Non è un bel disco, ma brutto no, e magistralmente congegnato: 73/100.

 Ben Frost non è diventato Four Tet: al limite, è diventato l’ultimo Tim Hecker.

La recensione analizza il nuovo album di Ben Frost, The Centre Cannot Hold, evidenziando una svolta verso un ambient più raffinato e meno aggressivo rispetto al precedente A U R O R A. Il disco è descritto come ben congegnato, con sonorità sofisticate, strati elettronici e atmosfere cupe ma digeribili. La collaborazione con Steve Albini contribuisce alla pulizia del suono senza rendering 'estremi'. Un ascolto consigliato per gli amanti dell'elettronica intellettuale e ambient. Scopri l’universo sonoro oscuro e raffinato di Ben Frost con The Centre Cannot Hold!

 La batteria è un maglio che inesorabile s'abbatterà sui crani dei puri e degli innocenti.

 La voce è la rabbia. È l’odio che degenera in odio.

La recensione descrive l'album "Decline" dei Vermin Womb come un'esperienza sonora brutale e intensa, in cui ogni strumento e la voce esprimono una rabbia viscosa e corrosiva. L'opera è evocata con immagini forti e simboliche che enfatizzano un'atmosfera oscura e disperata. L'autore manifesta un amore e una passione che traspaiono attraverso il testo tormentato, consigliando questo disco come un antidoto lontano dalle mode più leggere. Scopri l’intensità brutale di Decline, ascolta Vermin Womb ora!

 Cosa ti aspetti nel 2017 da uno che ha fatto il grime e quindi ha fatto la trap prima di te?

 Migliori bassi prepotenti dell’hip-hop 2017 award goes to Dizzee Rascal for Raskit.

La recensione celebra 'Raskit' di Dizzee Rascal per i bassi potenti e l’autenticità grime, sottolineando come l'artista abbia precorso i tempi della trap. Viene apprezzato il flow fluido e la produzione influenzata dal garage londinese. L’album è considerato uno dei migliori per qualità del suono nell’hip-hop del 2017. Ascolta Raskit e immergiti nel grime con bassi potenti!

 Questo disco non è uscito, è successo.

 Redbone è un miracolo di bpm e una magia di incastri.

Awaken, My Love! di Childish Gambino rappresenta una svolta epocale nella carriera di Donald Glover. L'album si distingue per la sua forte ispirazione al funk anni '70, con produzioni curate da Ludwig Goransson e il sostegno di George Clinton. Il singolo 'Redbone' è celebre come classico istantaneo e simbolo dell'album, capace di attrarre un pubblico vasto e trasversale. L'opera è celebrata per l'originalità e la qualità artistica, trasformando Gambino in un protagonista della musica black contemporanea. Ascolta ora Awaken, My Love! e scopri un capolavoro funk-soul senza tempo.

 Se questa è arte, allora puoi godere dello stato dell’arte e forse pure un paio di passi oltre.

 Clark tra i nomi di spicco della Warp, quindi techno per gente che indaga il mistero della pietra azzurra in posti molto affollati, mezzo ambigui e scuri strobo.

Death Peak di Clark conferma la sua classe nella scena Warp con techno raffinata e sperimentale. L'album alterna potente basso e ritmi complessi a intervalli più ambientali, offrendo un’esperienza sonora ricca e variegata. Le tracce dimostrano una padronanza artigianale nella produzione, avvicinandosi a livelli di arte digitale avanzata. Un disco consigliato in alta qualità per apprezzarne tutti i dettagli. Ascolta Death Peak per un'esperienza techno senza compromessi.

 Le parole urgenti dei Lleroy, le loro dinamiche ritmiche convulse, le chitarre in polemica con la tonalità, si pongono come quelle linee schiacciate tra un nero fuori e il loro nero dentro.

 Se il nero dentro ce l'hai, allora lungo le linee percepisci lo schiacciamento, e percepire lo schiacciamento è percepire il peso.

La recensione di 'Dissipatio HC' dei Lleroy mette in luce un album denso e intenso che unisce parole urgenti a atmosfere oscure rafforzate da chitarre dissonanti. L'opera si basa su un concetto simbolico di 'nero dentro e fuori', riflettendo il disagio di una Bologna in trasformazione. I riferimenti musicali e artistici valorizzano un disco che non è facile ma potente, dedicato a chi sa cogliere la profondità dietro al rumore. Un lavoro che segna uno scatto in avanti della band nel panorama rock italiano. Scopri l'intensità di Dissipatio HC, un album che va oltre il rock italiano.

 Il cantante dei Bennett è un fine cesellatore nell'arte dell'urlo lungo e mirato.

 Un altro bicchierozzo col manico di ballate emo, senza schiuma, cheers.

La recensione evidenzia un album di post-rock con chitarre fuzz intense e una vocalità urlata raffinata, tipica del cantante dei Bennett. L'opera è vista come un ritorno autentico all'energia genuina delle prime scene post-rock e emo, con particolare apprezzamento per la scena musicale toscana e il contributo di Luca Benni. Nonostante una certa freddezza nella struttura, l'album si apprezza per la sua coerenza e forza espressiva. Scopri il sound autentico dei Bennett e immergiti nella scena emo post-rock italiana!

 Un disco così, per passare tre quarti d’ora con gli amici, bere due sciocchezze, farsi quattro risate pensando a quant’era bello prima quando.

 Ma statti zitto Goda’. Ma mille volte questa.

La recensione di Ko Computer si presenta come un mix di ironia, critica e affetto verso il tributo italiano all'album OK Computer dei Radiohead. Il disco raccoglie cover eccentriche, spesso fuori dagli schemi, con artisti come Appino, Marlene Kuntz e Niccolò Fabi. Tra risate e qualche critica alle interpretazioni, emerge una celebrazione divertita e non convenzionale del monumento rock inglese. In definitiva, un ascolto da condividere tra amici per sorridere e riflettere sulla musica e sul tempo passato. Ascolta Ko Computer e scopri un tributo unico e ironico a un classico senza tempo.

 Se ci fai caso, il mare è un elemento base nella costruzione lirica della nostalgia, perché ne racchiude i due sensi profondi: tanto il senso della lontananza e del viaggio, quanto quello della vacanza.

 Fa Niente è anche - forse soprattutto - un disco ben suonato, e proprio per questo, inzialmente, ci ha conquistati.

Fa Niente, album d'esordio di Giorgio Poi, esplora la nostalgia topica attraverso testi intensi e metafore sul mare, unendo tradizione e suoni contemporanei. L'album si distingue per arrangiamenti sobri e una produzione curata che valorizza la capacità strumentale dell'artista. Senza seguire mode o diventare un meme, Poi si presenta come un cantautore onesto e raffinato, capace di toccare temi quotidiani con sensibilità e autenticità. Scopri l'album Fa Niente di Giorgio Poi e immergiti in un viaggio sonoro emozionante e nostalgico.

 Le ha piazzate su queste dinamiche hc taglienti, cattive per essere cattive.

 Quando il testo è più ragionato, l’uscita è quella della sconfitta individuale, nell’io sarò sempre qui.

La recensione esalta Giønsøn II come un album hardcore nichilista e diretto, in cui le urla di Jacopo Lietti si ritrovano su brani taglienti e pieni di rabbia. Il disco è caratterizzato da sfoghi grezzi e da una critica sociale che colpisce le istituzioni e le costruzioni culturali nazionalpopolari. Pur trasmettendo un senso di sconfitta individuale e collettiva, il gruppo non si prende troppo sul serio e offre quattro minuti intensi di pura energia. Ascolta Giønsøn II per un hardcore nichilista e autentico!