Gaber, che era Comunista, ricorda cos’era il Comunismo, ammettendo, anche con ossequiosi ed umili mea culpa e con la sua impareggiabile ironia, ciò che quest’ultimo voleva essere e ciò che il “comunismo” ha trasformato in errore. Od orrore.

 Qualcuno era comunista perché sognava una libertà diversa da quella imposta dai tiranni, dagli sfruttatori, dal potere insediato.

La recensione celebra il monologo di Giorgio Gaber, definito un testamento politico che analizza con lucidità e ironia la fine del comunismo e la realtà politica italiana. Gaber riflette su delusioni, compromessi e il sogno infranto di una società più giusta, attraverso un mix di malinconia e rabbia. Un’opera intensa e coinvolgente che invita a una profonda riflessione. Scopri il monologo che racconta la fine di un’epoca con passione e ironia.

 "‘A Patroclo, ti faccio vedere io! Gliagliaglia!" Geniale e folle, tipico dell’umorismo di Bracardi.

 "L’uomo è una ‘bbestia! E la donna è ddue volte ‘bbestia!" – pura satira demenziale che colpisce nel segno.

Settefolli, mediometraggio diretto da Marcello Ciorciolini nel 1982, è un cult della comicità demenziale italiana. Con pochi mezzi e tanta inventiva, Giorgio Bracardi interpreta personaggi surreali in una satira politica e sociale pungente. Ambientato in un paesino immaginario, il film gioca sull’assurdo e sulla follia per tessere una critica sottile e divertente della società e della politica. Una testimonianza brillante di una TV ormai scomparsa e di un umorismo unico. Scopri ora questo gioiello demenziale della comicità italiana anni ’80!

 "Tardelli ha appena il tempo di rendersi conto dell'impresa che con gli occhi spalancati da una felicità folle... apre le braccia e con i pugni serrati carica il diaframma per spaccare il muro del suono con un urlo..."

 "L’urlo di Tardelli che sugli spalti del Bernabeu, magari, si sente ancora."

La recensione celebra 'L'urlo' di Marco Tardelli come un'opera d’arte emozionale e simbolo del riscatto nazionale nell’Italia del 1982. Ricorda con passione il percorso storico della nazionale che conquistò il Mondiale, culminando con il leggendario gol e l’urlo liberatorio di Tardelli al Bernabeu. Il testo fonde memoria personale, patriottismo e sport, offrendo un ritratto intenso e coinvolgente di uno dei momenti più epici del calcio italiano. Scopri la storia dietro l'urlo che ha fatto emozionare l'Italia intera!

 Jova ci sa fare e come. Intrattiene e coinvolge, sorprende e appassiona.

 Il concerto procede in maniera scoppiettante, variopinta, con ottimi effetti speciali per me fino ad allora sconosciuti.

La recensione racconta l'esperienza al concerto di Jovanotti a Caserta, evidenziando l'energia e la capacità di coinvolgimento dell'artista. Nonostante alcune critiche tecniche, lo show risulta vario e ben eseguito con effetti speciali efficaci. La band e l'atmosfera contribuiscono a un evento memorabile, apprezzato particolarmente dal pubblico giovane e dalle famiglie. Scopri l'energia di Jovanotti dal vivo e vivi un concerto indimenticabile!

 La calma è la virtù dei forti e tale saggezza si evidenzia in maniera molto efficace in quest’opera.

 Chi non conosce la Colonel Bogey March fischiettata dai soldati inglesi all’arrivo al campo?

Il film di David Lean racconta la storia di prigionieri inglesi costretti a costruire un ponte sotto la sorveglianza giapponese durante la Seconda guerra mondiale. La recensione evidenzia la forza dei valori umani e la complessità dei personaggi, sorretti da interpretazioni magistrali e una regia brillante. Particolarmente apprezzata è la colonna sonora e le scene memorabili, che rendono il film un classico intramontabile. Lean dimostra qui il suo talento verso grandi capolavori cinematografici. Scopri ora questo capolavoro del cinema bellico e vivi una storia di coraggio e dignità.

 Il gangster è un bambinone panciuto dedito più alla causa gastronomica che alla sete di un presunto potere.

 Lui, con quelle mani che gli permetterebbero di giocare a tennis senza racchette, non ha bisogno di fare a pugni.

La recensione celebra la comicità irresistibile e genuina di Bud Spencer e Terence Hill in "Altrimenti Ci Arrabbiamo", diretto da Marcello Fondato. Il film, ricco di scene memorabili e piccole gag ironiche, si distingue per una trama semplice ma brillante e una spiccata ingenua simpatia. Le scazzottate esilaranti e la colonna sonora degli Oliver Onions arricchiscono un’opera amata da più generazioni. Citazioni memorabili e dettagli originali ne sottolineano il valore cult. Rivedi il classico cult di Bud Spencer e Terence Hill e goditi risate garantite!

 «Nulla a togliere al talento di Lennon che pur stridendo con il terrificante contributo prevalentemente vocale della compagna, riesce comunque a regalare qualche sospiro d’arte.»

 «Brani caratterizzati da un insopportabile lamento che spazia tra una cagna in calore ed una sorta di Axl Rose con le mestruazioni e l’esaurimento nervoso.»

Il recensore analizza l'album «Some Time In New York City» come un passo indietro dopo il successo di lavori precedenti di John Lennon. Nonostante il talento del cantautore, la collaborazione con Yoko Ono porta a un risultato complessivamente deludente, segnato da sperimentazioni vocali sgradevoli e pezzi poco riusciti. L'album contiene però brani di impegno politico e sociale notevoli, seppur offuscati da una produzione poco omogenea. La recensione sottolinea inoltre il contrasto con le opere precedenti di Lennon e il contesto storico degli anni Settanta. Scopri la controversa svolta musicale di Lennon e Ono con la nostra recensione approfondita!

 «Il baricentro, l'ago del misuratore è dettato ovviamente dal padre, con quella leggera flessione verso il retro... sguardo sacrificato da uomo saggio, che malcela una vena di dolore.»

 «Inesorabilmente l'atmosfera pesante si abbatte sulle donne... abbandonate alle lacrime, sembra che nessuna forza riesca a sollevarle.»

La recensione esplora l'opera neoclassica 'Il giuramento degli Orazi' di Jacques-Louis David, soffermandosi sulla sua composizione tripartita e sulla potenza drammatica delle figure. Il testo evidenzia il contrasto tra forza e tragedia, la rappresentazione emozionale dei personaggi e il significato storico e simbolico dell'episodio. L'autore apprezza il modo in cui David trasmette pathos e tensione, creando un'eternità visiva tra eroismo e dolore familiare. Scopri il dramma e l'arte dietro Il giuramento degli Orazi, un capolavoro senza tempo!

 "Géricault preferisce un largo uso di colori caldi, corpi luminosi, con un dominio volontario del rosso, atto a rendere 'sanguigna' la scena."

 "...prima o poi la luna deve cedere il passo al sole."

La recensione racconta la tragica vicenda del naufragio della fregata Méduse nel 1816 e la sua straordinaria rappresentazione artistica da parte di Théodore Géricault. L'autore mette in luce la forza espressiva del dipinto, che usa colori caldi e una composizione drammatica per raccontare sofferenza, lotta e speranza. La tragedia umana diventa così protagonista, con un particolare focus sul contrasto tra gli elementi e l'intensità emotiva evocata. Esplora il potente racconto visivo di Géricault, immergiti nella sua tragedia eroica.

 Un pesante grigiore. Se non fosse per quelle bandiere rosse appisolate sulle proprie aste si respirerebbe solo un pesante grigiore.

 Il dolore afferra il cuore senza stringerlo.

La recensione celebra il dipinto di Renato Guttuso, 'I funerali di Togliatti', sottolineando la profonda emozione trasmessa dall'atmosfera funebre. Il testo evidenzia i dettagli visivi e simbolici, come il grigiore predominante e le bandiere rosse, e riflette sul ruolo e sull'umanità di Togliatti. L'opera è apprezzata per la sua intensa carica emotiva e il realismo che coinvolge lo spettatore. Scopri ora l’opera di Guttuso e immergiti nelle emozioni del ritratto di Togliatti.