La coppia assume fattezze di una marionetta al cospetto del mondo naturale.

 Un cazzutissimo cult!

La rabbia giovane, esordio di Terrence Malick del 1973, ritrae un'intensa coppia in fuga nel Midwest, immersa in un rapporto profondo con la natura. Con una narrazione essenziale e atmosfere oniriche, il film esplora temi filosofici sul senso della vita. Interpretazioni di Martin Sheen e Sissy Spacek rendono l'opera un cult notevole, rara sui canali televisivi nonostante il suo valore. Il confronto con brani come 'Nebraska' di Bruce Springsteen sottolinea la potenza emotiva del film. Non perdere questo cult di Terrence Malick, cercalo subito e lasciati coinvolgere dalla sua intensità unica.

 Il tempo, quel figlio di puttana che in maniera ridicola abbiamo cercato di intrappolare... non ha fretta ed ha la capacità innata di mimetizzarsi tra le grigie pieghe di giornate troppo simili tra di loro.

 Quello di Buzzati è un grido contro la standardizzazione di pensiero, azione e di vivere.

La recensione offre una lettura profonda e filosofica de Il deserto dei Tartari di Dino Buzzati, mettendo in luce il tema del tempo che scorre tra routine e inutili attese. L'autore riflette sulla vita vissuta tra speranze sempre deluse e rimpianti inevitabili. Il protagonista, il tenente Drogo, incarna la condizione umana di chi si lascia imprigionare da un'esistenza statica e prevedibile. Il libro viene visto come un invito a vivere intensamente e a non rimandare la propria felicità. Scopri Il deserto dei Tartari, un viaggio intenso nel tempo e nella vita.

 Il finale... capace di lasciare di sale per rapidità, intensità e forza come un bel cazzotto piantato sul naso.

 Elliot Gould, un affiabile figlio di puttana sarcastico, brillante ed impassibile, sotterra ogni altra interpretazione di Marlowe.

La recensione celebra la versione di Robert Altman de 'Il lungo addio', lodandone la regia, gli attori e l'atmosfera noir che mantiene viva l'essenza del romanzo di Chandler nonostante le significative modifiche narrative. Viene sottolineata la performance unica di Elliot Gould e l'ipnotica colonna sonora, mentre il finale sorprendente lascia un'impressione forte. L'autore esprime anche interesse nel leggere il libro originale per confrontare le differenze. Guarda 'Il lungo addio' di Altman e scopri un noir unico e sorprendente.

 "5 nomination agli Oscar? Le tette e le gambe della ragazzina hanno il loro perché, ma mi pare eccessivo per quanto sia un lavoro complessivamente decente."

 "Payne non ha inventato nulla. Hai ragione, ma se si sbagliano le dosi diventa una cosa inguardabile."

La recensione esamina Paradiso Amaro di Alexander Payne, apprezzandone la fusione tra commedia e dramma ma critcando la trama lineare e prevedibile. Viene riconosciuta la qualità di alcune interpretazioni, la fotografia suggestiva delle Hawaii e l'uso esagerato di zoom. Il titolo italiano è giudicato poco efficace, mentre il film risulta complessivamente discreto ma sopravvalutato. Il tono è scanzonato e pungente, senza eccessivi entusiasmi. Scopri il mix di ironia e dramma in Paradiso Amaro, un film da vedere con occhi attenti.

 Viaggiate in autostrada a 150 sulla corsia di sorpasso e poi, senza preavviso, il conducente inserisce la prima.

 Ai miei occhi rimane una mezza porcata retorica, esageratamente femminista, che fallisce quasi completamente l’audace tentativo di coniugare dramma, commedia e musical.

La recensione evidenzia come il film di Nadine Labaki, pur partendo da un'idea interessante e una buona interpretazione del cast, risulti frammentato e incoerente nei cambi di ritmo. Il tentativo di coniugare dramma, commedia e musical è vano, e il femminismo rappresentato appare forzato e poco equilibrato. Nel complesso, il film non riesce a trasmettere efficacemente il suo messaggio di integrazione e lotta all’integralismo. Scopri la nostra analisi completa e valuta tu stesso l’opera di Nadine Labaki.

 A quei tempi per scrivere qualcosa di originale non ci volevano solo le mani, qualche buona idea ed una forma/lessico vincente. Caratteristica ben più importante era poter disporre di un paio di grossi zebedei.

 Pallino(v), per quanto possa risultare nei suoi modi assai simpatico, appare come un fratello di Frankestein.

La recensione esalta 'Cuore di Cane' di Bulgakov come una satira brillante e coraggiosa che fotografa la Russia degli anni '20 e riflette ancora oggi sul carattere umano e sociale. Il racconto, attraverso la trasformazione di un cane in uomo, critica sia il regime che la scienza senza limiti. L’autore mette in luce la fragilità sociale e offre un affresco vivace, ironico e drammatico della società rivoluzionaria e delle sue contraddizioni. Scopri il capolavoro di Bulgakov che unisce satira, storia e riflessione umana.

 Una chimica sottiletta Kraft al cospetto di un magnifico puzzone francese.

 Un signore, al pari di un ragazzino intento a giocare con un insetto prima di fargli patire le più crudeli e gratuite sofferenze.

La recensione analizza il romanzo 'Caino' di José Saramago, evidenziando come l'autore ribalti la figura di Dio e umanizzi il fratricida. Il testo, breve ma di grande impatto, usa un'ironia tagliente per raccontare eventi dell'Antico Testamento, sottolineando la natura ambigua della divinità. È un'opera adatta a chi cerca un approccio critico e originale alla Bibbia, scritta con brillantezza e forza espositiva. Scopri il romanzo che sfida la Bibbia con ironia e profondità, leggi Caino di José Saramago!

 Se non sopportate il classico Woody Allen e non conoscete quest’opera ve la consiglio.

 La vita è un iceberg: ritenere che la verità sia solo quella visibile è stupido, ma forse è la cosa migliore da fare.

La recensione celebra 'La Dea dell'Amore' di Woody Allen come una commedia brillante, caratterizzata da dialoghi vivaci e un cast ben calibrato. Mira Sorvino è lodata per la sua performance, definita divina e convincente. Il film si distingue per un equilibrio tra umorismo casereccio e momenti drammatici, risultando immediato e accessibile anche a spettatori meno attenti ai messaggi più profondi. La narrazione è apprezzata per il suo ritmo e originalità, con una particolare menzione alle figure del teatro greco come voce narrante. Scopri la magia ironica e sorprendente de La Dea dell'Amore, un film di Woody Allen da non perdere!

 Non mi vergogno a dire che non avevo minimamente capito chi cazzo fosse Keyser Söze.

 E quando il regista tirò, unendo tutti i punti numerati della settimana enigmistica, io volai fuori dall’acqua con spettacoloso tuffo nel suo retino.

La recensione riflette su "I Soliti Sospetti" come uno dei thriller gialli più affascinanti e sorprendenti, apprezzando la trama intricata, i dialoghi penetranti e il memorabile finale. Il recensore racconta un vissuto personale legato al film, sottolineando l'emozione di essere stato ingannato dal mistero di Keyser Söze. Nonostante la familiarità, l'opera continua a mantenere il suo fascino e potere evocativo. Rivedi ora I Soliti Sospetti e lasciati sorprendere dal suo mistero senza tempo!

 Mi sono voluto prendere un bel lasso di tempo prima di vomitare queste righe e mentre pigio i tasti sento montare frustrazione;

 La musica, non solo piacevole contorno, ma colonna di fondamentale importanza nella struttura dell'opera.

La recensione analizza 'The Artist', un film muto del 2011 diretto da Michel Hazanavicius, capace di sorprendere nonostante un’eccessiva pubblicità e aspettative. Il film è apprezzato per la sua sceneggiatura equilibrata e la forte componente visiva e musicale. Il racconto affronta il passaggio dal cinema muto a quello sonoro, riflettendo anche su temi universali come il cambiamento e la caduta della celebrità. L'autore riconosce la qualità dell'opera, sebbene con riserve critiche personali. Scopri perché 'The Artist' ancora emoziona e sorprende, guarda il film oggi!