telespallabob

Ah, giusto. Mi scordavo il voto al disco

Benvenuto su Debaser. Una recensione troppo lunga, si vede che scrivi bene e con passionalità però taglia un pochino. P.S. Scusa la domanda: se questo è il terzo album si sarebbe dovuto chiamare Faust III, o sbaglio? (come fecero i Focus chiamando il loro terzo LP "Focus III") La risposta all'arcano si chiama "The Faust Tapes" che è il terzo disco di studio della band in questione.

Il voto alla recensione esiste come elemento emblematico, comunque sì. Mandane a Bomba (sempre di questa levatura)

Benvenuto su Debaser, riesco a dirti solo questo. La recensione in sé mi lascia senza parole

Gustavo ha centrato il punto: chi non ha questo disco lo DEVE avere. Fondamentale

Non l'ascolto da un po' di tempo ma ricordo che era brutto come la fame

Se la reazione che dovrebbe procurare questa recensione alla fine della lettura è una grassa risata nel mio caso l'obiettivo è stato raggiunto

@Vortex, Teoricamente non dovrebbe ma è risaputo quanto si sia detto in negativo su questo disco, relativo all'assenza di Cale o al minor valore rispetto a quelli che li hanno preceduti. Quindi c'è da aspettarsi anche una negazione vera e propria della Trinità musicale di cui parlavi

Il mio rapporto coi Velvet Underground nasce da una sorta di paradosso: ho cominciato con questo disco e poi sono andato a ritroso. Solamente tempo dopo mi ritrovai tra le mani la "banana". Resta quindi una sorta di legame affettivo con questo album anche se forse sarebbe meglio parlare della prima opera di Reed più una serie di """""turnisti""""" (mettiamolo tra virgolette). Ora passiamo alla recensione (Benvenuto su Debaser al recensore): discreta con qualche elemento interessante di analisi (Prima opera di Noise-Rock? Potresti approfondire questa tua tesi), vedremo cosa saprai fare con qualcosa di inedito (intendo a livello di recensioni)

Non ne ho voluti fare 90 per vederli a Milano, comunque questi me li segno