«Il fragore non basta mai, chiedo scusa alle tue orecchie, ma quali scuse, è tardi ormai. Fuori di me risplende rumore. Rabbia e poesia, lascia che sia rumore.»

 «Rock fresco, vario, deciso, ma pur sempre riconducibile a un’ossatura di base che gli permette di essere suonato anche in chiave acustica.»

L'album 'Per non fermarsi mai' dei The Bastard Sons Of Dioniso segna una rinascita dopo un periodo difficile con Sony. Le liriche sono più affilate e la musica spazia dal rock trasversale al grunge, con influenze prog e metal. Il disco è tecnicamente raffinato e variegato, capace di soddisfare un pubblico ampio, tanto da essere premiato come miglior album indie italiano del 2011. La band conferma il proprio marchio di fabbrica con energia e originalità. Scopri l'energia e la qualità di 'Per non fermarsi mai', un must del rock italiano!

 Un grande album di un grande artista, figlio e padre di numerose altre generazioni di folk singers.

 La versatilità di Arlo trasuda in questo album in tutte le sue capacità compositive ed interpretative.

Amigo di Arlo Guthrie è un album che racchiude la sua versatilità tra ballate profonde, impegno politico e momenti più leggeri. Tributi a Phil Ochs e Victor Jara si mescolano a canzoni d'amore e esibizioni live cariche di carisma. L'opera riflette la continuità del folk impegnato in cui Guthrie si distingue con originalità e comunicatività. Scopri l'album Amigo di Arlo Guthrie e immergiti nella storia del folk impegnato.

 Provate voi ad assomigliare agli Yes dei tempi d'oro! Quindi, più che una critica, mi sembra un complimento.

 Un disco che non cala mai di tensione, in cui tutti i pezzi meritano l'ascolto.

L'album di debutto degli Starcastle del 1976 rappresenta uno dei migliori esempi di progressive rock americano, con un virtuosismo tecnico impeccabile e un equilibrio perfetto tra brani. Pur richiamando lo stile degli Yes, gli Starcastle riescono a offrire un affresco musicale originale, lontano dalla pomposità tipica del prog statunitense dell'epoca. Le tracce principali come "Lady Of The Lake" e "Elliptical Seasons" confermano la qualità del lavoro, meritando maggiore attenzione. Ascolta Starcastle e riscopri un gioiello nascosto del progressive rock anni '70!

 Una suite di grandi dimensioni; prog da ballare.

 Eclettismo: si spazia da generi ballabili a coinvolgenti coretti a sezioni che ricordano ora gli Yes ora i Genesis.

La recensione esplora "Remember The Future" dei Nektar, un album prog del 1973 che unisce atmosfere tipiche degli anni settanta a un eclettismo musicale notevole. Il disco, strutturato in due macrosezioni, offre una suite di 35 minuti che spazia da momenti ballabili a evocazioni di Genesis e Yes, il tutto in una forma originale e personale. Il racconto fantascientifico e la qualità compositiva ricevono lodi, assegnando al lavoro quattro stelle. Ascolta 'Remember The Future' e immergiti nel miglior prog anni '70!

 Quello che emerge particolarmente di questo lavoro è la grande ispirazione compositiva che ancora muove il chitarrista al giro di boa della decade.

 Lascia leggermente a desiderare la sua vocalità, non stonata, ma con un timbro poco interessante e forse inesperto.

Beginnings, il primo album solista di Steve Howe pubblicato nel 1975, mostra la sua notevole ispirazione compositiva e la varietà stilistica che lo caratterizza. L'opera presenta un mix di progressive, folk e musica classica, con una strumentazione ricca e collaborazioni di rilievo. Pur evidenziando un limite nella sua vocalità, il disco è una tappa fondamentale per gli appassionati di musica anni '70 e prog. Scopri il viaggio eclettico e la tecnica di Steve Howe con 'Beginnings'!

 Un nome profetico, Stige, il fiume dove Achille fu immerso per avere l'invulnerabilità propria degli dèi.

 Un album consigliato, dove degli ancora giovani Tommy Shaw, Dennis DeYoung e James Young propongono con notevole maestria rare perle di rugiada rock anni '70 da bere tutte d'un fiato.

Styx II, il secondo album degli Styx del 1973, emerge come un gioiello sottovalutato nel panorama prog-hard rock americano. Con un equilibrio tra melodia, tecnica e potenza, l'album fonde influenze prog britanniche con elementi hard rock e AOR. Brani come "Lady" e "Earl Of Roseland" si distinguono per la loro qualità e freschezza. La band, ancora giovane, dimostra una maturità artistica notevole e si pone tra i pionieri del genere negli Stati Uniti. Ascolta Styx II per scoprire un classico intramontabile del prog-hard rock anni '70!

 "'All Together Now' è uno squisito distillato di rock dagli spunti prog e hard di inizio settanta."

 "Il disco si apre con il più noto brano degli Argent, 'Hold Your Head Up', riuscito gioiellino che passerà alla storia."

Gli Argent, band britannica attiva tra il 1968 e il 1976, si dicono protagonisti del prog rock con album di culto come 'All Together Now' del 1972. Il disco, considerato l'apice della loro carriera, fonde rock progressivo e hard rock, regalando pezzi memorabili come 'Hold Your Head Up'. Nonostante il successo limitato, il gruppo con Rod Argent e Russ Ballard ha lasciato un segno indelebile nella scena rock britannica degli anni '70. Ascolta ora 'All Together Now' e riscopri il rock prog britannico degli anni '70!

 In questo lavoro Emerson dà sfoggio del suo lato più disimpegnato, improvvisatore, da bettola, insomma in una parola: "Honky".

 Un ascolto molto piacevole, consigliato, il lavoro di un grande, e spunti, qua e là, che comunque riecheggiano e ripropongono un virtuosismo senza paragoni.

Honky è l'album solista di Keith Emerson pubblicato nel 1981 che mostra un lato più leggero e giocoso del maestro delle tastiere, lontano dalla complessità degli ELP. Un lavoro che mischia fusion, blues e jazz con improvvisazioni facete e coinvolgenti. L'ascolto si rivela piacevole e mai scontato, con picchi di virtuosismo soprattutto nelle prime tracce. Consigliato agli appassionati di musica raffinata ma accessibile. Ascolta Honky di Keith Emerson e scopri il lato più giocoso del mito delle tastiere!

 Sì, forse è proprio il miglior album dei Pendragon, questo 'The Masquerade Overture': un ottimo concentrato di brani prog dalla lunghezza stuzzicante.

 La finale 'Master of illusions' e la bellissima e suggestiva 'Paintbox' sono momenti di grande impatto emotivo e musicale.

La recensione celebra 'The Masquerade Overture' dei Pendragon come uno dei migliori album neoprogressive degli anni '90. L'opera si distingue per le influenze di Genesis, Pink Floyd e Camel e per la fusione di elementi musicali in un progetto unitario. Pur segnalando qualche piccolo limite nelle tastiere, l'autore ne lodano la qualità complessiva e i brani più rappresentativi. Consigliato agli appassionati del genere per il suo valore artistico e coinvolgente. Ascolta subito 'The Masquerade Overture' e immergiti nel mondo unico dei Pendragon!

 Un vero maestro, capace di destreggiarsi con il basso ai tempi in cui gridava tenebroso nella corte del re cremisi.

 Un gioiello poliedrico che tocca con i suoi vertici varie ispirazioni, dal rock classico alle struggenti ballate d'amore.

L'album solista di Greg Lake, pubblicato nel 1977, mostra la maturità e la poliedricità di un artista che ha segnato la storia del progressive rock. Caratterizzato da sonorità che spaziano dall'hard rock classico alle ballate romantiche, l'album conferma la sensibilità musicale di Lake, arricchita da collaborazioni prestigiose come Gary Moore e Bob Dylan. Un lavoro che unisce tradizione prog e nuove tendenze degli anni '80. Ascolta ora l'album solista di Greg Lake e riscopri la magia del prog.

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