Torna a ruggire il "vecchio leone" della chitarra, protagonista della stagione d'oro dei Genesis.

 "Set the compass"... un incanto allo stato puro; io ci ho percepito anche i Pink Floyd di "Cirrus Minor"... magistrale!

L'album Wild Orchids segna un ritorno importante per Steve Hackett, fondendo il rock progressivo con elementi classici e orchestrali. La varietà stilistica e le collaborazioni arricchiscono il lavoro, che mantiene vivo il legame con i Genesis. Non mancano momenti energetici e sperimentazioni vocali che valorizzano la produzione. Pur con qualche calo, il disco si conferma un'opera di spessore e personalità. Scopri l'evoluzione prog di Steve Hackett con Wild Orchids!

 "Presto... e bene, anzi, benissimo!!"

 "Il guitar-work di Lifeson è eclettico ma ottimamente equilibrato con le altre componenti strumentali e vocali."

La recensione celebra 'Presto', il disco del 1989 dei Rush, evidenziando la perfetta combinazione tra chitarra e tastiere. L'album segna una nuova fase nella carriera della band, mostrando una maggiore presenza chitarristica senza perdere equilibrio. I brani come 'Show don't tell' e 'Available Light' sono particolarmente apprezzati per la loro innovazione e potenza emotiva. Un lavoro moderno e maturo che conferma il talento della band. Ascolta subito 'Presto' e lasciati incantare dalla magia dei Rush!

 Il vero grande difetto di Nick Drake: la voce... alcune canzoni sono cantate con un tono così flebile che tolgono efficacia.

 Mi sembra di risentire 'The only living boy in New York' di Simon & Garfunkel, ma Nick Drake ha saputo creare uno stile personale.

Questa recensione di 'Bryter Layter' di Nick Drake offre una prospettiva di un non-fan, evidenziando il grande talento compositivo dell'artista ma sottolineando una voce troppo flebile. L'album presenta atmosfere malinconiche e delicate, incorniciate da chitarra acustica e archi, ma la necessità di uno stato d'animo particolare può limitarne l'ascolto. Pur con queste riserve, il disco riceve una valutazione positiva di 4 su 5. Scopri l'atmosfera unica di Bryter Layter con questa recensione sincera e approfondita.

 Semplicità non significa banalità: energia e atmosfera uniche in ogni canzone.

 London 0 Hull 4 è uno dei vertici del pop inglese di quel decennio. Scusate se è poco.

L'album London 0 Hull 4 degli Housemartins rappresenta un momento di freschezza e genialità nella scena pop inglese degli anni '80. Caratterizzato da brani semplici ma efficaci e da un mix di soul e rhythm'n'blues, il disco ha consegnato classici come 'Happy Hour'. La breve ma intensa carriera della band ha dato origine a progetti importanti come Beautiful South e Fatboy Slim, confermando il loro valore nel panorama musicale. Ascolta London 0 Hull 4 e scopri un classico intramontabile del pop anni '80!

 Quando partono i cori dei vari refrain, i Kansas strappano applausi a scena aperta.

 Per conoscere i Kansas al loro top, compratevi prima 'Leftoverture', ma non dimenticate assolutamente questo album.

La recensione esalta l'album 'Point Of Know Return' dei Kansas come un capolavoro di hard rock e progressive con influenze country e virtuosismi al violino. Brani come 'Closet's Chronicles' e 'Paradox' mostrano intensità e maestria, nonostante qualche complessità nel tessuto musicale. L'autore lo considera un album imprescindibile per i fan del rock anni '70 e suggerisce di non dimenticare questo lavoro dopo il celebre 'Leftoverture'. Ascolta 'Point Of Know Return' e scopri un capolavoro rock degli anni 70!

 "Afraid of sunlight non manca di certo di emozioni con la musica."

 "La mini-suite è il cuore dell’album, con un crescendo finale quasi liberatorio e Steve Hogarth al top della condizione."

Afraid of Sunlight, album del 1995 dei Marillion, fonde atmosfere progressive con spunti modernisti, creando un lavoro intenso e malinconico. Brani come "Cannibal Surf Babe" sorprendono per la loro originalità, mentre la mini-suite centrale esprime la massima carica emotiva. Non una pietra miliare, ma un’opera di indubbio valore artistico e profondo coinvolgimento emotivo. Scopri l'intensità di Afraid of Sunlight e lasciati coinvolgere dalle emozioni dei Marillion!

 Questa è anche una segnalazione di ascolto verso un album che non ha trovato la fortuna che meritava.

 Che gran cantante che era Sean Harris!

La recensione valorizza l’album Canterbury dei Diamond Head, un’opera raffinata e innovativa nel panorama heavy metal britannico degli anni ’80, ingiustamente trascurata. L’album si distingue per composizioni sofisticate, atmosfere originali e performance vocali intense di Sean Harris. Vengono evidenziati brani memorabili come ‘The King Maker’ e ‘To the Devil His Due’, con un sound più evoluto e personale rispetto al metal contemporaneo. Una preziosa scoperta da riscoprire per gli appassionati del genere. Ascolta Canterbury e riscopri un classico nascosto dell’heavy metal britannico!

 "Test for echo dunque preso in sè e per sè è un disco di buona qualità, da apprezzare però dopo molti ascolti."

 "'Virtuality' si candida come uno dei peggiori brani di sempre dei Rush: sembra persino impossibile che l’abbiano scritto gli stessi autori di 'Red Barchetta'."

Test for Echo è un album dei Rush che prosegue il percorso hard rock e metal degli anni '90, con momenti di grande qualità ma anche brani meno convincenti. La recensione evidenzia l'evoluzione del gruppo confrontandolo con gli anni '70 e '80, sottolineando come l'album richieda più ascolti per essere apprezzato appieno. Alcuni pezzi risaltano per le atmosfere e la complessità musicale, altri meno riusciti ma comunque parte di un lavoro valido. Scopri l'evoluzione degli Rush con Test for Echo, ascolta l'album ora!

 Con 'Counterparts' i Rush decidono di mettere da parte i sintetizzatori e di dare largo spazio alla chitarra di Lifeson, mai così tagliente.

 Complessivamente lo considero un ottimo lavoro, in cui i Rush hanno dimostrato di stare al passo con i tempi senza sputtanarsi.

La recensione analizza l'album Counterparts dei Rush, evidenziando la nuova direzione più dura e metallica rispetto ai precedenti lavori. Nonostante il cambiamento stilistico, la band mantiene la propria identità e creatività, con la chitarra di Lifeson in evidenza. L'album è vario nei ritmi ma coerente nel tono sonoro, confermandosi un ottimo lavoro negli anni '90. Ascolta Counterparts e scopri la nuova energia dei Rush!

 I Crowded House hanno incarnato come pochi altri la perfetta fusione fra rock e melodie pop, condita da echi beatlesiani.

 "Distant sun", all'epoca uscita su singolo, è pura euforia melodica.

La recensione celebra 'Together Alone' come un grande successo per i Crowded House, sottolineando la perfetta fusione tra rock e melodie pop con influenze beatlesiane. L'album è apprezzato per la varietà di ritmi, la qualità degli arrangiamenti e brani memorabili come 'Pineapple Head' e 'Distant Sun'. Pur riconoscendo qualche eccezione, il giudizio complessivo è molto positivo, evidenziando il disco come il loro lavoro di maggior successo commerciale e uno degli ultimi prima dello scioglimento della band. Ascolta ora 'Together Alone' e lasciati conquistare dalla magia pop-rock dei Crowded House!

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