Il disco sembra dire molto; succo dell’album è proprio il riprendersi le proprie cose, tornare a vedere la realtà per ciò che è, non per la finzione scenica che ci è (ci sarebbe) tanto piaciuta.

 ‘Casa nuova, casa mia, dove forse qualcuno sta aspettando noi due faremo un viaggio grande intorno al mondo.’

La recensione esalta ‘Hollywood Hollywood’ come un album fondamentale nella carriera di Roberto Vecchioni, che segna la fine della fase dell’amore idealizzato e l’inizio di una nuova maturità emotiva. L’album affronta temi autobiografici con riferimenti al cinema e l’elaborazione di un amore finito male, offrendo brani intensi e ambigui come ‘Dentro agli occhi’ e ‘Sestri Levante’. Il lavoro si presenta come un vero e proprio viaggio introspettivo, tra nostalgia e nuova consapevolezza. Scopri l’intensità e la poesia di Hollywood Hollywood di Vecchioni, un album che parla al cuore.

 "Hanno fottuto il tempo, con l'amore", un verso romantico che emoziona profondamente.

 "Il tempo sfuma le mie cose, non quelle amate insieme, quelle son ferme nei tuoi occhi, ed io con loro sto bene."

Il cielo capovolto di Roberto Vecchioni è considerato uno dei migliori album della sua carriera post anni '70, ricco di brani che spaziano tra il mito, l'amore e riflessioni sulla vita. Con una scrittura poetica intensa e momenti di dolce ottimismo, l'album offre tracce memorabili accompagnate da atmosfere profonde e originali. Non mancano pezzi più leggeri e giocosi, mostrando la versatilità del cantautore. Nel complesso, un disco che emoziona e invita a riflettere, giudicato quasi un capolavoro. Ascolta Il cielo capovolto e lasciati coinvolgere dalla poetica di Vecchioni.

 "Aspettando Godot potrebbe essere un capolavoro, ma la ripetitività del tema ne soffoca la creatività."

 "Lolli scrive cose belle, ma avrebbe dovuto variare i temi per non risultare monotono."

La recensione analizza 'Aspettando Godot', album di debutto di Claudio Lolli, evidenziandone la forte impronta esistenziale e poetica. Pur apprezzando la qualità dei testi e alcune tracce chiave come la title-track, il recensore sottolinea una ripetitività tematica che limita la novità e la forza del disco nel suo insieme. Il paragone con Guccini accentua le differenze stilistiche, riservando al disco un giudizio equilibrato tra pregi e difetti. Scopri l'evoluzione poetica di Claudio Lolli ascoltando Aspettando Godot.

 Il 'Maestrone' non sbaglierà quasi niente, da 'L'Isola non trovata' fino a 'Parnassius Guccinii'.

 '3 Dicembre '39' vince per l'originalità raccontando la biografia di un italiano arrivista.

La recensione esamina i primi due album di Francesco Guccini come lavori ancora acerbi e sperimentali, segnati da temi di tragedia collettiva e individuale. Nonostante qualche ripetitività e disorganizzazione, emergono brani interessanti ed episodi originali. Questi album precedono una lunga serie di capolavori successivi, mostrando le prime esplorazioni tematiche e stilistiche dell'artista. Scopri i primi passi musicali di Guccini leggendo questa recensione dettagliata!

 «...mi batterò per te con un esercito d'idraulici, condomini, dentisti, rompipalle e bottegai...»

 «Se alla fine del viaggio nessuna delle tue stelle non ne avrà più memoria, perché i baci, gli abbracci, gli addii, sono la nostra storia!»

La recensione celebra l'album 'Sogna, ragazzo, sogna' di Roberto Vecchioni come un'opera che unisce musica, poesia e filosofia. Viene evidenziato il tema centrale del sogno, il doppio tra vita e illusione, e la profondità dei testi senza brani di riempimento. L'autore sottolinea il rapporto tra amore idealizzato e realtà concreta, e riflette sul rapporto complesso tra Dio e uomo. L'album è descritto come un viaggio intimo che richiede attenzione e che nutre l'ascoltatore di valori umani profondi. Scopri l'intensità e la profondità di 'Sogna, ragazzo, sogna' ascoltando questo capolavoro di Vecchioni!

 Il disco può non esporre il massimo della poetica o della ricercatezza, ma almeno non si hanno brani concepiti in pochi minuti e senza alcun valore.

 L’album è bellissimo e trova il suo climax ne 'La Bellezza', può accompagnare bene un momento malinconico e può comunque essere cantato con un amico, ridendo.

Il lanciatore di coltelli rappresenta uno dei momenti più ispirati di Roberto Vecchioni. L'album si distingue per l'assenza di riempitivi e una coerenza stilistica che accompagna l'ascoltatore tra riflessioni e sentimenti profondi. Temi come la continuità generazionale emergono con delicatezza in tracce chiave. Un disco che combina facilità di ascolto con poesia e che si rivela adatto a momenti malinconici ma anche conviviali. Ascolta Il lanciatore di coltelli e scopri un capolavoro di emozione e poetica.

 Vecchioni, l’anno dopo, con 'Io non appartengo più', ci regala un album molto al di sopra di quello che mi aspettavo.

 'Io non appartengo più' è il brano più voluto, quello davvero indispensabile, che aggiunge un’altra sfaccettatura del profilo di questo grande artista.

La recensione di Carlo V. analizza l'album 'Io non appartengo più' di Roberto Vecchioni, evidenziando il valore artistico in un momento difficile per la canzone d'autore italiana. Pur riconoscendo alcune tracce meno riuscite, l'autore sottolinea la forza emotiva e la profondità di brani come il pezzo omonimo e 'Stelle'. Il confronto con altri maestri del genere valorizza l'importanza del disco nel panorama musicale contemporaneo. Scopri il viaggio emotivo di Vecchioni in 'Io non appartengo più', ascolta e condividi la tua opinione!

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