Bolaño sembra dirci: “non trovi sia bello scrivere in questa maniera libera e fuori dagli schemi?”

 Leggere “2666” è un piacere amaro. Quel “pof” iniziale non lo definirei per nulla appagante, ma frustrante per tutti coloro i quali passano del tempo la sera riempiendo le pagine di una Moleskine.

La recensione di 2666 di Roberto Bolaño descrive un'opera monumentale e complessa, caratterizzata da una trama ramificata e una ricchezza stilistica unica. Il libro richiede attenzione costante e coinvolge il lettore in un viaggio che passa per il Messico, gli USA e la Germania, mescolando generi letterari diversi. Pur lasciando alcune domande senza risposta, il romanzo si rivela stimolante e profondamente originale. Un'esperienza di lettura intensa, capace di emozionare e sfidare. Immergiti in 2666, un viaggio letterario unico e indimenticabile.

 Il tennis è uno sport viscido che non ti regala nulla e quando Agassi dice che è come trovarsi su un’isola è una grande verità.

 La vita di Andre è stata proprio un gran bel casino e l’autobiografia racchiude l’essenza cinica, bastarda e irresistibile di questo sport.

Open di Andre Agassi è un'autobiografia coinvolgente che racconta la carriera e le sfide personali di uno dei più grandi tennisti. Attraverso aneddoti e riflessioni, emerge il ritratto di uno sport duro e solitario e di un uomo tormentato ma determinato. Il libro offre una lettura critica e appassionata del tennis e della vita agonistica, senza tralasciare gli aspetti umani più profondi. Scopri la storia intima e appassionante di Andre Agassi leggendo Open!

 Il film non ci racconta nulla di nuovo ma ha il pregio di mostrare con durissimo realismo quello che spesso viene coperto.

 Giulio si trasforma in una di quelle persone per le quali provava una gran pena.

Gli Equilibristi di Ivano De Matteo è un film che affronta con crudo realismo il tema della precarietà lavorativa e della disgregazione personale. La prova attoriale di Alessandro Mastandrea è intensa e credibile, capace di trasmettere l'agonia e la caduta del protagonista. Il film si distingue per la sua forza narrativa priva di moralismi, portando lo spettatore a riflettere sui problemi spesso ignorati nella società contemporanea. Nonostante i bassi incassi, si conferma un lavoro solido e rilevante nel panorama del cinema italiano. Guarda Gli Equilibristi per esplorare un dramma sociale intenso e toccante.

 Quella limousine scintillante è il capitalismo senza scrupoli, sordo nei confronti di un pianeta allo sfascio.

 Il film ha i contorni del mattone: molto ben confezionato, ma sempre di mattone si tratta.

La recensione analizza 'Cosmopolis' di David Cronenberg come un'opera visivamente curata e provocatoria, ma appesantita da dialoghi complessi e una sceneggiatura difficile. Il protagonista, un giovane multimiliardario alienato, incarna il capitalismo sfrenato e insensibile. Nonostante alcuni spunti interessanti e scelte registiche coraggiose, il film è ritenuto un'occasione sprecata, con un risultato che può dividere nettamente il pubblico. La pellicola stimola però riflessioni e dibattiti post-visione. Scopri la nostra analisi completa di Cosmopolis e immergiti in un film che sfida le convenzioni.

 La coppia assume fattezze di una marionetta al cospetto del mondo naturale.

 Un cazzutissimo cult!

La rabbia giovane, esordio di Terrence Malick del 1973, ritrae un'intensa coppia in fuga nel Midwest, immersa in un rapporto profondo con la natura. Con una narrazione essenziale e atmosfere oniriche, il film esplora temi filosofici sul senso della vita. Interpretazioni di Martin Sheen e Sissy Spacek rendono l'opera un cult notevole, rara sui canali televisivi nonostante il suo valore. Il confronto con brani come 'Nebraska' di Bruce Springsteen sottolinea la potenza emotiva del film. Non perdere questo cult di Terrence Malick, cercalo subito e lasciati coinvolgere dalla sua intensità unica.

 Il tempo, quel figlio di puttana che in maniera ridicola abbiamo cercato di intrappolare... non ha fretta ed ha la capacità innata di mimetizzarsi tra le grigie pieghe di giornate troppo simili tra di loro.

 Quello di Buzzati è un grido contro la standardizzazione di pensiero, azione e di vivere.

La recensione offre una lettura profonda e filosofica de Il deserto dei Tartari di Dino Buzzati, mettendo in luce il tema del tempo che scorre tra routine e inutili attese. L'autore riflette sulla vita vissuta tra speranze sempre deluse e rimpianti inevitabili. Il protagonista, il tenente Drogo, incarna la condizione umana di chi si lascia imprigionare da un'esistenza statica e prevedibile. Il libro viene visto come un invito a vivere intensamente e a non rimandare la propria felicità. Scopri Il deserto dei Tartari, un viaggio intenso nel tempo e nella vita.

 Il finale... capace di lasciare di sale per rapidità, intensità e forza come un bel cazzotto piantato sul naso.

 Elliot Gould, un affiabile figlio di puttana sarcastico, brillante ed impassibile, sotterra ogni altra interpretazione di Marlowe.

La recensione celebra la versione di Robert Altman de 'Il lungo addio', lodandone la regia, gli attori e l'atmosfera noir che mantiene viva l'essenza del romanzo di Chandler nonostante le significative modifiche narrative. Viene sottolineata la performance unica di Elliot Gould e l'ipnotica colonna sonora, mentre il finale sorprendente lascia un'impressione forte. L'autore esprime anche interesse nel leggere il libro originale per confrontare le differenze. Guarda 'Il lungo addio' di Altman e scopri un noir unico e sorprendente.

 "5 nomination agli Oscar? Le tette e le gambe della ragazzina hanno il loro perché, ma mi pare eccessivo per quanto sia un lavoro complessivamente decente."

 "Payne non ha inventato nulla. Hai ragione, ma se si sbagliano le dosi diventa una cosa inguardabile."

La recensione esamina Paradiso Amaro di Alexander Payne, apprezzandone la fusione tra commedia e dramma ma critcando la trama lineare e prevedibile. Viene riconosciuta la qualità di alcune interpretazioni, la fotografia suggestiva delle Hawaii e l'uso esagerato di zoom. Il titolo italiano è giudicato poco efficace, mentre il film risulta complessivamente discreto ma sopravvalutato. Il tono è scanzonato e pungente, senza eccessivi entusiasmi. Scopri il mix di ironia e dramma in Paradiso Amaro, un film da vedere con occhi attenti.

 Viaggiate in autostrada a 150 sulla corsia di sorpasso e poi, senza preavviso, il conducente inserisce la prima.

 Ai miei occhi rimane una mezza porcata retorica, esageratamente femminista, che fallisce quasi completamente l’audace tentativo di coniugare dramma, commedia e musical.

La recensione evidenzia come il film di Nadine Labaki, pur partendo da un'idea interessante e una buona interpretazione del cast, risulti frammentato e incoerente nei cambi di ritmo. Il tentativo di coniugare dramma, commedia e musical è vano, e il femminismo rappresentato appare forzato e poco equilibrato. Nel complesso, il film non riesce a trasmettere efficacemente il suo messaggio di integrazione e lotta all’integralismo. Scopri la nostra analisi completa e valuta tu stesso l’opera di Nadine Labaki.

 A quei tempi per scrivere qualcosa di originale non ci volevano solo le mani, qualche buona idea ed una forma/lessico vincente. Caratteristica ben più importante era poter disporre di un paio di grossi zebedei.

 Pallino(v), per quanto possa risultare nei suoi modi assai simpatico, appare come un fratello di Frankestein.

La recensione esalta 'Cuore di Cane' di Bulgakov come una satira brillante e coraggiosa che fotografa la Russia degli anni '20 e riflette ancora oggi sul carattere umano e sociale. Il racconto, attraverso la trasformazione di un cane in uomo, critica sia il regime che la scienza senza limiti. L’autore mette in luce la fragilità sociale e offre un affresco vivace, ironico e drammatico della società rivoluzionaria e delle sue contraddizioni. Scopri il capolavoro di Bulgakov che unisce satira, storia e riflessione umana.