermo le mie impressioni: per i loro standard è un prodotto da 6 stiracchiato, pezzi come "The Power's Out", "Saints & Sinners" e "Don't Shut 'em Down" sono puro mestiere, delle ballate si salva solo "The Cradle Of Humankind", "So Sail On" completamente inutile, "The Heart Of The Sea" non è male, ma se penso a "Devil's Dance Floor", "Black Friday Rule" o "Rebels Of The Sacred Heart", beh, non è esattamente la stessa cosa...