GenitalGrinder

DeRango : 6,19 • DeEtà™ : 3529 giorni

 Come dei lenti Black Sabbath che impazziscono ed incontrano dei malati Monster Magnet.

 Il titolo dell’album ricorda quello dei Blue Cheer, Outsideinside, un altro riferimento importante per questo terzetto.

Josiah conferma con Into the Outside la sua formula energica di heavy fuzz e psichedelia in uno stile anni '70. Il disco mostra brani potenti e incalzanti, con riferimenti a Black Sabbath, Monster Magnet e Blue Cheer. Pur non ottenendo il massimo dei voti, è un lavoro pregevole che entusiasma gli amanti del genere. Scopri il potente mondo sonoro di Josiah con Into the Outside!

 28 minuti che scaldano, 28 minuti che irradiano fuoco e potenza.

 Come entrare in una chiesa gotica di notte, al buio, da soli.

La recensione celebra l'esperienza intensa e coinvolgente della Peel Session 1992 dei God Machine, mettendo in luce l'energia, l'oscurità e la purezza del suono della band. Dall'apertura con 'Commitment' a chiusura con 'Pictures of a Bleeding Boy', l'autore esprime una forte connessione emotiva con i brani eseguiti live, sottolineando la potenza e la delicatezza di ogni passaggio. Particolare rilievo ha la cover di 'Double Dare' dei Bauhaus, che amplifica le atmosfere gotiche e inquietanti. Ascolta ora The God Machine Peel Session e immergiti in un viaggio sonoro unico.

 Ancora sul gradino più alto del Grindcore e dell’estremismo in musica; nessuno sarà in grado di tirarli giù a mio modo di vedere.

 La violenza progredisce, si incunea nella pelle aprendo voragini di orrore metropolitano.

La recensione celebra l'EP 'The World Keeps Turning' dei Napalm Death come un ritorno potente e incontestabile al grindcore viscerale dopo una breve deviazione death metal. L'autore esprime grande attesa e ammirazione per la band, sottolineando la qualità sonora intensa, l'aggressività strumentale e la voce iconica di Barney Greenway. Definito un capolavoro di violenza sonora e pura energia. Scopri ora l'EP storico che ha segnato il ritorno dei Napalm Death al grindcore!

 Una forza disumana in tutti i 24 episodi della raccolta.

 Gli assassini della porta accanto mi mancheranno... SICK...

La recensione celebra la raccolta 'Lambhouse' degli Unsane come una ferocissima antologia di brani hardcore noise dal 1991 al 1998. L'autore enfatizza la violenza sonora, l'intensità della musica e la potenza distruttiva della band, ora sciolta. Un omaggio a una macchina da guerra sonora e una perdita dolorosa per il panorama musicale. Scopri la violenza sonora degli Unsane con Lambhouse, una raccolta imprescindibile per gli amanti dell'hardcore noise.

 Hardcore-Punk senza alcuna pretesa, senza alcun tecnicismo, senza menate varie.

 Colpiscono in pieno il bersaglio con una lunga serie di bordate da paura.

Lost My Brain! (Once Again) è un album hardcore-punk di Cyco Miko, alias Mike Muir, fondatore dei Suicidal Tendencies. Registrato in pochissimo tempo, questo progetto anni '90 offre brani essenziali, veloci e diretti, con chitarre semplici e una voce sempre intensa e tirata. La raccolta colpisce per la sua energia senza fronzoli e più che discreta qualità, confermandosi una potente testimonianza della scena crossover. Scopri l'energia pura dell'hardcore con Lost My Brain! (Once Again) di Cyco Miko!

 Crogioli di suoni che, ad ogni nuovo ascolto, mi costringono ad alzare il volume del mio fedelissimo impianto stereo...per la certa (non) gioia del vicinato.

 Nulla si inventano, nulla di innovativo si avverte nei 37 minuti di durata dell'intero lavoro.

La recensione celebra 'Suck My Shirt', il quarto album delle Coathangers, con un mix di punk sporco, garage e rock energico. Le canzoni, tra coretti e chitarre distorte, offrono un sound diretto e coinvolgente. Pur senza innovazioni, l'album conquista per la sua energia e dinamismo, ricordando band come Pixies e Ramones. Consigliato agli amanti del rock grezzo e delle performance sincere. Scopri l'energia grezza di The Coathangers e lasciati travolgere dal loro punk!

 Quattordici minuti di sfiancante Death Metal; un continuo alternarsi di assoli delle due chitarre a riff infiniti, potentissimi, atonali.

 Il drumming fuori controllo, asincrono, spezzato, di quella piovra umana che risponde al nome di Jim: ha ben pochi rivali nelle centinaia di band di puro Death Metal.

La recensione celebra il ritorno degli americani Brutality con l'EP Ruins of Humans, dopo oltre 15 anni dall'ultimo album. Il disco è descritto come un concentrato potente e magmatico di Death Metal, caratterizzato da riff incessanti, assoli tecnici e un drumming unico. Le atmosfere riprendono elementi di Morbid Angel, Cannibal Corpse e My Dying Bride, offrendo un viaggio sonoro oscuro e affascinante. L'autore esprime entusiasmo e attesa per il prossimo album completo della band. Ascolta Ruins of Humans e immergiti nel Death Metal più estremo!

 Les Claypool giganteggia con i suoi bassi in due ore di spettacolo.

 Un mondo bizzarro popolato da strane creature… Live per me da massimo dei voti.

La recensione celebra il concerto solista di Les Claypool a Milano nel 2010, evidenziando la sua tecnica eccellente al basso e l’atmosfera coinvolgente. L’autore, fan di lunga data dei Primus, vive l’evento con passione, apprezzando le contaminazioni jazz, funk e psichedeliche. La performance è descritta come tecnicamente impeccabile e divertente, con momenti di grande emozione e sorprese musicali. Scopri il mondo unico di Les Claypool con questa straordinaria recensione live!

 "Il growl del cantante è uno dei migliori, dei più malati, dei più torbidi ed oscuri mai uditi in ambito estremo."

 "'Impulse To Disembowel' è agghiacciante: un grugnito fetido, che puzza di malsano, di malattia. La peste nera messa in musica..."

La recensione analizza True Carnage, quarto album dei Six Feet Under, caratterizzato da un death metal pesante, oscuro e senza frequenti accelerazioni. La voce di Chris Barnes è descritta come tra le più malate e torbide nel panorama estremo, rendendo l'opera un piacere sadico per gli amanti del genere. Il disco vanta collaborazioni con Ice-T e Karyn Crisis, con testi e atmosfere carichi di oscurità e morbosa intensità. Scopri l'intensità oscura di True Carnage, entra nel cuore del death metal!

 Un lavoro tra i migliori mai messi in piedi dalla band.

 L'assolo di chitarra di Peter sfiora lidi di Pinkfloydiana memoria... non esagero credetemi.

La recensione descrive il sesto album omonimo degli Hypocrisy come uno dei loro lavori più riusciti, ricco di atmosfere epiche e sinfoniche. La produzione di Peter Tagtgren è lodata, così come il mix tra passaggi melodici e momenti di puro death metal aggressivo. Anche se la produzione risulta a tratti troppo pulita, l'album mantiene un impatto emotivo potente e coinvolgente. La traccia ‘Paled Empty Sphere’ viene segnalata come il brano migliore, per la sua originale fusione di psychedelic e atmosfere rarefatte. Scopri l'album che ha ridefinito l'atmosfera nel death metal!

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